Con  decreto  del Presidente della Repubblica 28 novembre 1988, su
proposta del  Ministero  dell'interno,  in  seguito  a  parere  della
commissione  prevista  dall'art. 7 della legge 2 gennaio 1958, n. 13,
sono state conferite le seguenti  ricompense  al  valor  civile  alle
persone  sottoindicate  in  riconoscimento delle azioni coraggiose di
seguito a ciascuna riportate:
                          Medaglie d'argento
   Alla  memoria  di  Giovanni  Monella, il 24 febbraio 1988 in Cairo
Montenotte (Savona).  -  Richiamato  da  invocazioni  di  aiuto,  non
esitava  ad  intervenire  in soccorso di un collega di lavoro rimasto
imprigionato sotto  alcune  lamiere  d'acciaio  rovinategli  addosso.
Schiacciato  a  sua  volta da una lamiera, perdeva la vita. Splendido
esempio di non comune ardimento e di generoso altruismo.
   Alla  memoria  dell'agente  della Polstato Antonio Bandiera, il 26
agosto 1982 in Salerno. -  Componente  di  pattuglia  automontata  in
servizio  di  perlustrazione, veniva fatto segno da numerosi colpi di
arma da fuoco, esplosigli contro da un gruppo di terroristi, sorpresi
nell'assaltare  un'autocolonna militare. Attinto mortalmente in punti
vitali si accasciava sul volante,  immolando  cosi'  la  sua  giovane
vita.  Luminoso  esempio di non comune ardimento e di altissimo senso
del dovere.
   Alla  memoria  dell'agente  della  Polstato  Mario De Marco, il 26
agosto 1982 in Salerno. -  Componente  di  pattuglia  automontata  in
servizio  di  perlustrazione, con pronta determinazione e sprezzo del
pericolo,  ingaggiava  con  un   gruppo   di   terroristi,   sorpresi
nell'assaltare  un'autocolonna  militare,  un  violento  conflitto  a
fuoco, durante il quale rimaneva ferito mortalmente. Luminoso esempio
di non comune ardimento e di altissimo senso del dovere.
                          Medaglie di bronzo
   Giannino Furlanis, il 29 gennaio 1988 in Concordia Sagittaria. Con
pronta decisione e sprezzo del pericolo, si gettava nelle acque di un
fiume  in  soccorso di due militari cadutivi a bordo di un'autocarro.
Raggiunto il mezzo, riusciva a trarre in salvo i due malcapitati.
   Carabinieri Matteo Russo e Carmelo Deviciente, il 16 dicembre 1987
in Carignano (Torino).  -  Intervenuto  unitamente  a  pari  grado  a
seguito  di  grave  incidente  stradale,  con fredda determinazione e
cosciente sprezzo del pericolo, non esitava a forzare la portiera  di
una  vettura in fiamme, riuscendo a trarre in salvo una persona priva
di sensi, rimastavi imprigionata all'interno.
   Appuntato  dei  Carabinieri Giuseppe Raccis, il 18 ottobre 1987 in
Aurisina  (Trieste).  -   Comandante   di   motovedetta   stagionale,
nonostante  le avverse condizioni meteomarine, con grande altruismo e
non comune sprezzo del pericolo, di prodigava per portare soccorso ad
alcune   imbarcazioni   in  difficolta'.  Dopo  prolungate  ricerche,
riusciva a localizzare e  trarre  in  salvo,  con  l'aiuto  di  altro
militare, due giovani naufraghi ormai in balia delle onde.
   Carabiniere  Salvatore  Ierardi,  il  18  ottobre 1987 in Aurisina
(Trieste). - Addetto al salvamento a nuoto su motovedetta stagionale,
nonostante  le avverse condizioni meteomarine, con grande altruismo e
non comune sprezzo del pericolo, si prodigava per portare soccorso ad
alcune   imbarcazioni   in  difficolta'.  Dopo  prolungate  ricerche,
contribuiva validamente a localizzare e a trarre in salvo due giovani
naufraghi ormai in balia delle onde.
   Agente  scelto della Polstato Francesco Saracino, il 3 agosto 1987
in Pezze di Greco. -  Con  fermezza  e  decisione  si  calava,  senza
indugio,  in un profondo pozzo per soccorrere una donna gettatavisi a
scopo  suicida.  Afferratala,  riusciva  a  portarla  in   salvo   in
superficie.
   Finanziere  Mario Renna, il 20 luglio 1987 in Tirano (Sondrio). In
occasione dell'esondazione di un torrente, con sprezzo del pericolo e
pronta  determinazione,  non  esitava  a tuffarsi nelle acque agitate
riuscendo a salvare sei persone che, in preda  alla  forte  corrente,
erano in procinto di annegare.
   Brigadiere  dei  Carabinieri  Amleto Adragna, il 10 aprile 1986 in
Santa  Giulietta  (Pavia).  -  Sottufficiale   capo   equipaggio   di
autoradio,  con  esemplare  altruismo  e  sprezzo  del  pericolo, non
esitava e calarsi in un profondo pozzo d'acqua nel quale  era  caduta
accidentalmente una anziana donna, riuscenso, dopo notevoli sforzi, a
riportarla in salvo in superficie.