IL COMITATO INTERMINISTERIALE PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA

  Vista  la  legge  21 dicembre  2001,  n.  443,  che, all'art. 1, ha
stabilito   che   le   infrastrutture   pubbliche  e  private  e  gli
insediamenti  strategici  e  di  preminente  interesse  nazionale, da
realizzare  per  la  modernizzazione e lo sviluppo del Paese, vengano
individuati  dal  Governo attraverso un programma formulato secondo i
criteri e le indicazioni procedurali contenuti nello stesso articolo,
demandando   a  questo  Comitato  di  approvare,  in  sede  di  prima
applicazione  della legge, il suddetto programma entro il 31 dicembre
2001;
  Vista  la  legge  1° agosto 2002, n. 166, che, all'art. 13, oltre a
recare  modifiche  al  menzionato art. 1 della legge n. 443/2001 e ad
autorizzare limiti di impegno quindicennali per la progettazione e la
realizzazione  delle  opere incluse nel programma approvato da questo
Comitato,  prevede  che  gli  interventi  medesimi  siano compresi in
intese  generali  quadro  tra  il  Governo  e  ogni singola regione o
provincia   autonoma,   al   fine   del   congiunto  coordinamento  e
realizzazione delle opere;
  Visto  il  decreto  legislativo  20 agosto  2002, n. 190, attuativo
dell'art. 1 della menzionata legge n. 443/2001;
  Visti,  in  particolare,  l'art.  1 della citata legge n. 443/2001,
come  modificato dall'art. 13 della legge n. 166/2002, e l'art. 2 del
decreto legislativo n. 190/2002, che attribuiscono la responsabilita'
dell'istruttoria  e  la funzione di supporto alle attivita' di questo
Comitato  al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, che puo'
in proposito avvalersi di apposita «struttura tecnica di missione»;
  Visto  il decreto del Presidente della Repubblica 8 giugno 2001, n.
327,   recante  il  testo  unico  delle  disposizioni  legislative  e
regolamentari  in  materia  di  espropriazione per pubblica utilita',
nella  stesura risultante dalle modifiche apportate - da ultimo - dal
decreto legislativo 27 dicembre 2002, n. 302;
  Visto  l'art.  11  della  legge  16 gennaio  2003,  n.  3,  recante
«Disposizioni  ordinamentali in materia di pubblica amministrazione»,
secondo  il  quale, a decorrere dal 1° gennaio 2003, ogni progetto di
investimento  pubblico  deve  essere  dotato  di  un  codice unico di
progetto (CUP);
  Visto  l'art.  4  della  legge 24 dicembre 2003, n. 350, e visti in
particolare:
    i  commi  134  e  seguenti,  ai  sensi  dei quali la richiesta di
assegnazione  di  risorse  a  questo  Comitato, per le infrastrutture
strategiche  che presentino un potenziale ritorno economico derivante
dalla  gestione  e  che  non siano incluse nei piani finanziari delle
concessionarie  e  nei  relativi  futuri atti aggiuntivi, deve essere
corredata    da    un'analisi    costi-benefici   e   da   un   piano
economico-finanziario  redatto  secondo  lo  schema tipo approvato da
questo Comitato;
    il  comma  176,  che  autorizza  ulteriori  limiti di impegno nel
biennio 2005-2006 per la realizzazione delle opere strategiche di cui
alle leggi citate ai punti precedenti;
    il  comma  177  -  come  sostituito  dall'art.  1,  comma 13, del
decreto-legge  12 luglio  2004,  n.  168,  convertito  nella legge 31
luglio  2004,  n.  191 - che reca precisazioni in merito ai limiti di
impegno  iscritti  nel bilancio dello Stato in relazione a specifiche
disposizioni legislative;
  Vista  la  delibera 21 dicembre 2001, n. 121 (Gazzetta Ufficiale n.
