Con  il  decreto  7  marzo  2002,  e' stata conferita la seguente
ricompensa:
                           Croce d'argento
    Al  ten.  col.  Luigi  Lupini  nato  il 14 agosto 1951 ad Antibes
(Francia),  con la seguente motivazione: «Capo cellula G5 del comando
della  brigata  multinazionale  nord  impiegata in Bosnia-Herzegovina
nell'ambito  della  missione  "Sfor",  si  prodigava  nelle  attivita
connesse    al   proprio   incarico   con   straordinaria   capacita'
professionale,  raro  senso  di responsabilita' e profondo spirito di
sacrificio.  Chiamato  ad  operare  in  un  contesto  particolarmente
difficile  e  ad  alto  coefficiente  di  rischio,  profondeva la sua
eccezionale  preparazione  tecnica e l'esperienza umana acquisita nel
corso   di   precedenti   missioni  umanitarie  in  modo  pragmatico,
contribuendo a creare nel settore della brigata favorevoli condizioni
ambientali. La sua azione, incisiva e concreta, contribuiva in misura
determinante  al successo dell'intera operazione. Magnifica figura di
ufficiale  profondamente  animato da fede nel servizio ed entusiasmo,
altissimo  esempio  di professionalita' e di profondo attaccamento al
dovere  che  ha  dato  lustro  al  paese,  alle  forze armate ed alla
specialita  di  appartenenza».  - Sarajevo, 23 marzo 1999 - 7 ottobre
1999.

    Con  il  decreto  10  luglio 2001, e' stata conferita la seguente
ricompensa:
                           Croce di bronzo
    Al col. Yannick Blevin nato il 23 agosto 1950 a Messac 35, con la
seguente  motivazione: «Ufficiale dalle straordinarie qualita' morali
e  tecnico-professionali,  ha  assolto  l'incarico di capo ufficio G2
della  divisione  multinazionale sud-est, nell'ambito dell'operazione
"Bosnia",  operando con generosa dedizione e con grande perizia in un
ambiente  particolarmente difficile e rischioso, in particolare si e'
sempre  dimostrato  attento  e  sollecito  nei confronti delle unita'
italiane,  fornendo  quindi  le  migliori  premesse  per  i brillanti
risultati  da  esse  conseguiti. Grazie alla sua puntuale ed efficace
azione ha contribuito in modo significativo ad aumentare il prestigio
dell'Esercito   italiano».   -  Bosnia-Erzegovina,  3 agosto  1999  -
17 gennaio 2000.

    Con  i  decreti  7  marzo  2002, sono state conferite le seguenti
ricompense:
                           Croce di bronzo
    Al  magg.  Claudio  Grigolini,  nato  il  6 giugno  1955  a Massa
Carrara,  con  la  seguente  motivazione:  «Ufficiale  S4  del centro
logistico   "Folgore"  inserito  nella  brigata  multinazionale  nord
impegnata  in  Bosnia-Herzegovina nell'ambito dell'operazione "Sfor",
assicurava  il  costante  controllo di tutte le attivita' connesse al
proprio  incarico  con  straordinaria professionalita', raro senso di
responsabilita'  e  profondo  spirito  di  sacrificio.  Operando  con
estrema  serenita'  e  profondo  equilibrio contribuiva a dar vita ad
un'organizzazione   logistica   che   assolveva  con  puntualita'  ed
efficacia i compiti affidati e consentiva al reparto di assicurare la
regolarita' del flusso dei rifornimenti ed il ripristino delle scorte
a favore delle unita' del contingente. La sua instancabile ed assidua
presenza,  ovunque essa si rendesse necessaria, contribuiva in misura
determinante  alla  prontezza  ed  all'efficienza  del  servizio ed a
realizzare le condizioni di supporto ottimali per le unita' impiegate
sul  terreno.  Splendida  figura di ufficiale superiore profondamente
animato  di  fede  nella  missione  che ha dato lustro al Paese, alla
Forza armata e all'arma di appartenenza». - Sarajevo, 15 marzo 1999 -
30 settembre 1999.
