Medaglia d'argento
    Con decreti 3 settembre 2003:
    Al  Capitano  di Fregata spe ruolo normale Natale Antonio, nato a
Siracusa  il  12  ottobre 1961, e' concessa una medaglia d'argento al
merito  di  Marina,  con la seguente motivazione: «Comandante di nave
Espero  impegnata  nell'esercitazione  "Pegaso",  in  navigazione  di
trasferimento  nelle  acque  del  canale  d'Otranto,  non  esitava  a
prendere  a rimorchio la motonave ucraina "Professor Kolesnikov" alla
deriva  a 1,5 miglia dalla costa in precarie condizioni di stabilita'
e  con  a  bordo 877 profughi di cui 136 bambini in serio pericolo di
naufragio.   Nonostante   le   condizioni   meteomarine   proibitive,
alimentato  dal  sentimento  di  elevata  umanita' che rende sacro il
principio  della salvaguardia della vita umana in mare, il Comandante
Natale  portava  a  termine  la difficilissima operazione dimostrando
notevole  coraggio, professionalita' e altissimo senso del dovere». -
Acque del Canale d'Otranto, 6-7 novembre 2000.
    Al tenente di Vascello spe ruolo normale Melchionda Massimo, nato
a  Napoli  il  25  agosto 1966, e' concessa una medaglia d'argento al
merito  di  Marina,  con  la seguente motivazione: «Ufficiale di nave
Espero  impegnata nell'esercitazione "Pegaso", ordinatogli di recarsi
a  bordo della motonave ucraina "Professor Kolesnikov", alla deriva a
1,5  miglia  dalla costa in precarie condizioni di stabilita' e con a
bordo 877 profughi di cui 136 bambini in serio pericolo di naufragio,
con  l'incarico di Capo Team, con condizioni meteomarine avverse e in
piena  notte,  arrivava  a bordo infondendo tranquillita' e sicurezza
nei  profughi  anche  nelle  situazioni  piu'  critiche,  effettuando
rapidamente   e   bene  tutte  le  predisposizioni  tecnico-operative
necessarie  per  l'operazione  di  soccorso,  salvaguardando altresi'
l'incolumita'  del  personale  alle sue dipendenze. Nella circostanza
dimostrava  altissimo  senso  del dovere, elevata perizia, spirito di
sacrificio  e  profondo  senso  di  solidarieta', contribuendo con il
proprio  operato  in maniera determinante al buon esito dell'opezione
di  rimorchio alla motonave Kolesnikov e al salvataggio delle persone
trasportate». - Acque del Canale d'Otranto, 6-7 novembre 2000.
    Al  guardiamarina  (SAN) di complemento Marano Alessandro, nato a
Carbonara  (Bari)  il  19  novembre  1970,  e'  concessa una medaglia
d'argento   al   merito  di  Marina,  con  la  seguente  motivazione:
«Ufficiale  di  nave  Espero  impegnata  nell'esercitazione  "Pegaso"
ordinatogli di recarsi a bordo della motonave "Professor Kolesnikov",
alla  deriva  a  1,5  miglia  dalla  costa  in precarie condizioni di
stabilita'  e  con  a  bordo 877 profughi di cui 136 bambini in serio
pericolo di naufragio, in qualita' di medico di bordo, con condizioni
meteomarine avverse e in piena notte, interveniva prontamente a bordo
del  mercantile  sinistrato  assicurando conforto e cure sanitarie ai
profughi  presenti  e  allestendo  in  poco  tempo  un'infermeria  di
fortuna.  Effettuava  da  solo e per tutto l'arco dell'intera nottata
piu' di cento visite mediche, consentendo il trasferimento dei malati
piu'  gravi al porto di destinazione in totale sicurezza. Evidenziava
cosi'  altissimo  senso  del dovere, spirito di sacrificio e profondo
senso  di  solidarieta',  contribuendo  con  la propria opera al buon
esito  dell  operazione  di  soccorso  e al salvataggio delle persone
trasportate   sulla   motonave».   -   Acque  del  Canale  d'Otranto,
6-7 novembre 2000.
