IL MINISTRO PER L'INNOVAZIONE E LE TECNOLOGIE
  Visto  l'art.  5  della  legge  23  agosto  1988,  n.  400, recante
"Disciplina  dell'attivita' di Governo e ordinamento della Presidenza
dei Consiglio dei Ministri";
  Visti  gli articoli 4 e 14 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n
165,   recante  "Norme  generali  sull'ordinamento  del  lavoro  alle
dipendenze delle amministrazioni pubbliche";
  Visto il decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 286, sul riordino e
potenziamento dei meccanismi di monitoraggio e valutazione dei costi,
dei   rendimenti  e  dei  risultati  dell'attivita'  delle  pubbliche
amministrazioni  e, in particolare, l'art. 8 concernente la direttiva
generale  annuale  dei Ministri sull'attivita' amministrativa e sulla
gestione;
  Visti  i contratti collettivi nazionali di lavoro del personale del
comparto  Dirigenza  -  area  I,  sottoscritti il 5 aprile 2001 e, in
particolare, l'art. 35 del contratto per il quadriennio 1998-2001;
  Visto  il  decreto  dei Presidente del Consiglio dei Ministri del 9
agosto 2001, recante "Delega di funzioni del Presidente del Consiglio
dei Ministri in materia di innovazione e tecnologie al Ministro senza
portafoglio dott. Lucio Stanca";
  Vista  la  direttiva  del  Presidente del Consiglio dei Ministri in
data  15  novembre  2001,  recante  "Indirizzi per la predisposizione
della direttiva generale dei Ministri sull'attivita' amministrativa e
sulla gestione per l'anno 2002";
  Vista  la  direttiva del Ministro per l'innovazione e le tecnologie
in  data  21  dicembre  2001,  recante  "Linee  guida  in  materia di
digitalizzazione dell'Amministrazione";
  Vista  la  direttiva  del  Presidente del Consiglio dei Ministri in
data 8 novembre 2002, recante "Indirizzi per la predisposizione della
direttiva generale dei Ministri sull'attivita' amministrativa e sulla
gestione per l'anno 2003";
  Considerato  che la predetta direttiva, al punto 3 del paragrafo 1,
prevede,  tra  l'altro,  che "occorre potenziarne le iniziative volte
alla digitalizzazione delle amministrazioni secondo gli indirizzi che
saranno definiti dal Ministro per l'innovazione e le tecnologie";
  Considerato  l'avviso  del  Ministro  per  la funzione pubblica, ai
sensi  della  disposizione di reciproco raccordo, contenuta sia nella
delega  di  funzioni  del  Presidente  del  Consiglio dei Ministri al
Ministro Lucio Stanca, sia in quella al Ministro Luigi Mazzella;
                              E m a n a
                       la seguente direttiva:
  1. Premessa.
  La  presente  direttiva  e'  indirizzata a tutte le amministrazioni
centrali  dello  Stato e agli enti pubblici sottoposti alla vigilanza
ministeriale. Per le regioni e gli enti locali costituisce contributo
alle  determinazioni  in  materia,  nel rispetto della loro autonomia
amministrativa,  e  sara' oggetto di successivo atto di indirizzo, ai
sensi  dell'art.  29,  comma 7, della legge 23 dicembre 2001, n. 448.
Puo'   rappresentare   schema  di  riferimento  anche  per  le  altre
amministrazioni  pubbliche  di  cui  all'art. 1, comma 2, del decreto
legislativo 30 marzo 2001, n. 165.
