IL COMMISSARIO GOVERNATIVO PER L'EMERGENZA IDRICA IN SARDEGNA
  Visto  il  decreto  del  Presidente  del Consiglio dei Ministri del
13 dicembre  2001  con  il  quale  e'  stato  prorogato  lo  stato di
emergenza  idrica  in  Sardegna  fino alla data del 31 dicembre 2003,
confermando,  sino  a tale data, i poteri commissariali attribuiti al
Presidente  della  regione  autonoma  della Sardegna con le pregresse
ordinanze del Presidente del Consiglio dei Ministri medesimo;
  Vista  l'ordinanza  del  Ministro  dell'interno  -  Delegato per la
protezione civile - n. 3196 in data 12 aprile 2002;
  Vista l'ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 3243
del   29 settembre   2002,   contenente  ulteriori  disposizioni  per
fronteggiare   l'emergenza   idrica   in  Sardegna,  che  all'art.  3
autorizza,  fra  l'altro,  il  Presidente  della regione, commissario
delegato,  a porre in essere le azioni necessarie per «... progettare
e, compatibilmente con le risorse disponibili, realizzare sistemi per
l'adeguamento    qualitativo,    il   collettamento,   l'invaso,   la
distribuzione  e  il  riutilizzo  delle  acque  reflue provenienti da
depuratori,  avvalendosi  anche  delle reti irrigue esistenti e delle
strutture  dei  consorzi  di irrigazione e di bonifica e definendo il
riparto degli oneri di gestione e manutenzione»;
  Visto  il  decreto  legislativo  n.  152/1999,  come  modificato ed
integrato  dal  decreto  legislativo  n.  258/2000,  che recepisce la
direttiva  comunitaria  91/271 concernente il trattamento delle acque
reflue urbane e che, in particolare:
    entro  il  31 dicembre 2000, obbligava tutti i comuni con piu' di
15.000  abitanti  equivalenti  e,  entro il 31 dicembre 2005, obbliga
tutti  i  comuini  con un numero di abitanti equivalenti compreso tra
2.000  e  15.000, ad adeguare il sistema fognario-depurativo ai nuovi
limiti   comunitari  e  nazionali  previsti  dalle  norme  su  citate
(articoli 27 e 31);
    vieta  gli  scarichi  sul  suolo  e  nel  sottosuolo  al  fine di
proteggere  le  acque sotterranee e la qualita' dei suoli da pratiche
di smaltimento delle acque reflue che spesso non sono compatibili con
tale fine (articoli 29, 30);
    stabilisce   che   gli   scarichi  di  acque  reflue  urbane  che
confluiscono nelle reti fognarie, provenienti da agglomerati con meno
di  2.000 abitanti equivalenti e recapitino in acque dolci e in acque
di   transizione,   debbano   essere  sottoposti  ad  un  trattamento
appropriato in conformita' con l'allegato 5 entro il 31 dicembre 2005
(art. 31, comma 2);
    auspica  che  i  piccoli  agglomerati  ricorrano  a tecnologie di
depurazione  naturale  quali  il  lagunaggio  o  la fitodepurazione o
tecnologie come i filtri percolatori o impianti ad ossidazione totale
(all. 5, par.3).
  Visto  il  decreto 12 giugno 2003, n. 185, recante «Regolamento per
il  riutilizzo delle acque reflue in attuazione dell'art. 26, comma 2
del decreto legislativo 11 maggio 1999, n. 152»;
  Vista  la  richiesta  dell'assessore della difesa dell'ambiente del
26 febbraio  2003,  prot. n. 00367/Gab, di un Programma commissariale
stralcio  per  la  realizzazione  di  interventi urgenti del comparto
fognario-depurativo;
  Considerato   che  per  la  risoluzione  dell'emergenza  idrica  in
Sardegna   e   per   far   fronte  ai  gravi  problemi  di  carattere
igienico-sanitario  e  ambientale e consentire il recupero dei reflui
adeguatamente  depurati  e  il  loro  uso  in  agricoltura,  si rende
necessario predisporre, sia per l'immediato che per il medio periodo,
un   urgente  programma  commissariale  per  la  realizzazione  o  il
completamento di interventi emergenziali di primaria importanza;
  Considerato  che tale programma riguarda essenzialmente il comparto
fognario-depurativo e che comprende i seguenti interventi:
    1)  «Realizzazione  di  un  nuovo  impianto  di  depurazione  per
Alghero».  Schema  n.  33  del  Piano  regionale di risanamento delle
acque;
    2)  «Adeguamento  dell'impianto di depurazione del centro abitato
di  Dorgali  e  completamento  dell'impianto  di  depurazione di Cala
Gonone».  Schemi  numeri 216 e 217 del Piano regionale di risanamento
delle acque;
    3) «Completamento impianto di depurazione e riutilizzo reflui del
comune  di  Villasimius».  Schema  n.  270  del  Piano  regionale  di
risanamento delle acque;
    4)  «Realizzazione  del  sistema per la raccolta e la depurazione
dei  reflui  civili  dei  comuni  di  Barumini, Gesturi, Las Plassas,
Lunamatrona,  Pauli  Arbarei, Siddi, Tuili, Villanovaforru, Villamar,
Villanovafranca,  Mandas e Gesico». Schema n. 258 del Piano regionale
di risanamento delle acque;
    5)  «Risanamento  del  Rio Cixerri - Realizzazione dei collettori
fognari  dei  comuni di Iglesias, Villamassargia, Musei, Domusnovas e
relativo  impianto  di depurazione - I lotto, collettore fognario dal
comune  di  Iglesias  al depuratore, opere di connessione ai fini del
riutilizzo irriguo, completamento depuratore consortile - Comparti A,
A1, B». Schema n. 294 del Piano regionale di risanamento delle acque;
    6)  «Rete  fognaria  con  annesso  impianto di fitodepurazione al
servizio  delle frazioni Modditonalza, Sa Contra e Sas Contreddas del
Comune  di Perfugas». Schema n. 86 del Piano regionale di risanamento
delle acque;
    7)  «Adeguamento del progetto esecutivo del depuratore di Ardauli
e  realizzazione  dell'impianto  comprensivo  del terzo trattamento».
