IL COMITATO INTERMINISTERIALE PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA

  Vista la legge 26 febbraio 1992, n. 211, e viste le leggi 30 maggio
1995,  n.  204;  4 dicembre  1996,  n.  611; 27 febbraio 1998, n. 30;
18 giugno 1998, n. 194; 23 dicembre 1998, n. 448; 7 dicembre 1999, n.
472; 23 dicembre 1999, n. 488; 23 dicembre 2000, n. 388, con le quali
sono  stati  rifinanziati  gli  articoli 9 e 10 della citata legge n.
211/1992 e/o sono state dettate norme integrative o modificative;
  Vista  la legge 21 dicembre 2001, n. 443, (c.d. «legge obiettivo»),
che,  all'art.  1,  ha  stabilito  che  le infrastrutture pubbliche e
private  e  gli  insediamenti  strategici  e  di preminente interesse
nazionale,  da  realizzare  per  la modernizzazione e lo sviluppo del
Paese,  vengano  individuati  dal  Governo  attraverso  un  programma
formulato  secondo  i  criteri e le indicazioni procedurali contenuti
nello  stesso articolo, demandando a questo Comitato di approvare, in
sede  di  prima applicazione della legge, il suddetto programma entro
il 31 dicembre 2001;
  Vista  la  legge  1° agosto 2002, n. 166, che, all'art. 13, oltre a
recare  modifiche  al  menzionato  art.  1  della  legge n. 443/2001,
autorizza  limiti  di impegno quindicennali per la progettazione e la
realizzazione  delle  opere incluse nel programma approvato da questo
Comitato  e  dispone  che  le opere medesime siano comprese in intese
generali  quadro  tra  il  Governo e ogni singola regione o provincia
autonoma,  al  fine del congiunto coordinamento e realizzazione degli
interventi;
  Visto  il  decreto  legislativo  20 agosto  2002, n. 190, attuativo
dell'art. 1 della menzionata legge n. 443/2001;
  Visti,  in  particolare,  l'art.  1  della  legge n. 443/2001, come
modificato  dall'art.  13  della  legge  n.  166/2002, e l'art. 2 del
decreto legislativo n. 190/2002, che attribuiscono la responsabilita'
dell'istruttoria  per  le infrastrutture strategiche e la funzione di
supporto  per  le  attivita'  di  questo  Comitato al Ministero delle
infrastrutture  e  dei  trasporti, che puo' in proposito avvalersi di
apposita «struttura tecnica di missione»;
  Visto  il decreto del Presidente della Repubblica 8 giugno 2001, n.
327,   recante  il  testo  unico  delle  disposizioni  legislative  e
regolamentari  in  materia  di  espropriazione per pubblica utilita',
come modificato, da ultimo, dal decreto legislativo 27 dicembre 2004,
n. 330;
  Visto  l'art.  11  della  legge  16 gennaio  2003,  n.  3,  recante
«Disposizioni  ordinamentali in materia di pubblica amministrazione»,
secondo  il  quale, a decorrere dal 1° gennaio 2003, ogni progetto di
investimento  pubblico  deve  essere  dotato  di  un  codice unico di
progetto (CUP);
  Visto  l'art.  4  della  legge 24 dicembre 2003, n. 350, e visti in
particolare:
      i  commi 134  e  seguenti,  ai  sensi dei quali la richiesta di
assegnazione  di  risorse,  per  le  infrastrutture  strategiche  che
presentino un potenziale ritorno economico derivante dalla gestione e
che non siano incluse nei piani finanziari delle concessionarie e nei
relativi  futuri atti aggiuntivi, deve essere corredata da un'analisi
costi-benefici e da un piano economico-finanziario redatto secondo lo
schema tipo approvato da questo Comitato;
      il  comma 176,  che  autorizza  ulteriori limiti di impegno nel
biennio 2005-2006 per la realizzazione delle opere strategiche di cui
alle leggi citate ai punti precedenti;
      il   comma 177,   come  modificato  e  integrato  dall'art.  1,
comma 13,  del decreto-legge 12 luglio 2004, n. 168, convertito nella
legge  30 luglio  2004,  n.  191,  nonche'  dall'art.  16 della legge
21 marzo  2005,  n.  39  che  reca precisazioni sui limiti di impegno
iscritti   nel   bilancio  dello  Stato  in  relazione  a  specifiche
disposizioni legislative;
  Visto  il  decreto  legislativo 17 agosto 2005, n. 189, che apporta
modifiche ed integrazioni al citato decreto legislativo n. 190/2002;
  Vista la legge 23 dicembre 2005, n. 266 (legge finanziaria 2006), e
visti in particolare:
      l'art.  1, comma 78, che autorizza un contributo annuale di 200
milioni  di  euro  per quindici anni, a decorrere dall'anno 2007, per
interventi    infrastrutturali,    prevedendo,    tra   l'altro,   il
finanziamento  di opere strategiche di preminente interesse nazionale
di cui alla citata legge n. 443/2001;
      l'art.  1, comma 85, che integra le richiamate disposizioni sui
limiti di impegno;
  Viste le delibere adottate da questo Comitato in applicazione della
legge n. 211/1992, e successivi rifinanziamenti ed in particolare:
      la  delibera  21 dicembre  1995,  n. 185 (Gazzetta Ufficiale n.
