IL DIRETTORE GENERALE
                     per lo sviluppo sostenibile
  Visti  i  regi  decreti  n.  2440/1923  e  n.  827/1924  recanti le
disposizioni ed il regolamento sulla amministrazione del patrimonio e
sulla contabilita' generale dello Stato;
  Vista  la  legge  8 luglio  1986,  n. 349, istitutiva del Ministero
dell'ambiente  e  il  relativo regolamento di organizzazione adottato
con  decreto  del Presidente della Repubblica 19 giugno 1987, n. 306,
ed in particolare l'art. 1;
  Vista   la   legge  3 marzo  1986,  n.  59,  recante  modifiche  ed
integrazioni alla suddetta legge;
  Vista  la  legge  8 ottobre  1997,  n.  344,  che  ha  ribadito gli
obiettivi  del Ministero in materia di formazione, di educazione e di
informazione  ambientale  e  la predisposizione della relazione sullo
stato dell'ambiente;
  Vista  la  legge  9 dicembre  1998, n. 426, che ha integrato talune
disposizioni  della  legge  n.  344/1997,  rifinanziando le attivita'
nella stessa previste;
  Visto  il  decreto  legislativo n. 300 del 30 luglio 1999, relativo
alla  riforma  del governo (ex art. 11 della legge 15 marzo 1997), ed
in particolare l'art. 35;
  Visto  il  decreto  del  Presidente  della  Repubblica  n.  549 del
3 dicembre  1999  recante  norme  e organizzazione delle strutture di
livello  dirigenziale  generale  del  Ministero  dell'ambiente  ed in
particolare l'art. 4, che stabilisce le competenze del nuovo servizio
per lo sviluppo sostenibile;
  Visto  il decreto del Presidente della Repubblica 27 marzo 2001, n.
178  recante  il  «Regolamento  per  l'organizzazione  del  Ministero
dell'ambiente e della tutela del territorio»;
  Visto  il  DEC/SVS/00/278  del 18 dicembre 2000 con la quale veniva
indetto  il  «Bando  per  il cofinanziamento di programmi di sviluppo
sostenibile e di attuazione di agende 21 locali»;
  Considerato  che  nel  citato  bando  e' stato stabilito il termine
perentorio di 18 mesi per l'espletamento dei lavori nell'ambito della
progettualita' e delle azioni previste;
  Viste  le numerose presentazioni di domande di proroga pervenuta da
numerosi enti, giustificata da molteplici carenze e dalle difficolta'
incontrate dagli operatori interessati nell'espletamento dei lavori;
  Atteso  che  il bando 18 dicembre 2000 e' stato il primo emanato in
Italia  in materia di Agenda 21 locale, suscitando un'ampia adesione,
ma  di  fatto  trovando  i  soggetti interessati non del tutto pronti
sotto il profilo operativo;
  Considerato   ampiamente   motivate   le   richieste   degli   enti
cofinanziati con il bando sopra citato, anche in considerazione della
difficolta'  che  intercorre  nel passaggio dalla progettualita' alla
gestione stessa dei progetti;
  Ritenuto che una posposizione del termine ultimo cosi' come fissato
nel bando piu' volte citato in 18 mesi dalla data di avvio dei lavori
del   progetto,   pur  non  rispecchiando  i  criteri  di  efficienza
dell'azione   amministrativa,   risponde   comunque  al  criterio  di
efficacia dello stesso;
  Visto  che  dal  monitoraggio effettuato dal gruppo Agenda 21 si e'
evidenziato  che  lavorare in un corso di tempo a medio termine, puo'
aiutare  a capire come si e' intercalato il processo sul territorio e
come  soprattutto  viene percepito dai cittadini, in modo da adattare
il  processo  sul  territorio  al  fine di prevenire i contrasti, sia
interni all'ente, che esterni;
  Appurato   che  detta  proroga  si  rende  necessaria,  dovendo  la
scrivente  amministrazione  ricevere  i  risultati  di  uno strumento
innovativo,  tenendo  conto  dei  fabbisogni  dei soggetti coinvolti,
perseguendo fino in fondo un processo condiviso;
  Ritenuto  pertanto  di  poter  accogliere  le  numerose  istanze di
proroga dei termini;
                              Decreta:
                               Art. 1.
  Il  termine  per  la definizione dei progetti di cui all'art. 4 del
bando  18 dicembre  2000,  pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 301
del  28 dicembre  2000,  e' prorogato di quattro mesi, in aggiunta ai
diciotto mesi gia' previsti dalla data di avvio dei lavori.