IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
  Visto l'art. 138 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267;
  Visto l'art. 2, comma 3, lettera p), della legge 23 agosto 1988, n.
400;
  Visto  l'art.  7  dello statuto del comune di Jesi, come modificato
dalla  deliberazione  consiliare n. 153 in data 26 luglio 2005, nella
parte  in  cui riconosce ai cittadini stranieri non comunitari e agli
apolidi  il  diritto di elettorato attivo e passivo nell'elezione dei
consigli circoscrizionali;
  Udito  il  parere  n.  555/2006  del  Consiglio  di Stato, espresso
nell'adunanza  della sezione I in data 5 aprile 2006, il cui testo e'
allegato al presente decreto e le cui considerazioni si intendono qui
integralmente riprodotte;
  Vista  la  deliberazione del Consiglio dei Ministri, adottata nella
riunione del 14 luglio 2006;
  Sulla proposta del Ministro dell'interno;
                              Decreta:
  E'  disposto  l'annullamento  straordinario, per illegittimita' e a
tutela  dell'unita'  dell'ordinamento,  dei  commi  5 e 7 dell'art. 7
dello  statuto  del  comune di Jesi, nonche' del comma 4 del medesimo
art.  7, limitatamente alle parole «nonche' i cittadini stranieri non
comunitari  o apolidi che abbiano risieduto legalmente e abitualmente
in  Italia  nei sei anni precedenti rispetto alla data di svolgimento
della consultazione, di cui almeno due nel territorio comunale, e che
ne abbiano fatto richiesta».
  Il  presente decreto, previa registrazione da parte della Corte dei
conti,  sara'  pubblicato  nella  Gazzetta Ufficiale della Repubblica
italiana.
    Dato a Roma, addi' 18 luglio 2006
                             NAPOLITANO
                              Prodi,  Presidente  del  Consiglio  dei
                              Ministri
                              Amato, Ministro dell'interno
Registrato alla Corte dei conti il 27 luglio 2006
Ministeri istituzionali, Interno, registro n. 9, foglio n. 314