57/1993),  con  la quale questo Comitato ha approvato, tra gli altri,
l'intervento    della    Ferrovia    Circumetnea-Catania   denominato
«Potenziamento  tratta metropolitana Borgo-Nesima, Stesicoro-Giovanni
XXIII e deposito», del costo di 139,443 milioni di euro (270 miliardi
di lire), finanziandolo al 100% con l'assegnazione di una quota annua
di  24,825  milioni  di  euro  (48,068 miliardi di lire) a valere sui
limiti d'impegno di cui all'art. 10 della legge n. 211/1992;
      la  delibera  29 novembre  2002,  n.  99 (Gazzetta Ufficiale n.
18/2003),  con  la  quale, nel contesto di una ridefinizione generale
del quadro delle assegnazioni e a seguito delle variazioni del saggio
di  interesse  nel  frattempo  intervenute, alla suddetta opera viene
assegnata  una  quota di limite d'impegno di 21,238 milioni di euro a
valere   sulla  citata  legge  n.  211/1992,  quota  suscettibile  di
sviluppare  un volume d'investimenti pari all'intero costo di 139,443
milioni di euro sopra richiamato;
      la  delibera  2 dicembre  2005,  n.  129 (Gazzetta Ufficiale n.
135/2006),  con la quale questo Comitato ha approvato, tra gli altri,
la  rimodulazione dell'intervento sopra citato, riducendo la somma da
destinare alla realizzazione del primo stralcio del deposito-officina
di  Paterno' e prevedendo l'utilizzo delle risorse cosi' liberate per
la  realizzazione  del «completamento delle opere civili sulla tratta
Galatea-Giovanni   XXIII»,   tratta   destinataria  di  finanziamenti
imputati  su  diversa  normativa, rivelatisi insufficienti in sede di
progettazione  esecutiva, la cui completa realizzazione e' essenziale
in  quanto interna alle tratte finanziate a carico della citata legge
n. 211/1992;
  Vista  la delibera 21 dicembre 2001, n. 121, (Gazzetta Ufficiale n.
51/2002  supplemento  ordinario),  con  la  quale questo Comitato, ai
sensi  del  piu'  volte richiamato art. 1 della legge n. 443/2001, ha
approvato  il  1° Programma  delle  infrastrutture  strategiche,  che
include  nell'allegato  1,  nell'ambito dei «Sistemi urbani», la voce
«Nodo di Catania» per un costo complessivo di 516,457 milioni di euro
e   che   indica   nell'allegato   2,  quale  parte  di  sottosistemi
infrastrutturali  il  cui insieme rappresenta la griglia di priorita'
delle reti infrastrutturali, il «Nodo integrato di Catania e stazione
ferroviaria, compreso completamento Circumetnea»;
  Vista  la  delibera 27 dicembre 2002, n. 143 (Gazzetta Ufficiale n.
87/2003,  errata  corrige  in Gazzetta Ufficiale n. 140/2003), con la
quale  questo  Comitato ha definito il sistema per l'attribuzione del
CUP,  che  deve  essere richiesto dai soggetti responsabili di cui al
punto 1.4 della delibera stessa;
  Vista  la  delibera  25 luglio  2003,  n. 63 (Gazzetta Ufficiale n.
248/2003),  con  la  quale questo Comitato ha formulato, tra l'altro,
indicazioni di ordine procedurale riguardo alle attivita' di supporto
che  il  Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e' chiamato a
svolgere  ai  fini  dalla  vigilanza sull'esecuzione degli interventi
inclusi nel 1° Programma delle infrastrutture strategiche;
  Vista  la  delibera  27 maggio  2004,  n. 11 (Gazzetta Ufficiale n.
230/2004),  con  la quale questo Comitato ha approvato lo schema tipo
di  piano  economico-finanziario  ai  sensi  del  richiamato  art. 4,
comma 140,  della  legge  n.  350/2003,  prevedendo  che  di norma, a
corredo  della  richiesta  di  finanziamento  a  carico delle risorse
dell'art.  13 della legge n. 166/2002, come sopra rifinanziato, venga
presentato  il  piano  sintetico, ma esplicitando che questo Comitato
stesso,  in sede di approfondimento, puo' richiedere la presentazione
del piano analitico completo;
  Vista  la  delibera 29 settembre 2004, n. 24 (Gazzetta Ufficiale n.