  In  coerenza  con  il  programma di Governo e con le previsioni del
Documento   di  programmazione  economico-finanziaria  per  gli  anni
2003-2006, con particolare riguardo al capitolo IV, paragrafo 5.3, la
direttiva  del  Presidente dei Consiglio dei Ministri dell'8 novembre
2002,  recante  "Indirizzi  per  la  programmazione  strategica  e la
predisposizione delle direttive generali dei Ministri per l'attivita'
amministrativa  e  la  gestione  per  l'anno  2003",  attribuisce una
particolare  importanza alla "digitalizzazione" delle amministrazioni
ed  alla diffusione dell'utilizzo delle reti telematiche. Sottolinea,
infatti,   l'esigenza   di   intensificare   le   azioni  volte  alla
realizzazione  delle  quattro  politiche  intersettoriali (oltre alla
digitalizzazione,  la semplificazione amministrativa, il contenimento
e  la  razionalizzazione della spesa, il miglioramento della qualita'
dei  servizi  resi  dalle pubbliche amministrazioni), per le quali e'
evidente  come  la  diffusione delle tecnologie della comunicazione e
dell'informazione  (ICT) costituisca il fattore comune di innovazione
delle procedure e dell'organizzazione delle amministrazioni statali.
  Le  presenti  linee  guida  intendono  contribuire ad accelerare il
cambiamento   gia'   avviato,   per  ottenere  miglioramenti  rapidi,
verificabili   e   percepibili   nell'azione   pubblica  realizzando,
altresi',   un   passo   ulteriore:   fare   delle  tecnologie  della
comunicazione   ed   dell'informazione   un   fattore   di   crescita
organizzativa,    procedurale,   formativa   e   culturale   per   le
amministrazioni,  allo  scopo  di  operare una reale attuazione delle
norme  in azioni concrete per la modernizzazione dell'intero apparato
pubblico.
  2. Piano strategico di legislatura.
  Come  e'  noto, in data 31 maggio 2002 il Consiglio dei Ministri ha
approvato  le "Linee guida del Governo per lo sviluppo della societa'
dell'informazione  nella  legislatura", che hanno recepito i seguenti
dieci obiettivi da realizzare nel corso della legislatura:
    Servizi on line ai cittadini e alle imprese:
    1. Tutti i servizi "prioritari" disponibili on-line;
    2.  30  milioni  di  carte  di  identita'  elettroniche  e  carte
nazionali dei servizi distribuite;
    3. 1 milione di firme digitali diffuse entro il 2003.
  Efficienza interna della pubblica amministrazione:
    4. 50% della spesa per beni e servizi tramite e-Procurement;
    5.  Tutta  la  posta  interna  alla  pubblica amministrazione via
e-mail;
    6. Tutti gli impegni e mandati di pagamento gestiti on-line.
  Valorizzazione delle risorse umane:
    7.  Alfabetizzazione  certificata  di tutti i dipendenti pubblici
che utilizzano le tecnologie ICT per il loro lavoro.
    8. 1/3 della formazione erogata via e-learning.
  Trasparenza:
    9.  2/3  degli  uffici della pubblica amministrazione con accesso
on-line all'iter delle pratiche da parte dei cittadini.
  Qualita':
    10.  Tutti gli uffici che erogano servizi dotati di un sistema di
soddisfazione dell'utente.
  Per   ognuno   dei  suddetti  obiettivi  e  stato  identificato  un
indicatore  verificabile,  con  un valore da raggiungere gia nel 2003
(vedi  tabella  in  allegato  A).  Per  quanto riguarda gli ulteriori
obiettivi  specifici,  legati alla missione istituzionale di ciascuna
amministrazione,  sara'  l'amministrazione  stessa ad individuare gli
indicatori che ne rendano misurabile il livello di raggiungimento.
  Il  perseguimento dei suddetti obiettivi, che richiede nuovi e piu'
moderni  modelli  di  gestione  dlla spesa informatica, abbisogna dei
seguenti  interventi  infrastrutturali  per i quali e' necessaria una
forte sinergia tra le amministrazioni:
    la valorizzazione del patrimonio informativo;
    lo sviluppo del sistema pubblico di connettivita1;
    il raccordo dei siti delle singole amministrazioni con il portale
nazionale per i cittadini e con quello per le imprese;
    lo  sviluppo dei siti Internet pubblici e la contestuale adozione
del dominio di secondo livello .gov.it.2;
    la  diffusione  della  Carta  nazionale dei servizi (CNS) e della
Carta di identita' elettronica (CIE);
    l'attivazione del sistema dei pagamenti elettronico;
    la sicurezza ICT e la privacy3.
