IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  Visto l'art. 5, comma 1, della legge 24 febbraio 1992, n. 225;
  Visto   il  decreto  del  Presidente  del  Consiglio  dei  Ministri
pro-tempore  del  29 luglio 1998, con il quale e' stato dichiarato lo
stato di emergenza su alcune zone del territori della regione Abruzzo
interessate  da  gravissimi  dissesti  idrogeologici  con conseguenti
diffusi movimenti franosi;
  Visti   i   decreti  del  Presidente  del  Consiglio  dei  Ministri
pro-tempore  del 31 marzo 1999, del 16 giugno 2000 e del 7 marzo 2002
con  i  quali  e'  stata  disposta  la  proroga del suddetto stato di
emergenza;
  Vista  la  nota  del  6  dicembre 2002 del Presidente della regione
Abruzzo,  Commissario  delegato  per l'attuazione degli interventi di
cui all'ordinanza del Ministro dell'interno delegato al coordinamento
della  protezione  civile  n.  2816 del 24 luglio 1998, con la quale,
nell'illustrare  gli interventi adottati, ha chiesto la proroga dello
stato di emergenza per il prosieguo delle misure poste in atto;
  Considerato  che  la  predetta  situazione  di  emergenza permane e
comporta  la  necessita'  di  portare  a  compimento  il  piano degli
interventi  straordinari  correlati  ai  dissesti  idrogeologici  nei
comuni di Chieti e Celano;
  Vista  la  deliberazione  del Consiglio dei Ministri adottata nella
riunione del 20 dicembre 2002;
                              Decreta:
  Ai  sensi  e  per  gli  effetti  dell'art.  5, comma 1, della legge
24 febbraio  1992,  n.  225, lo stato di emergenza su alcune zone del
territorio  della  regione Abruzzo interessate da gravissimi dissesti
idrogeologici,  sulla  base  delle motivazioni di cui in premessa, e'
prorogato fino al 31 dicembre 2003.
  Il  presente  decreto  verra'  pubblicato  nella Gazzetta Ufficiale
della Repubblica italiana.
    Roma, 20 dicembre 2002
                                            Il Presidente: Berlusconi