IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI Vista la legge 15 marzo 1997, n. 59 recante «Delega al Governo per il conferimento di funzioni e compiti alle regioni ed enti locali, per la riforma della pubblica amministrazione e per la semplificazione amministrativa»; Visto il decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 300 recante «Riforma dell'organizzazione del Governo, a norma dell'art. 11 della legge 15 marzo 1997, n. 59»; Visto il decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165 recante «Norme generali sull'ordinamento del lavoro alla dipendenza delle amministrazioni pubbliche»; Visto il decreto del Presidente della Repubblica 26 marzo 2001, n. 175, recante «Regolamento di organizzazione del Ministero delle attivita' produttive»; Visto il decreto del Presidente della Repubblica 19 settembre 2000, n. 455, recante «Regolamento di organizzazione degli uffici di diretta collaborazione del Ministro delle attivita' produttive»; Visto il decreto del Presidente della Repubblica 4 settembre 2002, n. 300 concernente «Regolamento recante la rideterminazione delle unita' addette agli uffici di diretta collaborazione del Ministro delle attivita' produttive»; Visto il decreto del Presidente della Repubblica 14 ottobre 2003, n. 316 recante «Regolamento per l'organizzazione degli uffici di diretta collaborazione del vice Ministro delle attivita' produttive»; Visto il decreto-legge 18 maggio 2006, n. 181 recante «Disposizioni urgenti in materia di riordino delle attribuzioni della Presidenza del Consiglio dei Ministri e dei Ministeri», convertito, con modificazioni, dalla legge 17 luglio 2006, n. 233 ed, in particolare, l'art. 1, comma 3; Visto, altresi', l'art. 1, comma 10, del citato decreto-legge n. 181 del 2006 che prevede che con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, d'intesa con il Ministro dell'economia e delle finanze e sentiti i Ministri interessati, si proceda all'immediata ricognizione in via amministrativa delle strutture trasferite ai sensi del presente decreto, nonche' alla individuazione, in via provvisoria, del contingente minimo degli uffici strumentali e di diretta collaborazione, garantendo in ogni caso l'invarianza della spesa; Visto, inoltre, l'art. 1, comma 25-ter, del citato decreto-legge n. 181/2006, come modificato dalla legge di conversione del 17 luglio 2006, n. 233, che prevede che gli schemi dei decreti del Presidente del Consiglio dei Ministri, corredati della relazione tecnica, sono sottoposti al parere delle Commissioni parlamentari competenti per materia e delle Commissioni bilancio del Senato della Repubblica e della Camera dei deputati per i profili di carattere finanziario e che, decorsi trenta giorni dalla trasmissione della richiesta, i decreti possono essere comunque adottati; Considerato che, con nota del Ministro per i rapporti con il Parlamento e le riforme istituzionali in data 13 dicembre 2006, prot. DRP/I/XV-D32/06, lo schema di decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri recante la ricognizione delle strutture e funzioni dei Ministeri del commercio internazionale e dello sviluppo economico e' stato trasmesso alle Camere, per i prescritti pareri; Visti i pareri resi dalle Commissioni I e V della Camera dei deputati, rispettivamente il 19 e 21 dicembre 2006, e dalla Commissione X del Senato della Repubblica in data 19 dicembre 2006; Sentiti i Ministri del commercio internazionale e dello sviluppo economico; D'intesa con il Ministro dell'economia e delle finanze; Decreta: Art. 1. Funzioni trasferite 1. Sono trasferiti al Ministero del commercio internazionale le funzioni ed i compiti gia' attribuiti al Ministero delle attivita' produttive ai sensi dell'art. 4 e art. 8, commi 2, 3 e 4, del decreto del Presidente della Repubblica 26 marzo 2001, n. 175, fatte salve le innovazioni apportate da norme successive, con particolare riferimento al testo vigente dell'art. 28, comma 1, lettera b), del decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 300.