  3. Il piano esecutivo per il 2003.
  A) Obiettivi prioritari.
  Poiche'  i singoli Ministeri hanno gia' provveduto a pianificare la
realizzazione  dei  suddetti  obiettivi  di  legislatura individuando
anche  ulteriori  obiettivi specifici, si ritiene necessario indicare
le priorita' che dovranno essere recepite nelle direttive dei singoli
Ministri per l'anno 2003:
    lo  sviluppo  dei  servizi  interattivi  in  rete  piu' rilevanti
forniti  dalle amministrazioni destinatarie della presente direttiva,
nonche'  di  quelli  che  consentono agli enti locali di realizzare i
servizi  di  propria  competenza  (nell'allegato  C  sono riportati i
servizi  corrispondenti ai principali eventi della vita del cittadino
e  dell'impresa).  E'  essenziale  che tutti i servizi siano fruibili
anche dai cittadini italiani residenti all'estero,
    1  Il  Sistema  pubblico di connettivita' persegue l'obiettivo di
realizzare  un'infrastruttura  per lo scambio di informazioni tra gli
enti che costituiscono la pubblica amministrazione centrale e locale,
aperta all'interscambio sicuro ed efficiente anche con le imprese e i
cittadini.
    2  Le  amministrazioni  dovranno tenere conto, nello sviluppo dei
propri  siti  e  portali,  delle  regole in materia di denominazione,
accessibilita',  usabilita',  efficacia,  identificazione e controllo
d'accesso,   privacy   e  sicurezza  contenute  nella  direttiva  del
Presidente  del  Consiglio  datata  30 maggio 2002, ponendo in essere
tutti gli adempimenti di loro competenza ivi indicati.
    3  Si  rammenta  che,  ai  sensi della direttiva del Ministro per
l'innovazione  e  le  tecnologie  16 gennaio 2002, recante "Sicurezza
informatica     e    delle    telecomunicazioni    nelle    pubbliche
amministrazioni",  particolare  attenzione  deve  essere rivolta alla
dotazione   di  un  livello  di  sicurezza  adeguato  per  i  sistemi
informativi.
in  modo  da consentire la completa parita' con i cittadini residenti
sul  territorio  nazionale, in termini di contenuti e di qualita'. E'
altresi'  rilevante  che  i  siti  delle  singole  amministrazioni si
armonizzino reciprocamente e rafforzino l'interdipendenza, in modo da
accrescere  il  valore della presenza delle pubbliche amministrazioni
in rete;
    il  protocollo  informatico  di cui, dal 1 gennaio 2004, tutte la
amministrazioni  debbono  aver attivato almeno il nucleo minimo (cfr.
art.  50  del  decreto  del Presidente della Repubblica n. 445/2000),
mediante il quale sara', anche possibile consentire l'accesso esterno
all'iter delle pratiche, assicurando la trasparenza amministrativa4;
    la    progressiva   sostituzione   degli   attuali   sistemi   di
autenticazione  con  la carta di identita' elettronica e con la carta
nazionale dei servizi, nonche' la diffusione della firma digitale per
la  evoluzione  dei  rapporti  fra  la  pubblica  amministrazione e i
cittadini e le imprese;
    l'attivazione,  assicurando  il  raccordo  con  i  propri  uffici
relazioni   con   il   pubblico,  di  processi  e  strumenti  per  la
rilevazione,  l'analisi  ed  il  miglioramento della soddisfazione di
cittadini  e  di  imprese,  correlata anche all'erogazione di servizi
"on-line",  in modo da ottenere al termine del 2003 primi elementi di
riflessione sulle esperienze attivate;
    la  migliore  gestione  delle risorse umane attraverso l'utilizzo
delle  tecnologie  informatiche,  per la creazione di banche dati sul
personale   che   aiutino   la  pianificazione  e  la  programmazione
dell'impiego   del   personale   stesso  e  della  sua  formazione  e
valorizzazione.