Schema n. 153 del Piano regionale di risanamento delle acque;
    8) «Adeguamento impianto di depurazione del l'abitato di Ala' dei
Sardi  alla  normativa vigente e trattamento per recupero della acque
reflue  per  uso  irriguo e per la lotta agli incendi». Schema n. 107
del Piano regionale di risanamento delle acque.
    9)  «Completamento  del  nuovo  impianto  di  depurazione  e  del
relativo  collettore  fognario».  Schema n. 20 del Piano regionale di
risanamento delle acque.

                       DESCRIZIONE INTERVENTI

1.  «Realizzazione  di un nuovo impianto di depurazione per Alghero».
Schema n. 33 del Piano regionale di risanamento delle acque.
Intervento.
  L'intervento consiste nella realizzazione di:
    un   nuovo   impianto   di   depurazione  nell'Area  di  sviluppo
industriale  (ASI)  in  localita'  S.  Marco,  accanto  al depuratore
dell'ASI;
    un collegamento con il depuratore ASI;
    un  collettore  di trasporto dei liquami dall'attuale impianto di
depurazione denominato «Mariotti» al nuovo impianto di S. Marco;
    una  sezione  di  accumulo  e pretrattamento delle prime acque di
pioggia attraverso la riconversione del vecchio impianto «Mariotti».
  Nel nuovo impianto di S. Marco verranno realizzate le seguenti fasi
di trattamento:
    linea   liquami:   dissabbiatura,   disoleatura,  preaerazione  e
sedimentazione   primaria,   denitrificazione,   comparto   bivalente
denitrificazione, aerazione, sedimentazione finale;
    trattamento atto a rendere il refluo depurato idoneo all'utilizzo
in  agricoltura:  vasca  di  predisinfezione  gruppo  di  filtrazione
grossolana  realizzata su 6 filtri a sabbia, comparto di disinfezione
a  raggi  UV  per  la  portata da inviare al riutilizzo irriguo della
potenzialita' di 600 mc/h;
    stazione di pompaggio al sistema irriguo della Nurra.
  Verra'  inoltre  realizzato  un  sistema  di trattamento fanghi con
digestione anaerobica.
  La  soluzione  progettuale  proposta  permettera'  di  conseguire i
seguenti risultati:
    soluzione  dei  problemi  igienico-sanitari  e  ambientali  di un
centro urbano dove sono stati stimati 80.954 abitanti equivalenti;
    utilizzo dei reflui depurati e affinati nel sistema irriguo della
Nurra, mediante il loro conferimento al Consorzio di Bonifica tramite
una  condotta esistente e ubicata nelle immediate vicinanze dell'area
dove sorgera' il nuovo impianto;
    scarico  dei  reflui adeguatamente depurati nel rio Filibertu che
confluisce   poi   nell'area   sensibile   dello  stagno  di  Calich,
garantendone l'equilibrio ambientale;
    possibile  utilizzo  dell'impianto di depurazione dell'ASI per la
parte residua di depurazione;
    spostamento  dell'impianto  di  depurazione  dal centro urbano di
Alghero;
    eliminazione  dello  scarico a mare delle acque non adeguatamente
depurate con evidente beneficio per le aree di balneazione;
    ubicazione del nuovo impianto di S. Marco in un'area che potrebbe
consentirne in futuro un eventuale ampliamento per lo scarso utilizzo
a fini industriali dei terreni dell'ASI;
    ubicazione   dell'impianto  in  una  posizione  baricentrica  del
territorio   comunale   che   in   futuro   potrebbe   permettere  di
razionalizzare  il  sistema fognario-depurativo convogliando i reflui
di altri centri urbani nel nuovo impianto di S. Marco.
Stato della progettazione dell'opera e fabbisogni finanziari.
  L'impianto  di  depurazione  e'  stato  progettato nel rispetto dei
limiti  qualitativi  previsti dal decreto legislativo n. 152/1999 per
quanto  riguarda  gli  scarichi in area sensibile, nonche' dei limiti
piu'  restrittivi  individuati  dal  Ministero  dell'ambiente  per il
riutilizzo dei reflui ad uso agricolo.
  Si dispone di un progetto definitivo.
  Il costo dell'intervento ammonta a Euro 18.900.000,00.
  Il soggetto aggiudicatore e' il comune di Alghero.

2.  «Adeguamento  dell'impianto  di depurazione del centro abitato di
Dorgali e completamento dell'impianto di depurazione di Cala Gonone».
