IL COMITATO INTERMINISTERIALE
                   PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA

    Vista  la legge 23 dicembre 1978, n. 833, istitutiva del Servizio
sanitario nazionale;
    Vista la legge 5 giugno 1990, n. 135, concernente il programma di
interventi urgenti per la prevenzione e la lotta contro l'AIDS;
    Visto,  in  particolare, l'art. 1, comma 1, lettera d) e comma 2,
della predetta legge n. 135/1990, che prevede, tra l'altro, specifici
interventi  di  carattere pluriennale per lo svolgimento dei corsi di
formazione ed aggiornamento professionale, nonche' per il trattamento
domiciliare  dei  soggetti affetti da AIDS, nell'ambito del succitato
programma;
    Considerato  che,  in  base  all'art.  1, comma 6, della predetta
legge  n.  135/1990,  il  finanziamento  degli interventi considerati
avviene  con  quote  annuali  del  Fondo sanitario nazionale di parte
corrente, vincolate allo scopo;
    Visto  il  decreto  legislativo  30  dicembre  1992,  n.  502,  e
successive  modifiche  ed integrazioni, concernente il riordino della
disciplina  in  materia  sanitaria,  a  norma dell'art. 1 della legge
23 ottobre 1992, n. 421;
    Visto  l'art  1, comma 143, della legge 23 dicembre 1996, n. 662,
in  base al quale sono state elevate le misure del concorso, da parte
delle  regioni  Sicilia  e  Sardegna  al  finanziamento  del Servizio
sanitario  nazionale,  previste  dall'art.  34,  comma 3, della legge
23 dicembre 1994, n. 724, come modificate dall'art. 2, comma 3, della
legge 28 dicembre 1995, n. 549;
    Visto  l'art. 32, comma 16, della legge 27 dicembre 1997, n. 449,
il  quale  dispone, tra l'altro, che le province autonome di Trento e
di  Bolzano,  la  regione  Valle  d'Aosta e la regione Friuli-Venezia
Giulia  provvedano  al finanziamento del Servizio sanitario nazionale
nei rispettivi territori, ai sensi dell'art, 34, comma 3, della legge
n. 724/1994, e dell'art. 1, comma 144, della legge n. 662/1996, senza
alcun apporto a carico del bilancio dello Stato;
    Visto  l'art.  1,  comma  2,  del decreto legislativo 18 febbraio
2000, n. 56, che prevede che il finanziamento degli interventi per la
prevenzione  e  la lotta contro l'AIDS rientri fra le quote vincolate
da finanziarsi attraverso il Fondo sanitario nazionale;
    Visto  il  decreto  31 dicembre 2001 del Ministro dell'economia e
delle  finanze,  concernente la ripartizione in capitoli delle unita'
previsionali  di  base relative al bilancio di previsione dello Stato
per l'anno finanziario 2002, che prevede, al capitolo 2700, una quota
di 4.570.552.857 euro da assegnare al Fondo sanitario nazionale;
    Tenuto  conto  di  quanto  proposto dal Ministero della salute in
merito  all'assegnazione  alle  regioni  interessate  della  somma di
49.063.405,41  euro  (95 miliardi di lire), di cui 18.075.991,47 euro
(35  miliardi  di lire) per lo svolgimento dei corsi di formazione ed
aggiornamento  per  il personale dei reparti di ricovero per malattie
infettive e per ammalati di AIDS e 30.987.413,94 euro (60 miliardi di
lire) per il trattamento a domicilio dei malati di AIDS;
    Considerato  che  la  regione Sicilia non ha ancora comunicato al
Ministero della salute di aver provveduto all'attivazione dei servizi
di   assistenza  domiciliare  e  che,  pertanto,  l'erogazione  della
relativa  quota  e' subordinata alla verifica, da parte del Ministero
medesimo, di tale condizione;
    Ritenuto  di  procedere alla ripartizione sulla base dei medesimi
criteri adottati nei due anni precedenti ed in particolare:
      per  un importo di 18.075.991,47 euro, tenendo conto dei numero
di  posti  letto di day-hospital e di degenza ordinaria allestiti per
le  malattie  infettive  e  del  numero  dei  casi  di  AIDS,  pesati
rispettivamente per il 70% e per il 30%;
      per il rimanente importo di 30.987.413,94 euro sulla base della
distribuzione  territoriale  del complessivo numero di 2.100 posti di
assistenza domiciliare, previsto dalla legge n. 135/1990 ed al numero
dei casi di AIDS, pesati in parti uguali;
    Considerato  che  in  data  odierna  la  Conferenza Stato-regioni
dovra'  esprimere  l'intesa sulla proposta del Ministro della salute,
in  ordine  alla  quale,  peraltro, e' gia' stato acquisito il parere
favorevole in sede tecnica;
    Ritenuto opportuno, al fine di non ritardare i tempi decisionali,
di  dover  deliberare  in data odierna, subordinando il provvedimento
all acquisizione della suddetta intesa;

                              Delibera:
    1.  A  valere  sulle disponibilita' del Fondo sanitario nazionale
2002,  e'  assegnata alle regioni interessate la somma complessiva di
49.063.405,41 euro per ciascun anno cosi' finalizzata:
      18.075.991,47  euro  per lo svolgimento dei corsi di formazione
ed aggiornamento professionale;
      30.987.413,94  euro per il trattamento a domicilio dei soggetti
affetti da AIDS.
    2.  La  quota  relativa  alla  regione Sicilia verra' erogata dal
Ministero  dell'economia  e  delle  finanze  non appena acquisita dal
Ministero   della   salute  la  comunicazione  relativa  all'avvenuta
attivazione degli interventi di trattamento domiciliare nella regione
medesima.
    3.  Gli  importi  sono  ripartiti come da allegata tabella che fa
parte integrante della presente deliberazione.
    L'efficacia    della    presente    delibera    e'    subordinata
all'acquisizione  dell'intesa  della  Conferenza Stato-regioni di cui
alle premesse.
      Roma, 19 dicembre 2002

                                     Il Presidente delegato: Tremonti

Il segretario del CIPE: Baldassarri

Registrata alla Corte dei conti il 27 febbraio 2003

Ufficio  controllo  Ministeri  economico-finanziari,  registro  n.  2
Economia e finanze, foglio n. 64