276/2004),  con la quale questo Comitato ha stabilito che il CUP deve
essere  riportato  su  tutti  i documenti amministrativi e contabili,
cartacei  ed informatici, relativi a progetti d'investimento pubblico
e   deve  essere  utilizzato  nelle  banche  dati  dei  vari  sistemi
informativi, comunque interessati ai suddetti progetti;
  Vista  la sentenza 25 settembre 2003, n. 303, con la quale la Corte
costituzionale,   nell'esaminare  le  censure  mosse  alla  legge  n.
443/2001   ed   ai   decreti   legislativi   attuativi,  si  richiama
all'imprescindibilita'  dell'intesa  tra  Stato  e singola regione ai
fini dell'attuabilita' del programma delle infrastrutture strategiche
interessanti il territorio di competenza, sottolineando come l'intesa
possa   anche   essere  successiva  ad  un'individuazione  effettuata
unilateralmente dal Governo e precisando che i finanziamenti concessi
all'opera  sono  da  considerare  inefficaci  finche' l'intesa non si
perfezioni;
  Visto  il  decreto  emanato  dal  Ministro dell'interno il 14 marzo
2003, di concerto con il Ministro della giustizia e il Ministro delle
infrastrutture   e  dei  trasporti,  e  successive  modificazioni  ed
integrazioni,  con  il  quale, in relazione al disposto dell'art. 15,
comma 5,  del decreto legislativo n. 190/2002, e' stato costituito il
Comitato di coordinamento per l'alta sorveglianza delle grandi opere;
  Vista  la  nota  5 novembre  2004,  n.  COM/3001/1, con la quale il
coordinatore  del  predetto  Comitato  di  coordinamento  per  l'alta
sorveglianza  delle  grandi  opere  espone  le linee guida varate dal
Comitato nella seduta del 27 ottobre 2004;
  Vista   l'ordinanza  del  Presidente  del  Consiglio  dei  Ministri
20 dicembre  2002,  n.  3259 (Gazzetta Ufficiale n. 302/2002), con la
quale  il  sindaco  di Catania e' stato nominato Commissario delegato
per  l'attuazione  degli  interventi volti a fronteggiare l'emergenza
ambientale  determinatasi  nella  citta'  di  Catania nel settore del
traffico  e  della  mobilita'  e vista l'ordinanza del Presidente del
Consiglio  dei Ministri 8 agosto 2005, n. 3457 (Gazzetta Ufficiale n.
190/2005), con la quale il suddetto Sindaco e' stato confermato nella
carica,  sino  al  30 aprile  2006,  al fine di provvedere, in regime
ordinario,   all'attuazione  ed  al  completamento  degli  interventi
previsti;
  Vista  la  nota  28 marzo  2006,  n. 235, con la quale il Ministero
delle  infrastrutture  e  dei trasporti ha trasmesso, tra l'altro, la
relazione   istruttoria   concernente   il  progetto  definitivo  del
«prolungamento  della  rete ferroviaria nella tratta metropolitana di
Catania     dalla     stazione     F.S.     all'aeroporto,     tratta
Stesicoro-aeroporto»,   relazione   di  cui  copia  aggiornata  viene
consegnata in seduta;
  Considerato  che  l'intervento  non  e' citato nell'Intesa generale
quadro  tra  Governo  e Regione Siciliana, sottoscritta il 14 ottobre
2003;
  Considerato   che   il   CUP  assegnato  all'intervento  stesso  e'
C31J06000000001;
  Considerato    che   questo   Comitato   ha   conferito   carattere
programmatico  al  quadro finanziario riportato nell'allegato 1 della
suddetta    delibera   n.   121/2001,   riservandosi   di   procedere
successivamente    alla   ricognizione   delle   diverse   fonti   di
finanziamento disponibili per ciascun intervento;
  Considerato  che,  con la delibera adottata in data odierna, n. 75,
si e' proceduto alla ricognizione delle risorse disponibili;
  Ritenuto  che  il ricorso alle disposizioni derogatorie del decreto
legislativo  n.  190/2002 - come integrato dal decreto legislativo n.
