IL MINISTRO PER IL COORDINAMENTO DELLA PROTEZIONE CIVILE Visto il decreto-legge 12 novembre 1982, n. 829, convertito, con modificazioni, dalla legge 23 dicembre 1982, n. 938; Vista la legge 1 marzo 1986, n. 64; Visto che nella riunione del 20 dicembre 1988 svoltasi presso il Ministero per gli interventi nel Mezzogiorno, con la partecipazione di rappresentanti del Dipartimento della protezione civile, dell'Agenzia per il Mezzogiorno e della regione Campania e' stato presentato il programma di interventi per l'emergenza idrica nella regione Campania sul quale sono stati richiesti ulteriori approfondimenti e verifiche da attuarsi da parte dell'Assessorato regionale ai lavori pubblici e dell'Agenzia per lo sviluppo del Mezzogiorno; Visto che nella successiva riunione del 29 dicembre e' stata verificata la possibilita' di attuare una prima fase del programma per complessivi 111,8 miliardi oltre il 30% per spese generali, imprevisti, espropri I.V.A. ed ammortamenti, pertanto, complessivamente, a 150 miliardi, che dovrebbe comportare un beneficio per le comunita', valutato in una portata idrica utilizzabile, per l'anno 1990, di 4410 l/s tra quelle recuperate all'uso e quelle di nuova captazione; Vista la nota n. 446 del 18 gennaio 1989, con la quale il Ministro per gli interventi nel Mezzogiorno richiede al presidente della giunta regionale della Campania l'assenso all'utilizzo dei fondi destinati ai programmi regionali di sviluppo per l'esecuzione dei lavori relativi all'emergenza idrica segnalata; Vista la nota n. 1922/Gab del 30 gennaio 1989 con la quale il presidente della giunta regionale della Campania aderisce all'utilizzazione di fondi del programma regionale di sviluppo; Vista la nota n. 957 del 6 febbraio 1989 con la quale il Ministro per gli interventi straordinari per il Mezzogiorno concordava per l'emanazione da parte del Ministro per il coordinamento della protezione civile, di un provvedimento straordinario che, al fine di fronteggiare l'emergenza idrica in Campania, prevedesse l'attuazione delle opere contenute nel programma di interventi predisposto dal servizio acque ed acquedotti dell'assessorato ai lavori pubblici della regione Campania con imputazione dei fondi occorrenti sulla quota della regione Campania per programmi regionali di sviluppo; Vista la nota del 6 aprile 1989 prot. n. 1333 dell'assessore ai lavori pubblici della regione Campania con la quale, evidenziato come la situazione di carenza idrica della regione Campania si era ulteriormente aggravata e che, in particolare, destava serie preoccupazioni la situazione della citta' di Napoli e del suo immediato hinterland, si richiedeva una sollecita adozione di provvedimenti necessari per portare a compimento il "programma di interventi" gia' concordato nelle gia' dette riunioni avutesi presso il Ministero per gli interventi straordinari nel Mezzogiorno e si trasmettevano, quindi, in allegato, le schede relative all'intervento proposto; Vista la nota in data 19 maggio 1989 con la quale l'assessore ai lavori pubblici della regione Campania rappresenta l'ulteriore aggravarsi della situazione di emergenza idrica nella regione Campania e l'improcastinabile necessita' dell'adozione di un provvedimento straordinario che, anche alla stregua dell'istruttoria gia' da tempo condotta presso gli uffici del Ministro per gli interventi straordinari nel Mezzogiorno, disponga l'attuazione degli interventi necessari per fronteggiare la detta emergenza; Ritenuto che il programma di intervento richiesto e quale innanzi specificato, alla stregua di quanto ritenuto anche dai competenti uffici del Ministro per gli interventi straordinari nel Mezzogiorno, e' idoneo a fronteggiare la grave emergenza idrica esistente nella regione Campania; Vista la nota n. 1359 del 7 aprile 1989 con la quale l'assessore ai lavori pubblici della regione Campania richiedeva che le occupazioni e le espropriazioni per le opere da effettuare fossero disposte dal prefetto territorialmente competente; Ravvisata la necessita' di stabilire un congruo termine di tempo per l'affidamento delle opere disponendo procedure esecutive dei lavori in grado di risolvere nel piu' breve tempo possibile le situazioni di crisi idrica segnalate; Vista la propria ordinanza n. 1348/FPC del 29 gennaio 1988, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 31 dell'8 febbraio 1988, per quanto attiene il rilascio di autorizzazioni di parere; Considerata l'opportunita' di prevedere modalita' per una rapida definizione delle procedure di acquisizione delle aree occorrenti alla esecuzione delle opere mediante criteri analoghi a quelli gia' previsti e adottati per interventi di emergenza gia' effettuati; Visto il parere favorevole espresso dal Ministero del tesoro con il telex n. 19729 MTES del 10 giugno 1989; Ritenuto, pertanto, di poter disporre, attesa la durata pluriennale di alcune realizzazioni, che i versamenti al fondo della protezione civile degli importi occorrenti possono essere suddivisi in due esercizi, per gli anni 1989 e 1990; Avvalendosi dei poteri conferitigli e in deroga ad ogni contraria norma; Dispone: Art. 1. Al fine di fronteggiare l'emergenza idrica nella regione Campania e' disposta l'attuazione delle opere di cui al programma di interventi quali specificati nella nota dell'assessorato ai lavori pubblici della regione Campania del 6 aprile 1989, n. 1333, e relative schede tecniche. Le opere, di cui al comma 1, dell'importo globale di 150.640.450.000 lire, sono dichiarate di pubblica utilita', urgenti ed indifferibili.