  Man  mano  che  le amministrazioni svilupperanno i servizi in rete,
dovranno  porre  in  essere  misure  che  favoriscano  ed incentivino
l'utilizzo,  da  parte  degli  utenti,  dei  suddetti servizi in rete
piuttosto che nelle forme tradizionali.
  Poiche'  le  attuali  disponibilita'  finanziarie  sono  certamente
inferiori    a   quanto   ipotizzato   nella   precedente   fase   di
pianificazione,   ogni   amministrazione  dovra'  redigere  il  piano
esecutivo  per  il 2003, identificando gli obiettivi di legislatura e
quelli specifici dell'amministrazione effettivamente perseguibili nel
corso dell'anno.
  Il  medesimo  piano  dovra' contenere l'indicazione dei progetti di
sviluppo  ritenuti prioritari e dei progetti per la razionalizzazione
dei  sistemi  correnti. Tali progetti dovranno essere corredati delle
informazioni  sui  risultati  attesi,  sui  tempi  di  realizzazione,
sull'impegno  finanziario previsto e sul risparmio possibile nel caso
dei progetti di razionalizzazione.
  Parallelamente  le  amministrazioni  dovranno  definire  e porre in
essere  modalita' per la verifica del raggiungimento degli obiettivi,
per  il  controllo  dello  stato  d'avanzamento dei progetti e per il
monitoraggio  dell'efficienza  delle attivita' legate alle ICT, anche
allo  scopo  di  operare  tempestivamente eventuali aggiustamenti dei
programmi ed il riorientamento delle iniziative.
  B) Razionalizzazione.
  L'accelerazione  del  cambiamento  dell'azione amministrativa verso
obiettivi  di  efficienza  ed  efficacia  impone la razionalizzazione
degli  interventi sia per quanto riguarda l'attuazione di progetti di
sviluppo  comuni  a  piu' amministrazioni, sia per quanto riguarda la
gestione dei sistemi correnti.
  Le amministrazioni dovranno, pertanto:
    portare a fattore comune le iniziative, a partire dal riuso delle
soluzioni  gia' disponibili nelle pubbliche amministrazioni, tutte le
volte che siano chiamate a svolgere adempimenti simili per contenuti,
informazioni trattate, disposizioni normative5;
    provvedere  alla razionalizzazione dei sistemi e dei servizi gia'
presenti  nei  vari  settori  in  cui  si articola l'amministrazione,
ipotizzando  anche  soluzioni  che  coinvolgano piu' amministrazioni,
basandosi  sulle economie di scala6, ovvero attraverso un piu' esteso
ed  incisivo  ricorso  al  mercato7 ove siano conseguibili livelli di
maggiore efficienza.
  Il   Centro   tecnico   per   la   rete   unitaria  nella  pubblica
amministrazione  potra'  fornire  alle  amministrazioni  il  supporto
necessario  a  favorire  la  diffusione  di applicazioni comuni ed in
genere, per evitare duplicazioni e sovrapposizioni.
  4. Lo sviluppo delle competenze.
  Nell'ambito    dei   piani   formativi   richiesti   a   tutte   le
amministrazioni  dalla direttiva del Ministro della funzione pubblica
sulla  formazione  e  la valorizzazione del personale delle pubbliche
amministrazioni,  in data 13 dicembre 2001, la digitalizzazione della
P.A.   impone  una  particolare  attenzione  per  lo  sviluppo  e  la
diffusione  delle  competenze nel campo dell'innovazione tecnologica.
