IL MINISTRO PER IL COORDINAMENTO DELLA PROTEZIONE CIVILE Visto il decreto-legge 12 novembre 1982, n. 829, convertito, con modificazioni, dalla legge 23 dicembre 1982, n. 938; Vista la legge n. 64 del 1 marzo 1986; Vista la nota n. 259/Gab 27-4 del 12 febbraio 1988 della prefettura di Caltanissetta nella quale veniva segnalato lo stato di crisi idrica della citta' di Caltanissetta in rapporto alla chiusura dell'invaso del Fanaco per mancanza di adeguati apporti meteorici; Vista la deliberazione del consiglio comunale di Caltanissetta n. 38 del 22 febbraio 1988 nella quale venivano proposte alcune soluzioni tecniche per il superamento dell'emergenza idrica della citta' di Caltanissetta; Visto il telex n. 42399 del 15 marzo 1988 con il quale il Ministro per il coordinamento della protezione civile richiedeva all'assessorato ai lavori pubblici della regione siciliana notizie in merito alla valutazione delle richieste di cui alla delibera consiliare n. 38 del 22 febbraio 1988, citata; Vista la nota n. 02478 del 18 marzo 1988 del presidente della regione siciliana con la quale si richiedeva l'intervento della protezione civile per le opere riguardanti l'emergenza idrica della citta' di Caltanissetta indicando la copertura finanziaria nell'ambito delle assegnazioni per i programmi regionali di sviluppo di cui all'art. 44 del testo unico delle leggi sul Mezzogiorno, salvo eventuale reintegro sulle risorse finanziarie di cui alla legge n. 64/86; Vista la nota n. 42747/O P. del 23 marzo 1988 del Ministro per il coordinamento della protezione civile al Ministro per gli interventi straordinari nel Mezzogiorno nella quale veniva segnalata l'urgenza di predisporre un intervento per il superamento della crisi idrica della citta' di Caltanissetta; Vista la nota n. 0251/Gab del 6 aprile 1988 dell'assessorato ai lavori pubblici della regione siciliana con la quale si trasmettevano le schede progettuali delle opere per la derivazione di acque per uso potabile dall'invaso Villarosa con collegamento all'acquedotto Ancipa e all'acquedotto Geraci-Geracello e per l'ottimizzazione dell'acquedotto Madonie est; Viste le schede progettuali dei lavori sopraddetti consistenti nella utilizzazione di una condotta dall'invaso Villarosa alla localita' Malpasso, nella costruzione di una condotta adduttrice fino all'impianto di potabilizzazione, nella costruzione di una condotta di sollevamento fino a monte Capodarso con relativo serbatoio di carico, nella costruzione di una condotta a gravita' fino al serbatoio San Giuliano di Caltanissetta e nella costruzione di una condotta di collegamento fra l'acquedotto Ancipa e l'acquedotto Geraci-Geracello per quanto riguarda l'utilizzo delle acque dell'invaso Villarosa per il costo di lire 46 miliardi; in un'opera di presa sull'Imera meridionale, un impianto di potabilizzazione, un impianto di sollevamento e una condotta fino al partitore Celia per l'ottimizzazione del Madonie est per il costo di lire 12 miliardi; Visto il fonogramma n. 2820/Prot. Gen./Set. opere del 5 aprile 1988 del Ministro per gli interventi straordinari nel Mezzogiorno con il quale si concorda con quanto richiesto nella nota 42747/O. P. del 23 marzo 1988, citata; Considerato che i progetti delle opere sono stati redatti dagli uffici tecnici del comune di Caltanissetta e che dovranno essere approvati dal comitato tecnico amministrativo regionale; Ritenuto che il finanziamento delle opere sopra cennate contribuisce ad incrementare l'approvvigionamento di acque per uso potabile della citta' di Caltanissetta; Accertato che nell'ambito del primo programma triennale per lo sviluppo del Mezzogiorno approvato dal CIPE nella seduta del 29 dicembre 1986 ai sensi della legge n. 64 del 1 marzo 1986 e' incluso il finanziamento complessivo di 6.000 miliardi di lire da destinare a programmi regionali di sviluppo e che nella stessa seduta il CIPE ha altresi' indicato, quale impegno prioritario per l'utilizzazione di tali fondi, gli interventi nel settore degli schemi idrico-potabili e che in tale ambito la quota parte di spettanza regionale e' pari al 17,80% dell'intera disponibilita' e cioe' 1.068 miliardi; Ravvisata la necessita' di individuare procedure esecutive dei lavori in grado di risolvere nel piu' breve tempo possibile la crisi idrica della regione siciliana; Considerata l'opportunita' di prevedere modalita' per una rapida definizione delle procedure di acquisizione delle aree occorrenti alla esecuzione delle opere mediante criteri analoghi a quelli gia' previsti e adottati per interventi di emergenza; Considerata la necessita' di disporre l'immediato finanziamento delle opere; Avvalendosi dei poteri conferitigli ed in deroga ad ogni contraria norma; Dispone: Art. 1. Le opere relative all'utilizzo per uso idropotabile delle acque dell'invaso Villarosa e per l'ottimizzazione dell'acquedotto Madonie est per il costo complessivo di 58 miliardi sono dichiarate di pubblica utilita', urgenti e indifferibili.