IL MINISTRO DELL'INTERNO
                    delegato per il coordinamento
                       della protezione civile

  Visto l'art. 5 della legge 24 febbraio 1992, n. 225;
  Visto l'art. 107 del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112;
  Visto  il  decreto-legge  7 settembre 2001, n. 343, convertito, con
modificazioni, dalla legge 9 novembre 2001, n. 401;
  Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, in data
21  settembre  2001,  che delega al Ministro dell'interno le funzioni
del   coordinamento  della  protezione  civile,  di  cui  alla  legge
24 febbraio 1992, n. 225;
  Visto  l'art. 2, comma 7, del decreto-legge 11 giugno 1998, n. 180,
convertito,  con  modificazioni, dalla legge 3 agosto 1998, n. 267, e
successive   modificazioni,   concernente   la  realizzazione  di  un
programma    di    potenziamento    delle    reti   di   monitoraggio
meteo-idro-pluviometrico,  predisposto  dal  Servizio  idrografico  e
mareografico nazionale, d'intesa con il Dipartimento della protezione
civile,  sentite  le  Autorita'  di  bacino  di rilievo nazionale, le
regioni  ed  il  Gruppo  nazionale  per  la  difesa  delle catastrofi
idrogeologiche del CNR;
  Visto  il  decreto-legge 12 ottobre 2000, n. 279, convertito, dalla
legge  11 dicembre 2000, n. 365, ed in particolare l'art. 1, comma 6,
che dispone l'adozione di ordinanze di cui all'art. 5, comma 2, della
legge 24 febbraio 1992, n. 225, per l'attuazione del citato programma
di  potenziamento e a tal fine autorizza la spesa di ulteriori trenta
miliardi  per  l'anno 2000, da iscriversi nell'unita' previsionale di
base 22.1.2.1 dello stato di previsione del Ministero del tesoro, del
bilancio e della programmazione economica;
  Vista   l'ordinanza  del  Ministro  dell'interno  delegato  per  il
coordinamento  della  protezione  civile  del 16 marzo 2001, n. 3113,
pubblicata  nella  Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana n. 68
del  22  marzo 2001, recante "Misure urgenti per il completamento del
programma    di    potenziamento    delle    reti   di   monitoraggio
meteo-idro-pluviometrico elaborato ai sensi dell'art. 2, comma 7, del
decreto-legge  11 giugno 1998, n. 180, convertito, con modificazioni,
dalla legge 3 agosto 1998, n. 267, e successive modificazioni";
  Vista  la nota n. 434 del 23 aprile 2002 dell'Ufficio idrografico e
mareografico  di Pisa, con la quale viene rappresentata l'esigenza di
affidare  la  manutenzione  delle  reti alle ditte costruttrici delle
reti stesse;
  Visto  il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri in data
14 gennaio 2002, con il quale e' stato dichiarato fino al 31 dicembre
2002  lo  stato  di  emergenza  per  la  crisi  di approvvigionamento
idropotabile    nel   territorio   delle   province   di   Agrigento,
Caltanissetta, Enna, Palermo e Trapani;
  Viste  le  ordinanze  del  Ministro  dell'interno  delegato  per il
coordinamento  della  protezione civile n. 3108 del 24 febbraio 2001,
pubblicata  nella  Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana n. 50
del  1  marzo  2001,  recante  "Disposizioni urgenti per fronteggiare
l'emergenza  idrica nelle province di Agrigento, Caltanissetta, Enna,
Palermo  e  Trapani",  n.  3114  del  19 marzo 2001, pubblicata nella
Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana n. 81 del 6 aprile 2001,
recante  "Interventi  urgenti  di  protezione civile", n. 3128 del 27
aprile  2001,  pubblicata  nella  Gazzetta Ufficiale della Repubblica
italiana  n.  103  del  5 maggio 2001, recante "Interventi urgenti di
protezione  civile",  n.  3160 del 27 novembre 2001, pubblicata nella
Gazzetta  Ufficiale  della  Repubblica italiana n. 280 del 1 dicembre
2001,  recante  "Disposizioni  urgenti  per  fronteggiare l'emergenza
idrica  nelle  province  di Agrigento, Caltanissetta, Enna, Palermo e
Trapani"  e  n.  3180  del 7 febbraio 2002, pubblicata nella Gazzetta
Ufficiale  della  Repubblica  italiana  n.  36  del 12 febbraio 2002,
recante "Disposizioni urgenti per fronteggiare la situazione di crisi
nel  settore  dell'approvvigionamento  idrico e altre disposizioni di
protezione civile";
  Vista   l'ordinanza  del  Ministro  dell'interno  delegato  per  il
coordinamento  della  protezione  civile  n. 3196 del 12 aprile 2002,
pubblicata  nella  Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana n. 92
del  9  aprile  2002,  recante  "Disposizioni  urgenti  di protezione
civile";
  Vista  la nota del 20 maggio 2002, con la quale il generale Roberto
Jucci,  commissario  delegato  nominato  ai  sensi  dell'ordinanza n.