Le  competenze  indispensabili  per  l'attuazione  dei  programmi  di
digitalizzazione sono ampie e variegate e coinvolgono tutte le figure
professionali.   Le  azioni  di  formazione  non  potranno  limitarsi
all'alfabe-
    4  Si  rammenta  che  la  direttiva sulla trasparenza dell'azione
amministrativa  e gestione elettronica dei flussi documentali emanata
dal Ministro per l'innovazione e le tecnologie il 9 dicembre 2002, ha
fornito apposite disposizioni in merito.
    5  Ad  esempio:  protocollo,  adempimenti contabili, gestione dei
personale,  approvvigionamenti, attivazione di servizi informatici di
base  e  trasversali, quali posta elettronica e posta certificata, la
gestione documentale ecc..
    6  Esempi  di  economie  di scala sono: l'accorpamento dei Centri
elaborazione   dati   di   dimensioni   minori,   la   creazione   di
strutture/sistemi  unici  che  assicurino  la  continuita'  operativa
("back-up") lo sviluppo di call center unificati per il servizio agli
utenti;  la  confluenza  nel  sistema  pubblico  di cormettivita' dei
collegamenti telematici dedicati, ancora presenti; l'unificazione dei
sistemi di messaggistica elettronica; l'unificazione dei contratti di
assistenza e manutenzione sistemi ICT.
    7  Per  esempio,  migliorando  le  procedure  di eliminazione dei
sistemi   obsoleti,   gestendo   in  modalita'  "Application  Service
Provider"   applicazioni  quali  stipendi,  personale,  contabilita',
gestione  docuinentale, incentivando i contratti di esternalizzazione
("outsourcing").
tizzazione  informatica,  ma  dovranno  anche includere la formazione
degli  specialisti e la formazione dei funzionari e dei dirigenti sui
temi  della  gestione  del cambiamento organizzativo e dell'analisi e
reingegnerizzazione delle procedure amministrative.
  Le   amministrazioni   dovranno   tenere   conto   delle  attivita'
programmate  ed  individuare le professionalita' necessarie alla loro
realizzazione  e  i  relativi  percorsi formativi, in particolare per
quanto riguarda la dirigenza.
  A  tale proposito si richiede alle amministrazioni di formulare uno
specifico piano di formazione delle predette figure professionali.
  5. La misurazione.
  La  misurabilita'  dei risultati e dell'impatto dei vari interventi
e'  condizione  essenziale per l'efficienza e l'efficacia dell'azione
amministrativa;   essa   deve   pertanto   diventare,  dal  2003,  un
appuntamento   obbligatorio   comune   a   tutte  le  amministrazioni
destinatarie della presente direttiva.
  Definire  obiettivi  misurabili  e  verificare  il  loro  grado  di
raggiungimento,  monitorare  gli  interventi  attuativi,  controllare
l'efficienza  delle  operazioni,  confrontarsi con situazioni simili,
sono  attivita' che ogni amministrazione deve, costantemente, attuare
al  fine  di individuare tempestivamente le criticita' ed operare per
superarle.
  Anche  per  il  settore ICT, ogni amministrazione dovra' dotarsi di
competenze,  processi e strumenti adeguati a dare concreta attuazione
alla misurazione.
  Ogni   amministrazione   dovra'  quindi  realizzare  nel  2003  uno
specifico   "progetto   misurazione",   articolato   su   tre  ambiti
prioritari:
    il  governo complessivo del programma, con l'obiettivo di fornire
un  quadro  d'insieme  del  processo  di cambiamento e di rilevare il
livello quantitativo di raggiungimento degli obiettivi e dei benefici
finali attesi;
    la   gestione   dei   progetti,   per  controllare  lo  stato  di
avanzamento,  rispetto  alla  pianificazione,  in termini di prodotti
finali  e intermedi realizzati, tempi, risorse finanziarie impiegate,
risorse umane utilizzate, criteri di completamento;
    la  gestione  dei  sistemi  correnti e la correlata erogazione di
servizi   informatici,   per  venficarne  costantemente  l'efficienza
gestionale, attraverso misure ed indicatori appositi.
