IL MINISTRO PER IL COORDINAMENTO DELLA PROTEZIONE CIVILE Visto il decreto-legge 12 novembre 1982 convertito, con modificazioni, dalla legge 23 dicembre 1982, n. 938; Visto l'art. 1 del decreto-legge 26 gennaio 1987, n. 8, convertito, con modificazioni, dalla legge 27 marzo 1987, n. 120, che dispone interventi urgenti nel territorio nazionale per rimuovere incombenti pericoli per la pubblica incolumita' dovuti a movimenti franosi in atto ovvero a gravi dissesti idrogeologici; Vista l'ordinanza 28 gennaio 1988 n. 1348/FPC pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 31 dell'8 febbraio 1988; Vista la lettera n. 2351 del 7 luglio 1988 con la quale il sindaco di Napoli invia una relazione tecnica sulla voragine verificatasi in via de Pinedo il 10 giugno 1988 e chiede l'intervento urgente del Dipartimento della protezione civile onde evitare il rischio, ritenuto dagli esperti molto probabile, di dover evacuare nei prossimi mesi l'intero quartiere di S. Pietro a Patierno e parte di Secondigliano per un totale di oltre 48 mila abitanti. Vista la relazione sul sopralluogo effettuato dal Gruppo Nazionale difesa catastrofi idrogeologiche in data 15 luglio 1988 nella quale, tra l'altro, viene posto in rilievo il gravissimo stato di pericolo incombente per la pubblica incolumita' dovuto al possibile ampliamento della voragine con diretto interessamento delle fondazioni degli edifici adiacenti nonche' delle cavita' formatesi nell'interno dei condotti fognari. Considerato che dalla stessa relazione risulta gia' approvato dalla giunta comunale un progetto di risanamento per un importo di L. 2.400.000.000; Ravvisata la necessita' di intervenire con immediatezza per rimuovere le su citate situazioni di incombente pericolo per la pubblica incolumita; Avvalendosi dei poteri conferitigli ed in deroga ad ogni contraria norma; Dispone: Art. 1. Gli interventi di risanamento della voragine e delle opere idriche fognarie di cui in premessa sono dichiarati di pubblica utilita', urgenti ed indifferibili. Per la loro esecuzione e' attribuito al comune di Napoli un contributo nella misura massima di L. 2.400.000.000.