IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  Visto il decreto del Presidente della Repubblica in data 2 dicembre
2004,  con  il  quale  l'on. Mario Baccini e' stato nominato Ministro
senza portafoglio;
  Visto  il  proprio decreto in data 3 dicembre 2004, con il quale al
predetto Ministro senza portafoglio e' stato conferito l'incarico per
la funzione pubblica;
  Visto  il decreto del Presidente della Repubblica in data 12 giugno
2001,   con   il  quale  l'on.  Learco  Saporito  e'  stato  nominato
Sottosegretario di Stato alla Presidenza dei Consiglio dei Ministri;
  Vista la legge 23 agosto 1988, n. 400;
  Visto il decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 303;
  Visto il decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165;
  Ritenuto  opportuno delegare funzioni specifiche al Ministro per la
funzione pubblica;
  Sentito il Consiglio dei Ministri;
                              Decreta:
                               Art. 1.
  1.  A  decorrere dal 3 dicembre 2004, il Ministro senza portafoglio
per  la funzione pubblica on. Mario Baccini e' delegato ad esercitare
le   funzioni  di  coordinamento,  di  indirizzo,  di  promozione  di
iniziative,  anche  normative,  di  vigilanza  verifica, nonche' ogni
altra  funzione  attribuita  dalle vigenti disposizioni al Presidente
del     Consiglio     dei    Ministri,    relative    all'innovazione
dell'organizzazione  e  delle  attivita'  nel  settore  pubblico e al
lavoro  pubblico.  Sono,  altresi',  delegate al Ministro le seguenti
funzioni:
    a) l'organizzazione,   il  riordino  ed  il  funzionamento  delle
pubbliche   amministrazioni,   anche   in  riferimento  ad  eventuali
iniziative   normative   di  razionalizzazione  degli  enti  e  delle
autorita'  indipendenti,  nonche'  il  coordinamento  delle attivita'
inerenti  all'attuazione  del  decreto  legislativo 31 marzo 1998, n.
112;
    b) le  iniziative  di  riordino  e  razionalizzazione di organi e
procedure;
    c) le  iniziative dirette ad assicurare l'efficacia, l'efficienza
e  l'economicita'  delle  pubbliche  amministrazioni,  la trasparenza
dell'azione   amministrativa,   il  miglioramento  dei  rapporti  tra
pubblica  amministrazione e cittadini e la riduzione dei costi per le
imprese;
    d) le  iniziative  e  le  misure  di  carattere  generale volte a
garantire  la  piena  ed  effettiva  applicazione ed attuazione delle
leggi  nelle  pubbliche amministrazioni, nonche' quelle inerenti alle
sedi  di  lavoro, ai servizi sociali e alle strutture delle pubbliche
amministrazioni;
    e) le  attivita'  di indirizzo, coordinamento e programmazione in
materia   di   formazione,   di   aggiornamento  professionale  e  di
valorizzazione  del  personale  delle  pubbliche  amministrazioni, la
programmazione  e  la  gestione delle risorse nazionali e comunitarie
assegnate   e   destinate   alla   formazione,   le   iniziative  per
l'attivazione   di   servizi   nelle  pubbliche  amministrazioni,  le
iniziative  per  incentivare la mobilita', il lavoro a tempo parziale
ed il lavoro a distanza;
    f) l'attuazione  della  legge  29 marzo  1983, n. 93; del decreto
legislativo   6 settembre  1989,  n.  322;  del  decreto  legislativo
30 marzo  2001,  n.  165;  della  legge 20 marzo 1975, n. 70, e delle
altre  leggi di soppressione e riordino di enti e organismi pubblici;
della  legge  7 giugno  2000,  n. 150; della legge 12 giugno 1990, n.
