IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI Visto l'art. 5, commi 2 e 3 della legge 24 febbraio 1992, n. 225; Visto l'art. 107 del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112; Visto il decreto-legge 7 settembre 2001, n. 343, convertito, con modificazioni, dalla legge 9 novembre 2001, n. 401; Visto il decreto-legge 17 febbraio 2005, n. 14 convertito, con modificazioni, dalla legge 15 aprile 2005, n. 53; Visto il decreto-legge 31 maggio 2005, n. 90, convertito, con modificazioni, dalla legge 26 luglio 2005, n. 152; Visto il decreto-legge 30 novembre 2005, n. 245, convertito, con modificazioni, dalla legge 27 gennaio 2006, n. 21; Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 28 ottobre 2005 con il quale e' stato dichiarato lo stato di emergenza a seguito degli eventi alluvionali che hanno colpito il territorio delle province di Bari e Brindisi nei giorni 22 e 23 ottobre 2005; Vista l'ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri in data 18 novembre 2005, n. 3475, recante: «Primi interventi urgenti di protezione civile diretti a fronteggiare i danni conseguenti agli eccezionali eventi alluvionali che hanno colpito il territorio delle province di Bari e Brindisi nei giorni 22 e 23 ottobre 2005» cosi' come modificata dall'art. 3 dell'ordinanza di protezione civile n. 3485 del 2005 ed integrata dall'art. 11 dell'ordinanza n. 3506 del 2006; Visto il decreto del Presidente del Consiglio del Ministri in data 1° giugno 2006, con il quale e' stato prorogato, fino al 31 gennaio 2007, lo stato di emergenza nel settore dei rifiuti, nonche' in materia di bonifica dei suoli, delle falde e dei sedimenti inquinati, e di tutela delle acque superficiali della regione Campania; Viste le ordinanze del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 3341 del 27 febbraio 2004, n. 3343 del 12 marzo 2004, n. 3345 del 30 marzo 2004, n. 3347 del 2 aprile 2004, n. 3354 del 7 maggio 2004, art. 1, comma 2, n. 3361 in data 8 luglio 2004, art. 5, n. 3369 del 13 agosto 2004, n. 3370 del 27 agosto 2004, n. 3379 del 5 novembre 2004, art. 8, n. 3382 del 18 novembre 2004, art. 8, n. 3390 del 29 dicembre 2004, art. 2, n. 3397 del 28 gennaio 2005, art. 1, n. 3399 del 18 febbraio 2005, art. 6, n. 3417 del 24 marzo 2005, n. 3429 del 29 aprile 2005, art. 6, n. 3443 del 15 giugno 2005, art. 9, n. 3449 del 15 luglio 2005, art. 2, comma 1, n. 3469 del 13 ottobre 2005, art. 5, comma 6, n. 3479 del 14 dicembre 2005, n. 3481 del 19 dicembre 2005, n. 3491 del 25 gennaio 2006, articoli 13 e 15, n. 3493 in data 11 febbraio 2006, n. 3506 del 2006, art. 7, n. 3508 del 13 aprile 2006, art. 13, e n. 3520 del 2 maggio 2006, art. 15, recanti disposizioni urgenti per fronteggiare l'emergenza rifiuti nella regione Campania; Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri in data 1° giugno 2006, con il quale e' stato prorogato, fino al 31 gennaio 2007, lo stato di emergenza nel settore dei rifiuti urbani, speciali e speciali pericolosi, nonche' in materia di bonifica e risanamento ambientale dei suoli, delle falde e dei sedimenti inquinati e di tutela delle acque superficiali e sotterranee e dei cicli di depurazione nel territorio della regione Calabria; Viste le ordinanze di protezione civile n. 2696 del 1997, n. 2707 del 1997, n. 2856 del 1997, n. 2881 del 1998, n. 2984 del 1999, n. 3062 del 2000, n. 3095 del 2000, n. 3106 del 2001, n. 3132 del 2001, n. 3149 del 2001, n. 3185 del 2002, n. 3220 del 2002, n. 3251 del 2002, n. 3337 del 13 febbraio 2004, n. 3512 del 6 aprile 2006 e n. 3524 dell'8 maggio 2006; Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 2 marzo 2006 con il quale, fra l'altro, viene nominato Commissario delegato il Prefetto della Repubblica gen. Carlo Alfiero; Vista l'ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri del 5 maggio 2006, n. 3523, recante: «Interventi conseguenti alla dichiarazione di «grande evento» nel territorio della citta' di Roma in occasione dell'incontro tra il Santo Padre e gli aderenti ai movimenti ed alle comunita' ecclesiali», cosi' come integrata