51/2002  S.O.), con la quale questo Comitato, ai sensi del piu' volte
richiamato  art.  1  della  legge  n.  443/2001,  ha  approvato il 1°
Programma  delle  opere  strategiche, che, all'allegato 1, include la
voce  «Allacciamenti  ferroviari  e stradali grandi hub aeroportuali»
per un importo complessivo di 309,874 Meuro;
  Vista  la  delibera 27 dicembre 2002, n. 143 (Gazzetta Ufficiale n.
87/2003, errata corrige nella Gazzetta Ufficiale n. 140/2003), con la
quale  questo  Comitato ha definito il sistema per l'attribuzione del
CUP,  che  deve  essere richiesto dai soggetti responsabili di cui al
punto 1.4 della delibera stessa;
  Vista  la  delibera  25 luglio  2003,  n. 63 (Gazzetta Ufficiale n.
248/2003),  con  la  quale questo Comitato ha formulato, tra l'altro,
indicazioni di ordine procedurale riguardo alle attivita' di supporto
che  il  Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e' chiamato a
svolgere  ai  fini  della  vigilanza sull'esecuzione degli interventi
inclusi nel 1° Programma delle infrastrutture strategiche;
  Vista  la  delibera  27 maggio  2004,  n.  11,  con la quale questo
Comitato  ha  approvato lo schema tipo di piano economico-finanziario
ai  sensi  del richiamato art. 4, comma 140, della legge n. 350/2003,
prevedendo che di norma, a corredo della richiesta di finanziamento a
carico delle risorse dell'art. 13 della legge n. 166/2002, come sopra
rifinanziato,  venga  presentato  il piano sintetico, ma esplicitando
che   questo  Comitato  stesso,  in  sede  di  approfondimento,  puo'
richiedere la presentazione del piano analitico completo;
  Vista  la  delibera 29 settembre 2004, n. 24 (Gazzetta Ufficiale n.
276/2004),  con la quale questo Comitato ha stabilito che il CUP deve
essere  riportato  su  tutti  i documenti amministrativi e contabili,
cartacei   ed   informatici,  relativi  a  progetti  di  investimento
pubblico, e deve essere utilizzato nelle banche dati dei vari sistemi
informativi, comunque interessati ai suddetti progetti;
  Vista  la  sentenza  n.  303 del 25 settembre 2003, con la quale la
Corte  costituzionale,  nell'esaminare le censure mosse alla legge n.
443/2001   ed   ai   decreti   legislativi   attuativi,  si  richiama
all'imprescindibilita'  dell'intesa  tra  Stato  e singola regione ai
fini dell'attuabilita' del programma delle infrastrutture strategiche
interessanti il territorio di competenza, sottolineando come l'intesa
possa   anche   essere  successiva  ad  un'individuazione  effettuata
unilateralmente dal Governo e precisando che i finanziamenti concessi
all'opera  sono  da  considerare  inefficaci  finche' l'intesa non si
perfezioni;
  Visto  il  Documento di programmazione economico-finanziaria (DPEF)
2004-2007, che, alla voce «Allacciamenti ferroviari e stradali grandi
hub   aeroportuali»,   inserisce  l'intervento  «Hub  aeroportuali  -
allacciamenti   metro   Parma»   tra   le  iniziative  potenzialmente
attivabili nel periodo considerato;
  Visto il decreto emanato dal Ministro dell'interno il 14 marzo 2003
di  concerto  con  il  Ministro  della  giustizia e il Ministro delle
infrastrutture  e dei trasporti, integrato dal decreto 8 giugno 2004,
con  il  quale  - in relazione al disposto dell'art. 15, comma 5, del
decreto  legislativo n. 190/2002 - e' stato costituito il Comitato di
coordinamento per l'alta sorveglianza delle grandi opere;
  Vista  la  nota  n. COM/3001/1 del 5 novembre 2004, con la quale il
coordinatore  del  predetto  Comitato  di  coordinamento  per  l'alta
