IL COMITATO INTERMINISTERIALE
                   PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA

  Vista  la legge 11 febbraio 1994, n. 109, e successive modifiche ed
integrazioni  (legge  quadro  in  materia  di  lavori  pubblici) che,
all'art.  14,  dispone  che  l'attivita'  di realizzazione dei lavori
pubblici  si  svolga  sulla  base  di  programmi  triennali, definiti
momento  attuativo  di  studi  di fattibilita' e di identificazione e
quantificazione  dei  propri bisogni, predisposti dai soggetti di cui
all'art. 2, comma 2, lettera a) della medesima legge;
  Vista  la  legge  28  dicembre  1995,  n.  549, che, all'art. 1, al
dichiarato  fine di razionalizzare la spesa per investimenti pubblici
istituisce,  presso  la  Cassa depositi e prestiti, il fondo rotativo
per  la progettualita' che anticipa a regioni ed enti locali le spese
occorrenti   per   il   finanziamento,   tra  l'altro,  di  studi  di
fattibilita';
  Visto il decreto-legge 25 marzo 1997, n. 67, convertito dalla legge
23  maggio  1997, n. 135, che, all'art. 11, come modificato dall'art.
13  della  legge  17 maggio 1999, n. 144, istituisce il "fondo per la
progettazione"   per   il   finanziamento,  a  fondo  perduto,  della
progettazione  di opere di competenza delle amministrazioni statali e
degli enti sovraregionali da esse vigilati;
  Vista  la legge 30 giugno 1998, n. 208, recante risorse per le aree
depresse;
  Vista  la  citata  legge n. 144/1999, che, all'art. 4, individua lo
studio  di fattibilita' per opere di costo complessivo superiore a 20
miliardi  di  lire  quale  strumento  ordinario  preliminare  ai fini
dell'assunzione  delle  decisioni  di  investimento  da  parte  delle
amministrazioni pubbliche;
  Vista  la  legge  28  dicembre  2001,  n.  448,  che,  all'art. 54,
istituisce  un  fondo  nazionale  per  il sostegno alla progettazione
delle opere pubbliche delle regioni e degli enti locali;
  Visto  il decreto del Presidente della Repubblica 1 agosto 2002, n.
202,  recante  modifiche delle norme sull'articolazione organizzativa
del  Dipartimento  per  le  politiche  di  sviluppo  e  coesione  del
Ministero dell'economia e delle finanze;
  Vista  la  delibera  9  luglio  1998,  n. 70 (Gazzetta Ufficiale n.
195/1998),  con  la  quale questo Comitato attribuiva 1.807,599 Meuro
(3.500  miliardi di lire), a carico degli stanziamenti della legge n.
208/1998, alle intese istituzionali di programma per la realizzazione
di  interventi infrastrutturali e, nel limite massimo del 3% di detto
importo, per il finanziamento del 50% di studi di fattibilita';
  Viste  le  delibere  30  giugno 1999, n. 106 (Gazzetta Ufficiale n.
248/1999),  e 6 agosto 1999, n. 135 (Gazzetta Ufficiale n. 242/1999),
con   le   quali   questo  Comitato  ha  proceduto  all'ammissione  a
finanziamento  degli  studi di fattibilita' come sopra selezionati ed
ha  formulato direttive sui contenuti, indicando in apposito allegato
(all. B) i requisiti che i medesimi debbono presentare;
  Viste le proprie delibere 6 agosto 1999, n. 142 (Gazzetta Ufficiale
n.  266/1999),  15  febbraio  2000,  n.  14  (Gazzetta  Ufficiale  n.
96/2000),  4  agosto 2000, n. 84 (Gazzetta Ufficiale n. 268/2000), 21
dicembre 2000, n. 138 (Gazzetta Ufficiale n. 34/2001), 4 aprile 2001,
n.  48  (Gazzetta  Ufficiale  n.  142/2001),  e  3 maggio 2002, n. 36
(Gazzetta  Ufficiale  n.  167/2002),  con le quali questo Comitato ha
proceduto  al  riparto  delle  risorse  per  le aree depresse recate,
rispettivamente,  dalla  legge  23 dicembre 1998, n. 449, 23 dicembre
1999, n. 488, 23 dicembre 2000, n. 388, e 28 dicembre 2001, n. 448;
  Vista  la propria delibera 28 marzo 2002, n. 11 (Gazzetta Ufficiale
n.  123/2002),  riguardante  modalita' di approvazione degli studi di
fattibilita';
  Vista  la propria delibera 2 agosto 2002, n. 62 (Gazzetta Ufficiale
n.  261/2002),  con  la quale, fra l'altro, viene affidata a Sviluppo
Italia   l'attivita'   di   advisor   e   di  supporto  tecnico  alle
amministrazioni centrali, alle regioni e alle province autonome nella
fase  attuativa degli studi di fattibilita', a partire da quelli gia'
conclusi;
  Considerato  che  la  normativa  sopra  richiamata, nel processo di
razionalizzazione  della  spesa per investimenti pubblici, conferisce
specifica  rilevanza agli studi di fattibilita' e mira ad assecondare
l'attivazione della fase di progettazione;
  Preso  atto che il Ministero per i beni e le attivita' culturali ha
espressamente  indicato  nelle  linee  programmatiche  gia' inviate a
questo   Comitato  la  traduzione  degli  studi  di  fattibilita'  in
progettazione  come  una delle priorita' per l'attivazione di risorse
per  assistenza  tecnica  di  cui  al  punto  4.4.  della delibera n.
36/2002;
  Preso   atto  della  relazione  dell'Unita'  di  valutazione  degli
investimenti   pubblici   sugli  esiti  della  tornata  di  studi  di
fattibilita'  finanziati  da  questo  Comitato con le citate delibere
