IL MINISTRO DELLE COMUNICAZIONI Vista la direttiva 97/67/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 15 dicembre 1997, concernente regole comuni per lo sviluppo del mercato interno dei servizi postali comunitari e il miglioramento della qualita' del servizio; Visto il decreto legislativo 22 luglio 1999, n. 261, con il quale e' stata recepita nell'ordinamento interno la direttiva 97/67/CE; Vista la direttiva 2002/39/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 10 giugno 2002 che modifica la direttiva 97/67/CE per quanto riguarda l'ulteriore apertura alla concorrenza dei servizi postali della Comunita'; Visto il decreto legislativo 23 dicembre 2003, n. 384, che ha trasposto nell'ordinamento italiano la predetta direttiva 2002/39/CE; Visto, in particolare, l'art. 13 del decreto legislativo 22 luglio 1999, n. 261, come modificato dal decreto legislativo 23 dicembre 2003, n. 384, in base al quale l'Autorita' di regolamentazione del settore postale determina nella misura massima, sentito il Nucleo di consulenza per la regolazione dei servizi di pubblica utilita' (N.A.R.S.) e in coerenza con le linee guida definite dal CIPE, le tariffe dei servizi riservati tenuto conto dei costi del servizio e del recupero di efficienza, nonche' fissa i prezzi delle prestazioni rientranti nel servizio universale, in coerenza con la struttura tariffaria dei servizi riservati; Visto, altresi', il comma 3-bis del menzionato art. 13, in base al quale il fornitore del servizio universale e' tenuto ad applicare eventuali prezzi e tariffe speciali e relative condizioni associate in regime di trasparenza e non discriminazione, tenuto conto dei costi evitati; Vista la legge 20 novembre 1982, n. 890, che disciplina la notifica degli atti giudiziari a mezzo posta, e successive modificazioni ed integrazioni; Visto il decreto del Ministero delle comunicazioni 24 maggio 1999, che ha istituito il servizio «corriere prioritario»; Visto il decreto del Ministero delle comunicazioni 17 aprile 2000, recante «Conferma della concessione del servizio postale universale alla societa' Poste Italiane S.p.A.»; Vista la deliberazione del Ministero delle comunicazioni 22 novembre 2001, relativa alla spedizione di pubblicita' diretta per corrispondenza, di invii promozionali, di stampe e libri per l'estero; Vista la deliberazione del Ministero delle comunicazioni 23 dicembre 2003, recante «Nuove tariffe dei servizi postali riservati e nuovi prezzi dei servizi postali universali per l'interno e per l'estero relativi alla corrispondenza»; Visto il contratto di programma 2003-2005 stipulato tra il Ministro delle comunicazioni di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze e la Societa' per azioni Poste Italiane; Vista la deliberazione CIPE 29 settembre 2003, n. 77, recante «Linee guida per la regolazione del settore postale», che prevede, tra l'altro, che la manovra tariffaria, il contratto di programma ed il piano d'impresa abbiano la medesima cadenza triennale; Visto il decreto del Ministero delle comunicazioni 29 dicembre 2005, recante «Ambito della riserva postale per il mantenimento del servizio universale»; Visto il decreto del Ministero delle comunicazioni 17 febbraio 2006, recante, «Disposizioni in merito alla fornitura del servizio di posta elettronica ibrida»; Visto il decreto del Ministero delle comunicazioni 13 marzo 2006, recante, «Indici di qualita' del servizio postale universale, periodo 2006-2008»; Vista la proposta di revisione tariffaria presentata da Poste Italiane S.p.A. in data 6 dicembre 2005, con la quale, in applicazione del metodo del price cap previsto nelle sopra richiamate Linee guida, vengono proposti adeguamenti tariffari relativamente ai servizi di cui alla deliberazione del 23 dicembre 2003, al fine di conseguire, mediante una rimodulazione della propria offerta, una parziale copertura dei costi di erogazione del servizio ed una riduzione dell'onere improprio derivante dagli obblighi di servizio universale che rimane a carico del bilancio della societa'; Visto il parere del N.A.R.S. reso nella seduta dell'8 maggio 2006; Visto il parere del Consiglio superiore delle comunicazioni reso nell'adunanza dell'11 maggio 2006; Ritenuto, concordemente a quanto evidenziato dal NARS nel gia' menzionato parere, che nell'ambito della corrispondenza commerciale rientra anche la posta elettronica ibrida che conseguentemente viene meno quale prodotto specifico come regolato dal decreto del Ministro delle comunicazioni 17 febbraio 2006; Verificata la coerenza del nuovo assetto tariffario cosi' delineato con l'applicazione del price cap di cui alla menzionata deliberazione CIPE 29 settembre 2003, n. 77: Decreta: Art. 1. Invii di corrispondenza massiva 1. Sono «invii di corrispondenza massiva» gli invii di corrispondenza non raccomandata e non rientranti nell'ambito di applicazione della deliberazione del Ministero delle comunicazioni 22 novembre 2001, consegnati in grandi quantita' al fornitore del servizio postale universale presso i punti di accesso individuati dallo stesso fornitore; 2. Sono «invii omologati di corrispondenza massiva» gli invii di corrispondenza di cui al comma precedente che abbiano superato la procedura di omologazione di cui alle condizioni tecniche attuative previste all'art. 2, comma 1, lettera c) del presente decreto; 3. Per la spedizione nel territorio nazionale di quantitativi prestabiliti di invii non omologati di corrispondenza massiva si applicano le tariffe e i prezzi differenziati in relazione al peso unitario, al formato e all'area di destinazione, secondo quanto specificato nell'allegato 1, tabella a). 4. Alle spedizioni di invii omologati di corrispondenza massiva si applicano le tariffe e i prezzi differenziati in relazione al peso unitario degli invii, al formato e all'area di destinazione riportate in allegato 1, tabella b). 5. In relazione alla destinazione le tariffe e i prezzi si distinguono per aree geografiche come individuate dalla legge 3 agosto 1999, n. 265, recante «Disposizioni in materia di autonomia e ordinamento degli enti locali, nonche' modifiche alla legge 8 giugno 1990, n. 142» in: a) area metropolitana (AM): area di destinazione della corrispondenza individuata dall'insieme dei codici di avviamento postale con terza cifra 1 o 9, appartenenti ai comuni di Torino, Milano, Venezia, Genova, Bologna, Firenze, Roma, Bari e Napoli; b) capoluogo di provincia (CP): area di destinazione della corrispondenza individuata dall'insieme dei CAP con terza cifra 1 o 9, diversi da quelli ricadenti nelle aree metropolitane; c) area extraurbana (EU): area di destinazione della corrispondenza individuata dall'insieme dei CAP con terza cifra 0 o 8.