  Sono  in  corso  di  emanazione  apposite  disposizioni relative ai
sistemi di misurazione, con i relativi indicatori e le metodologie di
utilizzo per quanto attiene allo specifico settore dell'ICT.
  Il  "progetto  misurazione"  e'  quindi finalizzato a perseguire in
maniera  organizzata un salto di qualita' che consenta, fin dal 2003,
un  confronto ("benchmarking") continuo tra amministrazioni diverse e
con  l'esterno  (altri  Paesi, altri settori), teso all'apprendimento
dalle pratiche migliori e all'intervento tempestivo sulle criticita'.
  6. Conclusioni.
  In  conclusione  le  direttive dei Ministri dovranno contenere, per
quanto  riguarda  l'ICT,  gli elementi essenziali del piano esecutivo
per il 2003 in corso di elaborazione.
  In particolare le direttive dovranno evidenziare:
    la  visione  generale  sullo  sviluppo  dell'ICT  a  supporto del
miglioramento  dei  servizi  e dell'efficienza interna, indicando gli
obiettivi  da  raggiungere  gia'  nel  2003  espressi,  per  i  dieci
obiettivi di legislatura, attraverso gli indicatori gia' identificati
e  per gli obiettivi specifici dell'amministrazione, attraverso altri
indicatori individuati dall'amministrazione stessa;
    i  principali progetti di sviluppo, legati alla realizzazione dei
dieci   obiettivi   di   legislatura   e  degli  obiettivi  specifici
dell'amministrazione  che  si  intendono  perseguire nel 2003, con la
specifica,  per  ognuno di essi, dei risultati previsti, dei tempi di
realizzazione, delle risorse umane, strumentali e finanziarie ad essi
destinate.    Particolare    attenzione    dovra'   essere   dedicata
all'inquadramento del progetto informatico all'interno del piu' ampio
processo  di  innovazione  in cui si colloca, evidenziandone anche le
componenti  organizzative,  di  cambiamento dei processi e i benefici
attesi in termini di efficacia ed efficienza;
    le iniziative che saranno attivate per la rilevazione e l'analisi
della soddisfazione degli utenti e per il suo miglioramento;
    gli  interventi  di  razionalizzazione  sui  sistemi correnti, da
attuare  o  impostare  nel  2003, con la specificazione delle aree di
intervento  prescelte,  dei  risultati  attesi  in termini di maggior
economicita',   dei   tempi   di   realizzazione,   degli   eventuali
investimenti iniziali necessari;
    le  aree in cui l'amministrazione intende partecipare ai progetti
comuni  di  razionalizzazione, agli interventi infrastrutturali ed ai
progetti   di   sviluppo   trasversali   promossi  dal  Ministro  per
l'innovazione e le tecnologie;
    le azioni che saranno intraprese per lo sviluppo delle competenze
informatiche   dei   personale  e  per  l'adeguamento  qualitativo  e
quantitativo del personale dedicato all'ICT;
    la  definizione  di  uno  specifico  "progetto  misurazione", che
preveda  l'adozione  di  modalita'  sistematiche  di  rilevazione  ed
analisi  delle  informazioni  riguardanti io stato di avanzamento dei
progetti,  lo  stato dell'informatizzazione, l'efficienza di gestione
raggiunta, i risultati ed i benefici conseguiti.
  Nel  quadro  delle  linee  guida  trasmesse  dal Dipartimento della
funzione   pubblica   per  la  predisposizione  delle  direttive  dei
Ministri, si riportano in allegato A) e B) gli indicatori relativi ai
dieci   obiettivi   di  legislatura  ed  uno  schema  riassuntivo  da
utilizzare   per   la   esposizione  sintetica  degli  interventi  di
digitalizzazione.
    Roma, 20 dicembre 2002
                                                  Il Ministro: Stanca
Registrato alla Corte dei conti il 22 gennaio 2003
Ministeri  istituzionali  -  Presidenza  del  Consiglio dei Ministri,
registro n. 1, foglio n. 177