    Al  cap.  Angelo  Intruglio,  nato  il  13 dicembre  1962  a Koln
(Germania),  con  la  seguente motivazione: «Ufficiale S4 del reparto
comando   e   supporti   tattici  "Folgore"  inserito  nella  brigata
multinazionale   nord  impegnata  in  Bosnia-Herzegovina  nell'ambito
dell'operazione  "Sfor", assicurava il costante controllo di tutte le
attivita'    connesse   al   proprio   incarico   con   straordinaria
professionalita', raro senso di responsabilita' e profondo spirito di
sacrificio.  La sua instancabile ed assidua presenza, ovunque essa si
rendesse   necessaria,   contribuiva   in  misura  determinante  alla
prontezza   ed   all'efficienza  del  servizio  ed  a  realizzare  le
condizioni  di supporto ottimali per le unita' impiegate sul terreno.
Magnifica  figura  di  ufficiale  profondamente animato di fede nella
missione,  chiarissimo  esempio  di  profondo  senso  del dovere e di
elette  virtu'  militari,  che  ha  dato  lustro al Paese, alla Forza
armata  ed  al  corpo  di appartenenza». - Sarajevo, 8 marzo 1999 - 7
ottobre 1999.
    Al  col.  Enrico  Nardi  Ansano,  nato  il  14 settembre  1943 ad
Altopascio  (Lucca)  con  la  seguente  motivazione: «Vice comandante
della brigata multinazionale nord impiegata in Bosnia-Herzegovina nel
contesto dell'operazione "Sfor", si distingueva per preparazione
    professionale,  spirito  di  sacrificio  e totale disponibilita'.
Coadiutore   a   tutto  campo  del  comandante,  si  proponeva  quale
insostituibile  elemento propulsore nel campo logistico e nel settore
operativo,   oltre   alla   determinante  collaborazione  offerta  al
comandante  in ogni circostanza, assumeva talvolta la direzione delle
operazioni  sul  terreno in un clima di evidente tensione determinata
dalla   campagna  di  bombardamenti  operata  dalle  forze  nato  nei
confronti  della  ex  Yugoslavia,  per  la  sicurezza  delle  basi si
prodigava  con  encomiabile senso di responsabilita' nell'adeguamento
dei  piani  di  vigilanza e difesa alle mutate esigenze, assicurando,
con direttive di assoluta efficacia, la salvaguardia del personale di
servizio  e mantenendone elevato il livello di reattivita'. Magnifica
figura  di  ufficiale  che  ha contribuito in maniera determinante al
pieno  successo  della  missione  ed all'affermazione del contingente
italiano  nel  contesto  multinazionale  dando  lustro al Paese, alla
Forza  armata  ed  alla  specialita'  di appartenenza». - Sarajevo, 9
aprile 1999 - 7 ottobre 1999.
    Al  col. Gabriele Guidoboni nato il 18 ottobre 1943 a Ferrara con
la seguente motivazione: «Capo del centro amministrativo d'intendenza
del   comando   della   brigata   multinazionale  nord  impiegata  in
Bosnia-Herzegovina      nell'ambito      dell'operazione      "Sfor",
nell'assolvimento  del  proprio  compito  emergeva tra i migliori per
professionalita',  elevato  senso  di  responsabilita'  e  illimitato
spirito  di  sacrificio.  Operando  con estremo equilibrio, poneva in
atto   una  organizzazione  amministrativa  che  coniugava  con  rara
efficacia  ed aderenza il rigore della norma con la concretezza delle
esigenze.  In  una situazione ambientale particolarmente difficile si
prodigava  incessantemente  per  garantire  al  personale accettabili
condizioni di benessere e assicurava ai comandanti di tutti i livelli
i mezzi per il conseguimento della loro missione. Magnifica figura di
ufficiale  profondamente  animato  da  fede  nel servizio e giovanile
entusiasmo che ha dato lustro al Paese, alla Forza armata ed al corpo
di appartenenza». - Sarajevo, 19 aprile 1999 - 16 agosto 1999.
