L'AUTORITA' PER LE GARANZIE NELLE COMUNICAZIONI
  Nella  riunione  della  commissione per le infrastrutture e le reti
del 12 marzo 2002;
  Vista  la legge 31 luglio 1997, n. 249, "Istituzione dell'Autorita'
per  le  garanzie  nelle  comunicazioni  e  norme  sui  sistemi delle
telecomunicazioni   e  radiotelevisivo",  pubblicata  nella  Gazzetta
Ufficiale  n. 197 del 25 agosto 1997, in particolare, l'art. 1, comma
6, lettera a), n. 7 e 8, e l'art. 5 della suddetta legge;
  Vista  la direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio 97/33/CE
del 30 giugno 1997, relativa alla "Interconnessione nel settore delle
telecomunicazioni  e finalizzata a garantire il servizio universale e
l'interoperabilita'   attraverso   l'applicazione   dei  principi  di
fornitura di una rete aperta (ONP)";
  Vista la raccomandazione della Commissione europea 98/195/CE dell'8
gennaio  1998,  concernente  "L'interconnessione  in un mercato delle
telecomunicazioni  liberalizzato  (parte 1 - fissazione dei prezzi di
interconnessione)" ed i successivi aggiornamenti;
  Vista la raccomandazione della Commissione europea 98/322/CE dell'8
aprile  1998,  concernente  "L'interconnessione  in  un mercato delle
telecomunicazioni  liberalizzato  (parte  2 - separazione contabile e
contabilita' dei costi)" ed i successivi aggiornamenti;
  Visto il decreto del Presidente della Repubblica 19 settembre 1997,
n.  318,  "Regolamento  per l'attuazione di direttive comunitarie nel
settore delle telecomunicazioni", pubblicato nella Gazzetta Ufficiale
n. 221 del 22 settembre 1997;
  Visto  il  decreto del Presidente della Repubblica 11 gennaio 2001,
n.   77,  "Regolamento  di  attuazione  delle  direttive  97/51/CE  e
98/10/CE, in materia di telecomunicazioni", pubblicato nella Gazzetta
Ufficiale n. 74 del 29 marzo 2001;
  Visto  il  decreto ministeriale 25 novembre 1997, "Disposizioni per
il   rilascio   delle   licenze   individuali   nel   settore   delle
telecomunicazioni",  pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 283 del 4
dicembre 1997;
  Visto  il  decreto  ministeriale  23  aprile 1998, "Disposizioni in
materia  di  interconnessione  nel  settore delle telecomunicazioni",
pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 133 del 10 giugno 1998;
  Vista  la delibera n. 197/99, adottata dal consiglio dell'Autorita'
nella  riunione del 7 settembre 1999, "Determinazione degli organismi
di telecomunicazioni aventi notevole forza di mercato";
  Vista  la  delibera  n. 6/00/CIR, "Piano di numerazione nel settore
delle  telecomunicazioni  e  disciplina  attuativa", pubblicata nella
Gazzetta Ufficiale n. 169 del 21 luglio 2000;
  Vista  la  delibera n. 20/01/CIR, "Consultazione pubblica: indagine
conoscitiva  riguardante  le  condizioni  di offerta per l'accesso ai
servizi  Internet", pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 197 del 25
agosto 2001, e le risultanze di tale consultazione;
  Vista   la   delibera   n.   25/01/CIR,   "Disposizioni  in  merito
all'introduzione  nell'offerta di interconnessione di riferimento del
servizio  di  raccolta  su base forfetaria per il traffico Internet",
pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 14 del 17 gennaio 2002;
  Viste  le  integrazioni all'offerta di riferimento per l'anno 2001,
inviate  da  Telecom  Italia  all'Autorita'  in  data  22 gennaio e 1
febbraio 2002, ai sensi della menzionata delibera n. 25/01/CIR;
  Vista   la  delibera  n.  4/02/CIR,  "Valutazione  e  richiesta  di
modifiche  dell'offerta  di  riferimento  per  l'anno 2001 di Telecom
Italia", in corso di pubblicazione;
  Sentita  la societa' Telecom Italia in sede di audizione in data 26
febbraio  2002  e  6  marzo  2002,  e  visti i documenti dalla stessa
presentati;
  Visti gli atti del procedimento;
  Considerato quanto segue:
A. Il procedimento istruttorio.
  Telecom Italia ha inviato all'Autorita' in data 22 gennaio 2002 una
proposta  di  integrazione all'offerta di riferimento per il 2001, in
ottemperanza  alla delibera n. 25/01/CIR che richiedeva l'inserimento
di  un  servizio di interconnessione su base forfetaria per l'accesso
ad Internet.
  In  data 1 febbraio 2002, Telecom Italia ha inviato un'integrazione
a  tale  proposta contenente le condizioni economiche per il servizio
di  raccolta  forfetaria  a  livello  distrettuale  ed  il manuale di
procedure e Service Level Agreement.
  L'Autorita'  ha,  pertanto,  avviato  l'attivita' di valutazione di
tale  offerta. Nell'ambito di tale valutazione, e' stata approfondita
la  metodologia adottata da Telecom Italia con riferimento al calcolo
delle  condizioni  economiche, la configurazione tecnica del servizio
proposta  da  Telecom Italia, nonche' sono stati effettuati confronti
approfonditi  con  altre  Autorita'  nazionali di regolamentazione in
Paesi che hanno gia' introdotto tale servizio.
B. La descrizione dell'offerta di Telecom Italia.
  L'offerta  proposta da Telecom Italia si configura come un servizio
di  raccolta  forfetario  a  livello  di  SGU, distrettuale e di SGT,
applicabile  al  traffico  rivolto  a  numerazioni in decade 7 con le
seguenti condizioni economiche:
    SGU 23.648 Euro/anno;
    SGU distrettuale 33.000 Euro/anno;
    SGT 43.000 Euro/anno.
  Il servizio prevede il trabocco del traffico eccedente la capacita'
acquistata  su  flussi  a consumo utilizzati indifferentemente per il
traffico  fonia  e  per  il  traffico decade 7, presenti sul medesimo
autocommutatore.
  Il trabocco del traffico ha un limite massimo verificato da Telecom
Italia:  e'  consentito  il superamento di un predeterminato tasso di
trabocco,  espresso  in  termini  percentuali  rispetto  al  traffico
offerto, percentuale tasso variabile in funzione del numero di canali
forfetari  attivati dall'operatore, per non piu' di due ore al giorno
per  un  massimo  di  dieci  giorni  al  mese  anche non consecutivi;
superato   detto  limite  Telecom  Italia  segnala  all'operatore  la
necessita' di provvedere ad incrementare il numero di flussi FRIACO.
  L'operatore  e'  tenuto ad individuare i blocchi da cento numeri in
decade  7  sui quali desidera che sia applicata l'offerta forfetaria,
indipendentemente dalla corrispondente offerta retail. Per gestire in
maniera differenziata il traffico FRIACO e' previsto l'utilizzo di un
routing number specifico.
  L'operatore  puo'  trasformare  i  circuiti  a  consumo in circuiti
forfetari  e viceversa, senza alcun aggravio di costo. Telecom Italia
prevede   tuttavia   una  clausola  per  cui  tra  una  richiesta  di
trasformazione   e   l'altra,   riferite   al   medesimo   flusso  di
interconnessione, devono trascorrere almeno sei mesi.
  Per  garantire  l'integrita'  della rete, sono previsti i parametri
qualitativi  di seguito elencati diversificati da quelli previsti per
i servizi sia voce che dati su base minutaria.