189/2005  -  sia  proponibile,  trattandosi di opera che, come meglio
specificato  nella  «presa  d'atto»,  presenta  carattere di urgenza,
rientrando   nel   piano   degli  interventi  diretti  a  contrastare
l'emergenza ambientale di cui alle richiamate ordinanze;
  Udita   la  relazione  del  Ministro  delle  infrastrutture  e  dei
trasporti, che - nel formulare le definitive proposte di assegnazione
delle   risorse   ex  art.  1,  comma 78,  della  legge  n.  266/2005
considerate  allocabili  da questo Comitato - indica in 90 Milioni di
euro,  in  termini  di volume di investimento, l'importo da destinare
alla rete ferroviaria nella tratta metropolitana di Catania;
  Acquisita  in  seduta  l'intesa  del Ministro dell'economia e delle
finanze;
Prende  atto  delle  risultanze dell'istruttoria svolta dal Ministero
delle infrastrutture e dei trasporti ed in particolare:
sotto l'aspetto tecnico procedurale:
  che  il  progetto definitivo in esame fa parte di un piu' complesso
sistema   infrastrutturale,   la   cui   programmazione   include  il
potenziamento  e  la trasformazione dell'attuale linea della ferrovia
circumetnea  da  linea  ferroviaria  a scartamento ridotto in linea a
scartamento ordinario ed elettrificata;
  che   il  programma  cui  e'  riconducibile  il  progetto  si  puo'
suddividere  sostanzialmente  in due componenti principali: la prima,
sottoposta  a  questo  Comitato,  concernente la realizzazione di una
rete  metropolitana  nelle  aree  urbane  di Catania e Misterbianco e
nell'ambito   territoriale  suburbano  fino  ad  Adrano,  la  seconda
concernente  l'ammodernamento  di  tutte  le  tratte  comprese  nella
restante  parte  dell'attuale tracciato ferroviario attorno all'Etna,
tra Adrano e Riposto;
  che   per  la  realizzazione  del  suddetto  programma  sono  state
individuate le seguenti cinque distinte fasi attuative:
    prima   fase:   realizzazione   ed  ammodernamento  della  tratta
aeroporto-Adrano;
    seconda fase: ammodernamento della tratta Adrano-Randazzo;
    terza fase: recupero e gestione della tratta Alcantara-Randazzo;
    quarta fase: ammodernamento della tratta Randazzo-Riposto;
    quinta  fase:  chiusura  dell'anello ferroviario attorno all'Etna
attraverso la rete di Rete ferroviaria italiana S.p.a. (RFI S.p.a.);
  che in particolare nella prima fase e' prevista la realizzazione di
una   linea   ferroviaria  con  caratteristiche  di  metropolitana  e
dell'estensione   complessiva   di   oltre  44  km,  che  colleghera'
l'aeroporto  con la citta' di Catania e con tutti i principali centri
del   versante   sud-occidentale   della   fascia  pedemontana  etnea
(Misterbianco, Belpasso, Paterno', S. Maria di Licodia, Biancavilla e
Adrano);
  che  l'intervento di cui alla suddetta prima fase si articola nelle
seguenti due tratte:
    dalla   stazione  FS  Catania  centrale  (localizzata  in  piazza
Giovanni  XXIII)  all'abitato  di Adrano, utilizzando prevalentemente
l'attuale  tracciato  della  Ferrovia  Circumetnea,  che nella tratta
Borgo-Galatea-Porto e' gia' in esercizio;
    dalla  stazione  Giovanni XXIIII fino all'aeroporto Fontanarossa,
con  attraversamento  del  centro urbano di Catania e della periferia
sud-ovest  della  citta',  a  servizio,  quindi,  anche dei quartieri
popolari Villaggio S. Agata e Librino;
  che  in  particolare  il progetto della tratta Stesicoro-aeroporto,
collocata  nell'ambito dell'itinerario Giovanni XXIII-aeroporto sopra
indicato,  prevede l'ampliamento dell'attuale tratta di metropolitana
della  Ferrovia  Circumetnea,  in  parte  in esercizio ed in parte in
corso   di   realizzazione   o  di  prossima  realizzazione,  il  che
consentira'   di  ridurre  le  urgenti  problematiche  di  squilibrio
territoriale    esistenti    nell'area   metropolitana   catanese   e
contribuira' anche al miglioramento della qualita' dell'ambiente;
  che la suddetta tratta avra' una lunghezza complessiva di 6.754 m e
che, a partire dalla stazione di Stesicoro, da realizzare nell'ambito
della  tratta  Giovanni XXIII-Stesicoro, si sviluppera' lungo le otto
stazioni  di  S.  Domenico,  Vittorio  Emanuele, Palestro, San Leone,
Verrazzano, Librino, S. M. Goretti e aeroporto;
