IL PRESIDENTE
                     DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  Visto l'art. 5, commi 2 e 3 della legge 24 febbraio 1992, n. 225;
  Visto l'art. 107 del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112;
  Visto  il  decreto-legge  7 settembre 2001, n. 343, convertito, con
modificazioni, dalla legge 9 novembre 2001, n. 401;
  Visto  l'art.  32-bis  del decreto-legge 30 settembre 2003, n. 269,
convertito,  con modificazioni, dalla legge 24 novembre 2003, n. 326,
con il quale e' stato istituito il «Fondo per interventi straordinari
della Presidenza del Consiglio dei Ministri»;
  Visto  il  decreto-legge  31 maggio  2005,  n.  90, convertito, con
modificazioni, dalla legge 26 luglio 2005, n. 152;
  Vista  la  richiesta  del  Presidente  della  provincia autonoma di
Bolzano,  formulata  con  nota  del  13 ottobre 2005, con la quale si
rappresenta  la  grave situazione di rischio in atto alle pendici del
Monte  Croce  in  Val  Badia  che potrebbe creare situazioni di grave
pericolo ad alcune abitazioni della localita' San Leonardo nel comune
di Badia;
  Visto  il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri in data
23 aprile  2004,  concernente la dichiarazione di «grande evento» nel
territorio  della  citta'  di  Bari  in  occasione del XXIV Congresso
Eucaristico Nazionale»;
  Vista l'ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri in data
24 marzo   2005,   n.  3420,  recante  «Interventi  conseguenti  alla
dichiarazione  di «grande evento» nel territorio della citta' di Bari
in occasione del XXIV Congresso Eucaristico Nazionale;
  Vista la nota del 27 settembre 2005 del sindaco di Bari;
  Vista l'ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri in data
4 marzo  2005,  n. 3410, recante: «Ulteriori disposizioni urgenti per
fronteggiare  l'emergenza  determinatasi nel territorio dell'isola di
Lampedusa e nelle prospicienti aree marittime»;
  Vista l'ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri in data
7 marzo  2003,  n. 3266, recante: «Primi interventi urgenti diretti a
fronteggiare  i  danni verificatisi nel territorio delle isole Eolie,
derivanti  dagli  effetti  indotti  dai  fenomeni  vulcanici  in atto
nell'isola di Stromboli, ed altre disposizioni di protezione civile»;
  Visto  il  decreto  del  Presidente  del Consiglio dei Ministri del
28 ottobre  2005  con  il  quale  e'  stato  dichiarato  lo  stato di
emergenza  a  seguito  degli  eventi alluvionali che hanno colpito il
territorio  delle  province  di  Bari  e  Brindisi  nei  giorni  22 e
23 ottobre 2005;
  Vista l'ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri in data
18 novembre  2005,  n.  3475,  recante:  «Primi interventi urgenti di
protezione  civile  diretti  a  fronteggiare i danni conseguenti agli
eccezionali  eventi alluvionali che hanno colpito il territorio delle
province di Bari e Brindisi nei giorni 22 e 23 ottobre 2005»;
  Viste  le  note, del 13 dicembre 2005, del Presidente della regione
Puglia e del Commissario delegato;
  Visto  il  decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri con il
quale  e'  stato  dichiarato,  fino  al 31 dicembre 2005, lo stato di
emergenza  socio  economico  ambientale  nella  laguna  di Venezia in
ordine  alla rimozione dei sedimenti inquinati nei canali portuali di
grande navigazione;
  Vista l'ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 3383
del  3 dicembre 2004, recante: «Disposizioni urgenti per fronteggiare
l'emergenza  socio economico ambientale determinatasi nella laguna di
Venezia  in  ordine alla rimozione dei sedimenti inquinati nei canali
portuali  di  grande  navigazione»,  cosi' come integrata dall'art. 1
dell'ordinanza di protezione civile n. 3399 del 18 febbraio 2005;
  Vista  la  nota  del  21 ottobre  2005 del Commissario delegato per
l'emergenza socio economico ambientale relativa ai canali portuali di
grande navigazione della laguna di Venezia;
  Vista  la  nota  del  26 ottobre  2005 del Presidente della regione
Veneto con la quale si esprime parere favorevole all'integrazione del
Comitato  tecnico  scientifico  istituito  ai sensi dell'ordinanza di
protezione  civile n. 3383 del 2003, con un rappresentante del comune
di Mira;
  Vista l'ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri in data
29 settembre  2005,  n.  3464,  recante:  «Ripartizione delle risorse
