IL DIRETTORE GENERALE
                       della giustizia civile

  Visto  il  decreto  legislativo 25 luglio 1998, n. 286, testo unico
delle  disposizioni  concernenti  la  disciplina  dell'immigrazione e
norme  sulla  condizione  dello  straniero, cosi' come modificato con
legge 30 luglio 2002, n. 189;
  Visto il decreto del Presidente della Repubblica 31 agosto 1999, n.
394,  recante  norme  di attuazione del citato decreto legislativo n.
286/1998,  a  norma dell'art. 1, comma 6, cosi' come modificato dalla
legge n. 189/2002;
  Visto  altresi'  il  decreto legislativo 27 gennaio 1992, n. 115 di
attuazione della direttiva n. 89/48/CEE del 21 dicembre 1988 relativa
ad  un  sistema  generale  di riconoscimento di diplomi di istruzione
superiore che sanzionano formazioni professionali di durata minima di
tre anni;
  Visto  il decreto del Presidente della Repubblica 5 giugno 2001, n.
328  contenente  «Modifiche  ed  integrazioni  della  disciplina  dei
requisiti  per l'ammissione all'esame di Stato e delle relative prove
per  l'esercizio  di talune professioni, nonche' della disciplina dei
relativi ordinamenti»;
  Vista  l'istanza della sig.ra Baleyeva Natalia Anatolievna, nata il
25 marzo   1977  a  Sverdlovsk  (Ekaterinburg)  (Federazione  russa),
cittadina  russa,  diretta  ad  ottenere,  ai  sensi dell'art. 49 del
decreto  del  Presidente  della  Repubblica  n. 394/1999 in combinato
disposto  con  l'art.  12  del  decreto  legislativo  n. 115/1992, il
riconoscimento del titolo accademico-professionale di «ingegnere» con
specializzazione  in  «tecnologia  della  trasformazione  chimica del
legname»  conseguito  in  Russia  e rilasciato dall'Accademia statale
tecnico  forestale degli Urali di Ekaterinburg (Federazione russa) in
data  21 giugno  2000,  ai fini dell'accesso all'albo ed esercizio in
Italia della professione di «ingegnere».
  Preso  atto  che il titolo cosi' conseguito conferisce in Russia il
diritto  ad esercitare le attivita' professionali di competenza della
qualifica  di  cui e' in possesso la sig.ra Baleyeva, come confermato
nella nota dell'ambasciata d'Italia a Mosca del 29 agosto 2003;
  Viste  le  determinazioni  della Conferenza di servizi nelle sedute
del 27 gennaio 2005;
  Considerato  il  parere  del rappresentante del Consiglio nazionale
degli  ingegneri  espresso  nella seduta di cui sopra e nella nota in
atti datata 21 febbraio 2005;
  Rilevato  che  comunque  permangono  differenze  tra  la formazione
accademico-professionale  richiesta  in  Italia per l'esercizio della
professione  di ingegnere - settore industriale e quella di cui e' in
possesso  l'istante,  per  cui  appare necessario applicare le misure
compensative;
  Visto  l'art.  49,  comma  3,  del  decreto  del  Presidente  della
Repubblica del 31 agosto 1999, n. 394;
  Visto  l'art.  6,  n. 1, del decreto legislativo n. 115/1992, sopra
indicato;
  Visti  gli  articoli 6  del decreto legislativo n. 286/1998 - cosi'
come  modificato  dalla  legge  n. 189/2002 - e 14 e 39, comma 7, del
decreto  del  Presidente  della  Repubblica  n.  394/1999, per cui la
verifica  del rispetto delle quote relative ai flussi di ingresso nel
territorio  dello  Stato di cui all'art. 3 del decreto legislativo n.
286/1998  non e' richiesta per i cittadini stranieri gia' in possesso
di un permesso di soggiorno per lavoro subordinato, lavoro autonomo o
per motivi familiari;
  Considerato   che  la  sig.ra  Baleyeva  possiede  un  permesso  di
soggiorno  rilasciato dalla questura di Roma in data 26 ottobre 2002,
rinnovato  in  data  2 novembre 2004 con validita' fino al 2 novembre
2006, per motivi familiari;
                              Decreta:

                               Art. 1.
  Alla  sig.ra  Baleyeva Natalia Anatolievna, nata il 25 marzo 1977 a
Sverdlovsk  (Ekaterinburg)  (Federazione  Russa), cittadina russa, e'
riconosciuto  il titolo professionale di cui in premessa quale titolo
valido  per  l'iscrizione  all'albo  degli  «ingegneri»  sezione  A -
settore  industriale e l'esercizio della professione in Italia, fatta
salva la perdurante validita' del permesso di soggiorno e il rispetto
delle quote dei flussi migratori.