=====================================================================
                     |    FRIACO     | Servizi voce  |   Decade 7
=====================================================================
ASR (1) orario       |      90%      |      50%      |      90%
ASR nel quarto d'ora |      80%      |      30%      |      70%
SCH (2)              |50 impegni/ora |70 impegni/ora |70 impegni/ora

  La proposta di Telecom Italia prevede, inoltre, due limitazioni: la
prima relativa all'indisponibilita' immediata al servizio di circa il
4%  degli  impianti  SGU  ed  SGT,  la  seconda relativa ad un limite
massimo per i flussi a capacita' attivabili a livello SGT per singolo
operatore interconnesso secondo il seguente criterio:
    distretti con 0-1 SGU: max 3 circuiti per operatore;
    distretti con 2-4 SGU: max 2 circuiti per operatore;
    distretti con piu' di 5 SGU: max 1 circuito per operatore.
  Con   riferimento  al  manuale  di  provisioning  e  Service  Level
Agreement,  vengono  indicati  tempi  di  fornitura  dei  circuiti di
interconnessione forfetaria.
C. La valutazione dell'Autorita'.
  1. Le condizioni economiche.
  1.1. La metodologia proposta da Telecom Italia.
  Al  fine  della determinazione delle condizioni economiche, Telecom
Italia  ha  proposto  l'applicazione  di  un modello analogo a quello
utilizzato dall'Autorita' di regolamentazione del Regno Unito, OFTEL,
adattato  ai  parametri  e valori estratti dalla propria contabilita'
regolatoria  relativa  all'anno  2000,  coerentemente  con la base di
costi  utilizzata  per  gli altri servizi dell'offerta di riferimento
2001.
  In  particolare,  sono  stati  utilizzati  i  seguenti parametri di
riferimento  per la determinazione del livello di prezzo a livello di
SGU.