sorveglianza  delle  grandi  opere  espone  le linee guida varate dal
Comitato nella seduta del 27 ottobre 2004;
  Vista  la  nota 18 novembre 2004, n. 657, con la quale il Ministero
delle  infrastrutture  e  dei  trasporti  ha  trasmesso  la relazione
istruttoria sul progetto preliminare del «Sistema di trasporto rapido
di massa a guida vincolata per la citta' di Parma»;
  Vista  la  nota 17 dicembre 2004, n. 707, con la quale il Ministero
delle  infrastrutture  e  dei  trasporti  ha  trasmesso  la  versione
aggiornata della predetta relazione istruttoria;
  Considerato  che  l'intervento  di  cui  sopra  e' ricompreso nella
Intesa  generale  quadro  tra il Ministero delle infrastrutture e dei
trasporti  e  la  regione Emilia Romagna, sottoscritta il 19 dicembre
2003,  tra  le  infrastrutture  di  interesse  regionale per le quali
concorre  l'interesse  nazionale, nella sezione «Sistemi urbani» alla
voce «Progettazione e realizzazione del trasporto rapido a Parma»;
  Considerato    che   questo   Comitato   ha   conferito   carattere
programmatico  al  quadro finanziario riportato nell'allegato 1 della
suddetta    delibera   n.   121/2001,   riservandosi   di   procedere
successivamente    alla   ricognizione   delle   diverse   fonti   di
finanziamento disponibili per ciascun intervento;
  Udita   la  relazione  del  Ministro  delle  infrastrutture  e  dei
trasporti,  che  specifica  in  modo  articolato  i  contenuti  della
proposta  che  viene  sottoposta  a  questo Comitato - precisando che
viene  richiesta  l'approvazione  del progetto preliminare dell'opera
anche    ai    fini    della    localizzazione   dell'opera   stessa,
dell'attestazione di compatibilita' ambientale e dell'apposizione del
vincolo preordinato all'esproprio - e che poi, in relazione all'esito
del  dibattito  svoltosi in seduta, concorda di rinviare a successiva
occasione  la  questione  dell'assegnazione di finanziamenti a carico
delle  risorse  destinate all'attuazione del 1° Programma delle opere
strategiche;
  Acquisita  in  seduta  l'intesa  del Ministro dell'economia e delle
finanze;
                            Prende atto:
  1)  delle  risultanze  dell'istruttoria  svolta dal Ministero delle
infrastrutture e dei trasporti ed in particolare:
                sotto l'aspetto tecnico-procedurale:
  che  la  realizzazione  dell'opera  si  inserisce  nel programma di
interventi  di  riqualificazione  delle  maggiori  infrastrutture  di
servizio  e  di  accesso  all'area  urbana  di Parma concordato tra i
soggetti  istituzionalmente  competenti  a seguito della scelta della
citta'  quale sede dell'Autorita' europea per la sicurezza alimentare
e  che  il  collegamento  con lo scalo aeroportuale e' esplicitamente
citato   anche   nell'atto  aggiuntivo  alla  citata  Intesa  quadro,
stipulato il 4 agosto 2004;
  che  il  progetto  dell'intervento  prevede  la realizzazione di un
sistema  di  trasporto  a  guida  vincolata,  costituito da tre linee
integrate  tra  loro,  di cui le prime due di metropolitana leggera e
con  un  tracciato che si sviluppa in parte in galleria ed in parte a
raso/trincea:
    la   linea   A,  che  realizza  il  collegamento  dal  parcheggio
«Scambiatore  Nord»  (autostrada)  alla stazione F.S e fino al Campus
universitario,  attraversando il centro storico in direzione nord-sud
lungo il corridoio centrale, e che presenta una lunghezza dell'ordine
di  circa  12 km, di cui circa 4 km in galleria, e n. 26 fermate, con