Schema n. 216 e 217 del Piano regionale di risanamento delle acque.
Intervento.
  Nel  territorio  comunale  di  Dorgali  sono  previsti due distinti
schemi fognario-depurativi denominati: Dorgali centro e Cala Gonone.
  Di conseguenza, l'intervento proposto e' articolato in due parti:
    Dorgali   centro:   completamento   del  depuratore  esistente  e
adeguamento  alle  disposizioni  del decreto legislativo n. 152/1999,
considerato  che il recapito dei reflui avviene in area sensibile. Si
provvedera' alla realizzazione di una sezione di ispessimento fanghi,
al  potenziamento  della sezione di disinfezione e alla realizzazione
del  trattamento  di  affinamento  dei  reflui  depurati  per il loro
recupero  a  fini  irrigui  da  parte del Consorzio di bonifica della
Sardegna Centrale.
    L'impianto  di  depurazione  e'  in  grado  far  fronte  a 20.000
abitanti equivalenti;
    Cala Gonone: completamento del depuratore esistente e adeguamento
alle  disposizioni  del  decreto  legislativo  n.  152/1999. Infatti,
l'impianto   e'  insufficiente  al  trattamento  di  tutti  i  reflui
convogliati  nel  periodo estivo, per cui e' necessario l'ampliamento
del  depuratore,  con  la  realizzazione  di  una linea aggiuntiva di
trattamento e il trattamento finale di affinamento per il riutilizzo.
Nel periodo invernale sara' utilizzato solo l'impianto esistente.
  La   capacita'   depurativa   dovra'  arrivare  a  25.000  abitanti
equivalenti.
Stato della progettazione dell'opera e fabbisogni finanziari.
  Le  opere sono state progettate nel rispetto dei limiti qualitativi
previsti  dal decreto legislativo n. 152/1999 per quanto riguarda gli
scarichi  in  area  sensibile,  nonche'  dei  limiti piu' restrittivi
individuati  dal Ministero dell'ambiente per il riutilizzo dei reflui
ad  uso agricolo. Per quanto riguarda il livello di definizione della
progettazione   disponibile,   e'   stato   predisposto  il  progetto
preliminare  generale  che  riguarda  sia  gli  interventi nel centro
abitato di Dorgali che quelli nella frazione di Cala Gonone.
  Il costo dell'intervento e' di Euro 3.700.000,00.
  Il soggetto aggiudicatore e' il comune di Dorgali.

3.  «Completamento  impianto  di  depurazione e riutilizzo reflui del
comune  di  Villasimius».  Schema  n.  270  del  Piano  regionale  di
risanamento acque.
Intervento.
  Il  comune  di  Villasimius  -  area ad alto pregio ambientale e di
grande  valenza turistica - ha una popolazione residente pari a circa
3.000  abitanti che nel periodo estivo arriva sino a 60.000 abitanti.
Il  sistema  fognario-depurativo  al  servizio dell'intero territorio
comunale,  comprese  le  urbanizzazioni sparse nel territorio (porto,
lottizzazioni,  alberghi,  residences  ecc.)  consta  di tre elementi
fondamentali:
    rete  di  collettori  fognari e relative stazioni di sollevamento
che raccolgono i reflui per convogliarli al depuratore centralizzato;
    trattamento depurativo a fanghi attivi con una capacita', secondo
le vigenti norme, variabile da 3000 A.E. a 30.000 A.E.;
    trattamento  di  recupero  delle acque reflue depurate e relativa
rete  irrigua di distribuzione, a servizio di una vasta area agricola
e del verde pubblico.
  Il sistema descritto presenta alcuni punti critici che, soprattutto
nel  periodo  estivo,  possono compromettere gli standard di qualita'
degli scarichi.
  Infatti,  la  ridotta  disponibilita'  idrica,  a causa della forte
diminuzione  della piovosita', e la crescita sempre piu' rapida delle
presenze  turistiche,  determina  un aumento della concentrazione del
carico   inquinante  talvolta  superiore  alle  capacita'  del  ciclo
depurativo esistente, mettendo a dura prova l'impianto.
  Pertanto si rende necessario effettuare una serie di interventi per
integrare  l'esistente  ciclo  di  trattamento  delle  acque reflue e
consentire   anche  il  trattamento  delle  acque  di  sentina  della
struttura portuale, capace di ospitare 800 posti barca.
  L'intervento  proposto  prevede  il  potenziamento  sia  delle fasi
depurative che del trattamento terziario.
  In  particolare  si  interverra'  con  una serie di nuove unita' di
depurazione  a  funzionamento  parallelo  con le fasi esistenti: fasi
preliminari,  sedimentazione  primaria  e  secondaria  e  sistema  di
ossidazione,   nitro-denitro   e   disinfezione,   finalizzata  anche
all'ampliamento delle aree interessate dall'irrigazione.
Stato della progettazione dell'opera e fabbisogni finanziari.
  Attualmente e' disponibile il progetto definitivo.
  Il costo complessivo delle opere e' pari a Euro 1.807.599,00.
  Il soggetto aggiudicatore e' il comune di Villasimius.

