IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI Visto il decreto del Presidente della Repubblica 23 aprile 2005, con il quale l'on. Stefania Prestigiacomo e' stata nominata Ministro senza portafoglio; Visto il proprio decreto 23 aprile 2005, con il quale al predetto Ministro senza portafoglio e' stato conferito l'incarico per le pari opportunita'; Vista la legge 23 agosto 1988, n. 400; Visto il decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 303; Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 4 agosto 2000, recante l'ordinamento delle strutture generali della Presidenza del Consiglio dei Ministri ed in particolare l'art. 18 relativo al Dipartimento per le pari opportunita', nonche' il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 28 ottobre 1997, n. 405, recante regolamento per l'istituzione ed organizzazione del predetto Dipartimento; Vista la piattaforma di azione adottata dalla IV Conferenza mondiale delle Nazioni Unite sulle donne, svoltasi a Pechino nel settembre del 1995, che indica come obiettivo dell'azione dei Governi l'acquisizione di poteri e responsabilita' da parte delle donne e come metodo la verifica della non discriminazione dei sessi; Vista la legge 6 febbraio 1996, n. 52, ed in particolare l'art. 18; Vista la direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri 27 marzo 1997: «Azioni volte a promuovere l'attribuzione di poteri e responsabilita' alle donne, a riconoscere e garantire liberta' di scelte e qualita' sociale a donne e uomini»; Visti gli articoli 13, 137 e 141, del Trattato sull'Unione europea, come modificato dal Trattato di Amsterdam, ratificato dal Parlamento italiano con la legge 16 giugno 1998, n. 209; Vista la relazione della Commissione delle Comunita' europee sull'attuazione della raccomandazione n. 96/694 del Consiglio, del 2 dicembre 1996, sulla partecipazione equilibrata delle donne e degli uomini al processo decisionale, COM (2000) 120 del 7 marzo 2000, nonche' le comunicazioni della medesima Commissione sull'attuazione di una strategia quadro comunitaria per la parita' tra donne e uomini (2001-2005) n. 355 del 7 giugno 2000 e n. 119 del 2 marzo 2001; Vista la direttiva 2000/43 CE del Consiglio, del 29 giugno 2000, che attua il principio della parita' di trattamento tra le persone indipendentemente dalla razza e dall'origine etnica, nonche' la direttiva 2000/78 del Consiglio, del 27 novembre 2000, che stabilisce un quadro generale per la parita' di trattamento in materia di occupazione e di condizioni di lavoro; Vista la Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea del 7 dicembre 2000, ed in particolare l'art. 21; Sentito il Consiglio dei Ministri; Decreta: Art. 1. A decorrere dal 23 aprile 2005, il Ministro senza portafoglio per le pari opportunita' on. Stefania Prestigiacomo e' delegato ad esercitare le funzioni di programmazione, indirizzo e coordinamento di tutte le iniziative, anche normative, nonche' ogni altra funzione attribuita dalle vigenti disposizioni al Presidente del Consiglio dei Ministri nelle materie concernenti la promozione di pari opportunita' tra uomini e donne, nonche' la prevenzione e rimozione di ogni forma e causa di discriminazione. In particolare, salve le competenze attribuite dalla legge ai singoli Ministri, il Ministro per le pari opportunita' e' delegato: a) a promuovere e coordinare le azioni di Governo volte ad assicurare l'attuazione delle politiche in materia di pari opportunita' tra uomo e donna con riferimento ai temi della salute, della scuola, dell'ambiente, della famiglia, del lavoro e delle cariche elettive; b) a promuovere e coordinare le azioni di Governo volte a prevenire e rimuovere le discriminazioni per cause direttamente o indirettamente fondate, in particolare, sulla razza, il colore della pelle o l'origine etnica o sociale, le caratteristiche genetiche, la lingua, la religione o le convinzioni personali, le opinioni politiche o di qualsiasi altra natura, l'appartenenza ad una minoranza nazionale, il patrimonio, la nascita, gli handicap, l'eta' e le tendenze sessuali; c) ad adottare le iniziative necessarie per la programmazione, l'indirizzo, il coordinamento ed il monitoraggio dei fondi strutturali europei in materia di pari opportunita'; d) ad esercitare tutte le attribuzioni del Presidente del Consiglio dei Ministri previste dalla legge 22 giugno 1990, n. 164, e successive modificazioni; e) a sottoporre al Presidente del Consiglio dei Ministri la proposta di esercitare i poteri previsti dall'art. 5, comma 2, lettera c), della legge 23 agosto 1988, n. 400, in tutte le materie delegate, in caso di persistente violazione del principio della non discriminazione.