146,  e  successive  modificazioni  ed integrazioni, limitatamente ai
dipendenti   delle   amministrazioni   pubbliche   dei   comparti  di
contrattazione  collettiva  e  delle  autonome aree di contrattazione
della  dirigenza,  di  cui  ai  contratti collettivi nazionali quadro
2 giugno  1998  e  25 novembre  1998,  e  successive integrazioni, al
personale    delle    magistrature    amministrativa,   contabile   e
dell'Avvocatura   dello   Stato,   della   carriera   prefettizia   e
diplomatica,  ai professori e ricercatori universitari, ai dipendenti
degli  enti  che svolgono la loro attivita' nelle materie contemplate
dall'art.  1 del decreto legislativo del Capo provvisorio dello Stato
17 luglio  1947,  n.  691,  e  dalle  leggi  4 giugno 1985, n. 281, e
successive  modificazioni ed integrazioni, e 10 ottobre 1990, n. 287,
nonche'  al  personale  dipendente  dagli enti di cui all'art. 70 del
decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165;
    g) le  funzioni attribuite dal decreto legislativo 5 giugno 1998,
n. 204, al Presidente del Consiglio dei Ministri;
    h) il coordinamento dell'attivita' normativa ed amministrativa di
semplificazione  delle norme e delle procedure, ai sensi dell'art. 11
della legge 6 luglio 2002, n. 137;
    i) il coordinamento dell'attivita' normativa di razionalizzazione
e  riordino di cui all'art. 1, comma 1, della legge 6 luglio 2002, n.
137;
    l) le  funzioni  attribuite dalla normativa vigente al Presidente
del  Consiglio  dei  Ministri  in  materia  di Scuola superiore della
pubblica  amministrazione,  Formez,  Agenzia  per  la  rappresentanza
negoziale delle pubbliche amministrazioni presidenza della Conferenza
dei  dirigenti  generali  preposti  ai  servizi  del  personale  e di
organizzazione;
    m) le  attivita' di confronto e rappresentanza internazionali sui
temi  della  qualita'  dei  servizi, della riforma e dell'innovazione
delle pubbliche amministrazioni;
    n) il  conferimento  degli incarichi di direzione degli uffici di
livello  dirigenziale  generale,  di  cui  all'art.  19, comma 4, del
decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165;
    o) le  attivita'  residuali  della  segreteria  dei ruoli unici e
l'attuazione  della  legge  27  ottobre  1988,  n. 482, e della legge
15 luglio 2002, n. 145;
    p) la    rivisitazione    del    regime   delle   responsabilita'
amministrative  e  contabili  dei  pubblici dipendenti in ragione del
mutato quadro normativo in materia di pubblico impiego;
    q) il  coordinamento  dell'attuazione  delle  deleghe di cui alla
legge  6 luglio  2002, n. 137, e successive modificazioni, in materia
di riorganizzazione delle strutture di Governo;
    r) la  razionalizzazione  degli  apparati  centrali  e periferici
della  pubblica  amministrazione  in  rapporto  ai  nuovi  modelli di
decentramento amministrativo;
    s) la governance funzionale dell'intervento dei soggetti pubblici
o a prevalente partecipazione pubblica nei servizi resi ai cittadini;
    t) la  definizione  di  programmi  generali  ed unitari dell'alta
formazione  per  i  dirigenti  pubblici,  nonche'  dell'aggiornamento
professionale e della specializzazione dei dipendenti pubblici;
    u) la definizione dei modelli organizzativi e di funzionamento di
Ministeri,  enti pubblici ed i conseguenti riflessi sugli assetti del
personale e dei processi di mobilita'.
  2.  Sono  altresi'  delegate  tutte  le  competenze  attribuite  da
disposizioni   normative   direttamente   al   Ministro,   ovvero  al
Dipartimento della funzione pubblica.
  3.  Il  Ministro  opera  in  costante  raccordo con il Ministro per
l'innovazione  e le tecnologie al fine di assicurare il coordinamento
tra  gli  interventi  oggetto  della  presente  delega  e  quelli che
riguardano  le  pubbliche  amministrazioni, gia' delegati al predetto
Ministro.
  4.  Il  Ministro  opera  in  costante  raccordo con il Ministro per
l'attuazione  del programma di governo con riguardo alle attivita' di
valutazione e controllo strategico nelle amministrazioni dello Stato.