3108/2001,  ha  rappresentato  l'esigenza  di  prorogare  fino  al 30
settembre  2002  il  termine  di  cui  all'art.  16 dell'ordinanza n.
3196/2002  per  il  completamento  delle  attivita'  amministrative e
contabili  necessarie  a  completare  il  passaggio  di  consegne  al
Presidente  della  regione Siciliana - commissario delegato, nominato
ai sensi del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 14
gennaio  2002  per  l'attuazione  degli  interventi  di emergenza nel
settore   dell'approvvigionamento   idropotabile  delle  province  di
Agrigento,   Caltanissetta,   Enna,   Palermo   e   Trapani,  di  cui
all'ordinanza n. 3189 del 22 marzo 2002;
  Visto  il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri in data
11 gennaio 2002, con il quale e' stato dichiarato fino al 31 dicembre
2002 lo stato di emergenza ambientale nella laguna di Orbetello;
  Vista   l'ordinanza  del  Ministro  dell'interno  delegato  per  il
coordinamento  della  protezione  civile  n. 3198 del 23 aprile 2002,
pubblicata  nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana n. 102
del  3  maggio 2002, recante "Disposizioni urgenti per il risanamento
ambientale della laguna di Orbetello";
  Vista la nota n. GAB/2002/4509/B02 del 26 aprile 2002, con la quale
il  Capo  di  gabinetto del Ministro dell'ambiente e della tutela del
territorio,  a  seguito  di  un  riscontrato  errore per un probabile
refuso  nel  testo della stessa ordinanza n. 3198 del 23 aprile 2002,
ha  chiesto  una  rettifica  al  comma  8,  dell'art. 2, della citata
ordinanza;
  Visto  il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri in data
14  gennaio  2002, con il quale lo stato di emergenza nel settore dei
rifiuti urbani, speciali e speciali pericolosi, nonche' in materia di
bonifica  e  risanamento  ambientale  dei  suoli,  delle  falde e dei
sedimenti   inquinati   e   di  tutela  delle  acque  superficiali  e
sotterranee  e  dei cicli di depurazione nel territorio della regione
Calabria, e' stato prorogato fino al 31 dicembre 2002;
  Vista   l'ordinanza  del  Ministro  dell'interno  delegato  per  il
coordinamento  della  protezione  civile  n.  3185 del 22 marzo 2002,
pubblicata  nella  Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana n. 79
del  4  aprile  2002,  recante  "Ulteriori  disposizioni  urgenti per
fronteggiare  l'emergenza  nel settore dei rifiuti urbani, speciali e
speciali  pericolosi,  nonche'  in  materia di bonifica e risanamento
ambientale  dei  suoli,  delle  falde  e dei sedimenti inquinati e di
tutela  delle  acque  superficiali  e  sotterranee  e  dei  cicli  di
depurazione nel territorio della regione Calabria";
  Vista  la  nota  n. 7673 del 24 aprile 2002 della regione Calabria,
con  la  quale  il  commissario  delegato,  ha  chiesto  di integrare
l'ordinanza  n.  3185  del  22  marzo  2002  con l'assegnazione delle
risorse   connesse   al   conferimento   delle  funzioni  in  materia
ambientale,  di  cui  al  decreto legislativo 30 marzo 1998, n. 112 -
annualita' 2002;
  Vista  la  nota  prot. n. GAB/2002/5528/B01 del 21 maggio 2002, del
Gabinetto del Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio di
adesione   alla  predetta  richiesta  del  Presidente  della  regione
Calabria - commissario delegato;
  Visto  il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri in data
11 gennaio 2002, con il quale e' stato prorogato, fino al 31 dicembre
2004, lo stato d'emergenza in materia di gestione dei rifiuti urbani,
speciali,   speciali   pericolosi,  in  materia  di  bonifiche  e  di
risanamento  ambientale  dei  suoli,  delle  falde  e  dei  sedimenti