dall'art. 2 dell'ordinanza di protezione civile n. 3524 del 2006; Visto il decreto del Presidente del Consiglio del Ministri in data 11 marzo 2005, con il quale e' stato dichiarato, fino al 31 gennaio 2007, lo stato di emergenza nel territorio del comune di Cerzeto, provincia di Cosenza, interessato da gravissimi dissesti idrogeologici con conseguenti diffusi movimenti franosi, nonche' il successivo decreto di proroga del 17 febbraio 2006; Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 2 marzo 2006 con il quale e' stato dichiarato lo stato di emergenza in relazione al movimento franoso che ha interessato la discarica comunale in localita' La Torre nel comune di Teramo; Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 12 maggio 2006 con il quale e' stato dichiarato, fino al 31 maggio 2007, lo stato d'emergenza in relazione al grave movimento franoso in atto nel comune di Montaguto in provincia di Avellino; Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri dell'11 marzo 2005, con il quale e' stato prorogato, fino al 31 marzo 2007, lo stato di emergenza in relazione agli eccezionali eventi alluvionali che hanno colpito il territorio della regione Campania nei giorni 4 e 5 marzo 2005; Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri in data 17 febbraio 2006 con il quale e' stato prorogato fino al 31 dicembre 2006 lo stato di emergenza in relazione alla situazione determinatasi nel territorio dell'isola di Lampedusa e nelle prospicienti aree marine; Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri in data 11 marzo 2005, con il quale e' stato dichiarato, fino al 31 gennaio 2006, lo stato di emergenza nel territorio del comune di Cerzeto, provincia di Cosenza, interessato da gravissimi dissesti idrogeologici con conseguenti diffusi movimenti franosi, nonche' il successivo decreto di proroga del 17 febbraio 2006; Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 14 ottobre 2005 recante la dichiarazione dello stato di emergenza in relazione agli eventi meteorici che hanno colpito il territorio della regione Liguria nei giorni 11 agosto, 9, 10 e 11 settembre 2005; Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 13 gennaio 2006 recante la dichiarazione dello stato di emergenza in relazione agli eventi metereologici e meteomarini avversi che hanno colpito il territorio della regione Liguria nei giorni 2, 3 e 4 dicembre 2005; Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 1° giugno 2006, con il quale e' stato prorogato, fino al 31 gennaio 2007, lo stato d'emergenza nel territorio della regione Lazio in ordine alla situazione di crisi socio-economico-ambientale nel settore dei rifiuti urbani, speciali e speciali pericolosi; Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 2 dicembre 2005 con il quale e' stato prorogato, fino al 31 dicembre 2006, lo stato di emergenza socio-economico-ambientale nella laguna di Venezia in ordine alla rimozione dei sedimenti inquinati nei canali portuali di grande navigazione; Visto l'art. 4, comma 2, del decreto-legge 31 maggio 2005, n. 90, convertito, con modificazioni, dalla legge 26 luglio 2005, n. 152, nel quale si dispone che agli interventi all'estero del Dipartimento della protezione civile si applicano le disposizioni di cui all'art. 5 della legge 24 febbraio 1992, n. 225; Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 2 settembre 2005, con il quale e' stato dichiarato lo stato di criticita' in conseguenza della grave situazione in cui versa la popolazione del sud del Sudan; Vista l'ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 3518 del 27 aprile 2006, recante: «Ulteriori disposizioni urgenti di protezione civile finalizzate a fronteggiare la grave situazione in cui versa la popolazione del Sudan»; Vista l'ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 3495 dell'11 febbraio 2006; Visto il decreto-legge 29 marzo 2004, n. 79, convertito, con modificazioni, dalla legge 28 maggio 2004, n. 139, recante «Disposizioni urgenti in materia di sicurezza di grandi dighe e di edifici istituzionali»; Visto, in