IL DIRETTORE GENERALE
                       della giustizia civile

  Visto  il  proprio  decreto  datato  30 maggio 2003 con il quale si
riconosceva  il  titolo professionale di «Ingenieur-univ.» conseguito
in  Germania dal sig. Wahr Johannes, nato a Baden-Baden (Germania) il
2  giugno  1951,  cittadino  tedesco,  quale  titolo  abilitante  per
l'iscrizione  in  Italia all'albo degli ingegneri - sezione A settore
industriale,  in cui il riconoscimento e' stato subordinato, a scelta
del  richiedente,  al  compimento  di  un  tirocinio  di  adattamento
biennale  o  al  superamento  di  una  prova attitudinale vertente su
impianti elettrici, fisica tecnica e deontologia professionale;
  Vista  l'istanza  di  riesame  presentata  dal  sig.  Wahr Johannes
nel luglio 2003 e la nuova documentazione ad essa allegata;
  Visto  il  successivo  decreto datato 4 maggio 2005 con il quale e'
stata ridotta l'entita' delle misure compensative al compimento di un
tirocinio di adattamento della durata di sei mesi o al superamento di
una  prova  attitudinale vertente su meccanica del volo e deontologia
professionale;
  Vista la nuova istanza di riesame presentata dal sig. Wahr Johannes
nel febbraio 2006;
  Viste  le  determinazioni  della conferenza di servizi nelle sedute
dell'11 aprile 2006 e del 23 maggio 2006;
  Visto  il  parere  scritto del rappresentante di categoria espresso
nelle sedute sopra indicate;
  Ritenuto   che,   alla   luce  della  documentazione  prodotta,  la
formazione accademica e professionale del richiedente sia completa al
fine  dell'iscrizione  nella  sezione A settore industriale dell'albo
degli ingegneri senza l'applicazione di misure compensative;
                              Decreta:

  Al  sig.  Wahr  Johannes, nato a Baden-Baden (Germania) il 2 giugno
1951,  cittadino  tedesco, e' riconosciuto il titolo professionale di
cui  in  premessa quale titolo valido per l'iscrizione all'albo degli
ingegneri   sezione A  -  settore  industriale  e  l'esercizio  della
professione in Italia senza l'applicazione di misure compensative.
    Roma, 24 luglio 2006
                                          Il direttore generale: Papa