                                              Tabella 1 - livello SGU
=====================================================================
 |Minuti annui su tratta SL-SGU (LECO) (3)      |
A|(milioni)                                     |      174.810
=====================================================================
B|Numero di tratte SL-SGU                       |       68.579
---------------------------------------------------------------------
C|Minuti per tratta (ovvero A/B) (milioni)      |        2,55
---------------------------------------------------------------------
D|Costo medio minutario LECO (4)                |0.46 Eurocent/minuto
---------------------------------------------------------------------
E|Costo totale medio circuito LECO (ovvero D*C) |    11.717 Euro
---------------------------------------------------------------------
F|Erlang per Circuito tratta SL-SGU             |        0,5
---------------------------------------------------------------------
G|Erlang per Circuito porta Friaco              |        0,9
---------------------------------------------------------------------
H|Fattore correttivo (ovvero G/F)               |        1,8
---------------------------------------------------------------------
 |Costo totale medio "corretto" circuito LECO   |
I|(ovvero E*H)                                  |    21.090 Euro
---------------------------------------------------------------------
L|Mark up costi operativi (ovvero 12.1%*I)      |     2.558 Euro
---------------------------------------------------------------------
 |Totale costo servizio FRIACO a livello SGU    |
E|(ovvero I+L)                                  |    23.648 Euro

  Il  costo  totale medio del circuito LECO viene moltiplicato per un
fattore  correttivo  che e' pari al rapporto tra gli Erlang totali di
un  circuito  LECO  misurati sulla rete di Telecom Italia nell'ora di
punta,  pari  a circa 0,5, e gli Erlang stimati relativi all'utilizzo
tipico  di  un  circuito FRIACO specifici per traffico Internet, pari
a 0,9.  Il fattore correttivo applicato da Telecom Italia e' pertanto
pari  a 0,9/0,5 ovvero a 1,8, che fornisce un valore medio "corretto"
del circuito pari a 21.090 Euro/anno.
  A  tale  valore  viene poi applicato un mark-up che tiene conto dei
costi  operativi,  stimati in misura pari al 12,1% dei costi di rete,
ovvero  pari  a 2.558 Euro, per un costo totale del circuito FRIACO a
livello di SGU pari a 23.648 Euro/anno.
  Per la determinazione delle condizioni economiche a livello di SGT,
sono stati adottati i seguenti parametri:

                                              Tabella 2 - livello SGT
=====================================================================
A|Minuti per tratta SGU-SGT (milioni)           |        4,13
=====================================================================
B|Costo medio minutario tratta SGU-SGT (5)      |0.30 Eurocent/minuto
---------------------------------------------------------------------
C|Costo totale medio tratta (ovvero A*B)        |    12.594 Euro
---------------------------------------------------------------------
D|Erlang per circuito tratta SGU-SGT            |        0,65
---------------------------------------------------------------------
E|Erlang per circuito porta FRIACO              |        0,9
---------------------------------------------------------------------
F|Fattore correttivo (ovvero E/D)               |        1,38
---------------------------------------------------------------------
 |Costo medio circuito FRIACO (costo medio      |
G|"corretto" a livello SGU + F*C)               |    38.469 Euro
---------------------------------------------------------------------
H|Costi operativi (ovvero 12,1%*G)              |     4.531 Euro
---------------------------------------------------------------------
 |Totale costo servizio FRIACO a livello SGT    |
I|(ovvero G+H)                                  |    43.000 Euro

    (1)  ASR  Answer Seizure Ratio: rapporto tra numero di risposte e
numero di occupazioni verificate all'interfaccia.
    (2) SCH Seizure per Circuit per Hour.
    (3) LECO Local Exchange Call Origination.
    (4)  Corrispondente  alla somma del costo minutario desunto dalla
contabilita'  regolatoria  pesato  con  i relativi routing factor dei
seguenti  elementi  di  rete:  SL  trasporto,  SGU  commutazione, SGU
giunzione,  SGU  segnalazione,  SL-SGU  (funzione distanza) ed SL-SGU
(non funzione distanza).
    (5)  Corrispondente  alla  somma  dei costi minutari pesati con i
relativi routine factor desunti dalla contabilita' regolatoria per il
2000  dei seguenti elementi di rete: SGU giunzione, SGU segnalazione,
SGT  commutazione, SGT giunzione, SGT segnalazione, SGU-SGT (funzione
distanza), SGU-SGT (non funzione distanza)
  Il  costo  a livello SGT e' dunque determinato a partire dal valore
individuato  per  il  livello  SGU  aggiungendo i costi relativi alla
tratta SGU-SGT stimati con la medesima metodologia.
  Anche  per  la  definizione del costo aggiuntivo viene applicato un
fattore  correttivo  dato  dal  rapporto  tra gli Erlang per Circuito
stimati  sulla  porta FRIACO e gli Erlang per Circuito misurati sulla
tratta SGU-SGT, ovvero 0.9/0.65.
  Per  la  determinazione  delle  condizioni economiche a livello SGG
distrettuale, sono stati adottati i seguenti parametri:

                                 Tabella 3 - livello SGU distrettuale
=====================================================================
A|Minuti per tratta SGU-SGT (milioni)           |        2,42
=====================================================================
B|Costo medio minutario tratta SGU-SGG          |0.27 Eurocent/minuto
---------------------------------------------------------------------
C|Costo totale medio tratta SGU-SGG (ovvero A*B)|     6.497 Euro
---------------------------------------------------------------------
D|Erlang per circuito tratta SGU-SGG            |        0,7
---------------------------------------------------------------------
E|Erlang per circuito porta FRIACO              |        0,9
---------------------------------------------------------------------
F|Fattore correttivo su tratta SGU-SGG          |        1,29
---------------------------------------------------------------------
 |Costo medio circuito FRIACO (ovvero costo     |
G|medio "rettificato" a livello SGU + C*F)      |    29.471 Euro
---------------------------------------------------------------------
H|Costi operativi commerciali (ovvero 12,1%*G)  |     3.529 Euro
---------------------------------------------------------------------
 |Totale costo circuito FRIACO a livello SGG    |
I|(ovvero G+H)                                  |    33.000 Euro

  Il  fattore correttivo applicato alla tratta SGU-SGG e' valutato in
maniera analoga ai precedenti ove pero' gli Erlang per circuito sulla
tratta SGU-SGG sono stati stimati e non misurati.
  1.2. Le considerazioni dell'Autorita' sulle condizioni economiche.
  La  metodologia  proposta  da  Telecom  Italia ed in particolare la
stima  effettuata di alcuni parametri caratteristici, presenta alcune
criticita'.  Occorre,  infatti,  verificare  che  i parametri esposti
siano da un lato sostenibili e dall'altro coerenti con i valori della
contabilita'  regolatoria  di  Telecom  Italia, nonche' con gli altri
valori   dell'offerta   di   interconnessione   di   riferimento.  In
particolare  sono state analizzate le modalita' di definizione di due
parametri utilizzati nell'algoritmo di valoriz-zazione:
    a) il  valore del parametro EPC (Erlang per circuito) nell'ora di
punta stimato da Telecom Italia sulla porta FRIACO in misura di 0,9;
    b) la  stima dei costi operativi del servizio c.d. "di struttura"
proposti  da Telecom Italia in misura del 12,1% dei costi di rete, ma
che  per  i servizi di raccolta minutaria del traffico decade 7 erano
stati  fissati a circail 3% del costo della raccolta SGU ed al 2% del
costo  della raccolta SGT, in considerazione della durata media delle
chiamate  e  dei conseguenti minori costi di fatturazione rispetto al
traffico voce.
  Con   riferimento   alla  lettera  a),  l'Autorita'  ha  effettuato
un'analisi  per verificare l'effettiva sostenibilita' di un valore di
EPC  nell'ora  di  punta  pari  a 0,9 sulle porte di interconnessione
FRIACO, sulla base di considerazioni anche di natura statistica.
  In  particolare, per valutare gli impatti sulla rete e la relazione
con  il  traffico  offerto di un valore di EPC pari a 0,9 sulla porta
FRIACO,  sono stati calcolati la probabilita' di trabocco ed il tasso
di  occupazione  in  Erlang nell'ora di punta al variare del traffico
offerto.
  Il principale risultato dell'analisi svolta e' che il valore di 0,9
Erlang   per   circuito  sulla  porta  FRIACO,  pur  considerando  la
funzionalita'  di  trabocco,  rappresenta un valore di efficienza nel
dimensionamento   dei   flussi  di  interconnessione  molto  elevato,
realizzabile  solo  in  corrispondenza  di  particolari condizioni di
traffico  e  non  rappresentativo  della  generalita'  dei profili di
traffico che caratterizza il totale degli operatori interconnessi.
  Una  prima  considerazione,  alla  base di tale conclusione e' che,
gia' in corrispondenza di valori di EPC inferiori a 0,9, per smaltire
il  traffico  di  trabocco  occorre  utilizzare  un elevato numero di
circuiti   minutari,   con   conseguenti   incrementi  di  costo  per
l'operatore  e  la  necessita'  quindi  di  attivare nuovi circuiti a
capacita'  per  smaltire  il  traffico  di trabocco. L'attivazione di
nuovi  circuiti  comporta  naturalmente  la riduzione del fattore EPC
medio sul flusso complessivo a capacita'.
  L'analisi  dei  valori  stimati per il numero di circuiti necessari
per  lo  smaltimento del traffico di trabocco al variare del tasso di
Erlang  per  circuito  ha  mostrato  che,  per  valori  di rendimento
elevati, occorre disporre di un numero elevato di canali di trabocco,
anche dell'ordine di venti canali.
  Oltre  alle  valutazioni sul traffico di trabocco e sul-l'effettiva
convenienza  economica  di  gestire  elevati  volumi  di  traffico su
circuiti  minutari,  occorre  considerare  che  rendimenti piu' bassi
dello  0,9  si possono verificare anche nei casi di operatori che non
dispongono,  all'avvio  del  servizio,  di volumi di traffico tali da
conseguire  uno  sfruttamento  ai  massimi  livelli di efficienza del
circuito  a capacita' e di operatori che, in considerazione dei tempi
necessari  per  attivare o riconfigurare circuiti di interconnessione
forfetari,  vogliano anticipare l'evoluzione della domanda dei propri
clienti.
  In  base  a  tali  considerazioni,  appare  evidente che solo in un
numero  limitato  di  casi,  un  operatore  potra' essere in grado di
utilizzare  i  propri circuiti a capacita' con un EPC pari a 0,9, per
cui  non  risulterebbe giustificata l'utilizzazione di un tale valore
per   la   valorizzazione   del   costo  del  servizio,  non  essendo
rappresentativo  di  una  situazione  media  o  sostenibile nel lungo
periodo.
  Le  precedenti  considerazioni  conducono  a  adottare un valore di
Erlang  per  circuito  di  0,8.  Un  tale valore, infatti, si ritiene
sostenibile   e   stabile  per  gli  operatori  nell'ipotesi  di  una
distribuzione  probabilistica uniforme dei volumi di traffico offerto
ai  flussi di interconnessione a capacita'. Tale scelta potra' essere
rivista  alla  luce  delle effettive rilevazioni sulle statistiche di
traffico.
  L'applicazione del valore di EPC di 0,8 determina la variazione dei
fattori  correttivi  applicati nell'algoritmo di valorizzazione, come
indicato nella seguente tabella:

