IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  Visto l'art. 5 della legge 24 febbraio 1992, n. 225;
  Visto l'art. 107 del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112;
  Visto  il  decreto-legge  7 settembre 2001, n. 343, convertito, con
modificazioni, dalla legge 9 novembre 2001, n. 401;
  Visto  il  decreto  del  Presidente  del Consiglio dei Ministri del
18 marzo  1999  relativo  alla dichiarazione dello stato di emergenza
nel  territorio  dei  comuni  di  Cengio  e  Saliceto  in ordine alla
situazione   di   crisi  socio-ambientale,  nonche'  il  decreto  del
Presidente  del  Consiglio  dei Ministri del 22 dicembre 2000, con il
quale  il  medesimo  stato  d'emergenza  e'  stato  prorogato fino al
31 dicembre 2002;
  Visto  il  successivo  decreto  del  Presidente  del  Consiglio dei
Ministri  del  20 dicembre  2002,  con  il  quale  il  predetto stato
d'emergenza e' stato prorogato fino al 31 dicembre 2004;
  Viste  le  richieste dei sindaci di alcuni comuni delle province di
Asti,  Alessandria, e della Comunita' montana Langa delle Valli Belbo
Bormida e Uzzone;
  Viste   le   richieste   delle   amministrazioni   provinciali   di
Alessandria, Cuneo e Savona;
  Considerato che nel territorio dei comuni di Cengio e Saliceto sono
tuttora  in  corso  gli  interventi  straordinari  per  la  messa  in
sicurezza,   lo  smaltimento  dei  reflui  e  la  bonifica  dell'area
industriale ACNA di Cengio - Saliceto;
  Considerato  che  permane  la  necessita'  di  tutela  della salute
pubblica  e dell'ambiente dal pericolo di danni derivanti dal mancato
completamento  degli interventi di messa in sicurezza della rilevante
massa  di  rifiuti  industriali  pericolosi  presenti nell'area dello
stabilimento Acna e sulle sponde del fiume Bormida;
  Visti  gli  esiti della riunione tenutasi il giorno 11 gennaio 2005
presso  il  Dipartimento della protezione civile della Presidenza del
Consiglio   dei  Ministri,  indetta  al  fine  di  affrontare  alcune
problematiche  relative  all'emergenza  socio-ambientale  in atto nel
territorio dei comuni di Cengio e Saliceto, in cui le regioni Liguria
e   Piemonte  ed  il  Ministero  dell'ambiente  e  della  tutela  del
territorio,  hanno  evidenziato  la  ineludibile esigenza, al fine di
completare   con   ogni  urgenza  gli  interventi  indispensabili  al
superamento  del  contesto emergenziale di cui trattasi, di fruire di
un'ulteriore proroga dello stato d'emergenza, anche per assicurare la
permanenza  di  un  unico  centro commissariale di approvazione delle
ulteriori iniziative di completamento;
  Vista  la  condivisione  espressa dalle amministrazioni intervenute
alla  predetta  riunione sulla nomina del Prefetto di Genova Giuseppe
Romano a Commissario delegato;
  Vista  la  direttiva  del  Presidente del Consiglio dei Ministri in
data  22 ottobre  2004  recante  «Indirizzi  in materia di protezione
civile   in  relazione  all'attivita'  contrattuale  riguardante  gli
appalti  pubblici  di  lavori,  di  servizi e di forniture di rilievo
comunitario»;
  Ritenuto    quindi   necessario   disporre   un'ulteriore   proroga
esclusivamente  per assicurare il completamento delle iniziative gia'
intraprese,   limitando   il  contesto  derogatorio  dell'ordinamento
giuridico   vigente   alla   normativa   ambientale,  territoriale  e
socio-economica;
  Viste le richieste dei Presidenti delle regioni Liguria e Piemonte;
  Ritenuto  che per l'evento di specie ricorrono i presupposti di cui
all'art. 5, comma 1, della legge 24 febbraio 1992, n. 225;
  Vista  la  deliberazione del Consiglio dei Ministri, adottata nella
riunione del 14 gennaio 2005;
                              Decreta:
  Ai  sensi  e  per  gli  effetti  dell'art.  5, comma 1, della legge
24 febbraio  1992,  n.  225,  per le motivazioni e con le limitazioni
degli  ambiti  derogatori  di  cui in premessa, e' prorogato, fino al
31 dicembre  2006, lo stato di emergenza nel territorio dei comuni di
Cengio    e   Saliceto   in   ordine   alla   situazione   di   crisi
socio-ambientale.
  Il  prefetto  di  Genova  Giuseppe  Romano  e' nominato Commissario
delegato del Presidente del Consiglio dei Ministri.
  Con  successiva ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri
si  provvedera'  a  disciplinare  i  compiti da assegnare al predetto
Commissario delegato e gli aspetti inerenti al subentro al precedente
Commissario delegato.
  Il presente decreto sara' pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della
Repubblica italiana.
    Roma, 14 gennaio 2005
                                            Il Presidente: Berlusconi