una distanza interstazionale media dell'ordine di 450 m;
    la  linea  B, che collega la stazione FS all'ospedale Maggiore e,
tramite  l'interconnessione a piazzale Barbieri, all'ospedale «Citta'
di Parma»;
    la  linea  C,  che,  in  relazione  al previsto potenziamento del
servizio  ferroviario  regionale  diretto  tra Parma e Salsomaggiore,
dovrebbe   assicurare   il  collegamento  fra  la  stazione  FS  area
aeroportuale/fieristica  di  Parma  -  utilizzando  per  circa  2  km
l'esistente  linea FS, sulla quale e' prevista la realizzazione della
nuova  fermata «aeroporto» - e realizzare cosi' l'allacciamento della
linea  di  metropolitana  leggera  A  all'aeroporto stesso, oltre che
ponendosi  a servizio delle esistenti limitrofe aree commerciali, sia
a nord che a sud della linea;
  che  il  comune di Parma, in qualita' di soggetto aggiudicatore, ha
trasmesso  il progetto preliminare dell'intervento al Ministero delle
infrastrutture  e dei trasporti, che Io ha ricevuto in data 30 giugno
2003,  e  che  successivamente ha proceduto a rielaborare il progetto
stesso,  comprensivo dello studio di impatto ambientale, inoltrandolo
alla  regione Emilia Romagna, alla provincia, al predetto Ministero e
agli  altri  Ministeri e Enti competenti, mentre comunicava agli Enti
interferiti  che  la  trasmissione  effettuata dalla provincia era da
intendere  effettuata,  per  proprio  conto, ai sensi dell'art. 3 del
decreto legislativo n. 190/2002;
  che  il  comune di Parma - anche a seguito delle indicazioni emerse
dai  soggetti  coinvolti  nella  procedura,  i  quali hanno richiesto
ulteriori  specifici  approfondimenti  -  ha  ritenuto prioritaria la
realizzazione delle linee A e C ed ha chiesto al Ministero istruttore
di  sospendere  ogni  giudizio  relativamente  alla linea B, fornendo
integrazioni,  richieste  soprattutto della provincia, per le altre 2
linee;
  che  il comune di Parma ha proceduto alla pubblicazione di apposito
avviso  dell'avvenuto  deposito  del  progetto  preliminare e del SIA
presso la regione Emilia Romagna e la provincia di Parma;
  che la provincia di Parma, con delibera 7 ottobre 2004, n. 1088, ha
espresso  parere  favorevole,  con prescrizioni, per le linee A e C e
negativo  per  la  linea B, per la quale il comune di Parma non aveva
redatto integrazioni, appunto perche' considerato non prioritario;
  che  la  regione  Emilia Romagna, con delibera di giunta 18 ottobre
2004,  n.  2069,  si e' pronunziata favorevolmente, con prescrizioni,
anche  ai  fini  della  localizzazione  dell'opera limitatamente alle
linee   A  e  C  richiamando,  tra  l'altro,  e  facendo  proprie  le
prescrizioni  dettate  dalla  provincia  e  allegando  il testo della
citata  delibera  della  provincia medesima che indica quale soggetto
competente  - ai sensi della legge regionale del 18 maggio 1999, n. 9
e  successive modifiche e integrazioni - ad esprimere il parere sotto
il profilo della valutazione di impatto ambientale;
  che  il  comune  ha  inviato, tra l'ottobre ed il novembre 2004, al
Ministero   delle   infrastrutture  e  dei  trasporti  documentazione
integrativa,  tra  cui  le  planimetrie  relative  al  tracciato come
modificato  a  seguito  del  recepimento di osservazioni pervenute da
parte degli enti interessati e dalla cittadinanza;
  che  parere  favorevole, con prescrizioni per gli aspetti tecnici e
ambientali, ha espresso anche la Commissione interministeriale per le
metropolitane  di  cui  alla  legge n. 1042/1969 con voto n. 307/L.O.