numeri 106/99  e  135/99, relazione nella quale si individuano alcuni
possibili  interventi  volti a valorizzare i risultati degli studi di
fattibilita'  gia'  conclusi  ed a promuovere la qualita' degli studi
futuri;
                              Delibera:
1. Traduzione degli studi di fattibilita' in progettazione di opere.
  1.1.  Il  Dipartimento  per le politiche di sviluppo e coesione del
Ministero  dell'economia  e delle finanze attiva le misure necessarie
per promuovere lo sviluppo progettuale degli interventi oggetto degli
studi  di  fattibilita'  di cui alle delibere numeri 106/99 e 135/99,
che   si  siano  conclusi  con  una  valutazione  positiva  circa  la
convenienza degli interventi analizzati.
  A tal fine individua, di concerto con le Amministrazioni competenti
e   secondo   la  procedura  descritta  nell'allegato  alla  presente
delibera,  gli  studi  di fattibilita' sui quali avviare attivita' di
supporto  tecnico  alla  traduzione  progettuale  dei risultati degli
studi stessi.
  1.2.   In   attuazione   delle   indicazioni   del   Documento   di
programmazione   economico-finanziaria   e   delle  previsioni  della
delibera   n.   62/2002,   il   servizio  di  supporto  tecnico  alle
amministrazioni competenti e' affidato a Sviluppo Italia S.p.a.
  1.3.  Il  programma  operativo  concernente lo sviluppo progettuale
degli  studi  di  fattibilita'  che  Sviluppo  Italia  presentera' al
Dipartimento   per   le   politiche   di   sviluppo  e  coesione  per
l'approvazione,  ai  sensi  del  punto  2  della  citata  delibera n.
62/2002,  individuera' anche le modalita' tecniche e organizzative di
realizzazione   delle  attivita',  le  risorse  tecnico-professionali
attivate ed il costo complessivo previsto.
  1.4. L'esercizio dei compiti di indirizzo, coordinamento e verifica
in  corso  di  attuazione dell'attivita' di Sviluppo Italia di cui al
programma  citato al punto precedente e' attuato dal Dipartimento per
le politiche di sviluppo e coesione.
  1.5.  Il  Ministero  per  i  beni  e  le attivita' culturali potra'
avviare,  in  coordinamento  con  l'azione  del  Dipartimento  per le
politiche  di sviluppo e di coesione, un programma di accompagnamento
alla   progettazione,   con   riferimento  specifico  agli  studi  di
fattibilita'  per i quali il Ministero e' Amministrazione proponente,
finanziandolo  con  risorse  per l'assistenza tecnica di cui al punto
4.4 della delibera n. 36/2002 di questo Comitato.
  1.6.  In  sede  di  stipula  o  di  aggiornamento  degli accordi di
programma  quadro  con cui vengono programmate le risorse di cui alle
delibere  numeri  142/1999,  84/2000, 138/2000, 48/2001 e 36/2002, le
amministrazioni  proponenti riporteranno le indicazioni sull'impiego,
ai fini dell'individuazione delle opere proposte a finanziamento, dei
risultati   degli   studi   di  fattibilita'  di  cui  alle  delibere
numeri 106/1999  e  135/1999,  pertinenti  al  settore d'investimento
inerente agli accordi in esame.
2.  Banca dati degli studi di fattibilita' e indirizzi per migliorare
le modalita' di impostazione, attuazione e valutazione degli studi di
fattibilita'.
  2.1.  Nel  quadro  delle  attivita'  della  "rete"  dei  nuclei  di
valutazione e verifica di cui alla legge n. 144/1999, il Dipartimento
per  le  politiche  di  sviluppo  e  di  coesione  avvia  le seguenti
iniziative,  affidandone  il  coordinamento all'Unita' di valutazione
degli investimenti pubblici:
    a) impostazione,  entro  il  30  giugno 2003, di una "banca dati"
degli  studi  di  fattibilita',  a  partire dagli studi finanziati ex
delibera n. 70/1998;
    b) predisposizione,  entro  il 30 giugno 2003, di un documento di
indirizzi  tecnici,  procedurali,  organizzativi  e  metodologici per
l'impostazione,  la  realizzazione,  il monitoraggio e la valutazione
degli  studi  di  fattibilita',  con  la  finalita'  di promuovere la
qualita'  di  futuri  studi  di  fattibilita' e di accrescere il loro
utilizzo   quale   strumento   in  grado  di  migliorare  qualita'  e
tempestivita' degli investimenti pubblici.
  Il  Dipartimento  per  le  politiche  di sviluppo e di coesione del
Ministero  dell'economia e delle finanze riferira', entro il 31 marzo
2003,  a  questo Comitato sullo stato di attuazione degli adempimenti
previsti.
  2.2. Per le finalita' di cui al precedente punto 2.1 possono essere
utilizzate,  di concerto con il Dipartimento per la funzione pubblica
della  Presidenza  del Consiglio dei Ministri, le risorse di cui alla
delibera  n.  36/2002  destinate  alla modernizzazione della Pubblica
amministrazione.
    Roma, 24 ottobre 2002

                                            Il Presidente delegato
                                                     Tremonti
Il segretario del CIPE
       Baldassarri

Registrata alla Corte dei conti il 31 marzo 2003
Ufficio di controllo Ministeri economico-finanziari, registro n. 2
  Economia e finanze, foglio n. 213