Con decreto del presidente della Repubblica 16 novembre 1988, registrato alla Corte dei conti il 25 gennaio 1989, registro n. 5 Difesa, foglio n. 262, sono state concesse le seguenti ricompense al valor militare "alla memoria" per attivita' partigiana: C r o c i Cecchetti Vincenzo, nato il 13 gennaio 1925 a Terni. - Partigiano di sicura fede, si distingueva nella lotta di liberazione per coraggio e spirito combattivo. Il 12 aprile 1944, in zona Voc. Cesalico, mentre era in corso un duro combattimento contro preponderanti forze nemiche, incaricato con altri due compagni di difendere un deposito di munizioni e di coprire la ritirata del battaglione Manni assolveva brillantemente il compito affidatogli. Esaurite le munizioni e sopraffatto dalle truppe tedesche veniva catturato e fucilato unitamente ai due commilitoni. - Vasciano, 13 aprile 1944. Fossatelli Alvise, nato il 28 ottobre 1925 a Terni. - Giovane ed entusiasta patriota accorreva con slancio al richiamo della Patria oppressa, distinguendosi per valore e perizia in tutti i combattimenti. Il 12 aprile 1944, in zona Voc. Cesalico, mentre era in corso un duro combattimento contro preponderanti forze nemiche, incaricato con altri due compagni di difendere un deposito di munizioni e di coprire la ritirata del battaglione Manni assolveva brillantemente il compito affidatogli. Esaurite le munizioni e sopraffatto dalle truppe tedesche veniva catturato e fucilato unitamente ai due commilitoni. - Vasciano, 13 aprile 1944. Con decreto del presidente della Repubblica 16 novembre 1988, registrato alla Corte dei conti il 4 marzo 1989, registro n. 10 Difesa, foglio n. 349, sono state concesse le seguenti ricompense al valor militare "alla memoria" per attivita' partigiana: C r o c i Paoli Stellio, nato il 29 novembre 1923 a Trieste. - Nelle difficili condizioni ambientali delle impervie terre di Slovenia, combatte' coraggiosamente per la liberta' dei popoli secondo le migliori tradizioni garibaldine. Sorpreso con il suo reparto da preponderanti forze nemiche, rifiuto' la resa, affronto' impavido l'intenso fuoco avversario e cadde con l'arma in pugno. - Korenje (Slovenia), 17 ottobre 1944. Pitton Amilcare, nato il 14 febbraio 1925 a Teor (Udine). - Capo nucleo partigiano, in una formazione duramente impegnata oltre confine, dimostrava notevoli doti di coraggio allorche', sorpreso ed accerchiato con il suo reparto da soverchianti forze nemiche, rifiutava la resa, incitava i compagni a resistere e contrattaccava. Ferito gravemente e trasportato all'ospedale da campo decedeva dopo pochi giorni. - Corin (Slovenia) 27 ottobre 1944. Con decreto del presidente della Repubblica 4 gennaio 1989, registrato alla Corte dei conti il 4 marzo 1989, registro n. 10 Difesa, foglio n. 350, e' stata concessa la seguente ricompensa al valor militare "alla memoria" per attivita' partigiana: Medaglia d'argento Cerlesi Raffaele, nato il 24 gennaio 1897, a Capriate d'Adda. - Promotore e animatore impareggiabile del movimento di liberazione nel piacentino, prodigava le sue migliori energie per la costituzione in Caorso di un Comitato di liberazione. Nel corso di lunghi mesi di intensa attivita' partigiana metteva piu' volte a repentaglio la propria vita organizzando numerose e rischiose azioni di guerriglia che infliggevano all'invasore notevoli perdite in uomini e in materiali. Catturato e sottoposto a feroci sevizie, sopportava impavido le sofferenze senza nulla rivelare che potesse nuocere ai compagni di fede. Il 10 marzo 1945, suggellava con la morte il suo alto amor di Patria. - Coduro di Fidenza, 10 marzo 1945. Con decreto del presidente della Repubblica 4 gennaio 1989, registrato alla Corte dei conti il 10 marzo 1989, registro n. 11 Difesa, foglio n. 361, e' stata concessa la seguente ricompensa al valor militare "alla memoria" per attivita' partigiana: Medaglia di bronzo Pavesi Elio, nato il 9 settembre 1924 ad Albareto. - Fierissima tempra di combattente si distingueva nella 1 Brigata "Beretta" per capacita', coraggio e spirito di sacrificio. Inviato dal suo comando ad attaccare il forte presidio nemico di Sesta Godano, guidava i suoi uomini nella azione ma col sopraggiungere di una colonna motorizzata tedesca veniva, con l'intero reparto, accerchiato. Gravemente ferito, dopo strenua resistenza cadeva prigioniero. Condannato a morte chiudeva la sua giovane esistenza al grido di "Viva l'Italia, viva la liberta'". - Sesta Godano (La Spezia), 6 aprile 1944.