particolare, l'art. 2 del predetto decreto-legge che dispone che alla definizione degli interventi per la messa in sicurezza sulle grandi dighe si provvede, laddove sussistano le condizioni per la dichiarazione dello stato di emergenza, mediante l'adozione di ordinanze di protezione civile ex art. 5, comma 2, della legge 24 febbraio 1992, n. 225; Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 18 novembre 2004 recante la dichiarazione dello stato di emergenza in relazione alla messa in sicurezza delle grandi dighe di Figoi e Galano (Liguria); Zerbino e La Spina (Piemonte); Sterpeto (Lazio); La Para e Rio Grande (Umbria); Molinaccio (Marche); Muraglione, Montestigliano e Fosso Bellaria (Toscana); Pasquasia e Cuba (Sicilia); Gigliara Monte (Calabria), fino al 31 dicembre 2005; Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 18 febbraio 2005 di estensione della predetta dichiarazione di stato di emergenza alla diga di Muro Lucano nella regione Basilicata; Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 19 gennaio 2006 recante la proroga della dichiarazione dello stato di emergenza in relazione alla messa in sicurezza delle grandi dighe di Figoi e Galano (Liguria); Zerbino e La Spina (Piemonte); Sterpeto (Lazio); La Para e Rio Grande (Umbria); Molinaccio (Marche); Muraglione, Montestigliano e Fosso Bellaria (Toscana); Pasquasia e Cuba (Sicilia); Gigliara Monte (Calabria), fino al 31 dicembre 2006; Viste le ordinanze del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 3461/2005, n. 3498/2005, n. 3437/2005, n. 3418/2005 e n. 3485/2005, per la messa in sicurezza delle grandi dighe delle regioni Basilicata, Lazio, Sicilia, Piemonte, Liguria, Marche e Toscana; Vista la nota del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti prot. n. 7794 del 10 maggio 2006 di designazione del Commissario delegato per la messa in sicurezza delle dighe della regione Siciliana in sostituzione del Commissario delegato nominato con ordinanza di protezione civile n. 3485/2005; Visto il decreto del Presidente del Consiglio in data 6 aprile 2006 recante la dichiarazione dello stato di emergenza nel territorio del comune di Ostuni (Brindisi), in relazione all'incaglio della motonave Hanife Ana in localita' Torre Pozzella-Costa Merlata. Vista l'ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 3517 del 27 aprile 2006, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 103 del 5 maggio 2006; Considerato che, facendo seguito alla predetta ordinanza, e' stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana n. 122 del 27 maggio 2006 l'avviso di pubblicazione del bando di gara per l'affidamento del servizio di rimozione della motonave Hanife Ana e di rimorchio presso il porto di Brindisi; Considerato, inoltre, che alla scadenza dei termini previsti nel bando di gara per la presentazione delle offerte non e' pervenuta alcuna offerta e che, pertanto, si e' proceduto a dichiarare deserta la gara medesima; Ravvisata l'esigenza di disporre comunque misure di carattere straordinario ed urgente finalizzate all'immediata rimozione dell'unita' navale sopra menzionata, ed al conseguente rimorchio al porto piu' vicino; Tenuto conto della necessita' di procedere quindi all'affidamento del servizio attraverso una trattativa privata, previa indagine di mercato, tale da consentire la massima rapidita' dei tempi di esecuzione e assicurando contestualmente il corretto svolgimento delle procedure di gara; Su proposta del Capo del Dipartimento della protezione civile della Presidenza del Consiglio dei Ministri; Dispone: Art. 1. 1. Il Prefetto di Bari e' nominato Commissario delegato per fronteggiare gli eventi alluvionali che hanno colpito il territorio delle province di Bari e Brindisi nei giorni 22 e 23 ottobre 2005 e di cui al decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 28 ottobre 2005. Conseguentemente i riferimenti al Prefetto Tommaso Blonda di cui all'art. 1 dell'ordinanza di protezione civile n. 3474 del 2005 e all'art. 3 dell'ordinanza di protezione civile n. 3485 del 2005 sono soppressi.