IL PRESIDENTE
                      DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  Visto  il decreto del Presidente della Repubblica in data 13 aprile
1988, con il quale  al  prof.  Antonio  La  Pergola,  Ministro  senza
portafoglio, e' stato conferito l'incarico per il coordinamento delle
politiche comunitarie;
  Vista la legge 23 agosto 1988, n. 400;
  Sentito il Consiglio dei Ministri;
                               Decreta:
  Il prof. Antonio La Pergola, Ministro senza portafoglio, incaricato
per il coordinamento delle politiche comunitarie,  fermi  restando  i
compiti specifici previsti dalla legge per il Ministro incaricato per
il coordinamento delle politiche  comunitarie,  e'  delegato  dal  27
settembre 1988 ad esercitare le seguenti funzioni:
   1)  promuovere  e  coordinare  l'azione  del Governo relativa alle
politiche comunitarie ed assicurare la coerenza  e  la  tempestivita'
dell'azione    di    Governo   e   della   pubblica   amministrazione
nell'attuazione    delle    politiche    comunitarie,     riferendone
periodicamente  alle Camere; promuovere gli adempimenti di competenza
governativa conseguenti alle pronunce della Corte di giustizia  delle
Comunita' europee; curare la tempestiva comunicazione alle Camere dei
procedimenti normativi in corso nelle Comunita'  europee,  informando
il  Parlamento delle iniziative e delle posizioni assunte dal Governo
nelle specifiche materie;
   2)  curare  gli  adempimenti  relativi  ai  modi  ed  ai  tempi di
applicazione della normativa comunitaria, nonche' la raccolta di dati
e  di informazioni ed il compimento di analisi sulle implicazioni per
l'Italia delle politiche comunitarie.
  In particolare e' delegato a:
    a)  promuovere  e  curare,  di  concerto  con  le amministrazioni
competenti, la definizione della posizione italiana  in  ordine  alle
iniziative  comunitarie,  partecipando  anche ai lavori inerenti alla
predisposizione dei relativi provvedimenti;
    b)  cooperare  con  le  amministrazioni  statali  interessate, le
regioni e gli enti pubblici anche economici agli adempimenti  che  si
rendono  necessari  nelle  fasi  preventive e successive all'adozione
delle suddette disposizioni; a tale scopo, salve le competenze  delle
singole  amministrazioni, il Ministro informa gli enti interessati e,
se del caso, le organizzazioni sindacali di categoria dei progetti  e
proposte  di regolamenti, di direttive e di decisioni e di altri atti
comunitari  sulle  materie  di  loro  interesse  e  ne  raccoglie  le
osservazioni;
    c)  svolgere ogni necessario intervento per il tempestivo impiego
delle risorse finanziarie di  provenienza  comunitaria  e  di  quelle
nazionali  ad  esse connesse, promuovendo le iniziative per eliminare
gli ostacoli  procedurali  che  ne  impediscono  la  piu'  valida  ed
efficiente utilizzazione;
    d)  promuovere  e  sviluppare  le  relazioni  del  Governo  con i
componenti italiani del Parlamento europeo e del Comitato economico e
sociale  della  CEE,  nonche'  intrattenere  rapporti costanti con il
Parlamento italiano ai fini  dell'armonizzazione  della  legislazione
nazionale con quella comunitaria;
    e)   vigilare   sulla  corretta  e  tempestiva  attuazione  delle
disposizioni comunitarie da  parte  delle  amministrazioni  pubbliche
interessate  e  proporre,  di  concerto con i Ministri competenti per
materia, i provvedimenti per l'adeguamento  dell'ordinamento  interno
ed il coordinamento delle procedure;
    f)   curare,   nell'ambito   degli   indirizzi  e  del  programma
governativo,  l'intesa  tra  Governo  e  regioni  in  relazione  allo
svolgimento  in  sede  comunitaria  delle  attivita' di queste ultime
nelle  materie  di  loro  competenza  ed  a  tal   fine   promuovere,
eventualmente, gli opportuni atti di indirizzo e coordinamento;
    g) porre in essere, in qualita' di autorita' competente, tutte le
azioni connesse all'attuazione del regolamento  del  Consiglio  delle
Comunita'  europee  n.  2088/85  del  23  luglio  1985,  relativo  ai
programmi integrati mediterranei; a tale scopo mantenere  i  rapporti
fra le autorita' territoriali e gli organi della Comunita' europea in
materia di  programmi  integrati  mediterranei,  di  concerto  ed  in
collaborazione con il Ministero degli affari esteri;
    h) rappresentare l'Italia, d'intesa con il Ministero degli affari
esteri, alle riunioni del  Consiglio  dei  Ministri  delle  Comunita'
europee  relative  al  "Mercato  interno",  nel  quadro degli impegni
assunti per il completamento  di  tale  mercato;  per  tale  compito,
avvalersi  anche  dell'assistenza  di  rappresentanti  dei  Ministeri
specificatamente competenti per le materie poste  in  discussione  in
detto Consiglio;
    i)   intraprendere,   sia   a   livello  nazionale  che  in  sede
comunitaria, di concerto con il Ministero  degli  affari  esteri,  le
azioni  dirette  ad  assicurare  una equa politica della concorrenza,
adottando ogni iniziativa tesa a risolvere le relative problematiche;
    l) coordinare e promuovere le iniziative alla realizzazione della
cosiddetta "Europa dei cittadini", nel quadro  dello  sviluppo  delle
azioni di politica sociale nell'ambito comunitario;
    m) curare la raccolta e la diffusione di dati e di informazioni e
l'analisi delle implicazioni interne delle politiche comunitarie;
    n)  presiedere il comitato consultivo di cui all'art. 4, comma 1,
della legge 16 aprile 1987, n. 183;
    o)  emanare  i  provvedimenti  e  curare gli adempimenti previsti
dagli articoli 9, comma 1, 10, comma 1, e 14, comma 2, della legge 16
aprile 1987, n. 183;
    p)  sottoporre al Consiglio dei Ministri la relazione alle Camere
prevista dall'art. 10, comma 2, della legge 16 aprile 1987, n. 183;
    q) porre in essere, in qualita' di autorita' competente, tutte le
azioni connesse con l'attuazione della legge 16 aprile 1987, n.  183.
    Roma, addi' 29 settembre 1988
                                               Il Presidente: DE MITA