inquinati,  nonche'  in  materia di tutela delle acque superficiali e
sotterranee e dei cicli di depurazione nella regione Siciliana;
  Vista   l'ordinanza  del  Ministro  dell'interno  delegato  per  il
coordinamento  della  protezione  civile  n.  3190 del 22 marzo 2002,
pubblicata  nella  Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana n. 80
del  5  aprile 2002, recante "Ulteriori disposizioni per fronteggiare
l'emergenza   nel  settore  dello  smaltimento  dei  rifiuti  urbani,
speciali  e speciali pericolosi, in materia di bonifica e risanamento
ambientale  dei suoli, delle falde e dei sedimenti inquinati, nonche'
in  materia  di  tutela  delle acque superficiali e sotterranee e dei
cicli di depurazione nella regione Siciliana";
  Vista  la  nota  n.  5074  POR  del  17  aprile  2002 della regione
Siciliana, con la quale il vice commissario, a seguito di riscontrato
errore  di trascrizione nel testo dell'ordinanza n. 3190 del 22 marzo
2002, ha chiesto una rettifica alla citata ordinanza;
  Vista  la  nota  GAB/2002/4331/B09 del 19 aprile 2002 del Gabinetto
del  Ministro dell'ambiente della tutela del territorio, con la quale
sono  stati segnalati alcuni refusi rilevati nel testo dell'ordinanza
n. 3190 del 22 marzo 2002;
  Visto  il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri in data
13   dicembre   2001,   pubblicato  nella  Gazzetta  Ufficiale  della
Repubblica  italiana n. 5 del 7 gennaio 2002, concernente la proroga,
fino  al  31 dicembre  2002,  dello  stato  di  emergenza in ordine a
situazioni  emergenziali connesse al sistema delle risorse idriche in
Sardegna;
  Vista   l'ordinanza  del  Ministro  dell'interno  delegato  per  il
coordinamento  della  protezione  civile  n. 3196 del 12 aprile 2002,
pubblicata  nella  Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana n. 92
del  19  aprile  2002,  recante  "Disposizioni  urgenti in materia di
protezione civile";
  Vista la nota GAB/2002/4507/B05 del 26 aprile 2002, con la quale il
Gabinetto del Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio, a
seguito di riscontrati refusi nel testo dell'ordinanza n. 3196 del 12
aprile 2002, ha chiesto una rettifica alla citata ordinanza;
  Visto  il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri in data
10 novembre  2000,  con  il  quale  e'  stato  dichiarato, fino al 31
dicembre  2001,  lo  stato  di emergenza nelle regioni Friuli-Venezia
Giulia,  Liguria,  Toscana,  Emilia-Romagna e Piemonte per gli eventi
alluvionali  e dissesti idrogeologici verificatisi nella prima decade
del mese di novembre 2000;
  Visto  il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri in data
21  dicembre  2001,  con  il  quale  e'  stato  prorogato, fino al 31
dicembre  2002,  lo  stato  di emergenza nelle regioni Friuli-Venezia
Giulia,  Liguria,  Toscana,  Emilia-Romagna e Piemonte per gli eventi
alluvionali  e dissesti idrogeologici verificatisi nella prima decade
del mese di novembre 2000;
  Vista   l'ordinanza  del  Ministro  dell'interno  delegato  per  il
coordinamento  della  protezione  civile  n.  3110  del 1 marzo 2001,
pubblicata  nella  Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana n. 55
del   7   marzo  2001  recante  "Ulteriori  disposizioni  urgenti  di
protezione civile in conseguenza degli eventi alluvionali dei mesi di
settembre,  ottobre  e  novembre  2000  ed altre misure di protezione
civile";
  Vista  la  nota  n. DRPC/4141/AG.V del 16 maggio 2002, con la quale
l'assessore   alla   protezione   civile   della   regione   autonoma
Friuli-Venezia  Giulia, in relazione alla necessita' di completamento