  che   le   caratteristiche   costruttive  della  tratta  in  esame,
analogamente  a quelle delle tratte realizzate o in costruzione, sono
quelle  delle  linee  ferroviarie  a  doppio  binario con scartamento
ordinario  e trazione elettrica a 3 kV in corrente continua, tensione
che,  per  quanto  inusuale  per le linee metropolitane, che adottano
tensioni  minori,  e'  legata  all'obiettivo  di  far  proseguire  la
metropolitana di Catania in ambito extraurbano con le caratteristiche
di  una  ferrovia e di consentire ai mezzi della Ferrovia Circumetnea
il futuro utilizzo della rete di RFI S.p.a.;
  che l'analisi della domanda relativa ai traffici deviati e generati
in  seguito  al completamento dell'intervento proposto, valutata come
differenziale  tra  la  situazione  in  atto  e quella in presenza di
intervento,  ha  evidenziato  un  totale  annuo  stimato  di oltre 60
milioni  di  europasseggeri  trasportati  dal  sistema  metropolitano
proposto,  totale  costituito,  in  valori  arrotondati,  da quasi 29
milioni di passeggeri/anno provenienti dagli automezzi privati, oltre
20  milioni  di  passeggeri/anno  provenienti  dai mezzi di trasporto
collettivo,  circa  11  milioni di passeggeri/anno generati nell'area
metropolitana servita dalla ferrovia;
  che    all'interno    del    predetto    progetto    della   tratta
Stesicoro-aeroporto   e'   stato   individuato  il  lotto  funzionale
Stesicoro-Vittorio  Emanuele,  lungo  1.318 m circa e comprendente le
due  stazioni  S.  Domenico  e  Vittorio  Emanuele,  lotto  che sara'
realizzato   interamente  in  galleria  naturale,  con  un  andamento
planimetrico  studiato  per  evitare,  nei limiti del possibile, ogni
tipo di interferenza con strutture e servizi esistenti nel sottosuolo
e  con  eventuali  parti  del  sottosuolo  di  particolare importanza
ambientale ed archeologica;
    che  la realizzazione del predetto lotto consentira' di collegare
la  rete metropolitana in esercizio e/o in corso di realizzazione con
un'ampia  zona  del  centro urbano di Catania dove sono localizzati i
principali   poli   attrattori   urbani,   implementando   cosi'   la
potenzialita',  in  termini di domanda di trasporto, dell'intera rete
urbana ed extraurbana della Ferrovia Circumetnea;
  che   il   progetto  della  tratta  Stesicoro-aeroporto,  ai  sensi
dell'ordinanza   richiamata   in  premessa,  e'  stato  approvato  il
28 dicembre 2004 con provvedimento n. 35/SIND del sindaco in qualita'
di  Commissario  delegato,  rientrando  nel  piano  degli  interventi
predisposti  per  fronteggiare  l'emergenza  traffico nella citta' di
Catania;
  che e' stata data notizia dell'avvio del procedimento espropriativo
con  avviso  pubblicato  sull'albo  pretorio  e  sui  quotidiani  «La
Sicilia»  e  «La  Stampa»  del  21 novembre  2005,  senza  che  siano
pervenute osservazioni od opposizioni;
  che  con  nota  29 novembre 2005, n. 11996/05, integrata dalla nota
20 dicembre  2005, n. 13176/05, la Soprintendenza ai beni culturali e
ambientali  di  Catania  ha  espresso  il  proprio  nulla  osta  alla
realizzazione dell'opera;
  che  con  nota  30 novembre  2005,  n.  40871,  il  Genio civile di
Catania,   interpellato   per  l'acquisizione  del  parere  ai  sensi
dell'art.  13  della legge 2 febbraio 1974, n. 64, ha espresso parere
favorevole;
  che  con  nota  13 dicembre  2005,  n.  9375  -  integrata con nota
15 febbraio  2006,  n. 1304 - il Ministero delle infrastrutture e dei
trasporti - Gestione Governativa Ferrovia Circumetnea, in qualita' di
soggetto  attuatore,  ha trasmesso alla competente «struttura tecnica
di   missione»  del  Ministero  stesso  il  progetto  definitivo  del
«prolungamento  della  rete ferroviaria nella tratta metropolitana di
Catania      dalla     stazione     F.S.     all'aeroporto     tratta
Stesicoro-aeroporto»;
  che  il  progetto  e'  stato  trasmesso,  altresi', all'Ispettorato
ripartimentale  delle  foreste  e  che l'Ispettorato stesso, con nota
17 gennaio  2006,  n. 833, ha dichiarato di non doversi esprimere, in
quanto  l'opera  interessa terreni estranei alle finalita' del regime
vincolistico di cui all'art. 1 del regio decreto 30 dicembre 1923, n.
