IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI

  Vista  la  legge 24 febbraio 1992, n. 225, recante "Istituzione del
Servizio  nazionale di protezione civile" e, in particolare, l'art. 5
inerente  alla deliberazione dello stato di emergenza ed al correlato
potere di ordinanza;
  Visto  il  decreto  legislativo 31 marzo 1998, n. 112, e successive
modifiche  ed  integrazioni,  recante  "Conferimento  di  funzioni  e
compiti  amministrativi  dello Stato alle regioni ed agli enti locali
in  attuazione  del  capo I  della  legge 15 marzo 1997, n. 59" e, in
particolare, l'art. 107, comma 1, lettera c);
  Visto  il  decreto-legge  7 settembre 2001, n. 343, convertito, con
modificazioni,   con   legge   9 novembre   2001,   n.  401,  recante
"Disposizioni urgenti per assicurare il coordinamento operativo delle
strutture preposte alle attivita' di protezione civile";
  Visto  il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri in data
21 settembre  2001,  che  delega al Ministro dell'interno le funzioni
del coordinamento della protezione civile;
  Considerata  l'attuale  situazione di grave emergenza idrica in cui
versa  il  territorio dei comuni a sud di Roma, serviti dal Consorzio
per l'acquedotto del Simbrivio;
  Considerato  che  l'attuale  quadro  meteorologico ha anticipato ed
aggravato  il  fenomeno  siccitoso che ha investito il territorio dei
comuni a sud di Roma serviti dall'acquedotto del Simbrivio;
  Considerato  che  l'aggravamento del fenomeno siccitoso, unitamente
all'aumentata  domanda  di  approvvigionamento  della risorsa idrica,
determinano   una   situazione   di   grave   crisi  in  ordine  alla
disponibilita'   di   detta   risorsa   idrica   nei  comuni  serviti
dall'acquedotto del Simbrivio;
  Considerato  che  la  carenza  in  esame  e'  foriera  di ulteriori
problematiche   connesse,   oltre  che  alla  vita  quotidiana  della
popolazione  residente  nel territorio in esame, anche alle attivita'
economiche ed alle condizioni igienico sanitarie;
  Considerato  che  la  stagione  turistica  costituisce un'ulteriore
causa  di  aggravamento  delle problematiche legate alle carenze gia'
esistenti nel settore dell'approvvigionamento idro-potabile;
  Atteso  che,  anche  al fine di migliorare e rendere piu' razionale
l'utilizzo  della  risorsa  idrica,  e'  improcrastinabile, stante la
situazione  di disomogeneita' geomorfologica del territorio, attivare
degli  interventi  straordinari ed urgenti finalizzati a fronteggiare
le     suddette    carenze    verificatesi    nell'approvvigionamento
idro-potabile  nel  territorio dei comuni serviti dall'acquedotto del
Simbrivio;
  Vista  la  nota del 18 giugno 2002 con la quale il presidente della
regione Lazio ha chiesto la dichiarazione dello stato di emergenza;
  Ritenuta  quindi  la  ricorrenza dei presupposti di cui all'art. 5,
comma 1, della legge n. 225/1992;
  Vista  la  deliberazione  del Consiglio dei Ministri adottata nella
riunione del 28 giugno 2002;
  Su proposta del Ministro dell'interno delegato per il coordinamento
della protezione civile;
                              Decreta:
  Per  quanto  esposto  in  premessa,  ai  sensi  e  per  gli effetti
dell'art.  5,  comma  1,  della  legge  24 febbraio  1992, n. 225, e'
dichiarato  fino  al  31 dicembre  2002  lo  stato  di  emergenza nei
territori  dei  comuni  a  sud  di  Roma  serviti dall'acquedotto del
Simbrivio.
  Il  presente  decreto  verra'  pubblicato  nella Gazzetta Ufficiale
della Repubblica italiana.
    Roma, 28 giugno 2002

                                              Il Presidente
                                       del Consiglio dei Ministri
                                                Berlusconi
  Il Ministro dell'interno
delegato per il coordinamento
  della protezione civile
        Scajola