IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI Visto l'art. 5 della legge 24 febbraio 1992, n. 225; Visto l'art. 107 del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112; Visto il decreto-legge 7 settembre 2001, n. 343, convertito, con modificazioni, dalla legge 9 novembre 2001, n. 401; Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri in data 5 marzo 2004, con il quale e' stato dichiarato, fino al 1° marzo 2005, lo stato di emergenza in relazione alla crisi idrica determinata dall'inquinamento dell'acquedotto del comune di Tolentino; Considerata la grave situazione di crisi ambientale determinatasi a seguito dello sviluppo, nel lago Fiastra, che alimenta l'acquedotto del comune di Tolentino, di un'alga denominata «Oscillatoria rubescens»; Considerato che dalle cellule di detta alga si sviluppano sostanze tossiche per l'organismo umano che non vengono bloccate dai normali processi di depurazione delle acque; Considerato che detta situazione ha determinato l'impossibilita' di utilizzare le risorse idriche per usi civici nel territorio del comune medesimo, con conseguente grave pregiudizio per la popolazione nonche' con notevoli ripercussioni sulle attivita' artigianali e commerciali del luogo; Considerato altresi', che la situazione emergenziale in atto in detto ambito territoriale potrebbe aggravarsi notevolmente in considerazione del fatto che il comune di Tolentino sara' interessato da una serie di manifestazioni di rilievo internazionale in occasione del settimo centenario della morte di San Nicola, con conseguente afflusso nel territorio in questione di decine di migliaia di pellegrini provenienti da tutto il mondo; Ravvisata, quindi, la necessita' di adottare misure di carattere straordinario ed urgente, finalizzate al superamento della situazione di emergenza ed al ritorno alle normali condizioni di vita; Acquisita l'intesa della regione Marche; Su proposta del capo del Dipartimento della protezione civile della Presidenza del Consiglio dei Ministri; Dispone: Art. 1. 1. Il sindaco del comune di Tolentino e' nominato commissario delegato per l'emergenza di cui in premessa, e provvede alla realizzazione degli interventi urgenti necessari a garantire la quantita' e la qualita' della risorsa idrica per gli usi umani nel territorio del medesimo comune, ed in via generale, all'adozione di tutte le iniziative finalizzate al ritorno alle normali condizioni di vita. 2. Il commissario delegato provvede al compimento, in termini di somma urgenza, dei tratti mancanti dell'acquedotto del Nera a monte della sorgente di Valcimarra ed in particolare alla realizzazione di un collegamento di rete tra l'acquedotto medesimo e quello di Tolentino, finalizzato ad integrare in modo adeguato le risorse idropotabili da cui si approvvigiona l'acquedotto di Tolentino. 3. Il commissario delegato, nelle more del completamento delle opere di cui al comma 2, e con particolare riferimento al possibile aggravamento della situazione di crisi in concomitanza con le manifestazioni di rilievo internazionale di cui in premessa, provvede all'adozione di tutte le iniziative necessarie a garantire la disponibilita' di acqua potabile nel territorio del comune di Tolentino.