4.  «Realizzazione  del  sistema per la raccolta e la depurazione dei
reflui   civili   dei  comuni  di  Barumini,  Gesturi,  Las  Plassas,
Lunamatrona,  Pauli  Arbarei, Siddi, Tuili, Villanovaforru, Villamar,
Villanovafranca,  Mandas e Gesico». Schema n. 258 del Piano regionale
di risanamento delle acque.
Intervento.
  Si  tratta  di un nuovo intervento che consiste nella realizzazione
delle  condotte  fognarie  dei  12  comuni  indicati  nel  titolo per
consentire  di  convogliare  i  relativi  reflui, attraverso condotte
extraurbane  -  anche  queste  da  realizzare  -  in  un  impianto di
depurazione  centralizzato.  A  tal  fine  i comuni interessati hanno
stipulato  un  Accordo  di  programma  con  l'ESAF  che  prevede, tra
l'altro,   la   redazione  della  progettazione  e  della  successiva
realizzazione dello schema fognario depurativo.
  L'intervento e' finalizzato a:
    proteggere l'area sensibile denominata «Forada de S'Acqua a Santu
Miali» le cui acque sono destinate all'uso idropotabile;
    risolvere  i  problemi  igienico-sanitari e ambientali di un'area
dove sono stati stimati 23.000 abitanti equivalenti;
    trattare i reflui in maniera tale da consentirne il riutilizzo in
agricoltura.
Il progetto prevede:
    la  realizzazione  di circa 63 km di condotte fognarie, di cui 43
in caduta e 20 in pressione;
    un impianto di depurazione centralizzato, nel territorio comunale
di   Villamar,   composto   dalle   seguenti   fasi:  pretrattamenti,
sedimentazione     primaria,     predenitrificazione,    ossidazione,
sedimentazione  secondaria,  flocculazione, sedimentazione con pacchi
lamellari, filtri a sabbia, disinfezione.
  La   linea   fanghi  e'  composta  da  un  sistema  con  digestione
anaerobica.
  I  reflui cosi' trattati saranno inviati ad un accumulo e conferiti
tramite condotta al Consorzio di bonifica della Sardegna meridionale.
Stato della progettazione dell'opera e fabbisogni finanziari.
  L'impianto  di  depurazione  e'  stato  progettato nel rispetto dei
limiti  qualitativi  previsti  dal  decreto legislativo n. 152/99 per
quanto  riguarda  gli  scarichi in area sensibile, nonche' dei limiti
piu'  restrittivi  individuati  dal  Ministero  dell'ambiente  per il
riutilizzo  dei  reflui ad uso agricolo. Al momento e' disponibile il
progetto preliminare.
  L'ESAF   si  e',  comunque,  impegnato  a  consegnare  il  progetto
definitivo dell'impianto di depurazione entro settembre e il progetto
definitivo dei collettori entro ottobre.
  Importi:
    1° lotto collettori: Euro 8.088.542,61;
    1° lotto depuratore: Euro 3.911.457,39.
  Il   costo   complessivo   di  questo  primo  intervento  (1° lotto
collettori e depuratore) e' di Euro 12.000.000,00.
  Il soggetto aggiudicatario e' l'ESAF.

5. «Risanamento del Rio Cixerri. Realizzazione dei collettori fognari
dei  comuni di Iglesias, Villamassargia, Musei, Domusnovas e relativo
impianto  di  depurazion e - 1° lotto, collettore fognario dal comune
di   Iglesias  al  depuratore,  opere  di  connessione  ai  fini  del
riutilizzo irriguo, completamento depuratore consortile - Comparti A,
A1, B». Schema n. 294 del Piano regionale di risanamento delle acque.
Intervento.
  I  comuni di Iglesias, Villamassargia, Musei e Domusnovas e tutti i
territori limitrofi si trovano attualmente in una grave situazione di
carattere   igienico-sanitaria  e  ambientale  a  causa  del  mancato
trattamento  dei  reflui  e  in una situazione di evidente violazione
delle norme comunitarie e nazionali relative a tale settore.
  Nello specifico, si evidenzia che:
    il  comune  di  Iglesias  scarica i reflui fognari di tipo misto,
senza  alcun  trattamento  depurativo,  nel  Rio Spurgo, affluente di
sinistra del Rio Cixerri e nel Rio Monte Figu;
    i comuni di Villamassargia, Musei e Domusnovas scaricano i reflui
nel Rio Cixerri dopo averli depurati in maniera insufficiente.
  Tale  situazione  ha  contribuito  in  modo  rilevante  al  degrado
ambientale  della  piana  del  Cixerri, ulteriormente aggravato dalle
variazioni  climatiche  che hanno comportato una notevole diminuzione
delle precipitazioni.
  Per  porvi  rimedio,  la  RAS  ha  concesso  i finanziamenti per la
realizzazione delle opere fognario-depurative al servizio dell'intera
area, articolati nel modo seguente:
    1°  lotto di importo pari a Euro 4.131.655,19 (L. 8.000.000.000),
attribuito  al  comune di Iglesias con provvedimento di delega DCG/DA
del 20 dicembre 1993, n. 3305.
  Riguarda  la realizzazione delle prime opere relative al depuratore
consortile   di   Iglesias  (comparto  B)  di  importo  pari  a  Euro
2.229.000,00   (L.  4.316.000.000)  e  del  collettore  fognario  che
dovrebbe  convogliare  i  reflui  della citta' allo stesso depuratore
(comparto A) di importo pari a Euro 1.902.655,19 (L. 3.684.000.000).
