IL MINISTRO DELL'INTERNO delegato per il coordinamento della protezione civile Visto l'art. 5 della legge 24 febbraio 1992, n. 225; Visto l'art. 107, comma 1, lettera c), del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112; Visto il decreto-legge 7 settembre 2001, n. 343, convertito, con modificazioni, dalla legge 9 novembre 2001, n. 401; Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri in data 21 settembre 2001, con il quale e' stata attribuita la delega al coordinamento della protezione civile al Ministro dell'interno; Viste le precedenti ordinanze con le quali sono state emanate disposizioni per fronteggiare l'emergenza nel settore dei rifiuti urbani, speciali e speciali pericolosi, nonche' in materia di bonifica e risanamento ambientale dei suoli, delle falde e dei sedimenti inquinati e di tutela delle acque superficiali e sotterranee e dei cicli di depurazione nel territorio della regione Calabria e, da ultima, l'ordinanza n. 3149 del 1 ottobre 2001, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana n. 236 del 10 ottobre 2001; Vista la nota n. 13290 del 20 settembre 2001, con la quale il commissario delegato - presidente della regione Calabria evidenzia la necessita' di reperire immediatamente risorse finanziarie, al fine di garantire la disponibilita' finanziaria necessaria al corretto andamento dei programmi di bonifica dei siti inquinati e di depurazione delle acque reflue; Vista la successiva nota n. 16527 del 20 novembre 2001, con la quale il commissario delegato - presidente della regione Calabria chiede che venga prorogato di un ulteriore anno, necessario al completamento degli interventi ed alle attivita' per il rientro ad una gestione ordinaria; Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri in data 14 gennaio 2002 con il quale lo stato di emergenza nel settore dei rifiuti urbani, speciali e speciali pericolosi, nonche' in materia di bonifica e risanamento ambientale dei suoli, delle falde e dei sedimenti inquinati e di tutela delle acque superficiali e sotterranee e dei cicli di depurazione nel territorio della regione Calabria e' stato prorogato fino al 31 dicembre 2002; Considerato lo stato di pericolosita' ambientale in cui versano alcuni siti da bonificare ed i problemi igienico-sanitari derivanti dalla mancata depurazione delle acque, gia' evidenziati dal commissario delegato - presidente della regione Calabria con precedenti note; Ritenuto necessario ed urgente integrare le precedenti ordinanze al fine di consentire il superamento dell'emergenza ambientale in atto nella regione Calabria; Acquisita l'intesa del Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio; Acquisita l'intesa della regione Calabria; Dispone: Art. 1. 1. Il presidente della regione Calabria e' confermato commissario delegato al completamento degli interventi necessari per superare l'emergenza in atto nel settore dei rifiuti urbani, speciali e speciali pericolosi, nonche' in materia di bonifica e risanamento ambientale dei suoli, delle falde e dei sedimenti inquinati e di tutela delle acque superficiali e sotterranee e di cicli di depurazione nel territorio della regione Calabria. 2. Il commissario delegato - presidente della regione Calabria avvia inoltre tutte le attivita' necessarie al rientro delle competenze alla gestione ordinaria che sara' assicurata dal Dipartimento V della regione Calabria stessa, al quale verra' altresi' trasferito il personale che abbia prestato, in forma continuativa, la propria attivita' a favore degli uffici del commissario delegato.