1. Premessa.
    Il Dipartimento per le pari opportunita' emana il seguente avviso
per  l'analisi  dei  fattori,  dei  processi  e  delle  buone  prassi
preventive connesse con le discriminazioni su base etnica e razziale,
da  svolgere anche attraverso studi, ricerche, percorsi ed esperienze
formative pilota e sviluppo di indicatori qualitativi e quantitativi,
accompagnati da una eventuale sensibilizzazione diretta delle vittime
di discriminazione e da una diffusione delle buone pratiche in ambito
nazionale.
    Gli  aspetti  legati  al  contrasto alla discriminazione razziale
costituiscono parte integrante della legislazione sull'immigrazione e
rappresentano   un  decisivo  fattore  di  sviluppo  culturale  nella
prospettiva  di un utile e positivo inserimento degli stranieri nella
societa'  italiana.  Ne  consegue  che  l'esigenza della integrazione
sociale    e    culturale   passa   necessariamente   attraverso   la
predisposizione    di    un'efficace    strategia   di   lotta   alla
discriminazione razziale ed etnica.
                            2. Obiettivi.
    Le  azioni proposte ai sensi del presente avviso sono finalizzate
a  promuovere  il  principio della parita' di trattamento su tutto il
territorio  nazionale  per  la  diffusione di una cultura di pacifica
convivenza fra persone di diversa origine etnica e razziale.
    Piu'  specificamente,  attraverso tali azioni il Dipartimento per
le  pari  opportunita'  intende  dare  attuazione  a  quanto previsto
dall'art.   7   del   decreto  legislativo  9 luglio  2003,  n.  215,
assicurandosi:
      l'acquisizione   degli  elementi  cognitivi  necessari  per  la
definizione  di  efficaci  misure  di  contrasto alle discriminazioni
razziali  ed  etniche  nonche' per la elaborazione di eventuali linee
guida o protocolli di intesa nel settore;
      la  realizzazione  di  progetti  di  azioni positive dirette ad
evitare o compensare le particolari situazioni di svantaggio connesse
con  la  razza  o  l'origine etnica anche attraverso il rafforzamento
della  consapevolezza  -  da  parte  delle  potenziali  vittime della
discriminazione  -  delle  facolta'  inerenti l'esercizio dei diritti
fondamentali;
      la   divulgazione  della  massima  conoscenza  possibile  degli
strumenti  di  tutela dei diritti fondamentali concernenti la parita'
di trattamento.
                  3. Assi prioritari di intervento.
    In   attuazione   delle   previsioni   dell'art.  7  del  decreto
legislativo  n.  215/2003,  il  Dipartimento per le pari opportunita'
intende  promuovere  la  presentazione di progetti di cui in premessa
rientranti nell'ambito dei seguenti assi prioritari:
                               Asse I
       Strumenti e pratiche di contrasto alla discriminazione
          razziale nel mondo del lavoro pubblico e privato
    In  questo  ambito  di  azione saranno privilegiate le iniziative
tese   a   monitorare  il  fenomeno  della  discriminazione  razziale
nell'accesso  all'occupazione  e  nei  luoghi  di lavoro e a proporre
modelli  di  intervento atti a favorire l'eliminazione o la riduzione
degli  atti  discriminatori.  In  questa prospettiva, potranno essere
accolte    proposte    pilota    di    informazione,   formazione   e
sensibilizzazione  finalizzate  alla  valorizzazione della diversita'
culturale   nei   luoghi  di  lavoro  nonche'  iniziative  tese  alla
predisposizione  di  reti  nazionali,  regionali o locali finalizzate
all'emersione  di  casi  di  discriminazione, dichiarati dalle stesse
vittime in occasione dei contatti con l'articolazione degli sportelli
e  dei  punti  di  accoglienza gia' presenti sul territorio. Potranno
anche  essere riproposte su scala nazionale le buone prassi contro la
discriminazione  razziale  nel mondo del lavoro gia' sperimentate con
successo a livello locale.