  Il  collettore fognario (comparto A) non e' stato appaltato, mentre
la realizzazione del primo trattamento del depuratore (comparto B) e'
stata inizialmente affidata all'impresa «Degremont».
  Trattandosi  di  appalto  integrato,  all'impresa  spettava l'onere
della  redazione  del progetto esecutivo che non ha ottenuto da parte
del  comune di Iglesias l'approvazione per cui, di comune accordo tra
le  parti  vi e' stata la rescissione del contratto in data 24 aprile
2003.
  Attualmente non risulta realizzata nessuna delle opere finanziate.
    2°    lotto    di    importo    pari    a    Euro   11.878.508,68
(L. 23.000.000.000),  attribuito all'ESAF con provvedimento di delega
DG/DA del 14 dicembre 1999, n. 3503, articolato nel modo seguente:
    comparto    A,    di    importo    pari   a   Euro   5.164.568,99
(L. 10.000.000.000),  riguarda i collettori fognari che convogliano i
reflui  degli  abitati  di  Villamassargia,  Musei  e  Domusnovas  al
depuratore  Consortile.  I  lavori  risultano realizzati e in fase di
collaudo;
    comparto    B,    di    importo    pari   a   Euro   6.713.939,69
(L. 13.000.000.000),  e'  relativo  al completamento dell'impianto di
depurazione. I lavori sono stati consegnati all'impresa «Puttignano»,
che non puo' iniziare i lavori se prima non si procede all'esecuzione
delle opere previste nel primo lotto.
  La  realizzazione  delle opere descritte e' particolarmente urgente
non   solo   per   le   motivazioni   di   carattere   ambientale  ed
igienico-sanitario gia' illustrate, ma anche perche' consentirebbe di
recuperare  mc. 2.400.000  annui  che  potranno essere utilizzati per
scopi irrigui dal Consorzio di bonifica del Cixerri.
  E,  quindi,  necessario  porre  rimedio  alla situazione venutasi a
creare  riguardo  la realizzazione del 1° lotto e delle ripercussioni
sulla  realizzazione  del  2° lotto-comparto B. Inoltre, e' opportuno
tener  conto  che  l'intervento e' inserito nell'Accordo di Programma
Quadro «Risorse idriche - Opere fognario depurative» stipulato tra la
Regione e lo Stato il 26 febbraio 2002, e finanziato con fondi CIPE -
aree   depresse  e  fondi  della  misura  1.1  del  POR,  periodo  di
programmazione  2000-2003.  L'APQ  e il POR prevedono, infatti, tempi
stretti  per  la  realizzazione degli interventi, pena la perdita dei
finanziamenti attribuiti.
Stato della progettazione dell'opera e fabbisogni finanziari.
  Durante  gli incontri convocati dall'assessorato dell'ambiente, sia
l'ESAF  che  il  Consorzio  di  bonifica  del  Cixerri e il comune di
Iglesias hanno dato la propria disponibilita' a trovare una soluzione
che  consenta  di  realizzare  gli interventi urgenti e di evitare la
perdita dei finanziamenti.
  Da  tali  incontri e' emersa la seguente soluzione per l'intervento
di cui al punto 4a:
    1°   lotto-comparto  A  (collettori  fognari):  il  Consorzio  di
bonifica  del  Cixerri,  in collaborazione con il comune di Iglesias,
utilizzera'  i fondi inizialmente destinati alla realizzazione del 1°
lotto-comparti  A  e  B che ammontano a Euro 4.131.655,19, rimodulati
per la realizzazione dei seguenti interventi:
    comparto  A:  adeguamento  e aggiornamento del progetto esecutivo
del  collettore  fognario  dal  comune  di  Iglesias al depuratore, e
realizzazione   dell'intervento.   Costo   complessivo  pari  a  Euro
2.685.575,90;
    comparto  A1:  predisposizione  del nuovo progetto riguardante il
collegamento  tra  il  depuratore consortile di Iglesias e il sistema
irriguo   del   Consorzio   e  realizzazione  dell'intervento.  Costo
complessivo pari a Euro 1.446.079,30.
  Il Consorzio di bonifica del Cixerri provvedera' alla realizzazione
degli  interventi  di cui al 1° lotto comparti A e A1 previa stipula,
nelle  more  del  provvedimento  di  delega al Consorzio, di apposita
convenzione  con  il  comune  di  Iglesias  e la regione, finalizzata
all'assunzione   delle   competenze   inerenti   tutte   le  fasi  di
realizzazione  degli  interventi,  in  conformita'  a quanto previsto
all'art. 30 del decreto legislativo n. 267 del 18 agosto 2000, e alla
definizione   delle   procedure   necessarie  per  l'assegnazione  al
Consorzio  delle  risorse  finanziarie  gia'  assegnate  al comune di
Iglesias con DCG/DA del 20 dicembre 1993, n. 3305;
    1°   lotto-comparto   B   (depuratore):   l'ESAF  provvedera'  al
completamento  del  sistema  depurativo,  con  la realizzazione delle
prime  opere, utilizzando i fondi derivanti dai ribassi d'asta del 2°
lotto,  fondi  attribuiti  all'ente con provvedimento di delega DC/DA
del 14 dicembre 1999, n. 3503.