                        Tabella 4 - variazione dei fattori correttivi
=====================================================================
                            |Proposto da T.I.     |    Modificato
=====================================================================
SL - SGU                    |     0,9/0,5=1,8     |   0,8/0,5=1,6
SGU - SGT                   |    0,9/0,65=1,38    |  0,8/0,65=1,23
SGU - SGU distrettuale      |    0,9/0,7=1,29     |   0,8/0,7=1,14

  Si  osserva  che  il  valore  di  0,8 sara' comunque oggetto di una
puntuale rivalutazione, alla luce delle misure di traffico svolte nei
primi mesi di operativita' del servizio.
  Con riferimento alla lettera b), l'utilizzo di un mark up del 12,1%
appare  sovrastimato  rispetto  ai  corrispettivi mark up adottati da
Telecom  Italia  per  la  determinazione  delle condizioni economiche
minutarie per la decade 7.
  Si  ritiene,  pertanto,  opportuno  adottare come tetto massimo, il
valore percentuale corrispondente a quello proposto da Telecom Italia
per  la  definizione  delle  condizioni  economiche  per  il traffico
minutario,  pari  al  3,2%  a livello di SGU ed all'1,8% a livello di
SGT. Considerando che i costi di fatturazione e gestione del traffico
hanno  un impatto inferiore nel caso di offerte forfetarie rispetto a
quelle   a  consumo,  si  ritiene  opportuno  di  fissare  un  valore
percentuale  per  i  costi  operativi non superiore al 2% di costi di
rete, quale valore unico per i diversi livelli di interconnessione.
  Un  ulteriore elemento oggetto di analisi nella fase istruttoria e'
rappresentato  dal  valore  di  costo forfetario della tratta SGU-SGT
utilizzato  per  la  valorizzazione  delle  condizioni economiche del
servizio FRIACO a livello SGT.
  Come  si desume dall'analisi dei valori proposti da Telecom Italia,
riportati   nel  precedente  punto  1.1,  il  costo  di  tale  catena
impiantistica  prima  dell'applicazione  dei  fattori  correttivi  e'
valutato  da  Telecom  Italia in Euro 12.594. Tale valutazione deriva
dall'ipotesi  di  utilizzare ciascuna tratta SGU-SGT con un volume di
traffico  medio di 4,13 milioni di minuti per anno. L'analisi di tale
valore  deve  essere peraltro svolta congiuntamente a quella del dato
di EPC pari a 0,65 caratteristico della stessa tratta.
  Effettuando il dimensionamento delle tratte SGU-SGT con l'obiettivo
di  smaltire  il  50%  del traffico dell'ora di punta dei circuiti di
accesso  (dato  da  contabilita'  regolatoria 2000) e considerando un
fattore  di  rendimento del 65%, risulta, sulla base di tali ipotesi,
un  numero di 26.500 tratte SGU-SGT, a fronte di circa 87.700 milioni
di  minuti.  Tale  valutazione porta all'adozione ai fini del calcolo
dei  costi  forfetari  della  tratta SGU-SGT di un volume di traffico
pari   a   3,31   milioni  di  minuti  per  tratta,  con  conseguente
valorizzazione dei costi a Euro 10.100.
  Al  medesimo  valore  di traffico si perviene applicando la formula
che  mette  in  relazione  lineare  il traffico in Erlang nell'ora di
punta (BHE) con i volumi di traffico medi sul circuito (M), riportata
nella   Raccomandazione   ITU.T   E.506,   ove   il  coefficiente  di
proporzionalita'   e'  funzione  della  distribuzione  specifica  del
traffico  in  esame. Considerando che il traffico sulle tratte SL-SGU
ha  una  caratterizzazione  statistica  equivalente al traffico sulle
tratte  SGU-SGT,  applicando  la  suddetta  relazione  deriva  che il
rapporto  tra  i  volumi  di traffico in Erlang in ora di punta sulle
tratte  SL-SGU  e SGU-SGT deve essere pari al corrispondente rapporto
dei minuti medi trasportati sulle stesse tratte.
  Applicando dunque il rapporto 0,65/0,5 ai minuti annui della tratta
d'accesso  (pari  a  2,55  milioni di minuti) si ottengono gli stessi
3,31 milioni di minuti per la tratta SGU-SGT, valutati in precedenza.
  La  consistenza  di tale valore e', infine, confermata dall'analisi
dei  valori  di  traffico  utilizzati nel Regno Unito. Come si rileva
dalle decisioni di Oftel (6), infatti, il rapporto tra i minuti annui
sulla  tratta  d'accesso (equivalente alla tratta SL-SGU) ed i minuti
annui  sulla tratta di trasporto (equivalente alla tratta SGU-SGT) e'
esattamente  pari  al rapporto tra gli EPC valutati da Oftel nell'ora
di  punta  delle  rispettive  tratte,  ossia  98.7=0,59/0,35*58.6. Le
valutazioni  qui  esposte  po-tranno essere oggetto di verifica sulla
base delle effettive statistiche di traffico.
  Relativamente   al   costo   del  servizio  FRIACO  a  livello  SGU
distrettuale,  sono  stati  prospettati  da Telecom Italia dei valori
caratteristici  della  tratta  SGU-SGU, valori che, stante la novita'
del  servizio  e  in  assenza  dei  parametri  di  riferimento  della
corrispondente  offerta  a  consumo,  nonche' di analoghe offerte nel
contesto  internazionale, l'Autorita' ritiene ragionevole adottare in
sede  di  prima  applicazione,  per  la  valutazione delle condizione
massime   di   offerta   per   l'anno   2001,   rinviando   ulteriori
approfondimenti nell'ambito della valutazione dell'offerta per l'anno
2002.
  Alla   luce  delle  considerazioni  sopra  effettuate,  l'Autorita'
ritiene  che  i  valori massimi per i prezzi del servizio di raccolta
forfetario   per   il  traffico  in  decade  7,  ai  tre  livelli  di
interconnessione  richiesti,  siano  quelli  riportati nella seguente
tabella.
    (6)   "Determination   relating  to  a  dispute  between  British
Telecommunications  and  Worldcom  concerning the provision of a Flat
Rate  Internet  Access  Call  Origination  product  (  FRIACO  )" del
15 febbraio 2001.

