IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
  Considerato  che nel comune di Castellammare del Golfo (Trapani), i
cui   organi   elettivi  sono  stati  rinnovati  nelle  consultazioni
amministrative  del  26 maggio  2002,  sussistono  forme di ingerenza
della   criminalita'  organizzata,  rilevate  dai  competenti  organi
investigativi;
  Constatato  che tali ingerenze espongono l'amministrazione stessa a
pressanti  condizionamenti,  compromettendo  la libera determinazione
degli  organi  ed  il  buon  andamento  della  gestione del comune di
Castellammare del Golfo;
  Rilevato,    altresi',    che   la   permeabilita'   dell'ente   ai
condizionamenti  esterni  della  organizzazione  mafiosa arreca grave
pregiudizio  allo  stato  della  sicurezza  pubblica  e  determina lo
svilimento   delle  istituzioni  e  la  perdita  di  prestigio  e  di
credibilita' degli organi istituzionali;
  Ritenuto  che, al fine di rimuovere la causa del grave inquinamento
e  deterioramento  dell'amministrazione comunale, si rende necessario
far  luogo  allo  scioglimento  degli  organi  ordinari del comune di
Castellammare del Golfo, per il ripristino dei principi democratici e
di liberta' collettiva;
  Visto l'art. 143, del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267;
  Vista  la  proposta  del Ministro dell'interno, la cui relazione e'
allegata al presente decreto e ne costituisce parte integrante;
  Vista  la  deliberazione del Consiglio dei Ministri, adottata nella
riunione  del 23 marzo 2006, alla quale e' stato debitamente invitato
il presidente della Regione Siciliana;
                              Decreta:
                               Art. 1.
  Il  consiglio  comunale  di  Castellammare  del  Golfo (Trapani) e'
sciolto per la durata di diciotto mesi.