6. «Rete fognaria con annesso impianto di fitodepurazione al servizio
delle frazioni Modditonalza, Sa Contra e Sas Contreddas del comune di
Perfugas».  Schema  n.  86  del  Piano regionale di risanamento delle
acque.
Intervento.
  Si  tratta della realizzazione, nelle tre frazioni di Modditonalza,
Sa  Contra  e  Sas  Contreddas, dove risiedono in totale 600 persone,
delle opere fognarie e degli impianti di fitodepurazione.
  Tali   opere   sono   finalizzate  a  risolvere  i  gravi  problemi
igienico-sanitari  e  ambientali che interessano tali aree in quanto,
per la particolare conformazione degli strati litologici, non e' piu'
possibile la dispersione dei reflui sul suolo e nel sottosuolo.
  Infatti, attualmente i reflui vengono rilasciati dalle fosse Imhoff
esistenti con evidente dispersione dei liquami in superficie.
  L'intervento prevede:
    a. rete fognaria di raccolta;
    b. impianto per ecosistema filtro;
    c.  opere  connesse  (sistemazione  area  con  barriere  verdi di
rispetto, ecc.).
  In  particolare  l'impianto  di  cui al punto b) e' composto da una
fossa  Imhoff,  dai  vassoi  fitoassorbenti  a  flusso  orizzontale e
verticale, dal laghetto di riossidazione e disinfezione biologica, da
un filtro finale e dal laghetto di autocertificazione ambientale.
  La  fossa  Imhoff e' composta da un comparto di sedimentazione e da
un  comparto  di digestione comunicanti. Nei vassoi fitoassorbenti la
filtrazione  subflusso  delle  acque  reflue  avviene  attraverso uno
strato costituito da un substrato di spaccato di roccia neolitica con
pezzatura  adeguata.  Lo  strato  superiore,  costituito  da  terreno
agrario,  funge  da medium rizosferico per le macrofite che assorbono
sostanze  nutrienti. I laghetti di riossigenazione hanno due compiti:
quello di riportare la concentrazione di ossigeno a valori favorevoli
alla  vita  acquatica  e  vegetale  e  quello  di abbattere la carica
batterica (disinfezione biologica). I filtri finali hanno la funzione
di  affinare  ulteriormente la qualita' dell'effluente. Tale processo
consente  l'utilizzo, secondo le vigenti normative, delle acque cosi'
trattate per gli usi irrigui delle vicine aziende agricole.
  L'inserimento  dell'intervento rientra in un progetto pilota che il
Commissario  governativo  intende  promuovere  al  fine  di  valutare
l'estensione  di  tale  sistema di depurazione anche ad altre piccole
realta'.
  Questo tipo di trattamento, infatti, adatto a piccole comunita', e'
anche   pensato   con   l'obiettivo  di  minimizzare  i  costi  della
depurazione e facilitare la gestione delle opere realizzate.
Stato della progettazione dell'opera e fabbisogni finanziari.
  Il   progetto   esecutivo   e'   stato   predisposto,  su  incarico
dell'amministrazione  comunale,  nel  rispetto dei limiti qualitativi
previsti dal decreto legislativo n. 152/1999.
  Il   costo   dell'intervento   ammonta   complessivamente   a  Euro
1.100.000,00.
  Il soggetto aggiudicatore e' il comune di Perfugas.

7.  «Adeguamento  del  progetto esecutivo del depuratore di Ardauli e
realizzazione   dell'impianto  comprensivo  del  terzo  trattamento».
Schema n. 153 del Piano regionale di risanamento delle Acque.
Intervento.
  Per  la  realizzazione  dell'impianto  di depurazione, il comune di
Ardauli  ottenne  nel  1995  dall'assessorato  regionale della difesa
dell'ambiente  un  primo finanziamento di 300.000.000 di vecchie lire
e,   successivamente,   nel   1997   un  ulteriore  finanziamento  di
200.000.000 di vecchie lire.
  Il   finanziamento  regionale  era  giustificato  dall'esigenza  di
evitare  che  il  comune  scaricasse i propri reflui non trattati nel
lago  Omodeo  - che attualmente risulta classificato area sensibile -
compromettendo  la  qualita'  delle  acque  destinate  anche agli usi
potabili.
  Il  progetto  dell'impianto,  essendo  stato  redatto  nel  periodo
antecedente   all'entrata   in  vigore  del  decreto  legislativo  n.
152/1999,  si  rivelo'  inadeguato  e  fuori norma nel momento in cui
l'amministrazione   comunale   decise   di   avviarne   l'attuazione.
L'amministrazione  comunale  intende,  quindi, provvedere entro breve
termine  all'adeguamento del progetto esecutivo per poi realizzare un
impianto  in  linea  con  le nuove disposizioni normative nazionali e
comunitarie che comprenda anche il trattamento terziario.
  La  realizzazione  di tale trattamento e' finalizzata all'uso delle
acque  adeguatamente  trattate  per  le  colture presenti nella zona.
Infatti,   nonostante  la  vicinanza  al  lago,  l'approvvigionamento
idrico,  sia  per  usi  civili che agricoli, del comune di Ardauli e'
scarso a causa del rilevante dislivello geodetico che renderebbe piu'
onerosa la realizzazione e la gestione di un impianto di sollevamento
con annessa opera per l'accumulo della risorsa idrica.