                     Tabella 5 - valori massimi di offerta aggiornati
=====================================================================
                | Valore (senza porta di  | Valore (inclusa la porta
                |    interconnessione)    |  di interconnessione )
=====================================================================
                |        Euro/anno        |        Euro/anno
---------------------------------------------------------------------
SGU             |         19.100          |          22.175
---------------------------------------------------------------------
SGU distrettuale|         26.700          |          29.775
---------------------------------------------------------------------
SGT             |         31.700          |          34.775

  Si   fa   osservare   che  i  valori  risultanti  dall'applicazione
dell'algoritmo  descritto  non sono comprensivi dei costi annui della
porta  di  interconnessione prevista nell'offerta di riferimento alla
voce "kit di interconnessione", valutata indicativamente a 3.075 Euro
annui.
  Pertanto,  sono  stati  riportati,  a titolo esemplificativo, nella
terza   colonna   della  tabella  5,  i  livelli  massimi  di  prezzo
comprensivi dei costi della porta di interconnessione.
  Qualora  l'operatore  richieda  la trasformazione di un circuito di
interconnessione  a  consumo  attivo,  per  il  quale  ha quindi gia'
sostenuto  gli  oneri  di  attivazione  e  gli eventuali anticipi sui
canoni annui, non sara' tenuto a corrispondere nuovamente tali costi.
  Si   rileva,   infine,   che,   con   le  rettifiche  adottate,  il
differenziale  di  prezzo  sussistente  tra  le offerte forfetarie ai
livelli  SGU  ed  SGT e' in linea con il differenziale caratteristico
dei   corrispondenti  valori  minutari,  coerentemente  a  quanto  si
riscontra dal confronto internazionale.
  1.4 Il confronto internazionale.
  La delibera n. 25/01/CIR prevede, all'art. 2, com-ma 11, che, nella
valutazione  dell'offerta FRIACO, l'Autorita' tenga conto anche delle
condizioni  di  offerta di servizi analoghi approvate dalle Autorita'
di regolamentazione di altri Paesi europei.
  I  valori  per  l'offerta  FRIACO  di  Telecom  Italia,  cosi' come
modificati  dal presente provvedimento, pongono l'Italia in linea con
le  migliori  prassi  europee. Si nota, tra l'altro, che i valori qui
esposti sono in linea con l'offerta approvata nel 2001 dall'Autorita'
francese ART con trabocco.
  L'Autorita'   ritiene  opportuno  evidenziare  che,  nel  confronto
internazionale svolto nell'ambito della delibera n. 25/01/CIR, almeno
nel  caso  di  Francia,  Spagna e Regno Unito, il prezzo indicato del
servizio  FRIACO  e'  comprensivo anche del costo relativo alla porta
del circuito di interconnessione.
  Di  seguito  e'  riportato un prospetto riepilogativo delle offerte
presenti  nel  panorama  internazionale,  aggiornato sulla base delle
informazioni  acquisite  nel  corso della valutazione dell'offerta di
Telecom Italia.

