IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI Visto l'art. 5 della legge 24 febbraio 1992, n. 225; Visto il decreto del Presidente della Repubblica 7 settembre 2001, n. 398; Visto il decreto legislativo 25 luglio 1998, n. 286; Visto il decreto-legge 7 settembre 2001, n. 343, convertito, con modificazioni, dalla legge 9 novembre 2001, n. 401; Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri in data 20 marzo 2002, con il quale e' stato dichiarato, fino al 31 dicembre 2002, lo stato di emergenza nel territorio nazionale per fronteggiare un eccezionale afflusso di cittadini stranieri extracomunitari giunti irregolarmente in Italia; Considerato che occorre con ogni urgenza ovviare a difficolta' di natura prettamente operativa della Commissione centrale per il riconoscimento dello status di rifugiato; Ravvisata la necessita', quindi, di porre in atto misure idonee per affrontare la situazione di emergenza conseguente alla costante affluenza di cittadini stranieri irregolari in Italia, rispetto a cui appare strumentale anche la definizione di apposite procedure volte a conseguire il risultato dell'emersione del lavoro irregolare; Acquisita l'intesa del Ministero dell'interno; Acquisita l'intesa del Ministero del lavoro e delle politiche sociali; Sentito il Ministero dell'economia e delle finanze; Su proposta del Capo del Dipartimento della protezione civile della Presidenza del Consiglio dei Ministri; Dispone: Art. 1. 1. Il Capo del Dipartimento per le liberta' civili e l'immigrazione del Ministero dell'interno, avvalendosi degli uffici dipartimentali, promuove e coordina le attivita' dei prefetti e degli altri soggetti pubblici e privati volte a fronteggiare la situazione di emergenza conseguente al continuo e massiccio afflusso di cittadini stranieri giunti irregolarmente sul territorio nazionale. 2. Per le finalita' di cui al precedente comma, il predetto Dipartimento si avvale dalle competenti strutture delle Prefetture - Uffici territoriali del Governo.