Con  decreto  ministeriale n. 557/PAS-50.2963/C/80 del 21 ottobre
2004  e'  stata  rifiutata  l'iscrizione nel Catalogo nazionale delle
armi  comuni  da  sparo  della  pistola  a rotazione singola e doppia
azione  «Smith  &  Wesson»  mod. 500  cal. .500 Smith & Wesson Magnum
(canna mm 77 con compensatore mm 102) - tamburo 5 cartucce:
    considerando  necessario  limitare  la circolazione di armi corte
che,  per  le  dimensioni,  presentano  un  relativamente  esuberante
rapporto  potenza occultabilita' (il calibro proposto nel revolver in
esame,  il .500 Smith & Wesson Magnum, e' in grado di sviluppare, con
le munizioni commerciali oggi esistenti, energie che vanno dai 233 ai
357  chilogrammetri,  pari  ad  oltre  7  volte quella sviluppata dal
munizionamento  ordinario  in  uso  alle Forze di Polizia) e che, nel
caso  di  specie,  tale  rapporto,  in  ragione  delle piu' contenute
dimensioni  della  canna,  risulta  addirittura  piu'  sfavorevole di
quello  per  il quale, con decreto pari numero dell'8 settembre 2004,
si era ritenuto di dover esprimere una valutazione negativa;
    ritenendo  che,  in  ogni caso, l'arma in questione impiegherebbe
munizioni  .500 Magnum che, ove si ammettesse a catalogazione l'arma,
diverrebbero di uso civile sull'intero territorio nazionale;
    considerando   di  dover  adottare,  in  relazione  alle  attuali
condizioni  dell'ordine  e  della  sicurezza  pubblica,  ogni cautela
necessaria  ad  evitare  la  circolazione  di  armi corte in grado di
impiegare  munizioni che, dotate di grande velocita' (i 3 caricamenti
previsti  variano  dai  495  ai  511  m/s),  presentano, nelle comuni
versioni  di caricamento, elevata capacita' lesiva e di perforazione,
anche nei confronti di ordinarie protezioni balistiche.