3267;
  che,  relativamente  alla  compatibilita' ambientale dell'opera, la
Regione  -  Assessorato  regionale  territorio  e  ambiente, con nota
23 gennaio 2006, n. 4636, ha ritenuto di non assoggettare il progetto
alla  procedura  di  cui  all'art. 5 del decreto del Presidente della
Repubblica  12 aprile  1996,  recepito  con  l'art.  91  della  legge
regionale   3 maggio   2001,   n.   6,  ed  ha  espresso  parere  con
prescrizioni;
  che  la  Conferenza  di  servizi,  apertasi  il 9 marzo 2006 con la
partecipazione  dei  soggetti interessati, si e' chiusa il successivo
29 marzo  con  la  ricezione dei pareri delle Amministrazioni ed Enti
competenti;
  che  con  nota  16 marzo 2006, n. DG BAP/S02/34.19.04/5278/2006, il
Ministero  per  i  beni e le attivita' culturali - Dipartimento per i
beni  culturali  e  paesaggistici  -  Direzione  generale  per i beni
architettonici e paesaggistici, ha comunicato di non avere competenze
in materia;
  che   con  nota  18 marzo  2006,  n.  2332,  la  suddetta  Gestione
Governativa  ha trasmesso una nuova versione del progetto dalla quale
-  a  seguito  di perplessita' formulate dalla Direzione generale dei
sistemi   di   trasporto   ad  impianti  fissi  del  Ministero  delle
infrastrutture  e  dei  trasporti  in sede di formulazione del parere
tecnico-economico  -  e'  stata stralciata la previsione della marcia
automatica  dei treni e che su tale versione, con nota 28 marzo 2006,
n.  3193  R.U.,  la suddetta Direzione generale ha espresso un parere
preliminare    di    ammissibilita',    riservandosi   di   esprimere
successivamente  un  parere  definitivo  sugli  aspetti  di dettaglio
allorche' saranno disponibili successivi livelli di progettazione;
  che  con  nota 21 marzo 2006, n. 112-1° VII, la provincia regionale
di Catania ha espresso il proprio parere positivo;
  che  in  merito  alle  eventuali interferenze con i sottoservizi da
essi  gestiti,  gli  uffici  competenti  del  comune di Catania hanno
espresso parere favorevole, con prescrizioni;
  che  gli altri soggetti gestori delle interferenze hanno comunicato
il  proprio parere in merito al progetto, rilevando in taluni casi la
necessita' di verifiche in sede di progettazione esecutiva;
sotto l'aspetto attuativo:
  che   il   soggetto   attuatore,   come  esposto,  e'  la  Gestione
commissariale  governativa  Ferrovia  Circumetnea del Ministero delle
infrastrutture e dei trasporti;
  che la modalita' prevista per l'affidamento dei lavori e' l'appalto
integrato;
  che   i   tempi   complessivi   per   l'ultimazione   della  tratta
Stesicoro-aeroporto,  inclusi quelli per la redazione delle ulteriori
progettazioni  e  per  la  gara,  nonche'  quelli  per  la  messa  in
esercizio,  sono  stimati  in  78  mesi,  di  cui  60  per la fase di
realizzazione;
sotto l'aspetto finanziario:
  che   il   progetto  originario  della  tratta  Stesicoro-aeroporto
presentava un costo di 465 milioni di euro, IVA inclusa;
  che  il  progetto  -  rielaborato a seguito della suddetta modifica
concernente  lo  stralcio  della marcia automatica - ha presentato un
minor costo complessivo di 425 milioni di euro, cosi' articolato:

=====================================================================
                      TIPOLOGIA                       |Importo (euro)
=====================================================================
opere civili ed impianti connessi                     |265.572.172,31
---------------------------------------------------------------------
impianti ferroviari e tecnologie                      |76.112.462,16
---------------------------------------------------------------------
oneri per la sicurezza (compresi nei lavori da non    |
sottoporre a ribasso) 14.517.489,74                   |
---------------------------------------------------------------------
somme a disposizione (per deviazioni pubblici servizi,|
evenienze archeologiche, spese tecniche, per          |
progettazione, direzione lavori e collaudi,imprevisti,|
etc.)                                                 |44.710.101,55
---------------------------------------------------------------------
I.V.A.                                                |38.605.263,98
---------------------------------------------------------------------
Totale . . .                                          |425.000.000,00

  che, data la tipologia dell'opera, per la redazione del computo dei
lavori in argomento sono state utilizzate le tariffe dei prezzi editi
dall'Ente  FS  (Ferrovie  dello  Stato),  complete  di  avvertenze  e
prescrizioni  tecniche  esecutive,  mentre  per  le  lavorazioni  e i
materiali non previsti nelle suddette tariffe sono stati utilizzati i
prezzi  unitari  derivati  da  progetti precedentemente approvati dal
Ministero   delle   infrastrutture  e  dei  trasporti  e  sono  stati
elaborati,  altresi', nuovi prezzi unitari, prendendo a riferimento i
prezzi  derivanti  da  indagini  di  mercato o da interventi similari
realizzati in altri appalti precedenti o da altri enti appaltanti;
  che   il   costo  del  primo  lotto  funzionale  Stesicoro-Vittorio
Emanuele, IVA inclusa, e' articolato come segue:

=====================================================================
                      TIPOLOGIA                       |Importo (euro)
=====================================================================
opere civili ed impianti connessi                     |50.958.228,47
---------------------------------------------------------------------
impianti ferroviari e tecnologie                      |18.015.903,80
---------------------------------------------------------------------
oneri per la sicurezza (compresi nei lavori da non    |
sottoporre a ribasso) 2.870.913,45                    |
---------------------------------------------------------------------
somme a disposizione (per deviazioni pubblici servizi,|
evenienze archeologiche, spese tecniche, per          |
progettazione, direzione lavori e collaudi,           |
imprevisti, etc.)                                     |12.571.557,97
---------------------------------------------------------------------
I.V.A.                                                |8.454.309,76
---------------------------------------------------------------------
Totale . . .                                          |90.000.000,00

  che  il  contributo  di cui il Ministero delle infrastrutture e dei
trasporti  propone  l'assegnazione a carico delle risorse della legge
n.  166/2002  vale  a  soddisfare  il  finanziamento  del primo lotto
funzionale Stesicoro-Vittorio Emanuele;
  che il piano economico-finanziario evidenzia un «potenziale ritorno
economico»  derivante  dalla  gestione  dell'opera,  ma sottolinea la
scarsa  redditivita'  della  gestione stessa, ponendo l'accento sulla
funzione  sociale  del  trasporto  pubblico  locale  e  richiamando i
principi normativi per la copertura dei costi d'esercizio;
    che  in  particolare,  a  fronte  di una durata di vita economica
dell'investimento   di   35   anni   e   una  durata  di  vita  utile
dell'infrastruttura  per  lo svolgimento del servizio di trasporto di
30  anni  e  ipotizzando  l'applicazione di una tariffa pari a quella
attualmente   in   vigore   sulla   tratta   in   esercizio,  il  VAN
dell'investimento  risulta  di --25,19 con il sostegno del contributo
pubblico e di --451,89 senza contributo pubblico;
  che  il  piano  pone  dunque  il costo dell'infrastruttura, pari al
citato  importo di 425 milioni di euro, a carico delle risorse recate
dalla  legge n. 166/2002, mentre il costo delle 22 unita' di trazione
necessarie  a garantire l'avvio dell'esercizio, pari a 84,700 milioni
di  euro  (IVA  inclusa), e' coperto con ricorso ad «altri contributi
pubblici»;
  che  il  Ministero delle infrastrutture e dei trasporti ha proposto
di  approvare, ai sensi degli articoli 4 e 16 del decreto legislativo
n.  190/2002,  il  progetto  definitivo del «prolungamento della rete
ferroviaria nella tratta metropolitana di Catania dalla stazione F.S.
all'aeroporto   -   tratta   Stesicoro-aeroporto»   e  di  attribuire
all'opera,    per    la    realizzazione    del    lotto   funzionale
Stesicoro-Vittorio  Emanuele, un finanziamento di 90 milioni di euro,
in  termini  di volume d'investimenti e a valere sulle disponibilita'
previste dall'art. 1, comma 78, della legge n. 266/2005;
                              Delibera:

1. Approvazione progetto definitivo.
  1.1.  Ai  sensi e per gli effetti degli articoli 4 e 16 del decreto
legislativo  n.  190/2002,  come  modificato  e integrato dal decreto
legislativo  n. 189/2005, nonche' ai sensi degli articoli 10 e 12 del
decreto  del Presidente della Repubblica n. 327/2001, come modificato
-  da ultimo - dal decreto legislativo n. 330/2004, e' approvato, con
le  prescrizioni  proposte  dal  Ministero delle infrastrutture e dei
trasporti,  anche  ai  fini dell'approvazione del vincolo preordinato
all'espropriazione   e   la  contestuale  dichiarazione  di  pubblica
utilita',  il  progetto  definitivo  del  «prolungamento  della  rete
ferroviaria nella tratta metropolitana di Catania dalla stazione F.S.
all'aeroporto - tratta Stesicoro-aeroporto».
  E'  conseguentemente  perfezionata,  ad  ogni  fine  urbanistico ed
edilizio,  l'Intesa  Stato-regione  sulla  localizzazione  dell'opera
stessa.
  L'approvazione  sostituisce ogni altra autorizzazione, approvazione
e  parere comunque denominato e consente la realizzazione di tutte le
opere, prestazioni e attivita' previste nel progetto approvato.
  L'approvazione  stessa  e'  peraltro subordinata alla stipula di un
atto  integrativo  all'Intesa generale quadro citata in premessa, che
includa  esplicitamente  nell'Intesa  medesima il completamento della
ferrovia  circumetnea:  entro  trenta  giorni  da  detta  stipula  il
Ministero delle infrastrutture e dei trasporti provvedera' ad inviare
copia dell'atto integrativo alla Segreteria di questo Comitato.
  1.2.  L'importo  di  425  milioni  di euro costituisce il limite di
spesa  dell'intervento  da  realizzare  ed  e'  fissato  in relazione
all'ammontare  del costo dell'intervento come quantificato, a seguito
dello   stralcio   della  marcia  automatica,  nel  quadro  economico
sintetizzato nella precedente «presa d'atto».