finanziarie  di  cui  all'art.  1, comma 203, della legge 30 dicembre
2004, n. 311»;
  Visto  il  decreto  del  Presidente  del Consiglio dei Ministri del
25 febbraio 2005 recante la dichiarazione dello stato di emergenza in
relazione all'eccezionale movimento franoso verificatosi in localita'
Colle Grande nel territorio del comune di San Martino sulla Marrucina
in provincia di Chieti;
  Visto  il  decreto  del  Presidente  del Consiglio dei Ministri del
14 ottobre  2005,  con  il  quale  e'  stato  dichiarato  lo stato di
emergenza  in  conseguenza  del  sisma  verificatosi l'8 ottobre 2005
nella Repubblica del Pakistan;
  Vista l'ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri in data
14 ottobre   2005,   n.   3470,  recante:  «Disposizioni  urgenti  di
protezione   civile  finalizzate  ad  assicurare  il  soccorso  della
popolazione  della  Repubblica del Pakistan in seguito al verificarsi
del  sisma  dell'8 ottobre  2005, nonche' ad evitare maggiori danni a
persone o cose»;
  Vista l'ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 3389
del  26  dicembre  2004,  recante: «Disposizioni di protezione civile
finalizzate  a  fronteggiare le situazioni di emergenza nell'area del
sud-est  asiatico»,  nonche'  le  successive  ordinanze di protezione
civile  n. 3390 del 29 dicembre 2004, n. 3392 in data 8 gennaio 2005,
n.  3394  del  18 gennaio 2005, n. 3399 del 18 febbraio 2005, n. 3402
del  10 marzo  2005, n. 3417 del 24 marzo 2005, n. 3429 del 29 aprile
2005,  n.  3443  del  15 giugno 2005, n. 3449 del 15 luglio 2005 e n.
3452 del 1° agosto 2005;
  Visto  il  decreto  del  Presidente  del Consiglio dei Ministri del
28 giugno  2005  recante  la  proroga  degli  stati  di  emergenza in
relazione  agli  eventi  alluvionali  ed  ai  dissesti  idrogeologici
verificatisi nella regione Campania;
  Vista  la  nota  del  21 ottobre  2005  del  Dirigente  del Settore
programmazione   interventi   di   protezione  civile  della  regione
Campania;
  Vista  la  nota  del 30 settembre 2005 del Presidente della regione
Emilia Romagna;
  Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 18 marzo
1999  relativo  alla  dichiarazione  dello  stato  di  emergenza  nel
territorio  dei  comuni  di  Cengio  (Savona  ) e Saliceto (Cuneo) in
ordine  alla situazione di crisi socio-ambientale, nonche' il decreto
del  Presidente  del  Consiglio  dei Ministri 14 gennaio 2005, con il
quale  il  medesimo  stato  d'emergenza  e'  stato  prorogato fino al
31 dicembre 2006;
  Vista  l'ordinanza di protezione civile n. 2986 del 31 maggio 1999,
e  successive  modificazioni  ed  integrazioni,  recante: «Interventi
urgenti  intesi  a  fronteggiare la situazione di emergenza derivante
dalla  situazione  di crisi socio-ambientale dell'area riguardante il
sito  industriale  dell'ACNA  ricadente  nei  territori dei comuni di
Cengio,  in  provincia di Savona, e Saliceto, in provincia di Cuneo e
del fiume Bormida»;
  Vista  l'ordinanza  del  Presidente  del Consiglio dei Ministri del
5 agosto  2005,  n. 3455, recante: «Ulteriori disposizioni urgenti di
protezione  civile  dirette  a  fronteggiare  la  situazione di crisi
socio-ambientale  determinatasi nel territorio dei comuni di Cengio e
Saliceto»;
  Vista  la  nota  in  data  8 novembre 2005 del Prefetto di Genova -
Commissario delegato;
  Visto  il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri in data
14  dicembre  2005, concernente la proroga, fino al 31 dicembre 2006,
dello stato di emergenza nel territorio delle regioni Marche e Umbria
in ordine agli eventi sismici del 26 settembre 1997 e nella provincia
di Terni il 16 dicembre 2000;
  Viste le precedenti ordinanze emesse per fronteggiare la situazione
d'emergenza  conseguente  alla  crisi  sismica  che ha interessato le
regioni Marche ed Umbria;
  Viste  le note dei Presidenti delle regioni Marche e Umbria, con le
quali  sono  state  chieste  alcune  proroghe disposte con precedenti
ordinanze di protezione civile;
  Viste  le  ordinanze  di  protezione  civile n. 2741 del 30 gennaio
1998,  n. 2782 del 9 aprile 1998, n. 2817 del 24 luglio 1998, n. 2980
del  27 aprile  1999,  n.  3028  del  18  dicembre  1999, n. 3022 del
17 novembre 1999, n. 3061 del 30 giugno 2000, n. 3098 del 14 dicembre
2000  e  n. 3361 dell'8 luglio 2004, n. 3404 del 25 febbraio 2005, n.
