IL MINISTRO DELLA SALUTE
                           di concerto con
                      IL MINISTRO DELL'ECONOMIA
                           E DELLE FINANZE
  Vista  la  legge 30 dicembre 2004, n. 311, che al terzo periodo del
comma  164 dell'art. 1 definisce che lo Stato concorre al ripiano dei
disavanzi  del Servizio sanitario nazionale per gli anni 2001, 2002 e
2003,  in  deroga  a  quanto  stabilito  dall'art.  4,  comma  3, del
decreto-legge    18 settembre   2001,   n.   347,   convertito,   con
modificazioni, dalla legge 16 novembre 2001, n. 405;
  Visto  il  quarto periodo dello stesso comma, che per le necessarie
disponibilita'  finanziarie,  autorizza  la spesa di 2.000 milioni di
euro  per  l'anno  2005,  di  cui  50  milioni di euro finalizzati al
ripiano  dei disavanzi della regione Lazio per l'anno 2003, derivanti
dal finanziamento dell'ospedale «Bambino Gesu»;
  Visto  l'ultimo  periodo  del  gia'  citato  comma  che  prevede la
ripartizione delle predette disponibilita' finanziarie tra le regioni
con  decreto  del  Ministro della salute, di concerto con il Ministro
dell'economia   e   delle   finanze,   d'intesa   con  la  Conferenza
Stato-regioni;
  Visto l'art. 32, comma 16, della legge 27 dicembre 1997, n. 449, il
quale  dispone,  tra  l'altro,  che  le province autonome di Trento e
Bolzano,  la regione Valle d'Aosta e la regione Friuli-Venezia Giulia
provvedano  al  finanziamento  del  Servizio  sanitario nazionale nei
rispettivi  territori, ai sensi dell'art. 34, comma 3, della legge n.
724/1994  e  dell'art.  1,  comma 144, della legge n. 662/1996, senza
alcun apporto a carico del bilancio dello Stato;
  Ritenuto  che  per  definire  i  criteri con i quali procedere alla
ripartizione  tra  le  regioni  si debbano escludere quelle a statuto
speciale  che  per  legge  finanziano  la spesa sanitaria senza alcun
concorso dello Stato;
  Tenuto conto che l'importo dei disavanzi da considerare:
    con  riferimento  alla  somma  di 1.400 milioni di euro e' quello
risultante  dai  dati  presenti  nel  Sistema  informativo sanitario,
elaborati  con le modalita' utilizzate d'intesa con le regioni per le
analisi al tavolo tecnico per la verifica degli adempimenti;
    con  riferimento  alla  somma  di  550 milioni di euro, e' quello
risultante  in  sede  del  predetto tavolo tecnico, avuto riguardo ai
maggiori  costi  di  produzione  per  gli  IRCCS  e per i Policlinici
universitari;
  Ritenuto  che  per  gli  anni 2001 e 2002 i dati da utilizzare sono
quelli  dei  modelli  CE consuntivo, mentre per il 2003 si utilizzano
quelli  del modello CE IV trimestre dello stesso anno, presenti negli
archivi del SIS;
  Ritenuto  necessario,  per il concorso alla copertura dei disavanzi
degli  IRCSS,  in  vista  dell'attuazione  del decreto legislativo n.
288/2003, e dei Policlinici universitari, accantonare prudenzialmente
la complessiva somma di 550 milioni di euro, di cui 380 per gli IRCCS
e 170 per i Policlinici universitari, e procedere per il momento alla
ripartizione  solo  di 1.400 milioni di euro, cui vanno aggiunti i 50
milioni  di  euro  vincolati  legislativamente alla finalizzazione in
favore  della  regione Lazio, ai sensi dell'art. 1, comma 164, quarto
periodo,  della  legge  30 dicembre 2004, n. 311, fermo restando, con
riferimento  al  predetto importo di 380 milioni di euro che le somme
residue  risultanti  saranno successivamente ripartite tra le regioni
in funzione delle esigenze derivanti dai Policlinici universitari;
  Preso  atto  delle  risultanze  del confronto tra le regioni che ha
portato  ad  una  proposta  di  ripartire  la  somma di 1.400 milioni
secondo un criterio di solidarieta' interregionale, con uno schema di
ripartizione concordato dai Presidenti delle regioni medesime;
  Ritenuto di accettare tale proposta di ripartizione;
  Acquisita  l'intesa della Conferenza Stato-regioni che in tal senso
si e' espressa nella seduta del 23 marzo 2005;
                              Decreta:
                               Art. 1.
  1.  L'importo  di  2.000 milioni di euro per il concorso al ripiano
dei  disavanzi  del  Servizio  sanitario nazionale per gli anni 2001,
2002   e   2003   e'   utilizzato   secondo   quanto  previsto  negli
articoli seguenti.