del   piano   di   interventi  conseguenti  agli  eventi  alluvionali
dell'autunno  2000,  ha  rappresentato  la  necessita'  di  procedere
all'assunzione   diretta,   a   tempo   determinato,   del  personale
attualmente  in servizio con contratto di lavoro temporaneo anche per
assicurare la continuita' delle prestazioni lavorative in atto;
  Visto  il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri in data
19  aprile 2002, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica
italiana  n.  97  del 26 aprile 2002, concernente la dichiarazione di
"grande  evento"  della  cerimonia  di canonizzazione di Padre Pio da
Pietrelcina;
  Vista  l'ordinanza  del Presidente del Consiglio dei Ministri del 3
maggio  2002,  n.  3201,  pubblicata  nella  Gazzetta Ufficiale della
Repubblica  italiana  n.  103  del 4 maggio 2002, recante "Interventi
urgenti  conseguenti  alla  dichiarazione  di  "grande  evento  della
cerimonia di canonizzazione del Beato Padre Pio da Pietrelcina";
  Considerato  che  per  il corretto svolgimento delle manifestazioni
connesse al predetto "grande evento", un ruolo fondamentale e' svolto
dalle organizzazioni di volontariato, e, pertanto, risulta necessario
autorizzarne l'utilizzo per le attivita' di assistenza e di soccorso,
provvedendo,   altresi',   per   i   rimborsi  dovuti  alle  predette
organizzazioni  ai  sensi del decreto del Presidente della Repubblica
n. 194/2001, compresi gli oneri sostenuti dai datori di lavoro;
  Visto  il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri in data
21  dicembre  2001,  pubblicato  nella  Gazzetta Ufficiale n. 1 del 2
gennaio  2002,  con  il quale lo stato di emergenza in relazione alla
crisi  di approvvigionamento idrico che ha colpito la regione Puglia,
e' stato prorogato fino al 31 dicembre 2002;
  Vista   l'ordinanza  del  Ministro  dell'interno  delegato  per  il
coordinamento  della  protezione  civile  n.  3188 del 22 marzo 2002,
pubblicata  nella  Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana n. 78
del  3  aprile  2002,  recante "Disposizioni urgenti per fronteggiare
l'emergenza nel settore dell'approvvigionamento idrico, del trasporto
e  della  distribuzione  delle  acque per i diversi usi nella regione
Puglia";
  Considerata   la   necessita'   di   disporre   l'apertura  di  una
contabilita'   speciale   nella   quale   far  confluire  le  risorse
finanziarie  necessarie per l'attuazione degli interventi di cui alla
citata ordinanza n. 3188/2002;
  Vista   l'ordinanza  del  Ministro  dell'interno  delegato  per  il
coordinamento  della  protezione civile n. 3181 del 13 febbraio 2002,
pubblicata  nella  Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana n. 79
del  4  aprile 2002, recante "Revoca della somma di Euro 1.163.939,75
di cui all'ordinanza n. 2475 del 19 novembre 1996, recante interventi
urgenti  diretti  a  fronteggiare  i  danni  conseguenti  agli eventi
sismici dei giorni 15 e 16 ottobre 1996 che hanno colpito le province
di   Reggio   Emilia   e   Modena"  e  assegnazione  della  somma  di
Euro 1.163.939,75  per il piano degli interventi di cui all'ordinanza
n.  3076 del 3 agosto 2000, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale della
Repubblica  italiana  n.  185 del 9 agosto 2000 recante "Disposizioni
urgenti  per  gli  eventi sismici che nel periodo aprile-giugno hanno
colpito il territorio delle province di Forli-Cesena, Ravenna, Reggio
Emilia e Modena";
  Considerato  che a seguito di errore materiale occorre procedere ad
una rettifica del testo della citata ordinanza n. 3181/2002;
  Considerato   che   per   assicurare  la  tempestiva  e  funzionale