  La   nuova   sezione   per  il  trattamento  terziario  permettera'
l'abbattimento  di  fosforo  e azoto e l'affinamento dell'effluente e
consistera' nella realizzazione delle seguenti opere:
    vasca  per  la  post-denitrificazione biologica da circa 67 mc di
volume,  attrezzata con un miscelatore sommerso in grado di garantire
le condizioni atossiche necessarie per abbattere i composti azotati;
    vasca di riossigenazione da circa 30 mc di volume, attrezzata con
una  piccola  soffiante  centrifuga  e  con  due diffusori d'aria per
evitare problemi alla successiva fase di sedimentazione;
    stazione  di  dosaggio di cloruro ferrico per realizzare una fase
di defosfatazione simultanea direttamente nel bacino biologico;
    maggior    volume   del   reattore   biologico   di   ossidazione
nitrificazione,  con  conseguente incremento del sistema di aerazione
per rendere piu' efficiente l'abbattimento del carico organico;
    impianto  di  affinamento  finale  costituito  da una stazione di
filtrazione  meccanica  attuata mediante un tamburo rotante rivestito
da  una  tela filtrante da 24 micron di passaggio libero, in grado di
trattenere  tutti  i  solidi  sospesi  che  potrebbero sfuggire dalla
sezione  di  sedimentazione  finale,  coadiuvata  da  un  dosaggio di
polielettrolita   in   apposita   vasca   di  miscelazione  rapida  e
maturazione;
    ristrutturazione   delle  vecchie  vasche  Imhoff  esistenti  per
trasformarle in vasche di accumulo delle acque depurate;
    impianto  di pompaggio costituito da due elettropompe centrifughe
ad   asse   orizzontale   in  grado  di  alimentare  la  condotta  di
distribuzione delle acque depurate all'utilizzo finale.
Stato della progettazione dell'opera e fabbisogni finanziari.
  Il  comune  di Ardauli dispone di un progetto esecutivo riguardante
la realizzazione del depuratore con il primo e il secondo trattamento
che,  come  precisato,  sara'  adeguato alle nuove disposizioni e che
ricomprendera' anche la progettazione del terzo trattamento.
  Il costo complessivo dell'intervento e' di Euro 478.676,54.
  La  somma  di cui dispone attualmente l'amministrazione comunale e'
pari a Euro 378.676,54.
  Il  finanziamento  integrativo  occorrente  per  l'adeguamento  del
progetto e la realizzazione dell'intervento e' di Euro 100.000,00.
  Il soggetto aggiudicatore e' il comune di Ardauli.

8.  «Adeguamento  impianto  di  depurazione  dell'abitato di Ala' dei
Sardi  alla  normativa vigente e trattamento per recupero della acque
reflue  per  uso  irriguo e di lotta agli incendi». Schema n. 107 del
Piano regionale di risanamento acque.
Intervento.
  L'attuale  impianto  di  depurazione e' in stato di degrado, con un
conseguente scarso rendimento del ciclo depurativo.
  Necessita,   quindi,   di   un  intervento  di  ristrutturazione  e
potenziamento  per  renderlo  conforme  alle disposizioni del decreto
legislativo  n.  152/99  e  per  consentire  il riutilizzo dei reflui
adeguatamente  depurati  per  usi  irrigui  e per la lotta contro gli
incendi.
  A tal fine si prevede di intervenire sui tre comparti seguenti:
    A) Linea acque:
      a. Realizzazione nuovo sfioratore di piena;
      b. Ridimensionamento delle Sezioni di pretrattamento;
      c. Realizzazione Sezione di bilanciamento ed equalizzazione;
      d. Sollevamenti al trattamento;
      e.   Modifica   della   Sezione   di   ossidazione   attraverso
l'immissione di aria dal fondo della vasca di ossidazione;
      f. Adozione di un'unica sezione di Sedimentazione;
      g. Adeguamento della sezione di Disinfezione finale.
    B) Linea fanghi:
      a. Digestione aerobica;
      b. Nuova sezione Disidratazione fanghi;
      c. Completo rifacimento delle linee idrauliche che collegano le
sezioni con produzione di fanghi (biologiche e di sedimentazione) con
la  vasca di bilanciamento e la sezione di digestione, sollevamenti e
linee fanghi di supero.
    C) Sistema di recupero delle acque depurate.
  Si  procedera'  al  recupero  di  una quota delle acque depurate al
secondo  stadio  di  trattamento  dopo  la  disinfezione finale. Cio'
consentira' la disponibilita' di una riserva di impiego flessibile ed
economicamente  poco  costosa  sia  per  l'utenza  irrigua sia per il
servizio antincendio nell'area prossima all'impianto di depurazione a
valle dell'abitato, ricca di essenze arboree e arbustive di pregio.
  A  tal  fine  verra' realizzato un serbatoio interrato di 123,75 m3
all'interno  dell'area d'impianto presso il fabbricato di servizio in
derivazione  dalla  condotta  di  scarico  diretta  al  corpo  idrico
ricettore.  In  adiacenza  sara'  realizzata,  lungo  le  due  strade
comunali  per  uno  sviluppo  di  1.000  m  circa,  una  stazione  di
pressurizzazione per l'alimentazione della rete antincendio.
