IL SOTTOSEGRETARIO DI STATO delegato per la pesca e l'acquacoltura Vista la legge 14 luglio 1965, n. 963, recante disciplina della pesca marittima e successive modifiche; Visto il decreto del Presidente della Repubblica 2 ottobre 1968, n. 1639, riguardante il regolamento di esecuzione della predetta legge e successive modifiche; Vista la legge 17 febbraio 1982, n. 41, e successive modifiche, recante piano per la razionalizzazione e lo sviluppo della pesca marittima; Visto il decreto ministeriale 25 maggio 2000, concernente l'adozione del VI Piano nazionale della pesca e dell'acquacoltura 2000-2002, pubblicato nel supplemento ordinario n. 121 alla Gazzetta Ufficiale n. 174 del 27 luglio 2000; Visto il decreto ministeriale 12 gennaio 1995, n. 44, concernente l'affidamento della gestione sperimentale della pesca dei molluschi bivalvi ai consorzi di gestione, al fine di un razionale prelievo della risorsa e di un incremento della stessa, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 46 del 24 febbraio 1995; Visto il decreto ministeriale 1 dicembre 1998, n. 515, concernente il regolamento recante disciplina dell'attivita' dei consorzi di gestione dei molluschi bivalvi pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 73 del 29 marzo 1999; Visto il decreto ministeriale 22 dicembre 2000, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 102 del 4 maggio 2001, recante la disciplina della pesca dei molluschi bivalvi; Visto il decreto ministeriale 5 novembre 2001, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 2 del 3 gennaio 2002, recante la delega di attribuzioni del Ministro delle politiche agricole e forestali, per taluni atti di competenza dell'amministrazione, al Sottosegretario di Stato on. Paolo Scarpa Bonazza Buora; Visto il decreto ministeriale 21 dicembre 2001, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 16 del 19 gennaio 2002, con il quale e' stato istituito il Comitato di coordinamento incaricato di individuare le misure per garantire una razionale gestione della risorsa molluschi bivalvi con conseguente riequilibrio tra i compartimenti marittimi tra Ancona e San Benedetto del Tronto; Visto il decreto ministeriale 31 maggio 2002 che ha consentito la pesca dei molluschi bivalvi con draga idraulica alle imbarcazioni autorizzate a tale attivita' ed iscritte nel compartimento marittimo di Ancona, nei periodi, nelle zone e con le modalita' ivi indicati; Visto il decreto ministeriale 6 giugno 2002 che, a parziale modifica del decreto 31 maggio 2002, nel prorogare il termine ivi indicato ha posto altresi' talune rettifiche in ordine alle zone di pesca consentite e al numero delle imbarcazioni autorizzate; Visto il decreto ministeriale 10 luglio 2002 che ha prorogato fino all'entrata in vigore del provvedimento di affidamento della gestione e della tutela della risorsa molluschi bivalvi, in via definitiva, ai consorzi di cui ai regolamenti n. 44/95 e n. 515/98, le disposizioni di cui al decreto ministeriale 6 giugno 2002; Visto il decreto ministeriale 5 agosto 2002, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 195 del 21 agosto 2002 all'oggetto "Consorzi di gestione e tutela dei molluschi bivalvi" concernente le modalita' per l'affidamento della gestione e della tutela della risorsa molluschi bivalvi in via definitiva ai consorzi di gestione di cui ai citati regolamenti n. 44 del 1995 e n. 515 del 1998; Visto il decreto ministeriale in data 5 settembre 2002, con il quale il Ministro delle politiche agricole e forestali, ha nominato il Cav. Arturo Carpignoli, presidente della Conferenza permanente per il coordinamento nazionale della gestione e della tutela dei molluschi bivalvi di cui all'art. 2 del decreto ministeriale 5 agosto 2002; Sentita la Conferenza permanente per il coordinamento nazionale della gestione e della tutela dei molluschi bivalvi ed il Comitato nazionale di ricerca per lo sviluppo sostenibile della pesca dei molluschi bivalvi, di cui all'art. 2 del decreto ministeriale 5 agosto 2002 che, nella seduta congiunta del 25 settembre 2002, hanno reso parere all'unanimita' all'ipotesi di accordo cosi' come formulata dal presidente Cav. Arturo Carpignoli; Vista la nota n. 222762 in data 27 settembre 2002 con la quale il presidente della Conferenza permanente, ha comunicato l'ipotesi di accordo approvata dalla Conferenza permanente il 25 settembre 2002; Tenuto conto che alla suddetta data del 25 settembre 2002 sono 25 le unita' autorizzate alla pesca dei molluschi bivalvi con draga idraulica, iscritte nei pertinenti registri di uffici marittimi ricadenti nell'ambito territoriale di San Benedetto del Tronto le cui relative imprese proprietarie ed armatrici hanno sede nel comune di Civitanova Marche; Tenuto conto che sempre alla suddetta data del 25 settembre 2002 sono 19 le unita' autorizzate alla pesca dei molluschi bivalvi con draga idraulica, iscritte nei pertinenti registri navi minori e galleggianti dell'ufficio circondariale marittimo di Civitanova Marche le cui relative imprese proprietarie ed armatrici hanno sede nel comune di Civitanova Marche; Ritenuto dar seguito alla proposta cosi' come formulata dalla Conferenza permanente per il coordinamento nazionale della gestione e della tutela dei molluschi bivalvi ed il Comitato nazionale di ricerca per lo sviluppo sostenibile della pesca dei molluschi bivalvi, nella riunione congiunta del 25 settembre 2002; Considerata la necessita' di assicurare una gestione razionale della risorsa molluschi nell'area dei compartimenti marittimi di Ancona e di San Benedetto del Tronto ed offrire alle imprese di pesca delle unita' autorizzate alla pesca dei molluschi bivalvi con draga idraulica aventi sede a Civitanova Marche pari opportunita' di prelievo, evitando il ripetersi delle note turbative registrate nell'ultimo decennio, anche con riflessi di ordine pubblico circa le ripercussioni di carattere socio-economico; Decreta: Art. 1. Esclusivamente ai fini dell'esercizio dell'attivita' di pesca dei molluschi bivalvi con draga idraulica nell'ambito del territorio di giurisdizione del compartimento marittimo di Ancona sono individuate due distinte aree: 1. Area A: dalla foce del fiume Cesano di Senigallia al traverso delle due sorelle del Monte Conero; 2. Area B: dal traverso delle due sorelle del Monte Conero alla foce del fiume Chienti.