attuazione  degli  adempimenti  di  competenza del Dipartimento della
protezione  civile, anche alla luce delle nuove competenze attribuite
dal   decreto-legge   7 settembre   2001,  n.  343,  convertito,  con
modificazioni,  dalla  legge  9  novembre  2001,  n. 401, e del nuovo
assetto   organizzativo  del  Dipartimento  di  cui  al  decreto  del
Presidente  del  Consiglio dei Ministri del 12 dicembre 2001, recante
"Organizzazione   del  Dipartimento  della  protezione  civile",  che
prevede  l'istituzione  di  nuovi  uffici, ed in considerazione delle
esigenze   straordinarie   connesse   alla  gestione  delle  numerose
situazioni  emergenziali  in  atto,  risulta  necessario  adeguare il
servizio  di  reperibilita'  del  personale  del  Dipartimento  della
protezione civile;
  Visto  il  decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 21
dicembre  2001,  pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica
italiana  n. 1 del 2 gennaio 2002, concernente la proroga, fino al 31
dicembre  2002,  dello  stato  di  emergenza in relazione agli eventi
alluvionali  e  dissesti  idrogeologici del novembre e dicembre 1996,
del  gennaio  1997,  del 5 e 6 maggio 1998 e del 14, 15 e 16 dicembre
1999, verificatisi nel territorio della regione Campania;
  Viste  le  ordinanze  del  Ministro  dell'interno  delegato  per il
coordinamento  della  protezione  civile  n. 2787 del 21 maggio 1998,
pubblicata  nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana n. 120
del  26  maggio  1998, e n. 2789 del 15 giugno 1998, pubblicata nella
Gazzetta  Ufficiale  della  Repubblica  italiana n. 141 del 19 giugno
1998,  recante "Ulteriori interventi urgenti per fronteggiare i danni
conseguenti  alle  avversita'  atmosferiche e agli eventi franosi che
nei  giorni  5  e  6 maggio  1998  hanno  colpito il territorio delle
province di Salerno, Avellino e Caserta";
  Vista   l'ordinanza  del  Ministro  dell'interno  delegato  per  il
coordinamento  della  protezione  civile  n.  3138 del 1 giugno 2001,
pubblicata  nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana n. 142
del 21 giugno 2001, recante "Disposizioni urgenti per l'esecuzione di
opere  per  la  sistemazione  idrogeologica  dei  versanti  del Monte
Pendolo  nei comuni di Gragnano e Castellammare di Stabia (Napoli) ed
altre disposizioni di protezione civile";
  Viste  le  ordinanze  del  Ministro  dell'interno  delegato  per il
coordinamento  della  protezione  civile  n. 2980 del 27 aprile 1999,
pubblicata  nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana n. 102
del 4 maggio 1999, recante "Ulteriori disposizioni per fronteggiare i
danni  conseguenti alle avversita' atmosferiche e agli eventi franosi
che  nei  giorni  5 e 6 maggio 1998 hanno colpito il territorio delle
province  di  Salerno, Avellino, Caserta nonche' altre misure urgenti
di protezione civile", n. 3029 del 18 dicembre 1999, pubblicata nella
Gazzetta  Ufficiale  della Repubblica italiana n. 300 del 23 dicembre
1999,   recante   "Interventi   urgenti   di  protezione  civile  per
fronteggiare  gli  eventi  alluvionali e i dissesti idrogeologici che
hanno  colpito  il  territorio delle province di Avellino, Benevento,
Caserta  e  Salerno  nei  giorni  14,  15 e 16 dicembre 1999 ed altri
interventi  di  protezione  civile",  n.  3036  del  9 febbraio 2000,
pubblicata  nella  Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana n. 37
del  15 febbraio  2000,  recante  "Interventi  urgenti  di protezione
civile  nei  territori  della  regione  Campania colpiti dagli eventi
meteorici  dei  giorni 14, 15, 16 dicembre 1999 e 5 e 6 maggio 1998",
