IL MINISTRO PER IL COORDINAMENTO DELLA PROTEZIONE CIVILE Visto il decreto-legge 12 novembre 1982, n. 829, convertito, con modificazioni, dalla legge 23 dicembre 1982, n. 938; Visto il decreto-legge 26 maggio 1984, n. 159, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 luglio 1984, n. 363; Visto l'art. 6, comma 2, del decreto-legge 26 gennaio 1987, n. 8, convertito, con modificazioni, dalla legge 27 marzo 1987, n. 120, con il quale e' assegnata al fondo per la protezione civile la somma di lire 8.500 milioni per gli interventi di ripristino degli edifici danneggiati dal sisma del 9 settembre 1985 in Umbria secondo le modalita' della sopra indicata legge n. 363/84; Vista la propria ordinanza n. 240/FPC/ZA del 12 giugno 1984, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 166 del 18 giugno 1984, concernente la disciplina dei criteri e delle modalita' in ordine alla riattazione degli edifici e delle opere danneggiate dal terremoto del 29 aprile 1984 in Umbria; Viste le delibere della giunta regionale dell'Umbria n. 7838 dell'11 dicembre 1986 e n. 2490 del 15 aprile 1987, con le quali viene richiesta al Ministro per il coordinamento della protezione civile la emanazione di apposita ordinanza di attuazione delle disposizioni di cui al citato art. 6, comma 2, della legge n. 120/87; Considerato che nella sopracitata delibera n. 7838 dell'11 dicembre 1986 viene individuato il territorio della regione interessato dal sisma del 9 settembre 1985 nei comuni di S. Venanzo in provincia di Terni, Fratta Todina e Montecastello di Vibio in provincia di Perugia e viene, altresi', richiesto di estendere ai detti comuni la disciplina dell'ordinanza n. 240/FPC/ZA del 12 giugno 1984 con i relativi aggiornamenti per quanto attiene ai termini di scadenza; Ravvisata l'opportunita' di aderire alle richieste della regione Umbria; Avvalendosi dei poteri conferitigli ed in deroga ad ogni contraria norma; Dispone: Art. 1. La disciplina di cui all'ordinanza n. 240/FPC/ZA del 12 giugno 1984 e' estesa ai comuni di San Venanzo, Fratta Todina e Montecastello di Vibio in provincia di Perugia, salvo quanto disposto dai successivi articoli.