IL MINISTRO DELLE ATTIVITA' PRODUTTIVE
                           di concerto con
                      IL MINISTRO DELL'AMBIENTE
                    E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO
                                  e
                      IL MINISTRO DELLA SALUTE

  Visto il decreto del Presidente della Repubblica 24 maggio 1988, n.
203,  recante  attuazione  delle direttive CEE numeri 80/779, 82/884,
84/360  e  85/203 concernenti norme in materia di qualita' dell'aria,
relativamente  a  specifici  agenti  inquinanti,  e  di  inquinamento
prodotto  dagli  impianti  industriali,  ai  sensi dell'art. 15 della
legge  16 aprile  1987,  n.  183,  nonche'  il  decreto  del Ministro
dell'ambiente,  di  concerto  con  il Ministro della sanita' e con il
Ministro  dell'industria, del commercio e dell'artigianato, 12 luglio
1990 (pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 176 del 30 luglio 1990),
concernente   linee   guida   per  il  contenimento  delle  emissioni
inquinanti  degli  impianti  industriali  e  la fissazione dei valori
minimi di emissione;
  Visto il decreto legislativo 16 marzo 1999, n. 79, per l'attuazione
della  direttiva 96/92/CE recante norme comuni per il mercato interno
dell'energia  elettrica  e,  in  particolare,  gli articoli 1 e 3 che
disciplinano   le   competenze   del  Ministero  dell'industria,  del
commercio  e  dell'artigianato  in  materia  di sicurezza del sistema
elettrico  nazionale,  nonche' del Gestore della rete di trasmissione
nazionale  in  materia  di trasmissione e dispacciamento dell'energia
elettrica e sicurezza della rete;
  Visto   il   decreto   legislativo  23 maggio  2000,  n.  164,  per
l'attuazione  della  direttiva  93/80/CE  recante norme comuni per il
mercato interno del gas naturale, ed in particolare l'art. 28;
  Visto il decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165;
  Visto  il  decreto  del  Ministro  dell'ambiente e della tutela del
territorio  2 aprile 2002, n. 60, recante recepimento della direttiva
1999/30/CE  del  Consiglio  del  22 aprile  1999 concernente i valori
limite  di  qualita'  dell'aria ambiente per il biossido di zolfo, il
biossido  di  azoto, gli ossidi di azoto, le particelle e il piombo e
della  direttiva  n. 2000/69/CE relativa ai valori limite di qualita'
dell'aria ambiente per il benzene ed il monossido di carbonio;
  Visto   il  decreto  del  Presidente  del  Consiglio  dei  Ministri
11 maggio  2004,  concernente  criteri,  modalita'  e  condizioni per
l'unificazione della proprieta' e della gestione della rete elettrica
nazionale  di  trasmissione,  e  in  particolare  l'art.  1, comma 1,
secondo  il  quale  sono  trasferiti  a Terna S.p.a. le attivita', le
funzioni, i beni, i rapporti giuridici attivi e passivi, facenti capo
al  Gestore  della rete di trasmissione nazionale S.p.a. ad eccezione
di  quelli  di  cui  alle  lettere  a), b) c) del medesimo comma, ivi
incluse le attivita' connesse alla gestione delle importazioni;
  Visto  il  decreto-legge  25 gennaio  2006,  n.  19, recante misure
urgenti  per  garantire  l'approvvigionamento  di gas naturale, ed in
particolare l'art. 1:
    -  comma  1,  che  autorizza in via di urgenza il riavvio, per il
solo  periodo  necessario  e  fino al 31 marzo 2006, nel rispetto dei
limiti  di  emissione  in atmosfera previsti dalla normativa vigente,
degli impianti di produzione di energia elettrica con potenza termica
superiore  a  300 MW alimentabili con olio combustibile, qualora tali
impianti  non  siano  attualmente in esercizio a motivo di specifiche
prescrizioni contenute nelle relative autorizzazioni ministeriali;
    -  comma  3,  che  consente la sospensione, non oltre il 31 marzo
2006,  dall'obbligo  di  osservanza dei valori limite di emissioni in
atmosfera   fissati  nei  provvedimenti  di  autorizzazione  e  nella
normativa vigente per gli impianti di produzione di energia elettrica
con   potenza   termica  superiore  a  300  MW  che  utilizzino  olio
combustibile  senza  zolfo  o a basso tenore di zolfo, a fronte della
eventuale carenza sul mercato di tali combustibili e della necessita'
di garantire la continuita' dei citati impianti;
    -  comma  4,  che  assimila gli impianti di produzione di energia
elettrica   alimentati   ad  olio  combustibile  e  gli  impianti  di
produzione  di  energia elettrica alimentati da fonti rinnovabili, ad
unita'  essenziali  per  la  sicurezza  del sistema elettrico fino al
31 marzo 2006;
    -  comma  5, che assegna alla societa' Terna S.p.a. il compito di
predisporre un programma settimanale di massimizzazione dell'utilizzo
degli  impianti di produzione di energia elettrica alimentati ad olio
combustibile,  nonche' assegna alla Autorita' per l'energia elettrica
e  il  gas  il  compito  di  definire,  per  i  medesimi  impianti, i
corrispettivi   a   reintegrazione  degli  eventuali  maggiori  costi
sostenuti,   ivi  compreso  l'onere  delle  compensazioni  ambientali
previste al successivo comma 7 del medesimo art. 1;
  Viste  le  lettere  in  data  26 gennaio 2006 con le quali la Terna
S.p.a.,  a  seguito  degli  incontri  con  i  soggetti  esercenti gli
impianti  di  produzione  di  energia  elettrica alimentabili ad olio