n. 3061 del 30 giugno 2000, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale della
Repubblica  italiana  n. 156 del 6 luglio 2000, recante "Disposizioni
urgenti  di  protezione  civile"  e  n.  3174  del  16 gennaio  2002,
pubblicata  nella  Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana n. 23
del  28 gennaio  2002,  recante  "Ulteriori  disposizioni  urgenti di
protezione  civile  in  relazione  agli eventi alluvionali e dissesti
idrogeologici del novembre e dicembre 1996, del gennaio 1997, del 5 e
6 maggio  1998  e  del  14,  15  e  16 dicembre 1999 verificatisi nel
territorio della regione Campania";
  Vista  la nota prot. n. 45225/GAB del 27 maggio 2002 del presidente
della regione Campania con la quale viene rappresentata l'esigenza di
poter  accedere ai dati della rete idro-pluviometrica in possesso del
servizio   idrografico   e  mareografico  di  Napoli  in  attesa  del
definitivo passaggio di competenze alla stessa regione Campania;
  Considerata,  altresi', la necessita' di consentire il mantenimento
di  un  adeguato  livello  di  efficienza  del servizio idrografico e
mareografico di Napoli;
  Visto  il  decreto-legge  26 luglio  1996,  n. 393, convertito, con
modificazioni, dalla legge 25 settembre 1996, n. 496;
  Viste  le  ordinanze  del  Ministro  dell'interno  delegato  per il
coordinamento  della  protezione  civile  n.  2621 del 1 luglio 1997,
pubblicata  nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana n. 159
del  10 luglio  1997, recante "Interventi per fronteggiare situazioni
di   emergenza   e   risanamento   del   suolo  connessi  a  dissesti
idrogeologici  e alla salvaguardia delle coste nelle regioni Sicilia,
Calabria  e  Molise",  n.  2630  del 24 luglio 1997, pubblicata nella
Gazzetta  Ufficiale  della  Repubblica  italiana n. 175 del 29 luglio
1997,  recante  "Modificazioni  all'ordinanza  2621 del 1 luglio 1997
concernente  interventi  per  fronteggiare  situazioni di emergenza e
risanamento  del  suolo  connessi  a  dissesti  idrogeologici  e alla
salvaguardia  delle  coste nelle regioni Sicilia, Calabria e Molise",
n. 2637 del 12 agosto 1997, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale della
Repubblica italiana n. 195 del 22 agosto 1997, recante "Modificazioni
all'ordinanza  2621  del  1  luglio  1997  concernente interventi per
fronteggiare situazioni di emergenza e risanamento del suolo connessi
a  dissesti  idrogeologici  e  alla  salvaguardia  delle  coste nelle
regioni  Sicilia,  Calabria  e  Molise",  n.  2769 del 25 marzo 1998,
pubblicata  nella  Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana n. 73
del  28 marzo 1998, recante "Integrazioni all'ordinanza n. 2621 del 1
luglio  1987  concernente  interventi  per fronteggiare situazioni di
emergenza e risanamento del suolo connessi a dissesti idrogeologici e
alla  salvaguardia  delle  coste  nelle  regioni  Sicilia, Calabria e
Molise"  e  n.  2878  del  20 ottobre 1998, pubblicata nella Gazzetta
Ufficiale  della  Repubblica  italiana  n.  254  del 30 ottobre 1998,
recante  "Accelerazione delle procedure di cui alle ordinanze n. 2621
del  1  luglio  1997, e successive modifiche e integrazioni e n. 2816
del 24 luglio 1998 concernenti rispettivamente dissesti idrogeologici
e  salvaguardia delle coste nelle regioni Sicilia, Calabria, Molise e
dissesti idrogeologici nella regione Abruzzo";
  Visto  il decreto del Sottosegretario di Stato all'interno delegato
per  il  coordinamento  della  protezione  civile  del 2 agosto 1999,
pubblicato  nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana n. 184