nella  seduta  del  25 novembre  2004,  riservandosi  un  esame  piu'
puntuale  sugli aspetti economici in sede di valutazione del progetto
definitivo;
  che,  in  relazione  al  ruolo  cardine per lo sviluppo urbanistico
della   citta'  e  dei  trasporti  urbani  e  extraurbani,  e'  stata
individuata una prima «tratta funzionale, costituita dalla parte nord
della  linea A», da scambiatore Nord a Piazza Barbieri, e dalla linea
C (collegamento stazione FS-aeroporto);
  che  il  Ministero  delle infrastrutture e dei trasporti propone le
prescrizioni  da  formulare  in  sede  di  approvazione  del progetto
preliminare;
                     sotto l'aspetto attuativo:
  che il soggetto aggiudicatore e' il comune di Parma;
  che la modalita' prevista per l'affidamento dei lavori e' l'appalto
integrato;
  che  nell'atto  aggiuntivo  del  4 agosto 2004 alla Intesa generale
quadro  del  19 dicembre 2003 il Ministero delle infrastrutture e dei
trasporti,  la  regione  Emilia  Romagna,  la provincia di Parma e il
comune  di  Parma  hanno  convenuto che il potenziamento della citata
tratta  ferroviaria Parma - Fidenza - Salsomaggiore, parte integrante
del   sistema  di  trasporto  metropolitano  e  connessa  allo  scalo
aeroportuale,  sara' progettato e realizzato d'intesa fra provincia e
comune di Parma, RFI e regione Emilia Romagna;
  che  i  tempi  di  predisposizione  del  progetto  definitivo  e di
realizzazione  dell'intervento,  al netto di quelli necessari per gli
espropri e per l'acquisizione del materiale rotabile, sono di massima
indicati in 70 mesi;
                    sotto l'aspetto finanziario:
  che  il  costo complessivo delle linee A e C e' di 306.836.642 euro
di  cui  268.648.660  per  infrastruttura,  37.887.982 per rotabili e
300.000 per somme a disposizione non soggette a IVA;
  che  il costo della sola prima tratta funzionale e' quantificato in
198.661.000 euro, di cui 17.876.000 per materiale rotabile;
  che la richiesta originaria di finanziamento a carico delle risorse
destinate  all'attuazione del 1° Programma delle opere strategiche e'
di 210.000.000 euro, pari al 68,5% del costo dell'opera (ripartito in
184.068.464  euro  per infrastrutture e 25.931.536 euro per materiale
rotabile) e che il comune di Parma, con delibera di giunta 28 ottobre
2004,  n.  1259, si e' impegnato a presentare al proprio Consiglio la
proposta  per  la  costituzione  di una societa' per la realizzazione
dell'investimento  e  a  garantire,  attraverso  detta  societa',  la
copertura  finanziaria residua (31,5%), ipotizzando il coinvolgimento
di  capitali  privati  o  il ricorso al mercato finanziario garantito
dalla gestione dell'opera;
  che,  secondo il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, il
finanziamento  del materiale rotabile puo' essere reso disponibile in
tempo  successivo,  trattandosi di fornitura che entrera' in funzione
ad  opera ultimata, e che pertanto la quota ipotizzata a carico dello
Stato nella 1ª fase e' di 184.068.464 euro;
  che  la  Cassa depositi e prestiti con nota 28 ottobre 2004, n. 78,
ha   espresso  parere  favorevole,  sottolineando  la  necessita'  di
disciplinare  con  apposito  atto  di  concessione  amministrativa  i
rapporti  con il gestore del servizio, rilevando come la capacita' di
rimborso  dei  finanziamenti a titolo oneroso che contragga il Comune
dipende  dall'idoneita'  finanziaria  del gestore a versare un canone
per  la  disponibilita' dell'infrastruttura e formulando osservazioni
specifiche  sul piano economico-finanziario, che hanno portato ad una
parziale rivisitazione del medesimo;
  che   la   regione   interessata,  nella  menzionata  delibera  del
