Ai sensi degli articoli 7 e 27 della legge 25 maggio 1970, n. 352, si annuncia che la cancelleria della Corte suprema di cassazione, in data 12 gennaio 1989, ha raccolto a verbale e dato atto della dichiarazione resa da quattordici cittadini italiani muniti dei prescritti certificati elettorali di voler promuovere una richiesta di referendum popolare, previsto dall'art. 75 della Costituzione, sul seguente quesito: "Volete che sia abrogato l'art. 35, primo comma, limitatamente alle parole: 'dell'art. 18 e' della legge 20 maggio 1970, n. 300, recante il titolo: 'Norme sulla tutela della liberta' e dignita' dei lavoratori, della liberta' sindacale e dell'attivita' sindacale nei luoghi di lavoro e norme sul collocamento'?". Dichiarano altresi' di eleggere domicilio presso Democrazia Proletaria, via Farini, 62 - 00185 Roma. Ai sensi degli articoli 7 e 27 della legge 25 maggio 1970, n. 352, si annuncia che la cancelleria della Corte suprema di cassazione, in data 12 gennaio 1989, ha raccolto a verbale e dato atto della dichiarazione resa da quattordici cittadini italiani muniti dei prescritti certificati elettorali di voler promuovere una richiesta di referendum popolare, previsto dall'art. 75 della Costituzione, sul seguente quesito: "Volete che sia abrogato l'art. 11, primo comma, limitatamente alle parole: 'ai datori di lavoro che occupano fino a 35 dipendenti e' della legge 15 luglio 1966, n. 604, recante il titolo: 'Norme sui licenziamenti individuali'?". Dichiarano altresi' di eleggere domicilio presso Democrazia Proletaria, via Farini, 62 - 00185 Roma. Ai sensi degli articoli 7 e 27 della legge 25 maggio 1970, n. 352, si annuncia che la cancelleria della Corte suprema di cassazione, in data 12 gennaio 1989, ha raccolto a verbale e dato atto della dichiarazione resa da quattordici cittadini italiani muniti dei prescritti certificati elettorali di voler promuovere una richiesta di referendum popolare, previsto dall'art. 75 della Costituzione, sul seguente quesito: "Volete che sia abrogato l'art. 8, primo comma, limitatamente alle parole: 'o, in mancanza, a risarcire il danno versando un'indennita' da un minimo di 5 ad un massimo di 12 mensilita' dell'ultima retribuzione, avuto riguardo alla dimensione dell'impresa, all'anzianita' di servizio del prestatore di lavoro ed al comportamento delle parti.', secondo comma: 'la misura massima della predetta indennita' e' ridotta a 8 mensilita' per i prestatori di lavoro con anzianita' inferiore a 30 mesi e puo' essere maggiorata fino a 14 mensilita' per il prestatore di lavoro con anzianita' superiore ai 20 anni', comma terzo: 'in ogni caso le misure minime e massime della predetta indennita' sono ridotte alla meta' per i datori di lavoro che occupano fino a 60 dipendenti', comma quarto: 'per mensilita' di retribuzione s'intende quella presa a base della determinazione dell'indennita' di anzianita'', della legge 15 luglio 1966, n. 604, recante il titolo: 'Norme sui licenziamenti individuali'?". Dichiarano altresi' di eleggere domicilio presso Democrazia Proletaria, via Farini, 62 - 00185 Roma. Ai sensi degli articoli 7 e 27 della legge 25 maggio 1970, n. 352, si annuncia che la cancelleria della Corte suprema di cassazione, in data 12 gennaio 1989, ha raccolto a verbale e dato atto della dichiarazione resa da quattordici cittadini italiani muniti dei prescritti certificati elettorali di voler promuovere una richiesta di referendum popolare, previsto dall'art. 75 della Costituzione, sul seguente quesito: "Volete che sia abrogata la legge 2 maggio 1974, n. 195, recante il titolo: 'Contributo dello Stato al finanziamento dei partiti politici' e successive modificazioni?". Dichiarano altresi' di eleggere domicilio presso Democrazia Proletaria, via Farini, 62 - 00185 Roma. Ai sensi degli articoli 7 e 27 della legge 25 maggio 1970, n. 352, si annuncia che la cancelleria della Corte suprema di cassazione, in data 12 gennaio 1989, ha raccolto a verbale e dato atto della dichiarazione resa da quattordici cittadini italiani muniti dei prescritti certificati elettorali di voler promuovere una richiesta di referendum popolare, previsto dall'art. 75 della Costituzione, sul seguente quesito: "Volete voi l'abrogazione dell'art. 18, primo comma, della legge 8 luglio 1986, n. 349, recante: 'Istituzione del Ministero dell'ambiente e norme in materia di danno ambientale', limitatamente alle parole: 'doloso o colposo in violazione di disposizioni di legge o di provvedimenti adottati in base a legge'?". Dichiarano altresi' di eleggere domicilio presso Democrazia Proletaria, via Farini, 62 - 00185 Roma. Ai sensi degli articoli 7 e 27 della legge 25 maggio 1970, n. 352, si annuncia che la cancelleria della Corte suprema di cassazione, in data 12 gennaio 1989, ha raccolto a verbale e dato atto della dichiarazione resa da quattordici cittadini italiani muniti dei prescritti certificati elettorali di voler promuovere una richiesta di referendum popolare, previsto dall'art. 75 della Costituzione, sul seguente quesito: "Volete voi l'abrogazione dell'art. 18 della legge 8 luglio 1986, n. 349, recante il titolo: 'Istituzione del Ministero dell'ambiente e norme in materia di danno ambientale', limitatamente ai commi terzo e quarto che recano il seguente testo: 'l'azione di risarcimento del danno ambientale, anche se esercitata in sede penale, e' promossa dallo Stato, nonche' dagli enti territoriali sui quali incidano i beni oggetto del fatto lesivo'; comma quarto: 'le associazioni di cui al precedente articolo 13 e i cittadini, al fine di sollecitare l'esercizio dell'azione da parte dei soggetti legittimati, possono denunciare i fatti lesivi di beni ambientali dei quali siano a conoscenza'?". Dichiarano altresi' di eleggere domicilio presso Democrazia Proletaria, via Farini, 62 - 00185 Roma.