del  7 agosto 1999, "Rimodulazione del programma di cui all'ordinanza
n.  2621  del 1 luglio 1997 interventi per fronteggiare situazioni di
emergenza  e  risanamento del suolo connessi a dissesti idrogeologici
ed  alla  salvaguardia  delle coste nelle regioni Basilicata, Molise,
Sardegna e Sicilia";
  Visti   i   decreti  del  Ministro  dell'interno  delegato  per  il
coordinamento   della  protezione  civile  in  data  15 giugno  2000,
pubblicato  nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana n. 145
del  23 giugno  2000, in data 12 marzo 2001 pubblicato nella Gazzetta
Ufficiale  della Repubblica italiana n. 72 del 27 marzo 2001, in data
20 dicembre 2001 pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica
italiana  n.  300  del  28 dicembre  2001,  in  data  12  aprile 2002
pubblicato  nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana n. 101
del 2 maggio 2002 di rimodulazione del programma di cui all'ordinanza
n.  2621 del 1 luglio 1997 "Interventi per fronteggiare situazioni di
emergenza  e  risanamento del suolo connessi a dissesti idrogeologici
ed  alla  salvaguardia  delle coste nelle regioni Basilicata, Molise,
Sardegna e Sicilia";
  Viste  le  ordinanze  del  Ministro  dell'interno  delegato  per il
coordinamento  della  protezione  civile  n. 3124 del 12 aprile 2001,
pubblicata  nella  Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana n. 92
del  20 aprile  2001,  recante  "Interventi  urgenti  per favorire il
superamento  delle  situazioni  di  emergenza,  in atto nei territori
delle  regioni  Piemonte,  Liguria,  Emilia-Romagna, Toscana, Umbria,
Abruzzo,  Lazio, Basilicata e Campania, anche in attuazione dell'art.
144,  comma  4,  della  legge  23 dicembre  2000,  n.  388,  ed altri
interventi  urgenti  di  protezione  civile"  e n. 3135 del 10 maggio
2001,  pubblicata  nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana
n. 116 del 21 maggio 2001, recante "Ulteriori disposizioni urgenti di
protezione   civile   per   il   proseguimento  degli  interventi  di
superamento   dell'emergenza   nelle  regioni  colpite  dagli  eventi
alluvionali dell'autunno 2000 ed altre misure di protezione civile";
  Vista   l'ordinanza  del  Ministro  dell'interno  delegato  per  il
coordinamento  della  protezione  civile n. 3175 del 24 gennaio 2002,
pubblicata  nella  Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana n. 25
del  30 gennaio  2002,  recante  "Disposizioni  urgenti di protezione
civile";
  Ritenuto  che  le  singole esigenze prospettate siano meritevoli di
accoglimento  in  ragione  della necessita' di assicurare ogni azione
utile al superamento delle distinte situazioni emergenziali;
  Su proposta del capo del Dipartimento della protezione civile;
                              Dispone:
                               Art. 1.
  1.  Al  fine  di  assicurare  una costante ed efficace attivita' di
monitoraggio  del  territorio,  le  disposizioni  di  cui  all'art. 1
dell'ordinanza  16  marzo  2001,  n. 3113, possono essere attuate dai
funzionari  delegati  anche  in  deroga  alle norme del regio decreto
23 maggio  1924,  n.  827,  art.  41,  comma  2,  e  del  decreto del
Presidente  della  Repubblica  5  giugno  1985,  n. 359, art. 1, e si
applicano anche ai contratti relativi agli interventi di manutenzione
o  di  nuova  installazione, volti ad assicurare l'operativita' delle
reti  di monitoraggio meteo-idro-pluviometrico, incluse nel programma
di  cui  all'art.  2,  comma  7  della legge 3 agosto 1998, n. 267, e
successive  modificazioni,  ancorche'  il  finanziamento  provenga da
fondi comunitari o di amministrazioni ed enti pubblici.