3452  del  1°  agosto 2005, emanate per fronteggiare la situazione di
emergenza  nel  territorio  della provincia di Rieti conseguente agli
eventi sismici iniziati il 26 settembre 1997;
  Vista  l'ordinanza di protezione civile n. 3452 del 1° agosto 2005,
con  cui  il  Presidente  della  provincia di Rieti e' stato nominato
Commissario  delegato  per il definitivo superamento della situazione
di criticita' determinata dai summenzionati eventi sismici;
  Vista  la  nota  del  12 ottobre  2005, con cui il Presidente della
provincia  di  Rieti  -  Commissario  delegato  ha  rappresentato  la
necessita'  di introdurre alcune modifiche ed integrazioni alla sopra
richiamata ordinanza n. 3452/2005;
  Vista  l'ordinanza  di  protezione  civile  n. 3258 del 20 dicembre
2002, recante: «Primi interventi urgenti di protezione civile diretti
a  fronteggiare i danni conseguenti agli eventi atmosferici che hanno
colpito nel mese di novembre 2002 i territori delle regioni Piemonte,
Liguria, Lombardia, Veneto, Friuli Venezia Giulia ed Emilia Romagna»;
  Vista  la  nota  del  13 settembre 2005 del Sindaco di Cortenova in
provincia di Lecco, con la quale e' stata rappresentata l'esigenza di
continuare  a  concedere  contributi straordinari ai nuclei familiari
che   ancora  non  sono  rientrati  nelle  abitazioni  oggetto  degli
interventi  di ricostruzione, in conseguenza del grave disagio subito
dagli stessi;
  Vista la nota del 17 ottobre 2005 della regione Lombardia;
  Vista  l'ordinanza  del  Presidente  del Consiglio dei Ministri del
18 luglio 2003, n. 3303, recante: «Disposizioni urgenti di protezione
civile   per   fronteggiare   la   grave   situazione   di  emergenza
socio-ambientale  nel  territorio delle province di L'Aquila e Teramo
interessato  dagli  interventi  necessari alla messa in sicurezza del
Sistema Gran Sasso»;
  Vista l'ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 3472
del  21 ottobre  2005,  recante  «Primi  interventi urgenti diretti a
fronteggiare i danni conseguenti ai gravissimi dissesti idrogeologici
con  connessi  diffusi  movimenti franosi verificatisi nel territorio
del comune di Cerzeto»;
  Vista l'ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 3419
del  24 marzo 2005, recante: «Interventi urgenti di protezione civile
diretti  a  fronteggiare  la  situazione  di  pericolo  in  atto  nei
territori dei comuni di Ancona e Orbetello»;
  Vista l'ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 3450
del  16 luglio 2005, recante: «Primi interventi urgenti di protezione
civile  diretti a fronteggiare la situazione emergenziale inerente ai
gravi  dissesti  idrogeologici  con  conseguenti movimenti franosi in
atto nei territori dei comuni di Naro e di Agrigento»;
  Vista  la  nota  del  16 novembre  2005  della  Regione Siciliana -
Dipartimento regionale della protezione civile;
  Visto  il  decreto-legge  29 marzo  2004,  n.  79,  convertito, con
modificazioni,   dalla   legge   28 maggio   2004,  n.  139,  recante
«Disposizioni  urgenti  in  materia di sicurezza di grandi dighe e di
edifici istituzionali»;
  Visto,  in  particolare,  l'art.  2  del predetto decreto-legge che
dispone  che  alla  definizione  degli  interventi  per  la  messa in
sicurezza  sulle  grandi  dighe  si  provvede,  laddove sussistano le
condizioni  per  la  dichiarazione dello stato di emergenza, mediante
l'adozione di ordinanze di protezione civile ex art. 5, comma 2 della
legge 24 febbraio 1992, n. 225;
  Visto  il  decreto  del  Presidente  del Consiglio dei Ministri del
18 novembre 2004 recante la dichiarazione dello stato di emergenza in
relazione  alla  messa  in  sicurezza  delle  grandi dighe di Figoi e
Galano (Liguria); Zerbino e La Spina (Piemonte); Sterpeto (Lazio); La
Para   e   Rio  grande  (Umbria);  Molinaccio  (Marche);  Muraglione,
Montestigliano   e   Fosso   Bellaria  (Toscana);  Pasquasia  e  Cuba
(Sicilia); Gigliara Monte (Calabria), fino al 31 dicembre 2005;
  Visto  il  decreto  del  Presidente  del Consiglio dei Ministri del
18 febbraio  2005 di estensione della predetta dichiarazione di stato
di emergenza alla diga di Muro Lucano nella regione Basilicata;
  Vista  la  nota  del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti
17622  dell'11 ottobre  2005  e  la  nota  del  direttore del settore
infrastrutture  dei  Servizi  integrati  infrastrutture  e  trasporti
Sicilia-Calabria del 16 giugno 2005, prot. 16/ris;
  Viste  le  ordinanze  del  Presidente del Consiglio dei Ministri n.