                                 Tabella 6 - confronto internazionale

               ---->  Vedere tabella di pag. 56  <----

Nota: in corsivo i valori relativi all'anno 2001.
  2. Le condizioni tecniche.
  2.1. Limitazioni sui flussi a livello SGT.
  La  limitazione,  per  singolo  operatore,  del  numero  di  flussi
attivabili  a  livello  di  SGT con il relativo criterio quantitativo
appare  suscettibile di criticita', in considerazione che il rapporto
SGU-SGT  e'  definito  sulla  base  dei  bacini di utenza e non della
dimensione  del  distretto  e  che  gli interessi di interconnessione
degli  operatori  non  saranno  tutti  allo  stesso  livello e per il
medesimo autocommutatore.
  Le  motivazioni  fornite  da  Telecom  Italia  a  sostegno  di tale
limitazione   si   riferiscono   alla   necessita'  di  salvaguardare
l'integrita' della rete, evitando un eccesso di traffico sulle tratte
trasmissive SGU-SGT.
  L'Autorita',   pur   condividendo   l'obiettivo   di  salvaguardare
l'integrita'  della  rete,  ritiene  opportuno  approfondire la reale
necessita'  di  porre  limitazioni  al  numero di flussi attivabili a
livello  SGT,  nonche'  la  modalita'  di  gestione di tale eventuale
limitazione  in  maniera  piu'  flessibile.  In  tale  ottica,  se la
limitazione  fosse  giustificata,  sarebbe piu' corretto prevedere un
eventuale  contingentamento  dei  flussi SGT non a livello di singolo
operatore, ma a livello di capacita' complessiva.
  L'Autorita',   quindi,   si  riserva  di  valutare  dopo  sei  mesi
dall'avvio   del  servizio  la  necessita'  e  gli  effetti  di  tale
limitazione,  con  particolare  riguardo  al  mancato soddisfacimento
delle  richieste  degli operatori, alla luce sia dei dati di traffico
rilevati   nella  compagna  di  misure  disposta  dalla  delibera  n.
25/01/CIR, sia dell'analisi delle effettive esigenze degli operatori.
  2.2. Valutazione del traffico di trabocco.
  Come  si  evince dall'offerta di riferimento 2001 proposta, Telecom
Italia  effettua  un monitoraggio del traffico di trabocco effettuato
dagli  operatori  interconnessi  al fine di individuare situazioni di
eccessivo  impatto  sulla  rete  del  fenomeno  della congestione dei
flussi a capacita'.
  A tal fine sono stati proposti alcuni parametri di misura del grado
di  perdita  in Erlang, realizzato sui flussi a capacita' in funzione
del dimensionamento del flusso stesso.
  Anche  in merito a tali parametri relativi al traffico di trabocco,
l'Autorita'  si  riserva  di  valutare,  sulla base delle misurazioni
presentate   da  Telecom  Italia  e  dagli  operatori  interconnessi,
l'articolazione dei parametri in funzione del numero di flussi FRIACO
attivati.
  2.3. Disponibilita' degli impianti.
  Relativamente  alle indisponibilita' prospettate su alcuni impianti
di   centrale  (SGU  ed  SGT)  per  l'attivazione  di  nuovi  flussi,
l'Autorita' prende atto delle motivazioni addotte da Telecom Italia e
delle  soluzioni  ipotizzate dalla stessa Telecom Italia per superare
progressivamente gli impedimenti.
  L'Autorita'   ritiene   necessario  che  Telecom  Italia  comunichi
puntualmente  lo  stato  delle  richieste  sugli  impianti al momento
dichiarati  indisponibili  e  segnali  il  superamento della relativa
situazione  di  criticita'.  Al  fine  di  assicurare  la  parita' di
trattamento  per  l'attivazione  di  nuovi  flussi  su tali impianti,
Telecom   Italia  dovra'  garantire  la  gestione  trasparente  delle
attivazioni   sugli  stessi,  anche  nei  confronti  delle  richieste
provenienti  da  fornitori di servizi controllati da Telecom Italia o
da proprie divisioni.
  2.4. Modalita' di offerta.
  Con   riferimento   alle  modalita'  di  offerta  del  servizio  di
interconnessione  forfetaria, l'Autorita' ritiene necessario valutare
l'opportunita'  che  venga inserita nell'offerta di riferimento anche
l'opzione senza trabocco.
  Tale  opzione viene comunemente offerta in altri Paesi europei e si
ritiene che, in conformita' con il principio di cui all'art. 9, comma