                               Asse II
       Strumenti e pratiche di contrasto alla discriminazione
        nell'accesso all'assistenza sanitaria e all'alloggio
    In  questo  asse  saranno  privilegiate  proposte sistematiche di
monitoraggio delle barriere discriminatorie su base etnica e razziale
nell'accesso ai servizi sanitari e all'alloggio e di relativi modelli
di intervento. Nel campo abitativo potranno essere formulati progetti
di  valutazione  della portata e dell'impatto delle discriminazioni e
molestie  connesse  con  la  convivenza interetnica. Inoltre, saranno
auspicabili iniziative positive di promozione dell'accesso ai servizi
sanitari  in  chiave  interculturale,  di  rimozione  degli  ostacoli
all'accesso  all'abitazione  e di riduzione dei conflitti interetnici
negli  alloggi  anche  attraverso l'adattamento di concrete strategie
gia'  sperimentate  a  livello  locale. Saranno poi valutate proposte
capaci di tradurre le azioni di monitoraggio in concreti strumenti di
sensibilizzazione  delle istituzioni locali, dell'opinione pubblica e
delle potenziali vittime di discriminazione razziale.
                              Asse III
             Tutela dei diritti fondamentali e contrasto
          alla discriminazione delle comunita' Rom e Sinti
    Saranno  auspicabili  iniziative  a  favore  di  rom  e sinti che
affrontino   il  problema  delle  discriminazioni  subite  da  queste
comunita'  in  particolare  nell'accesso  al  lavoro,  alla  sanita',
all'istruzione  e  all'alloggio.  Le  proposte  potranno  comprendere
indagini  pilota  sui casi di discriminazione subiti, accompagnate da
azioni,  proposte  e  strumenti  per  una  rimozione  delle  barriere
all'inclusione  sociale  delle  suddette  comunita'  e  per  una loro
positiva  accettazione  da  parte della comunita' piu' ampia. Saranno
auspicabili, inoltre, iniziative realizzate direttamente o in stretto
rapporto con le comunita' rom e sinti e con le relative associazioni,
anche  al  fine di divulgare la massima conoscenza degli strumenti di
tutela di diritti fondamentali quali l'istruzione e la salute.
                               Asse IV
        Pratiche per l'effettivita' degli strumenti di tutela
            delle vittime di discriminazione nell'accesso
                       al sistema di giustizia
       In   questo   asse   saranno   privilegiate   iniziative   che
contribuiscano  ad  implementare,  a livello locale, l'utilizzo degli
strumenti  normativi  di  tutela  delle vittime di discriminazione su
base etnica e razziale al fine di realizzare un maggiore raccordo con
il  mondo  dell'associazionismo.  A  tal  fine sara' data rilevanza a
proposte   di   cooperazione   tra   associazioni  ed  organismi  non
governativi   per  un  rafforzamento  delle  competenze  normative  e
giuridiche  degli  operatori  e  per  un  piu' efficace sostegno alle
vittime  di  discriminazione razziale in procedimenti giurisdizionali
ed    amministrativi.   Saranno   inoltre   auspicabili   scambi   di
informazioni,  esperienze  e  buone  prassi  per  la  raccolta  delle
denuncie  e  la  tutela dei diritti delle vittime di discriminazione,
anche attraverso la costituzione o il rafforzamento di reti informali
di cooperazione tra associazionismo, studi legali, istituzioni locali
e  forze dell'ordine, nel rispetto delle prerogative e delle funzioni
dell'autorita' giudiziaria.
 4. Risorse programmate e modalita' di erogazione del finanziamento.
    L'ammontare  delle  risorse  destinate  ai  progetti  di  cui  al
presente  avviso per l'anno 2005 e' di 500.000,00 euro a valere sulle
risorse  assegnate  al Dipartimento per le pari opportunita' ai sensi
dell'art. 29, comma 2, della legge 1° marzo 2002, n. 39.
    Il   contributo   finanziario   del   Dipartimento  per  le  pari
opportunita'  non  potra'  eccedere  l'80%  del  totale dei costi del
progetto,   cosi'  come  individuati  nell'apposito  allegato  B  del
presente  avviso.  Tale  contributo  non  potra' comunque superare la
somma di 50.000 euro per ogni singolo progetto.