combustibile,  ha  individuato  gli  impianti  di  cui  e' necessario
garantire  il  proseguimento  dell'esercizio  e  per i quali si rende
necessaria  la  deroga  di  cui  all'art.  1,  comma  3, del predetto
decreto-legge 25 gennaio 2006, n. 19;
  Viste  le  lettere in data 30 e 31 gennaio 2006, rispettivamente n.
629  e  n. 683, anticipate via fax, con le quali la societa' Edipower
S.p.a.  comunica,  tra  l'altro, «i valori limite di emissione (medie
mensili)  derivanti dall'utilizzo estensivo di olio combustibile (con
max  1%  di  zolfo)»  relativi agli impianti predetti ed i vincoli di
esercizio esistenti;
  Vista la lettera in data 1° febbraio 2006, n. MERC/1090, anticipata
via  fax, con la quale la medesima societa' Edipower S.p.a. conferma,
come  da  richiesta  di  Terna S.p.a., che «10.000 tonnellate di olio
combustibile,  gia'  destinate  alla  centrale  di  Piacenza, possono
essere  reindirizzate  alle  centrali  di Sermide e/o Turbigo, per il
funzionamento, nello stesso periodo, al massimo di mix di olio»;
  Vista  la  lettera in data 2 febbraio 2006, anticipata via fax, con
la  quale  la  societa'  Terna  S.p.a.  ha comunicato le modalita' di
massimizzazione   dell'utilizzo  degli  impianti  di  generazione  di
energia  elettrica  della societa' Edipower S.p.a. alimentati ad olio
combustibile,  concentrando  le  disponibilita' di combustibile sugli
impianti di Sermide e di Turbigo;
  Considerato che tra gli impianti di produzione di energia elettrica
di  cui  alle  citate  lettere  in  data  26 gennaio  2006 sono state
individuate   anche   le   sezioni   numeri 1   e  2  della  centrale
termoelettrica  di Sermide, da riavviare ai sensi del citato all'art.
1, comma 1, del predetto decreto-legge 25 gennaio 2006, n. 19;
  Considerato  che,  a  decorrere dall'1 novembre 2005, in attuazione
del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 11 maggio 2004,
la  societa'  Terna  rete  nazionale  elettrica S.p.a. e' il soggetto
derivante  dalla  unificazione  fra  proprieta' e gestione della rete
elettrica  nazionale  di  trasmissione e che, dalla medesima data, il
Gestore  della  rete  di  trasmissione  nazionale  S.p.a. ha cambiato
denominazione sociale in Gestore del sistema elettrico GRTN S.p.a.;
  Considerata  l'esigenza  di adottare immediate misure per garantire
la  continuita' delle forniture di energia elettrica in condizioni di
sicurezza  nel corso del periodo invernale, attraverso la definizione
di  un assetto transitorio di esercizio delle sezioni nn. 1 e 2 della
centrale   termoelettrica  di  Sermide,  sulla  base  delle  esigenze
rappresentate  da  Terna  S.p.a.  in  relazione  alla consistenza dei
margini di riserva nel primo trimestre 2006.
  Ritenuta  l'urgenza  di  assicurare  il mantenimento di un'adeguata
disponibilita'   della   riserva  di  potenza  atta  a  garantire  la
continuita'  dell'esercizio  del  sistema  elettrico  nazionale e nel
contempo  a  non  incrementare  la  quota di gas naturale attualmente
destinata alla produzione di energia elettrica;
  Considerato  il  decreto ministeriale n. 112/2000 del 4 agosto 2000
con  il  quale  la  societa' Edipower S.p.a., gia' Eurogen S.p.a., e'
stata  autorizzata,  tra  l'altro,  alla continuazione dell'esercizio
delle  sezioni  termoelettriche  a  vapore  site  nella  centrale  di
produzione  di  energia  elettrica di Sermide e di Crbonara di Po, in
provincia  di  Mantova,  sino  alla loro trasformazione in impianti a
ciclo combinato;
                              Decreta:
                               Art. 1.
  1.  A partire dalla data del presente decreto e per il solo periodo
necessario  al fine di ridurre il consumo di gas naturale nel settore
termoelettrico  e  di  garantire  la  sicurezza  delle forniture alle
famiglie e alle imprese, comunque entro e non oltre il 31 marzo 2006,
l'esercizio  da  parte  della  societa' Edipower S.p.a. delle sezioni
termoelettriche  a vapore n. 1 e n. 2, di potenza termica superiore a
300  MW  e  site nella centrale di produzione di energia elettrica di
Sermide  e  di Carbonara di Po, in provincia di Mantova, da riavviare
ai  sensi dell'art. 1, comma 1, del decreto-legge 25 gennaio 2006, n.
19  e  inserite  nei  piani  settimanali  richiamati  in premessa, e'
autorizzato,  nel rispetto dei seguenti valori limite di emissioni in
atmosfera,  misurati  in mg/Nm3 e tenore di ossigeno nei fumi pari al
3%:

Ossidi di zolfo                              |1700
NOx (calcolati come NO2 )                    |550
Monossido di carbonio                        |250
Polveri                                      |50

  I suddetti valori sono da calcolare come media mensile sulle ore di
effettivo funzionamento.
  2.  La  societa'  Edipower S.p.a. e' tenuta a comunicare la data di
inizio  dell'effettivo  esercizio della centrale di cui al precedente
punto 1 alle condizioni sopra indicate.
  3.  Ai  fini  dell'adozione  del  provvedimento  di cui al comma 3,
ultimo  periodo,  la  Societa'  Edipower  S.p.a.,  deve comunicare le
quantita' di combustibile approvvigionato, che devono essere adeguate
al  periodo  di esercizio in deroga, nonche' specificare le modalita'
di  esercizio che si rendono necessarie per il ritorno all'impiego di
gas naturale o olio combustibile senza zolfo.