18 ottobre 2004, dichiara di far proprie le osservazioni della locale
Agenzia  dei  trasporti  pubblici,  che  rappresenta  il  rischio  di
eventuali perdite di quote di mercato del trasporto pubblico su ferro
in   relazione  ad  un'applicazione  di  tariffa  media  per  viaggio
superiore  del  28%  rispetto al valore attuale inflazionato al 2008,
anno  di  entrata  in  esercizio  della prima tratta funzionale della
linea A;
  2) delle considerazioni sui profili finanziari svolte dal Ministero
dell'economia e delle finanze ed in particolare:
    che  l'Unita'  tecnica  -  Finanza  di progetto, istituita presso
detto   Ministero,   ritiene  che  un'impostazione  dell'investimento
secondo   schemi  diversi  da  quelli  sviluppati  nel  citato  piano
economico-finanziario,  quale la previsione di un contributo comunale
a  fondo  perduto,  consentirebbe  una  riduzione della contribuzione
statale;
    che  anche  il  Dipartimento  per  le  politiche di sviluppo e di
coesione  del  predetto  Dicastero  rileva  che l'iniziativa presenta
un'elevata  redditivita'  del  capitale  investito,  ipotizzando, del
pari,  il  ricorso  ad  altre  forme  di  finanziamento  che riducano
l'entita' del contributo a fondo perduto richiesto a questo Comitato;
                              Delibera:
  1. Approvazione progetto preliminare.
  1.1  Ai sensi e per gli effetti dell'art. 3 del decreto legislativo
n. 190/2002, nonche' ai sensi dell'art. 10 del decreto del Presidente
della Repubblica n. 327/2001, come modificato dal decreto legislativo
n.  302/2002,  e'  approvato  -  con  le  prescrizioni  proposte  dal
Ministero  delle  infrastrutture  e  dei  trasporti  -  anche ai fini
dell'attestazione   della   compatibilita'  ambientale  dell'opera  e
dell'apposizione  del  vincolo  preordinato all'esproprio il progetto
preliminare  del  «Sistema  di  trasporto  rapido  di  massa  a guida
vincolata per la citta' di Parma», limitatamente alle linee A e C.
  E'  conseguentemente  perfezionata,  ad  ogni  fine  urbanistico ed
edilizio,  l'intesa  Stato-regione  sulla  localizzazione  dell'opera
stessa.
  1.2 Ai sensi del citato art. 3, comma 3, del decreto legislativo n.
190/2002, l'importo di 306.836.642 euro sopra indicato costituisce il
limite di spesa dell'intervento.
  1.3  Le  prescrizioni  citate  al  punto  1.1,  cui e' condizionata
l'approvazione  del progetto e da sviluppare in sede di progettazione
definitiva,  sono riportate nell'allegato, che forma parte integrante
della presente delibera.
  Il  soggetto  aggiudicatore,  in  relazione  alle preoccupazioni di
segno  opposto espresse dai vari soggetti interessati, dovra' inoltre
effettuare  uno  studio complessivo piu' approfondito sulla mobilita'
nell'ambito  del  territorio provinciale e soprattutto comunale e sui
benefici  dell'intervento  in  termini  di  attrazione  del trasporto
privato  e di spostamento del trasporto pubblico su gomma a quello su
rotaia,  nonche'  sull'elasticita'  della  domanda  al  variare delle
tariffe:  in  particolare,  per la linea C dovranno essere sviluppati
gli  scenari di traffico con le possibili evoluzioni della domanda di
mobilita', le simulazioni modellistiche di utenza e la gestione delle
coincidenze  con  il  trasporto  su  gomma necessarie a recapitare le
utenze  all'aeroporto  e  alla  fiera.  In  tale contesto il soggetto
aggiudicatore  approfondira'  la tematica dei rapporti con il gestore
del  servizio  di trasporto segnalata dalla Cassa depositi e prestiti
e,  in  relazione agli esiti degli approfondimenti di cui al presente
comma,  valutera'  anche la proponibilita' di schemi di finanziamento
che comportino una minore contribuzione statale.