    Almeno  il  20%  del  totale  dei  costi  dovra'  pertanto essere
sostenuto  dalle  associazioni  o  fondazioni promotrici dei progetti
nonche' da altri enti pubblici o privati che intervengono in qualita'
di partner.
     Il finanziamento verra' erogato in base alle seguenti modalita':
      30%  al ricevimento della comunicazione di avvio dell'attivita'
progettuale  inviata  dal  Dipartimento  per  le  pari opportunita' -
Ufficio nazionale antidiscriminazioni razziali (UNAR);
      40%   decorsi   sei   mesi   dall'inizio  del  progetto  previa
presentazione  del Rapporto intermedio di cui al successivo paragrafo
9  corredato  dall'attestazione  delle  spese  impegnate  e dei costi
sostenuti nel semestre di riferimento;
      il  rimanente  30%  a  conclusione delle attivita' progettuali,
dietro  presentazione  della  Relazione  finale, di cui al successivo
paragrafo 9.
    Saranno finanziati i progetti che otterranno il massimo punteggio
nella  graduatoria stilata secondo i criteri di valutazione di cui al
successivo   paragrafo   8   e  fino  all'esaurimento  delle  risorse
programmate.
                  5. Soggetti proponenti e partner.
    Per  proponente si intende il soggetto, associazione o fondazione
senza  fine  di  lucro, che presenta il progetto e lo realizza almeno
per la maggior parte delle attivita' programmate.
    Il proponente e' responsabile esclusivo della rendicontazione del
progetto presentato.
    In  qualita'  di  partner potranno partecipare anche associazioni
senza  fini di lucro, centri di ricerca, universita' ed Enti pubblici
e privati.
    Ogni associazione o fondazione capofila potra' partecipare con un
solo   progetto  alla  presente  iniziativa  e  non  saranno  ammesse
ulteriori  partecipazioni  in  qualita'  di  partner  nell'ambito del
presente avviso.
            6. Durata e ambito territoriale dei progetti.
    Ai  fini  del  presente  avviso  saranno ammessi alla valutazione
progetti  della  durata  massima di un anno, che abbiano un ambito di
attuazione nazionale o interregionale.
   7. Documentazione richiesta per la presentazione dei progetti.
    La  presentazione  dei  progetti,  accompagnata  dalla domanda di
partecipazione di cui all'allegato A del presente avviso (disponibile
sul  sito  internet  del  Dipartimento pari opportunita) compilata in
ogni  sua  voce,  deve  essere  corredata  dai  documenti  di seguito
elencati:
      a) una  relazione  esplicativa  concernente  la  tipologia e la
natura   del   progetto  che  individui:  gli  obiettivi  generali  e
specifici;  un  programma  di  attivita'  chiaro e articolato in fasi
operative; una metodologia precisa; la tempistica e forme di verifica
in itinere e finale;
      b) una  analisi  costi-benefici relativa alle finalizzazioni da
perseguire   specificando   analiticamente  la  tipologia  di  costo,
coerentemente  con  le  apposite voci individuate nell'allegato B del
presente  avviso (disponibile sul sito internet del Dipartimento pari
opportunita);
      c) una  scheda  contenente  tutte le informazioni relative alla
natura,   alle   caratteristiche   e  alle  esperienze  del  soggetto
proponente e degli eventuali partners;
      d) il  formulario  di  cui  all'allegato  B del presente avviso
compilato  in ogni sua parte e sottoscritto dal legale rappresentante
del soggetto proponente;
      e) una dichiarazione sottoscritta dal legale rappresentante del
soggetto  proponente  dalla  quale  emerga  in  maniera  espressa  ed
inequivoca  la provenienza delle diverse quote di cofinanziamento del
progetto presentato distinte tra: il finanziamento oggetto del bando;
il  contributo dei soggetti proponenti; l'eventuale compartecipazione
dei  partner,  risultante  da  allegate certificazioni rilasciate dai
relativi rappresentanti;
      f) una dichiarazione sottoscritta dal legale rappresentante del
soggetto  proponente,  dalla  quale  emerga  in  maniera  espressa ed
inequivoca  che  il progetto presentato non sia stato gia' finanziato
da enti pubblici e privati se non nel caso di riproposizione su scala
nazionale  o  interregionale  di significative esperienze maturate in
ambito locale;
      g) qualora  il  soggetto  proponente  sia  iscritto al Registro
nazionale  istituito  presso il Dipartimento per le pari opportunita'
di   cui   all'art.  6  del  decreto  legislativo  n.  215/2003,  una
dichiarazione,  in  forma  di autocertificazione ai sensi dell'art. 2
della legge 15 maggio 1997, n. 127, che attesti l'avvenuta iscrizione
al suddetto registro;
      h) copia  dell'Atto  costitutivo  e  dello Statuto del soggetto
proponente.