3461/2005, n. 3498/2005, n. 3437/2005 e n. 3418/2005, per la messa in
sicurezza   delle  grandi  dighe  delle  regioni  Basilicata,  Lazio,
Sicilia, Piemonte, Liguria, Marche e Toscana;
  Visto  il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri in data
11  marzo  2005, con il quale e' stato dichiarato, fino al 31 gennaio
2006,  lo  stato  di  emergenza nel territorio del comune di Cerzeto,
provincia    di   Cosenza,   interessato   da   gravissimi   dissesti
idrogeologici con conseguenti diffusi movimenti franosi;
  Vista l'ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 3427
del  29 aprile  2005,  recante  «Primi  interventi  urgenti diretti a
fronteggiare  i danni conseguenti a gravissimi dissesti idrogeologici
con  connessi  diffusi  movimenti franosi verificatisi nel territorio
del comune di Cerzeto»;
  Vista  la  nota  del  Ministero  dell'ambiente  e  della tutela del
territorio del 1°dicembre 2005;
  Visto  l'art.  20-bis  del  decreto-legge 24 dicembre 2003, n. 355,
convertito,  con  modificazioni, dalla legge 27 febbraio 2004, n. 47,
recante  «Proroga  di  termini previsti da disposizioni legislative»,
con il quale gli stati d'emergenza concernenti gli eventi sismici che
hanno colpito il territorio delle regioni Molise e Puglia, sono stati
prorogati fino al 31 dicembre 2005;
  Visto  il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri in data
14 dicembre  2005, con il quale gli stati d'emergenza concernenti gli
eventi sismici che hanno colpito il territorio delle regioni Molise e
Puglia, sono stati prorogati fino al 31 dicembre 2006;
  Viste  le  ordinanze  del  Presidente del Consiglio dei Ministri n.
3253  del  29 novembre  2002,  n.  3279  del  10 aprile 2003, n. 3300
dell'11 luglio  2003,  n.  3375  del  20 settembre 2004 e n. 3469 del
13 ottobre 2005;
  Ritenuto  che  le  singole esigenze prospettate siano meritevoli di
accoglimento  in  ragione  della necessita' di assicurare ogni azione
utile  al superamento delle distinte situazioni emergenziali, nonche'
facilitare  il  ritorno  alle  normali condizioni di vita, disponendo
misure  agevolative  in  favore dei soggetti interessati dagli eventi
calamitosi di cui sopra;
  Su proposta del Capo del Dipartimento della protezione civile della
Presidenza del Consiglio dei Ministri;
                              Dispone:
                               Art. 1.
  1.  Per  i  necessari  ed  urgenti interventi di messa in sicurezza
della  frana  in  atto alle pendici del Monte Croce in Val Badia, che
minaccia la popolazione della localita' di San Leonardo nel comune di
Badia,  e'  assegnata  alla provincia autonoma di Bolzano la somma di
euro  3.000.000,00  a  carico  del Fondo per interventi straordinari,
istituito  ai  sensi  dell'art. 32-bis del decreto-legge 30 settembre
2003,  n.  269,  convertito con modificazioni nella legge 24 novembre
2003,   n.   326,   del   quale   e'   stata  accertata  la  relativa
disponibilita'.