2,  del  decreto  ministeriale  23  aprile 1998 - secondo il quale le
condizioni di interconnessione devono essere disaggregate per servizi
e  per  componenti  ed  idonee  ad  evitare  che il richiedente debba
sostenere  oneri  non  strettamente attinenti al servizio richiesto -
debba   essere   fornita  all'operatore  interconnesso  l'opzione  di
richiedere  o meno la prestazione di trabocco e che il relativo onere
di dimensionamento dei circuiti sara' assunto dallo stesso operatore.
  L'Autorita'  si  riserva, pertanto, nell'ambito della prima fase di
operativita'  del  servizio,  previa  consultazione con gli operatori
eventualmente    interessati,   di   verificare   l'opportunita'   di
introduzione  anche  di  una  modalita'  di  offerta  del servizio di
interconnessione   forfetario  senza  trabocco,  nel  rispetto  delle
garanzie di integrita' della rete.
  3. Il manuale di procedure ed il Service Level Agreement.
  L'Autorita'  ritiene  che le tempistiche proposte da Telecom Italia
per  la conversione di flussi di interconnessione esistenti tariffati
a  tempo  in  flussi FRIACO (pari a cinquantotto o settantadue giorni
solari) presentino alcune criticita'.
  Con  riferimento  ai  tempi  proposti  da  Telecom  Italia  per  la
riconversione  di  flussi  di  interconnessione minutari in flussi di
interconnessione   forfetari,  l'Autorita'  ritiene  che  essi  siano
eccessivi  in  virtu'  del  fatto che e' sufficiente un intervento di
riconfigurazione   degli   stessi  e  non  occorre  effettuare  alcun
intervento impiantistico sulla rete. Le attivita' di riconfigurazione
si  ritiene  possano  essere  svolte  in  un  tempo massimo di trenta
giorni.
  Si fa osservare che oltre ai tempi di configurazione dei flussi, e'
necessario considerare i tempi di configurazione della numerazione in
decade   7   (tra   cui   il  nuovo  routing  number  necessario  per
l'instradamento)  pari,  sulla  base  della  proposta  di  offerta di
riferimento  di  Telecom  Italia  per  l'anno  2001, a novanta giorni
solari.  Le  due attivita' non possono essere effettuate in parallelo
e, pertanto, si arriverebbe ad un tempo per l'attivazione di circuiti
FRIACO pari a centoquarantotto o centosessantadue giorni solari.
  L'Autorita', nell'ambito del procedimento relativo alla valutazione
dell'offerta di riferimento per il 2001 di Telecom Italia, aveva gia'
segnalato  la  criticita'  derivante  dalla  previsione  di  un tempo
massimo di novanta giorni solari per la configurazione di numerazioni
non   geografiche   che  non  richiedevano  interventi  in  centrale,
prevedendo una riduzione a trenta giorni solari.
  Il tempo complessivo risultante dai valori di tempo massimo stimati
per le due attivita' e' dunque di sessanta giorni.
  4. Fatturazione.
  L'Autorita'  ritiene utile segnalare la necessita' che le modalita'
di  fatturazione  per  i servizi di interconnessione forfetaria siano
analoghe   a  quelle  previste  per  i  servizi  di  interconnessione
minutaria.  In  altre parole, la fatturazione del canone annuo per il
servizio  di  interconnessione  forfetario da parte di Telecom Italia
verso  gli operatori interconnessi dovra' essere ripartito su fatture
mensili  per  il  mese  di  riferimento,  emesse da Telecom Italia in
coerenza con quanto previsto dal paragrafo 3 del Manuale di procedure
dei servizi di interconnessione.
  Udita  la  relazione del commissario ing. Vincenzo Monaci, relatore
ai  sensi dell'art. 32 del regolamento concernente l'organizzazione e
il funzionamento dell'Autorita';
                              Delibera:
                               Art. 1.
                  Condizioni economiche di offerta
  1.  Le  condizioni  massime  di  offerta  del  servizio di raccolta
forfetario  per  l'accesso  ad Internet, con l'esclusione della quota
relativa  ai  kit di interconnessione in termini di porta e circuiti,
sono le seguenti:
    valore massimo d'offerta
      SGU 19.100 Euro/anno;
      SGU distrettuale 26.700 Euro/anno;
      SGT 31.700 Euro/anno.