IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI Visto l'art. 5, commi 2 e 3 della legge 24 febbraio 1992, n. 225; Visto l'art. 107 del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112; Visto il decreto-legge 7 settembre 2001, n. 343, convertito, con modificazioni, dalla legge 9 novembre 2001, n. 401; Vista l'ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 3477 del 2 dicembre 2005, recante: «Disposizioni urgenti di protezione civile dirette a fronteggiare gli eventi calamitosi in atto nel territorio della regione Emilia-Romagna»; Viste le note del 10 aprile e 13 giugno 2007 del presidente della provincia di Bologna - Commissario delegato, nonche' l'intesa della regione Emilia-Romagna formulata con la nota del 27 luglio 2007; Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 27 dicembre 2006 recante la proroga dello stato d'emergenza in ordine ai gravi fenomeni eruttivi connessi all'attivita' vulcanica dell'Etna nel territorio della provincia di Catania ed agli eventi sismici concernenti la medesima area verificatisi nel mese di ottobre 2002; Vista la nota n. 34019 del 22 agosto 2007 del Presidente della regione Siciliana; Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri in data 14 ottobre 2005, con il quale e' stato dichiarato lo stato di emergenza in ordine alle eccezionali precipitazioni meteoriche verificatesi il giorno 9 settembre 2005 nel territorio della regione autonoma Friuli-Venezia Giulia; Vista l'ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri in data 11 febbraio 2006, n. 3495, recante: «Disposizioni urgenti di protezione civile dirette a fronteggiare i danni conseguenti agli eventi alluvionali verificatisi il giorno 9 settembre 2005 nel territorio della regione autonoma Friuli-Venezia Giulia»; Vista la nota del 10 agosto 2007 dell'assessore alla protezione civile della regione autonoma Friuli-Venezia Giulia; Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri in data 27 dicembre 2006, con il quale, da ultimo, e' stato prorogato lo stato di emergenza in ordine agli eventi sismici verificatisi nel territorio delle regioni Molise e Puglia fino al 31 dicembre 2007; Vista l'ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri 16 marzo 2007, n. 3574, recante: «Ripartizione delle risorse finanziarie, di cui all'art. 1, comma 1008,della legge 27 dicembre 2006, n. 296, per la prosecuzione degli interventi di ricostruzione dei territori delle regioni Molise e Puglia, colpite dagli eventi sismici del 2002»; Vista la nota n. 5321 del 19 aprile 2007 del Presidente della regione Puglia - Commissario delegato; Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri in data 4 maggio 2007 recante «Dichiarazione dello stato di emergenza nei territori delle regioni dell'Italia centro-settentrionale interessati dalla crisi idrica che sta determinando una situazione di grave pregiudizio agli interessi nazionali»; Vista l'ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 3598 del 15 giugno 2006, recante: «Disposizioni urgenti di protezione civile dirette a fronteggiare lo stato di emergenza in atto nei territori delle regioni dell'Italia centro-settentrionale interessati dalla crisi idrica che sta determinando una situazione di grave pregiudizio agli interessi nazionali»; Vista l'ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri del 30 luglio 2007, n. 3603; Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri con il quale e' stato prorogato lo stato di emergenza nel territorio della provincia di Vibo Valentia colpito dagli eventi alluvionali del giorno 3 luglio 2006; Vista l'ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 3531 del 7 luglio 2006, recante: «Interventi urgenti di protezione civile diretti a fronteggiare i danni conseguenti agli eccezionali eventi atmosferici che hanno colpito il territorio della provincia di Vibo Valentia il giorno 3 luglio 2006», nonche' l'art. 3 dell'ordinanza di protezione civile n. 3540 del 4 agosto 2006; Visto l'art. 3, comma 4, dell'ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 3569 del 5 marzo 2007; Vista la nota del 20 settembre 2007 dell'Ufficio territoriale del Governo di