IL DIRIGENTE DI SETTORE
  Premesso  che il servizio competente per l'istruttoria ha accertato
che,  con  istanza  datata  15  ottobre  2003, l'amministratore della
societa'  «La Certosa S.r.l.», con sede legale in Rende, via Trieste,
pal.  MiraEdil  e  stabilimento  nel  comune di Poli c.da Camarda, ha
chiesto  l'autorizzazione  regionale  per  l'utilizzazione dell'acqua
minerale denominata «Certosa Fonte Pietre Bianche»;
  Visto  il  decreto del Ministero della salute n. 3443 del 29 maggio
2002,   che  riconosce  come  «acqua  minerale  naturale»,  ai  sensi
dell'art.  1  del  decreto  legislativo  25 febbraio  1992,  n.  105,
modificato ed integrato dall'art. 17 del decreto legislativo 4 agosto
1999,  n.  339, l'acqua denominata «Certosa Fonte Pietre Bianche» che
sgorga dalla sorgente omonima nell'ambito della concessione mineraria
«Certosa»  sita  nei comuni di Polia e Filadelfia, giusto decreto del
dirigente   generale   del   Dipartimento   industria   commercio  ed
artigianato della regione Calabria n. 4417 del 24 aprile 2002;
  Vista  l'autorizzazione  sanitaria  n.  2020  del  26  maggio  1999
rilasciata  dal comune di Polia, per i locali adibiti a stabilimento,
sulla  scorta  del parere favorevole dell'azienda sanitaria locale di
Vibo  Valentia,  prot. n. 52/91, del certificato di agibilita' del 23
luglio 1991 e della concessione edilizia n. 38/902/91;
  Considerato  che  l'utilizzazione  dell'acqua  minerale deonominata
«Certosa  Fonte  Pietre  Bianche» avviene nello stesso stabilimento e
con  le stesse attrezzature impiegate per l'utilizzazione delle acque
minerali  denominate  «Certosa Fonte Camarda» e «Certosa Fonte Perna»
entrambe  riconosciute  ed  autorizzate  dal  Ministero  della salute
rispettivamente con decreti n. 1010 e n. 1011 del 4 marzo 1969;
  Visto  il  decreto  n.  7982  del  12  giugno 2003 del Dipartimento
attivita'   produttive  della  regione  Calabria,  che  autorizza  la
societa'  «La  Certosa S.r.l.» al confezionamento dell'acqua minerale
denominata  «Certosa  Fonte Pietre Bianche» in bottiglie PET Cobiter,
prodotte  direttamente  nello  stabilimento,  utlizzando  le preforme
fornite   dalla   societa'   «Cobarr  S.p.a.»,  con  sede  in  Anagni
(Frosinone),  con  le  indicazioni delle fasi di fabbricazione, dalle
capacita' di cl 33, 50, 75, 100, 150, 200 prodotti direttamente nello
stesso stabilimento;
  Visto il decreto legislativo 25 gennaio 1992, n. 105;
  Visto il decreto legislativo 4 agosto 1999, n. 339;
  Visto il D.P.G.R. n. 354 del 24 giugno 1999;
  Vista la legge regionale n. 7 del 13 maggio 1996;
  Visto   il  documento  istruttorio  redatto  dal  responsabile  del
procedimento  ai sensi e per gli effetti dell'art. 4 e seguenti della
legge   regionale   n.  19/2001  che  attesta  la  regolarita'  e  la
legittimita' dell'atto medesimo;
  Su  proposta  del  dirigente del servizio che, viste le motivazioni
espresse   nell'atto   e   nel   documento  istruttorio,  attesta  la
legittimita' del presente provvedimento;
                              Decreta:
  Per quanto in premessa, che qui s'intende ripetuto e confermato, in
esecuzione  del decreto legislativo 25 gennaio 1992, n. 105, articoli
5  e 6, integrato e modificato dall'art. 17 del decreto legislativo 4
agosto 1999, n. 339:
    1) rilasciare  l'autorizzazione  sanitaria  regionale  in  favore
della  societa'  «La  Certosa  S.r.l.», con sede in via Trieste, pal.
MiraEdil  di Rende e stabilimento nel comune di Polia (Vibo Valentia)
loc.  Camarda,  per  l'utilizzazione  dell'acqua  minerale denominata
«Certosa  Fonte Pietre Bianche», in bottiglie PET Cobiter nei formati
cl  33,  50,  75,  100,  150, 200, prodotte direttamente nello stesso
stabilimento   utilizzando   le   preforme   fornite  dalla  societa'
autorizzata, con le indicazioni delle fasi di fabbricazione;
    2) darsi  atto  che  sulle  etichette  o  sui recipienti dovranno
essere  riportate  le  indicazioni  di  cui  all'art.  11 del decreto
legislativo n. 105/1992 e successive modificazioni e integrazioni;
    3) che  copia  del  presente  provvedimento  sara'  trasmessa  al
Ministero  della  salute  e sara' pubblicato nella Gazzetta Ufficiale
della Repubblica e nel bollettino ufficiale della regione Calabria.
      Catanzaro, 21 ottobre 2003
                                               Il dirigente: Brancati