    Al  mar. ord. Riccardo Benvenuto nato il 4 novembre 1966 a Varese
con  la seguente motivazione: «Sottufficiale addetto al nucleo humint
della  cellula  "G2"  del  comando  della brigata multinazionale nord
impegnata  in  Bosnia-Herzegovina nell'ambito del contingente "Sfor",
si  prodigava  nell'assolvimento  del proprio compito con esemplare e
fervida   partecipazione   fornendo   prestazioni  straordinarie  per
professionalita',  serietae  continuita'  di  rendimento.  Assicurava
impegno  costante  ed  incondizionato,  profuso  quotidianamente  con
innato   senso   del  dovere  e  di  responsabilita',  nonostante  le
difficilissime  condizioni,  logistiche  ed  operative  esistenti  in
teatro.  Ancorche'  il  particolare momento operativo, caratterizzato
dalla  campagna  di  bombardamenti  attuati  nel  territorio della ex
Yugoslavia,   avesse  determinato  un  considerevole  incremento  nel
livello  di  rischio  cui  era sottoposto il personale del nucleo, il
sottufficiale  operava con immutata presenza e capacita', assicurando
la  continuita'  del  flusso informativo e la costante efficienza, ai
massimi  livelli,  alla  branca  a  lui  affidata.Fulgido  esempio di
sottufficiale   dalle  eccezionali  virtu'  professionali  ed  umane,
soldato  di  elevata  caratura,  collaboratore  leale e di indiscusso
valore.  Magnifica figura di uomo che ha contribuito ad accrescere il
lustro  del  Paese  e  dell'Esercito italiano». - Sarajevo, 25 agosto
1998 - 4 ottobre 1999.
    Al  ten.  col.  Pier  Angelo  Viglietti  nato il 29 agosto 1945 a
Sondrio  con la seguente motivazione: «Comandante del reparto comando
e  supporti  tattici  della  brigata  multinazionale nord operante in
Bosnia-Herzegovina  nell'ambito  dell'operazione "Sfor", si prodigava
nelle  attivita'  connesse  al  proprio incarico con raro senso della
responsabilita',  con  spiccato  spirito  di  servizio ed encomiabile
tenacia.  Comandante profondo conoscitore di uomini, ha profuso senza
risparmio  di  energie  ogni  attimo  del  suo  tempo  per  prevenire
situazioni  di  pericolo  e  per  sostenere  lo  sforzo della propria
unita'.  La  sua vigile, instancabile e costante presenza contribuiva
in  maniera  determinante ad accrescere l'efficienza del reparto ed a
realizzare  le  migliori  condizioni  per  il  supporto  delle unita'
impegnate  sul  terreno.  Fulgido  esempio  di  innata  capacita'  di
comando,  di  professionalita' e di radicato senso del dovere, che ha
dato  lustro  al  Paese  ed  alla  specialita'  di  appartenenza».  -
Sarajevo, 30 marzo 1999 - 7 ottobre 1999.
    Al ten. col. Felice Scotto nato l'11 gennaio 1953 a La Spezia con
la  seguente  motivazione: «Capo cellula G2 del comando della brigata
multinazionale   nord  impiegata  in  Bosnia-Herzegovina  nell'ambito
dell'operazione  "Sfor",  si  prodigava  nelle  attivita  connesse al
proprio   incarico   con   straordinaria  capacita',  raro  senso  di
responsabilita'   e   profondo  spirito  di  sacrificio.  Severamente
impegnato  nella  difficile attivita' di ricerca informativa e' stato
quotidianamente  chiamato  ad  operare  a  tutela della sicurezza del
dispositivo  di  comando  e  controllo  della brigata, esponendosi in
prima  persona  a possibili ritorsioni, mettendo seriamente a rischio
la  sua  incolumita'.  La  sua  instancabile  presenza  contribuiva a
potenziare  l'efficienza  del  comando  ed  a  realizzare le migliori
condizioni  operative  e  di  sicurezza  per  le  unita impegnate sul
terreno,   garantendo,  pur  nella  delicata  situazione  venutasi  a
determinare  in  seguito alla campagna di bombardamenti operata dalla
Nato  nella  ex  Yugoslavia,  la costante ed efficace attualizzazione
informatica.  Magnifica  figura  di  ufficiale,  ardito  ed energico,
animato  da  fede  e  da giovanile entusiasmo. Chiarissimo esempio di
soldato  che  ha  dato lustro al Paese, all'Esercito italiano ed alla
specialita'  di  appartenenza». - Sarajevo, 23 marzo 1999 - 7 ottobre
1999.