- Alle amministrazioni provinciali e comunali e, p.c: - Alle presidenze delle giunte regionali - Alle prefetture - All'associazione province italiane (U.P.I.) - All'associazione nazionale comuni italiani (A.N.C.I.) - Alla Confederazione italiana servizi pubblici degli enti locali (C.I.S.P.E.L.) - All'Unione nazionale comuni montani (U.N.C.E.M.) PREMESSA Con la pubblicazione sulla G.U. del 31 ottobre 1987 della legge n. 440 di conversione del D.L. 31 agosto 1987 n. 359 sulla finanza locale, si puo' ritenere concluso il cammino della normativa sugli investimenti degli Enti locali. Con le norme emanate in questi ultimi anni, che tra l'altro hanno modificato l'attivita' della Cassa depositi e prestiti sia sotto l'aspetto soggettivo che oggettivo, il settore degli investimenti ha raggiunto una sistemazione definita e crediamo, salvo i necessari aggiustamenti, definitiva. La Cassa quindi, nell'intento dichiarato di venire incontro alle esigenze degli Enti mutuatari e riunire in un unico contesto sia le vecchie norme che le innovazioni apportate ha ritenuto opportuno emanare una nuova, completa circolare, che sostituisce le precedenti n. 1141 e 1155. Per le modifiche introdotte, l'attivita' della Cassa risulta ampliata non solo per gli interventi speciali che e' stata chiamata a svolgere (ne tratteremo nella seconda parte di questa circolare) ma anche per l'ampliamento dei suoi Enti mutuatari. Ed e' proprio partendo dai soggetti che si sviluppa la sistematica di questa circolare, che come gia' la precendente n. 1141 e' suddivisa in quattro parti. La prima riguarda l'attivita' ordinaria della Cassa vista attraverso il soggetto mutuatario (dal 2 all'8 capitolo), nonche' gli argomenti di carattere generale che riguardano indistintamente tutti gli Enti (dal 9 al 15 capitolo). La seconda parte affronta la legislazione specialenella terza e quarta parte si trovano, rispettivamente, gli schemi dei modelli citati nel testo, necessari ai fini istruttori, e i testi legislativi.