IL MINISTRO PER IL COORDINAMENTO DELLA PROTEZIONE CIVILE Visto il decreto-legge 12 novembre 1982, n. 829, convertito, con modificazioni, dalla legge 23 dicembre 1982, n. 938; Vista la nota n. 014151/Gab datata 21 novembre 1986 del prefetto di Napoli, con la quale, facendo riferimento ad un rapporto tecnico sul rischio sismico e vulcanico nell'area vesuviana redatto dal direttore dell'osservatorio vesuviano, si sollecita, tra l'altro, la predisposizione di una mappa di vulnerabilita' degli edifici, quale elemento fondamentale, per la mitigazione del rischio nell'ipotesi di evento sismico; Vista la nota prot. n. 87/016 datata 16 gennaio 1987 del Gruppo nazionale per la difesa dai terremoti con la quale, su richiesta del servizio opere pubbliche del Dipartimento della protezione civile, si esprime parere favorevole alle indagini di vulnerabilita' sismica degli edifici nell'area vesuviana e, nell'indicare, tra l'altro, le fasi fondamentali dell'operazione, si mette a disposizione il proprio supporto tecnico-scientifico; Visto il parere espresso dalla "Commissione tecnico-scientifica a base interdisciplinare per lo studio dei problemi relativi alla individuazione dei rischi che comportano misure di protezione civile per i vari settori di rischio - settore rischio vulcanico" nella seduta del 27 aprile 1988, secondo il quale si ritiene necessario, ai fini di pianificare interventi di prevenzione, effettuare una indagine di vulnerabilita' sugli edifici pubblici e strategici dell'area vesuviana; Ritenuto di dover provvedere in tempi brevi alla sopra indicata indagine di vulnerabilita' in quanto una ripresa dell'attivita' endogena del Vesuvio, essendo accompagnata da attivita' sismica moderata ma sufficiente a produrre danni agli edifici localizzati nell'area epicentrale, produrrebbe una situazione di grave emergenza; Avvalendosi dei poteri conferitigli ed in deroga ad ogni contraria norma; Dispone: Art. 1. Per completare il quadro delle conoscenze relative al rischio sismico dell'area vesuviana, e' disposta una indagine sulla vulnerabilita' degli edifici pubblici e strategici. I risultati di tale indagine dovranno essere utilizzati, insieme a quelli delle altre ricerche in corso, per approntare uno scenario sismico-vulcanico dell'area e la predisposizione di piani di intervento della protezione civile.