                     8. Procedure di selezione.
    8.1. Ammissibilita' dei progetti e criteri di priorita'.
    L'ammissibilita'  dei  progetti viene riscontrata preventivamente
alla valutazione. Non sono ammessi i progetti:
      inviati  o  consegnati  all'UNAR  oltre  i termini previsti dal
presente avviso;
      privi  della  domanda di cui all'allegato A del presente avviso
firmata dal legale rappresentante del soggetto proponente;
      privi del formulario di cui all'allegato B del presente avviso;
      privi della dichiarazione di cui al paragrafo 7, lettera e);
      privi della dichiarazione di cui al paragrafo 7, lettera f).
      Per  l'ammissione  al  finanziamento  saranno  considerati  con
priorita' i progetti:
      presentati  da  associazioni  o fondazioni iscritte al Registro
nazionale  istituito  presso il Dipartimento per le pari opportunita'
di cui all'art. 6 del decreto legislativo n. 215/2003;
      idonei  a  produrre  risultati  positivi su tutto il territorio
nazionale;
      innovativi,    in    termini    di    idoneita'    a    fornire
all'amministrazione  proponente  gli elementi cognitivi necessari per
la  elaborazione  di linee guida o protocolli di intesa in materia di
lotta alle discriminazioni razziali;
      che  vedano la partecipazione di almeno due associazioni o enti
iscritti al citato Registro;
      che  prevedano  il  coinvolgimento  diretto e la partecipazione
attiva degli utenti finali delle iniziative;
      inseriti  all'interno di piu' ampie proposte supportate da enti
locali o istituzioni europee ed internazionali;
      che   contemplino   lo  studio  e  l'analisi  dei  fenomeni  di
discriminazione  in  un'ottica  di  genere  al  fine  di esaminare il
differente impatto delle condotte discriminatorie su donne e uomini.
    8.2. Valutazione dei progetti.
    La  valutazione  dei  progetti  e'  svolta  dalla «Commissione di
valutazione»  nominata  con decreto del Capo Dipartimento per le pari
opportunita' e composta da cinque componenti scelti nell'ambito delle
professionalita' presenti all'interno dell'UNAR.
    La  Commissione,  che  avra'  a disposizione un punteggio massimo
pari  a  120  per  ogni  singolo  progetto, provvede alla valutazione
tramite   apposite   griglie  predisposte  sulla  base  dei  seguenti
indicatori e criteri di massima:
       iscrizione dei soggetti proponenti, associazioni o fondazioni,
al  Registro  nazionale  istituito presso il Dipartimento per le pari
opportunita'  di  cui  all'art. 6 del decreto legislativo n. 215/2003
(max punti 25);
      idoneita'  degli  interventi  a  produrre risultati positivi su
tutto il territorio nazionale (max punti 15);
      innovativita'  della proposta in termini di idoneita' a fornire
all'amministrazione  proponente  gli elementi cognitivi necessari per
la  elaborazione  di linee guida o protocolli di intesa in materia di
lotta alle discriminazioni razziali (max punti 15);
      partecipazione  di  almeno  due associazioni o enti iscritti al
Registro  nazionale  istituito  presso  il  Dipartimento  per le pari
opportunita'  di  cui  all'art. 6 del decreto legislativo n. 215/2003
(max punti 10);
      coinvolgimento  diretto  e  partecipazione  attiva degli utenti
finali delle iniziative (max punti 10);
      inserimento  dell'iniziativa all'interno di piu' ampie proposte
supportate  da  enti  locali  o istituzioni europee ed internazionali
(max punti 10);
      studio  e  analisi dei fenomeni di discriminazione in un'ottica
di  genere  al fine di esaminare il differente impatto delle condotte
discriminatorie su donne e uomini (max punti 10);
      ottimale rapporto costi/benefici (max punti 25).