Stato della progettazione dell'opera e fabbisogni finanziari.
  Attualmente e' disponibile un progetto preliminare.
  Il costo dell'intervento e' di Euro 295.000,00.
  Il soggetto aggiudicatore e' il comune di Ala' dei Sardi.

9.  «Completamento  del  nuovo impianto di depurazione e del relativo
collettore  fognario» Schema n. 20 del piano regionale di risanamento
delle acque.
Intervento.
  ll comune di Santu Lussurgiu non dispone attualmente di un impianto
di  depurazione  e  scarica i reflui nel rio Molineddu che si riversa
nel Rio Mannu e infine nello stagno di Cabras.
  L'apporto  di acqua dolce allo stagno e' indispensabile a garantire
l'equilibrio   dell'ecosistema   umido,   ma  contribuisce  anche  ad
aggravarne la situazione igienico-sanitaria e ambientale.
  Di  conseguenza  gli  scarichi  non  depurati  del  comune di Santu
Lussurgiu  incidono negativamente sulla situazione igienico-sanitaria
dello  stesso comune e dei corpi ricettori, del rio Molineddu e dello
stagno.
  Con    un    finanziamento    di    Euro   1.032.913,80,   concesso
dall'Assessorato della difesa dell'ambiente (Decreto del coordinatore
generale  n.  2222 dell'8 settembre 1998), si e' gia' provveduto alla
realizzazione  delle  prime  opere  che,  pero',  non  consentono  il
funzionamento dell'impianto di depurazione.
  E',  quindi,  indispensabile  procedere  con  la massima urgenza al
completamento dell'intervento che mettera' il comune nelle condizioni
di  rispettare  i  parametri qualitativi degli scarichi, nel rispetto
della normativa comunitaria e nazionale, e di garantire condizioni di
salubrita'   all'intero  abitato,  ai  corpi  ricettori  e,  piu'  in
generale,  ai  territori a valle. L'intervento previsto e' articolato
nel modo seguente:
    a) completamento del nuovo impianto di depurazione mediante:
      potenziamento dei pretrattamenti;
      potenziamento  delle  sezioni  di equalizzazione della portata,
predenitrificazione e sedimentazione intermedia;
      realizzazione  della  sezione  di  nitrificazione  a  biodischi
completa della vasca in cemento armato;
      potenziamento  della  sezione  di sollevameno e evacuazione del
fango dal sedimentatore secondario;
      completamento  della  sezione  di rilancio della miscela aerata
ricca di nitrati in uscita dal sedimentatore secondario alla vasca di
predenitrificazione;
      realizzazione della sezione di defosfatazione;
      installazione,  in  uscita  dal  depuratore,  di  misuratore di
portata elettromagnetico, da inserire sulla tubazione di scarico;
      realizzazione  della  sezione  di  disidratazione meccanica dei
fanghi tramite centrifuga;
      realizzazione del piazzale di accumulo del fango disidratato;
      completamento del piping e dell'impianto elettrico;
      realizzare  delle  opere complementari (sistemazione dell'area,
completamento della viabiita' interna, allaccio idrico, completamento
della recinzione).
    b) completamento dei due collettori fognari di collegamento dalla
rete fognaria urbana all'impianto.
  I reflui del centro abitato di Santu Lussurgiu convergono verso due
distinti  punti.  La  parte  principale  del  paese  confluisce nella
fognatura  che  attualmente  immette  i liquami in corrispondenza del
ponte   sul   rio  Mulineddu  in  uscita  dall'abitato.  Pertanto  si
provvedera' a prolungare il collettore dall'ultimo pozzetto esistente
fino   all'impianto   di  depurazione.  Un  secondo  collettore,  che
raccoglie i reflui della parte nord orientale del paese, e' invece in
fase di realizzazione.
    c) sistemazione idraulica e ambientale del rio Mulineddu.
Stato della progettazione dell'opera e fabbisogni finanziari
  Si  dispone  di  un  progetto  definitivo  predisposto, su incarico
dell'amministrazione  comunale,  nel  rispetto dei limiti qualitativi
stabiliti dal decreto legislativo n. 152/1999, e che prevede un costo
complessivo di Euro 1.796.372,40.
  Considerata  l'urgenza  di  completare l'impianto e i collettori di
adduzione   dalla  rete  fognaria  dell'abitato  all'impianto  stesso
(interventi  di  cui  ai  punti a) e b) del paragrafo precedente), il
comune  ha provveduto alla predisposizione di uno stralcio funzionale
esecutivo il cui costo complessivo e di Euro 1.000.000,00.
  Il soggetto aggiudicatore e' il comune di Santu Lussurgiu;

                               Ordina:
                               Art. 1.
    Approvazione del programma commissariale per la realizzazione
     e il completamento di interventi emergenziali del comparto
                        fognario-depurativo.
  1.  E'  approvato il programma commissariale per la realizzazione e
il    completamento   di   interventi   emergenziali   del   comparto
fognario-depurativo,  che  comprende i seguenti interventi illustrati
in premessa:
Valori in Euro

         ---->   Vedere tabella a pag. 49 della G.U.  <----

  2. Con successive ordinanze commissariali verranno disposte le fasi
attuative degli interventi previsti dal programma predetto.