    Al capo di 2ª cl. tecnico di macchine matr. 61 CT10TR/SP Garofalo
Carmelo,  nato  a  Paterno' (Catania) il 13 ottobre 1957, e' concessa
una   medaglia  d'argento  al  merito  di  Marina,  con  la  seguente
motivazione:  «Sottufficiale  con  l'incarico  di tecnico motorista e
meccanico  di  nave  Espero  impegnata  nell'esercitazione "Pegaso" i
ordinatogli  di  recarsi  a  bordo  della motonave ucraina "Professor
Kolesnikov",  alla  deriva  a  1,5  miglia  dalla  costa  in precarie
condizioni  di  stabilita'  e  con  a  bordo  877 profughi di cui 136
bambini  in  serio  pericolo di naufragio, con condizioni meteomarine
avverse e in piena notte, giungeva a bordo affrontando con slancio la
difficile  situazione  in  atto.  Verificato  con estremo tempismo lo
stato  di  galleggiabilita'  della unita' sinistrata e individuato un
corridoio  allagato,  interveniva con un idroeiettore ed interrompeva
l'innalzamento  del  livello  dell'acqua sull'unico elettrogeneratore
funzionante garantendo l'alimentazione della nave per tutta la durata
dell'operazione.   Garantiva   altresi'   il  monitoraggio  del  buon
andamento  degli  interventi  effettuati  per mezzo di ripetute ronde
notturne. Evidenziava elevatissimo senso del dovere, elevata perizia,
spirito  di sacrificio e profondo senso di solidarieta', contribuendo
con  la  propria opera al buon esito dell'operazione di soccorso e al
salvataggio  delle  persone  trasportate sulla motonave». - Acque del
Canale d'Otranto, 6-7 novembre 2000.
    Al  Capo  di  3ª cl. nocchiere matr. 89VA0172M/SP Nutile Gennaro,
nato  a  Bitonto  (Bari)  il  22 marzo 1972, e' concessa una medaglia
d'argento   al   merito  di  Marina,  con  la  seguente  motivazione:
«Sottufficiale  con  l'incarico  di  sottordine  al  nostromo di nave
Espero  impegnata nell'esercitazione "Pegaso", ordinatogli di recarsi
a  bordo della motonave ucraina "Professor Kolesnikov", alla deriva a
1,5  miglia  dalla costa in precarie condizioni di stabilita' e con a
bordo 877 profughi di cui 136 bambini in serio pericolo di naufragio,
con condizioni meteomarine avverse e in piena notte, giungeva a bordo
e  operava  come sottufficiale alle manovre marinaresche. Provvedeva,
con  efficacia, all'organizzazione dell'intera delicata operazione di
rimorchio  garantendo la sicurezza dello stesso e delle operazioni di
imbarco  del  personale e del materiale fino alla fase di ormeggio in
porto.   Evidenziava   elevatissimo  senso  del  dovere,  spirito  di
sacrificio,   elevata  perizia  e  profondo  senso  di  solidarieta',
contribuendo  con  la  propria opera al buon esito dell'operazione di
soccorso  e al salvataggio delle persone trasportate sulla motonave».
- Acque del Canale d'Otranto, 6-7 novembre 2000.
                         Medaglia di bronzo
    Con decreti 3 settembre 2003:
    Al  capo  di 2ª cl. tecnico elettronico/antisom matr. 85VA0110/SP
Cannavo'  Giuseppe, nato a Taranto il 29 luglio 1965, e' concessa una
medaglia  di bronzo al merito di Marina, con la seguente motivazione:
«Sottufficiale  di  nave Espero impegnata nell'esercitazione "Pegaso"
ordinatogli  di  recarsi  a  bordo  della motonave ucraina "Professor
Kolesnikov",  alla  deriva  a  1,5  miglia  dalla  costa  in precarie
condizioni  di  stabilita'  e  con  a  bordo  877 profughi di cui 136
bambini  in serio pericolo di naufragio, in qualita' di assistente al
Capo  Team,  con  condizioni  meteomarine  avverse  e in piena notte,
giungeva  a  bordo affrontando con slancio la difficile situazione in
atto  e  contribuendo  fattivamente  con  il Capo Team nella delicata
operazione.  Infondeva  tranquilita'  e  sicurezza  nei  profughi per
l'intera   nottata   e   assicurava   la   buona  organizzazione  per
l'assistenza  ai  profughi  con  particolare  attenzione verso i piu'
bisognosi  (bambini,  donne  e  malati presenti a bordo). Evidenziava
cosi'  elevatissimo  senso  del  dovere,  spirito  di  sacrificio,  e
profondo  senso  di solidarieta' contribuendo con la propria opera al
buon esito dell'operazione di soccorso e al salvataggio delle persone
trasportate   sulla   motonave».   -   Acque  del  Canale  d'Otranto,
6-7 novembre 2000.
    Al  Capo  di  3ª  cl.  radiotelegrafista matr. 74OL0374/SP Romano
Massimiliano,  nato  a  Taranto  il 14 novembre 1974, e' concessa una
medaglia  di bronzo al merito di Marina, con la seguente motivazione:
«Sottufficiale  addetto  alle  comunicazioni di nave Espero impegnata
nell'esercitazione  "Pegaso",  ordinatogli  di  recarsi a bordo della
motonave  ucraina  "Professor  Kolesnikov",  alla deriva a 1,5 miglia
dalla  costa  in  precarie condizioni di stabilita' e con a bordo 877
profughi  di  cui  136  bambini  in  serio pericolo di naufragio, con
condizioni   meteomarine   avverse  e  in  piena  notte,  collaborava
fattivamente  con il Capo Team nell'organizzazione delle attivita' di
supporto  morale, tecnico e sanitario. Evidenziava elevatissimo senso
del  dovere,  spirito di sacrificio e profondo senso di solidarieta',
contribuendo  con  la  propria opera al buon esito dell'operazione di
soccorso  e al salvataggio delle persone trasportate sulla motonave».