  1.3.  Le  prescrizioni  citate  al punto 1.1, a cui e' condizionata
l'approvazione  del  progetto,  sono  riportate  nell'allegato 1, che
forma  parte  integrante  della  presente  delibera,  e devono essere
assolte in fase di redazione del progetto esecutivo.
  1.4.  E'  altresi'  approvato  il  programma  di  risoluzione delle
interferenze,   predisposto   ai   sensi   dell'art.  5  del  decreto
legislativo n. 190/2002, quale si evince dagli elaborati del progetto
definitivo da IN.01 a IN.08.
  1.5.   Il  piano  particellare  di  esproprio  e'  contenuto  negli
elaborati di progetto R1 ES e R2 ES, nonche' negli elaborati da 01 ES
a 06 ES.
2. Concessione contributo.
  2.1.    Per   la   realizzazione   del   primo   lotto   funzionale
Stesicoro-Vittorio  Emanuele  e'  assegnato  un  contributo  di 8,046
milioni di euro per quindici anni a valere sui fondi recati dall'art.
1,  comma 78,  della  legge  n.  266/2005  con decorrenza 2007: detto
contributo,  suscettibile  di sviluppare un volume di investimenti di
90   milioni  di  euro,  e'  quantificato  indicando,  nel  costo  di
realizzazione dell'intervento, anche gli oneri derivanti da eventuali
finanziamenti necessari.
  2.2.  L'efficacia  della presente disposizione resta subordinata al
perfezionamento  dell'Intesa  nei  termini di cui al precedente punto
1.1   ed   alla  prevista  trasmissione  dell'atto  integrativo  alla
Segreteria di questo Comitato.
3. Altre disposizioni.
  3.1.  Il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti provvedera'
ad  assicurare,  per  conto  di questo Comitato, la conservazione dei
documenti  componenti  il  progetto definitivo approvato al punto 1.1
della presente delibera.
  3.2.  Il  soggetto aggiudicatore provvedera', prima dell'inizio dei
lavori   previsti   nel   citato   progetto   definitivo,  a  fornire
assicurazioni  al  predetto  Ministero sull'avvenuto recepimento, nel
progetto  esecutivo,  delle  prescrizioni  riportate  nel  menzionato
allegato,   nonche'  sull'ottemperanza  alle  ulteriori  prescrizioni
previste nell'allegato stesso.
  Il  citato  Ministero procedera', a sua volta, a dare comunicazione
al riguardo alla Segreteria di questo Comitato.
  3.3.  Il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti provvedera'
a  svolgere  le  attivita'  di  supporto intese a consentire a questo
Comitato  di  espletare  i  compiti  di vigilanza sulla realizzazione
delle  opere  ad  esso  assegnati dalla normativa citata in premessa,
tenendo conto delle indicazioni di cui alla delibera n. 63/2003 sopra
richiamata.
  3.4.  In  relazione  alle linee guida esposte nella citata nota del
coordinatore  del  Comitato  di coordinamento per l'alta sorveglianza
delle  grandi  opere,  il  bando  di  gara  dovra' contenere apposita
clausola   che   -   fermo  restando  l'obbligo  dell'appaltatore  di
comunicare  alla  stazione  appaltante  i  dati  relativi  a  tutti i
sub-contratti, stabilito dall'art. 18, comma 12, della legge 19 marzo
1990, n. 55, e successive modifiche ed integrazioni - ponga, a carico
dell'impresa  aggiudicataria,  adempimenti  ulteriori  rispetto  alle
prescrizioni  di  cui  all'art.  10  del decreto del Presidente della
Repubblica  3 giugno 1998, n. 252, e intesi a rendere piu' stringenti
le  verifiche  antimafia,  prevedendo  - tra l'altro - l'acquisizione
delle  informazioni  antimafia  anche  nei  confronti degli eventuali
sub-appaltatori   e   sub-affidatari   indipendentemente  dai  limiti
d'importo  fissati dal citato decreto del Presidente della Repubblica
n.  252/1998,  nonche' forme di monitoraggio durante la realizzazione
dei   lavori:   i   contenuti  di  detta  clausola  sono  specificati
nell'allegato 2  che  del  pari forma parte integrante della presente
delibera.
  3.5.  Il  codice  unico  di progetto (CUP) assegnato al progetto ai
sensi  della  delibera n. 24/2004 va evidenziato nella documentazione
amministrativa e contabile riguardante l'intervento.
    Roma, 29 marzo 2006

                                                        Il Presidente
                                                           Berlusconi


Il segretario del CIPE
      Baldassarri

Registrata alla Corte dei conti il 12 dicembre 2006
Ufficio  controllo  Ministeri  economico-finanziari,  registro  n.  6
Economia e finanze, foglio n. 367