9. Obblighi  del  soggetto ammesso al finanziamento e monitoraggio in
                              itinere.
    Gli  obblighi  del  soggetto  ammesso al finanziamento e le spese
ammissibili  saranno  precisati  nel  disciplinare  d'oneri contenuto
nell'atto  di  concessione di finanziamento adottato dal Dipartimento
per le pari opportunita'.
    Anche  ai fini dell'erogazione delle risorse economiche di cui al
precedente  paragrafo  4,  i soggetti ammessi al finanziamento devono
presentare  un  Rapporto  intermedio  sullo  stato di avanzamento del
progetto  il  cui  contenuto  e  modalita'  di presentazione verranno
precisati nel suindicato disciplinare d'oneri.
    Con  le  medesime  modalita'  verranno  fissati  i  contenuti e i
termini per la presentazione del rapporto finale.
       10. Modalita' e termini di presentazione della domanda.
    I  soggetti  interessati alla presentazione dei progetti dovranno
inoltrare  una domanda conforme allo schema di cui all'allegato A del
presente  avviso,  firmata  dal  legale  rappresentante  del soggetto
proponente  con  allegata  la documentazione richiesta al paragrafo 7
secondo le modalita' indicate di seguito.
    Le  buste  contenenti  le  proposte (un originale piu' 2 copie ed
eventuale cd-rom in formato compatibile Ms Word), con indicazione del
riferimento  in  calce  a: «Bando per la presentazione di progetti di
analisi  dei  fattori, dei processi e delle buone prassi connesse con
la  discriminazione  su base etnica e razziale», con la dicitura «non
aprire», dovranno pervenire all'Ufficio nazionale antidiscriminazioni
razziali -  Dipartimento  per  le  pari opportunita' - Presidenza del
Consiglio  dei  Ministri, Largo Chigi n. 19 - 00187 Roma, entro e non
oltre  il  sessantesimo  giorno  successivo  alla  pubblicazione  del
presente  avviso nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana -
serie generale.
    Le  domande  possono  essere  spedite  per posta con raccomandata
a.r., nel qual caso fara' fede il timbro postale di spedizione.
    La  consegna  a  mano  potra' effettuarsi dal lunedi' al venerdi'
dalle  ore  9,30  alle  ore  13  presso  la  Segreteria  dell'UNAR  -
Dipartimento  per le pari opportunita' - Presidenza del Consiglio dei
Ministri, Largo Chigi n. 19 - Roma.
    Per  avere  informazioni  sul  presente  avviso e sulle procedure
di presentazione   dei  progetti,  i  soggetti  interessati  potranno
contattare  la  Segreteria  dell'UNAR  al tel. 06/67792267, indirizzo
e-mail:  progettibandoUNAR@palazzochigi.it.  oppure  visitare il sito
internet  all'indirizzo:  www.pariopportunita.gov.it,  dal  quale  si
possono  scaricare anche le copie informatizzate dell'avviso stesso e
degli  allegati  A  e B, selezionando la sezione dedicata all'Ufficio
nazionale antidiscriminazioni razziali. L'iniziativa si inserisce nel
quadro  generale  di riferimento delle attivita' svolte dall'Ufficio,
documentato  in apposita nota anch'essa disponibile sul sito internet
sopra indicato.
      Roma, 28 novembre 2005
                                   Il capo del Dipartimento: Brattoli