- Acque del Canale d'Otranto, 6-7 novembre 2000.
    Al  sottocapo tecnico di macchine matr. 79TA2191/99/3°/L3 Scarano
Raffaele,  nato  a Mottola (Taranto) il 26 novembre 1979, e' concessa
una  medaglia  di  bronzo  al  merito  di  Marina,  con  la  seguente
motivazione:   «Militare   con  l'incarico  di  tecnico  motorista  e
meccanico   di  nave  Espero  impegnata  nell'esecitazione  "Pegaso",
ordinatogli  di  recarsi  a  bordo  della motonave ucraina "Professor
Kolesnikov",  alla  deriva  a  1,5  miglia  dalla  costa  in precarie
condizioni  di  stabilita'  e  con  a  bordo  877 profughi di cui 136
bambini  in  serio  pericolo di naufragio, con condizioni meteomarine
avverse  e  in  piena  notte,  collaborava  nell'esecuzione  di ronde
notturne   e   con   determinazione  partecipava  alla  soluzione  di
problematiche    tecniche    dell'unita'    sinistrata.   Evidenziava
elevatissimo  senso  del  dovere,  spirito  di  sacrificio,  spiccata
personalita'  e  profondo  senso di solidarieta', contribuendo con la
propria  opera  al  buon  esito  dell'operazione  di  soccorso  e  al
salvataggio  delle  persone  trasportate sulla motonave». - Acque del
Canale d'Otranto, 6-7 novembre 2000.
    Al  maresciallo  aiutante  di mare nocchiere, Antonino Capizzuto,
matr.  12216/CEMM,  nato a Messina il 12 maggio 1960, e' concessa una
medaglia  di bronzo al merito di Marina, con la seguente motivazione:
«Comandante  del  guardacoste della Guardia di finanza G. 72, durante
un'operazione  di  soccorso, in un quadro meteomarino particolarmente
avverso  e  in  ore  di  oscurita',  sorretto  dalla  fiducia e dalla
coesione  del  proprio  equipaggio,  raggiungeva  e  rimorchiava  una
imbarcazione  alla  deriva  con  a  bordo 59 persone. In seguito alla
rottura del cavo di rimorchio, con elevatissima perizia marinaresca e
grande  abilita',  manovrava  l'unita'  in  modo  da consentire a due
membri   dell'equipaggio  di  salire  a  bordo  dell'imbarcazione  in
difficolta'  e  stendere  un  altro  cavo di rimorchio. La sua azione
contribuiva  in  modo  determinante  al  buon  esito  dell'operazione
conclusasi  con  il  salvataggio  di  tutti i naufraghi». - Acque del
Basso Jonio, 7 febbraio 2002.
    All'appuntato scelto di mare nocchiere, Francesco Accordino matr.
11427/CEMM, nato a S. Giorgio di Gioiosa Marea (Messina) il 4 gennaio
1957,  e' concessa una medaglia di bronzo al merito di Marina, con la
seguente  motivazione: «Addetto ai servizi di coperta del guardacoste
della  Guardia  di  finanza  G.  72,  in possesso di spiccata perizia
marinara,   non  nuovo  ad  azioni  ardimentose,  volontariamente  si
esponeva  al  rischio  di  caduta  in  mare  durante un'operazione di
soccorso,  in  un quadro meteomarino particolarmente avverso e in ore
di  oscurita', che richiedeva il salto su un'imbarcazione in pericolo
e  senza  governo.  La sua azione contribuiva in modo determinante al
buon  esito  dell'operazione  conclusasi  con  il  salvataggio  di 59
persone». - Acque del Basso Jonio, 7 febbraio 2002.
    Al  finanziere  di  mare  radiotelegrafista, Vincenzo Di Domenico
matr.  16552/CEMM,  nato  a Napoli il 28 agosto 1975, e' concessa una
medaglia  di bronzo al merito di Marina, con la seguente motivazione:
«Addetto  alle comunicazioni del guardacoste della Guardia di Finanza
G.  72,  volontariamente  si  esponeva  al  rischio di caduta in mare
durante   un'operazione   di   soccorso,  in  un  quadro  meteomarino
particolarmente  avverso  e  in  ore  di oscurita', che richiedeva il
salto  su  un'imbarcazione in pericolo e senza governo. La sua azione
contribuiva  in  modo  determinante  al  buon  esito  dell'operazione
conclusasi  con  il  salvataggio  di  59  persone». - Acque del Basso
Jonio, 7 febbraio 2002.