Torino; Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri in data 22 dicembre 2006, con il quale e' stato dichiarato, fino al 31 dicembre 2007, lo stato di emergenza in relazione alla situazione determinatasi a causa della criticita' del sistema portuale e dell'approvvigionamento idrico nel territorio dell'isola di Pantelleria in provincia di Trapani; Vista l'ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 3589 del 15 maggio 2007, recante: «Disposizioni urgenti di protezione civile per fronteggiare l'emergenza determinatasi a causa della criticita' del sistema portuale e dell'approvvigionamento idrico nel territorio dell'isola di Pantelleria in provincia di Trapani»; Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 22 dicembre 2006 con il quale e' stato prorogato, fino al 31 dicembre 2007, lo stato di emergenza socio economico ambientale nella laguna di Venezia in ordine alla rimozione dei sedimenti inquinati nei canali portuali di grande navigazione; Vista l'ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 3383 del 3 dicembre 2004, recante: «Disposizioni urgenti per fronteggiare l'emergenza socio economico ambientale determinatasi nella laguna di Venezia in ordine alla rimozione dei sedimenti inquinati nei canali portuali di grande navigazione», e successive modificazioni ed integrazioni; Viste le note del 4 settembre 2007 del Commissario delegato per l'emergenza socio economico ambientale relativa ai canali portuali di grande navigazione della laguna di Venezia, del 12 settembre 2007 del presidente della regione Veneto e del 14 settembre del sindaco di Venezia; Visto il decreto Presidente del Consiglio dei Ministri del 2 marzo 2006 con il quale e' stato dichiarato lo stato di emergenza in relazione al movimento franoso che ha interessato la discarica comunale in localita' La Torre nel comune di Teramo; Vista la nota del 27 novembre 2006 del prefetto di Teramo - Commissario delegato; Vista la nota del 6 dicembre u.s. dell'assessore preposto alla protezione civile della giunta regionale dell'Abruzzo; Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 23 novembre 2006 con il quale e' stato dichiarato lo stato di emergenza in relazione alla grave situazione determinatasi nello stabilimento Stoppani sito nel comune di Cogoleto in provincia di Genova; Vista l'ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 3354 del 5 dicembre 2006, recante: «Disposizioni urgenti di protezione civile per fronteggiare la grave situazione di emergenza determinatasi nello stabilimento Stoppani sito nel comune di Cogoleto in provincia di Genova»; Vista la nota in data 1° agosto 2007 dell'Ufficio di Gabinetto del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, nonche' l'intesa della regione Liguria formulata con nota del 10 settembre 2007; Vista l'ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 3525 del 24 marzo 2006, recante: «Ulteriori interventi di protezione civile diretti a fronteggiare le situazioni di criticita' in atto nel territorio delle province di L'Aquila e Teramo interessato dagli interventi necessari alla messa in sicurezza del Sistema Gran Sasso»; Vista la nota del 28 giugno 2007 del Commissario delegato per il superamento dell'emergenza del Sistema Gran Sasso; Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri in data 28 giugno 2007, con il quale e' stato prorogato, fino al 30 settembre 2007, lo stato di emergenza nel territorio della provincia di Massa Carrara colpito dagli eccezionali eventi atmosferici verificatisi nei giorni 23 e 24 settembre 2003; Vista l'ordinanza di protezione civile n. 3325 del 2003 recante: «Primi interventi urgenti di protezione civile diretti a fronteggiare i danni conseguenti agli eventi atmosferici che hanno colpito, nei giorni 23 e 24 settembre 2003, il territorio della provincia di Massa Carrara»; Vista la nota in data 11 settembre 2007 dell'assessore alla protezione civile della regione Toscana - Commissario delegato; Vista l'ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 3544 del 29 settembre 2006, recante: «Ulteriori disposizioni urgenti di protezione civile dirette a fronteggiare la crisi idrica determinata