  2. Copertura finanziaria.
  La  individuazione  della  copertura  finanziaria  sara' effettuata
allorche'   sara'  disponibile  una  versione  aggiornata  del  piano
economico-analitico che tenga conto degli esiti degli approfondimenti
tecnici  di  cui alle prescrizioni contenute nel citato allegato, che
potrebbero  anche  contenere  il  costo  dell'investimento,  e  degli
ulteriori  approfondimenti  sui  vari  profili  economici  di  cui al
precedente  punto  1.3:  in  detto piano verra' individuato il valore
minimo di contributo, a carico delle risorse destinate all'attuazione
del 1° Programma delle opere strategiche, che consenta al progetto di
mantenere   indici   di   bancabilita'   compresi   entro  soglie  di
accettabilita'  comunemente  utilizzati  nell'analisi  finanziaria di
progetti della tipologia all'esame.
  Il  Ministero  delle  infrastrutture  e dei trasporti provvedera' a
trasmettere  copia aggiornata della scheda prevista dalla delibera n.
63/2003,  che  riporti  tutti i subinterventi riconducibili alla voce
«allacciamenti  ferroviari  e  stradali grandi hub aeroportuali» e la
copertura  finanziaria  disponibile,  fermo  restando  che  la  quota
complessiva  da porre a carico delle risorse destinate all'attuazione
del  1°  Programma  delle  infrastrutture  strategiche  per  tutti  i
subinterventi  di cui sopra non potra' superare - salva compensazione
con  altro  intervento  relativo  alla  regione  interessata - quella
indicata nella richiamata delibera n. 121/2001.
  3. Assegnazione del codice unico di progetto (CUP).
  L'approvazione  del  progetto  preliminare  di  cui al punto 1.1 e'
subordinata  all'assegnazione  del  CUP  definitivo  (codice unico di
progetto), che il soggetto aggiudicatore e' tenuto a richiedere entro
30 giorni dalla pubblicazione della presente delibera.
  Il  CUP  assegnato, ai sensi della delibera n. 24/2004 citata nelle
premesse,  dovra'  essere  evidenziato  in  tutta  la  documentazione
amministrativa e contabile riguardante la singola opera.
  4. Clausole finali.
  4.1  Il  Ministero delle infrastrutture e dei trasporti provvedera'
ad  assicurare,  per  conto  di questo Comitato, la conservazione dei
documenti componenti il progetto preliminare dell'intervento «Sistema
di  trasporto  rapido  di  massa  a  guida vincolata per la citta' di
Parma» approvato con la presente delibera.
  4.2  In  sede  di esame della progettazione definitiva, il predetto
Ministero provvedera' alla verifica di ottemperanza alle prescrizioni
di cui al precedente punto 1.3.
  4.3  Il  medesimo  Ministero provvedera' a svolgere le attivita' di
supporto intese a consentire a questo Comitato di espletare i compiti
di  vigilanza sulla realizzazione delle opere ad esso assegnati dalla
normativa  citata in premessa, tenendo conto delle indicazioni di cui
alla delibera n. 63/2003 sopra richiamata.
  4.4  Questo  Comitato  si  riserva,  in  fase  di  approvazione del
progetto   definitivo   dell'opera   e  in  adesione  alle  richieste
rappresentate  nella  citata  nota  del  coordinatore del Comitato di
coordinamento  per l'alta sorveglianza delle grandi opere, di dettare
prescrizioni intese a rendere piu' stringenti le verifiche antimafia,
prevedendo  -  tra l'altro - lo svolgimento di accertamenti anche nei
confronti    degli    eventuali    subcontraenti    e   subaffidatari
indipendentemente   dall'importo   dei   lavori,   nonche'  forme  di
monitoraggio durante la realizzazione dei lavori.
    Roma, 20 dicembre 2004

                                           Il Presidente delegato
                                                  Siniscalco
Il segretario del CIPE
       Baldassarri

Registrata alla Corte dei conti il 29 agosto 2005
Ufficio controllo Ministeri economico-finanziari, registro n. 4
Economia e finanze, foglio n. 349