IL DIRETTORE GENERALE per gli ordinamenti scolastici

  Visti:  la  legge 7 agosto 1990, n. 241; la legge 19 novembre 1990,
n.  341;  il  decreto legislativo 27 gennaio 1992, n. 115; il decreto
legislativo 16 aprile 1994, n. 297; il decreto ministeriale n. 39 del
30 gennaio  1998;  il  decreto legislativo 25 luglio 1998, n. 286; il
decreto  del  Presidente  della Repubblica 31 agosto 1999, n. 394; il
decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 300; il decreto del Presidente
della  Repubblica  28 dicembre  2000,  n. 445; il decreto legislativo
30 marzo 2001, n. 165; il decreto interministeriale 4 giugno 2001; il
decreto  del  Presidente  della Repubblica 18 gennaio 2002, n. 54; la
legge  28 marzo 2003, n. 53; il decreto legislativo 8 luglio 2003, n.
277;  il  decreto  del Presidente della Repubblica 11 agosto 2003, n.
319; il decreto legislativo 19 febbraio 2004, n. 59; il decreto-legge
18 maggio 2006, n. 181;
  Viste  l'istanza,  presentata ai sensi degli articoli 1, comma 2, e
37,  comma 2, della citata legge n. 286/1998 e dell'art. 49, comma 1,
del  citato  decreto  del Presidente della Repubblica n. 394/1999, di
riconoscimento    di   titolo   di   formazione   professionale   per
l'insegnamento acquisito in paese non comunitario dalla persona sotto
indicata,  nonche'  la documentazione prodotta a corredo dell'istanza
medesima, rispondente ai requisiti prescritti, relativa al detto, del
pari sotto indicato titolo di formazione;
  Rilevato,  in  base a quanto comprovato da apposita documentazione,
che  il  riconoscimento  e'  richiesto  ai  fini dell'esercizio della
professione  corrispondente  a  quella  cui la persona interessata e'
abilitata nel Paese che ha rilasciato il titolo;
  Rilevato   che   l'esercizio  della  professione  in  argomento  e'
subordinato,  sia  nell'altro Paese che in Italia, al possesso di una
formazione  comprendente  un  ciclo di studi post-secondari di durata
minima  di  tre  anni,  per  cui  alla  fattispecie  si  applicano le
disposizioni   dicui   al  citato  decreto  legislativo  n.  115/1992
compatibilmente  con  la  natura,  la  composizione e la durata della
formazione professionale conseguita (articolo 49, comma 2, del citato
decreto del Presidente della Repubblica n. 394/1999);
  Vista la documentazione prodotta relativa: alle materie sulle quali
verte   la   formazione  attestata  dal  titolo  professionale;  alle
attivita' comprese nella professione cui si riferisce il titolo; alla
conoscenza  della  lingua  italiana;  alla  esperienza  professionale
posseduta;
  Ritenuto,  conformemente  alla  valutazione  espressa  in  sede  di
conferenza  di  servizi  nella seduta del 19 giugno 2006, indetta per
quanto  prescrivono  l'art.  49,  comma 3,  del  citato  decreto  del
Presidente  della  Repubblica  n.  394/1999 e l'art. 12, comma 4, del
citato  decreto legislativo n. 115/1992, che sussistono i presupposti
per  il  riconoscimento  atteso che il titolo posseduto dalla persona
interessata   comprova  una  formazione  professionale  adeguata  per
natura, composizione e durata; che il riconoscimento non debba essere
subordinato a misure compensative atteso che: la formazione attestata
non  verte  su  materie sostanzialmente diverse da quelle contemplate
nella formazione professionale prescritta dalla legislazione vigente;
la  professione  cui  si  riferisce  il  riconoscimento non comprende
attivita' che non esistono nella professione corrispondente del Paese
che  ha  rilasciato  il  titolo;  l'esperienza  posseduta  integra  e
completa la formazione professionale;

                              Decreta:

    1. Il titolo di formazione: «Educadora de Parvulos» rilasciato il
30 novembre  1994  dall'Instituto  Profesional de Estudios Superiores
Blas  Can¬as,  posseduto  da Maria Paola Marolla, nata a Santiago del
Cile,  il 29 maggio 1970, e' titolo di abilitazione all'esercizio, in
Italia, della professione di docente nelle scuole dell'infanzia.
  2.  Il presente decreto, per quanto dispone l'art. 12, comma 7, del
citato  decreto  legislativo  n.  115,  e'  pubblicato nella Gazzetta
Ufficiale.
    Roma, 23 gennaio 2008
                                         Il direttore generale: Dutto