dall'inquinamento dell'acquedotto del comune di Tolentino»; Vista la nota n. 15 del 30 agosto 2007 del sindaco di Tolentino - Commissario delegato, nonche' l'intesa formulata dalla regione Marche con nota del 2 ottobre 2007; Visto l'art. 1 dell'ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 3569 in data 5 marzo 2007; Vista l'ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 3569 del 5 marzo 2007, recante: «Ulteriori disposizioni urgenti di protezione»; Vista la nota del 2 luglio 2007 del commissario delegato per l'emergenza di Marinasco-Stra' nel comune di La Spezia; Vista la nota n. 117080 del 13 settembre 2007 dell'assessore alla protezione civile della regione Liguria; Vista le ordinanze del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 3268 del 12 marzo 2003, n. 3315 del 2 ottobre 2003, n. 3414 del 18 marzo 2005, n. 3491 del 25 gennaio 2006 e n. 3559 del 27 dicembre 2006; Viste le note n. 1404 del 19 giugno 2007 e n. 19979 del 18 settembre del presidente della regione Molise - Commissario delegato; Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri in data 27 dicembre 2006, con il quale da ultimo e' stato prorogato, fino al 31 dicembre 2007, lo stato di emergenza in ordine ai gravi eventi sismici verificatisi il 31 ottobre 2002 nel territorio della provincia di Campobasso e Foggia; Vista l'ordinanza del presidente del Consiglio dei Ministri n. 3253 del 29 novembre 2002, e successive modifiche ed integrazioni; Vista la nota del Soggetto attuatore per gli interventi di ricostruzione post-sisma del 12 settembre 2007; Vista la nota del presidente della regione Molise del 26 settembre 2007; Visto l'art. 3 dell'ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 3452 del 2005; Vista la nota del 26 marzo 2007 del Commissario delegato presidente della provincia di Rieti, nonche' la nota del 3 ottobre 2007 del presidente della regione Lazio; Considerato che a seguito della serie di scosse di terremoto di forte intensita' che hanno interessato l'area a largo di Sumatra in Indonesia, vari centri sismologici hanno emesso un allarme tsunami per India (Andamare e Nicobare), Maldive, Thailandia, Indonesia, Malaysia, Kenya, e Sri Lanka, il Ministero degli affari esteri ha ravvisato la necessita' di entrare in contatto con i cittadini italiani presenti, a diverso titolo, nei sopra citati Paesi, per fornire a livello precauzionale indicazioni circa le misure di sicurezza da adottare; Sentita l'Autorita' garante per la protezione dei dati personali; Vista la nota del 18 settembre dell'Ufficio legislativo del Ministero degli affari esteri; Vista l'ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 3454 del 29 luglio 2005, recante: «Disposizioni urgenti per fronteggiare la situazione di inquinamento e di crisi idrica in atto nel territorio dei comuni a sud di Roma, serviti dal Consorzio per l'acquedotto del Simbrivio»; Vista la nota del Commissario delegato per l'emergenza idrica nel territorio dei comuni serviti dal Consorzio per l'acquedotto del Simbrivio in data 6 luglio 2007 e la nota della regione Lazio del 18 luglio 2007; Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri dell'8 settembre 2006, con il quale e' stato dichiarato lo stato di emergenza determinatosi nel settore del traffico e della mobilita' nel territorio della citta' di Napoli; Viste le ordinanze del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 3566 del 5 marzo 2007 e n. 3617 del 4 ottobre 2007; Vista la nota del sindaco di Napoli - Commissario delegato del 29 agosto 2007; Vista la nota del presidente della regione Campania del 3 ottobre 2007; Su proposta del Capo del Dipartimento della protezione civile della Presidenza del Consiglio dei Ministri; Dispone: Art. 1. 1. Il presidente della provincia di Bologna e' confermato, fino al 31 gennaio 2008, nell'incarico di Commissario delegato ai sensi dell'art. 1 dell'ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 3477 del 2005 per provvedere, in regime ordinario, all'attuazione ed al completamento delle iniziative necessarie per il definitivo superamento del contesto critico determinatosi a seguito dell'evento calamitoso del 14 settembre 2003.