IL MINISTRO DELLE FINANZE
   VISTA  la  legge  delega  4  ottobre  1986,  n.  657  e successive
modificazioni;
   VISTO  il D P.R. 28 gennaio 1988, n. 43 istitutivo del Servizio di
riscossione dei tributi e di altre entrate dello  Stato  e  di  altri
enti  pubblici,  emanato  ai  sensi  dell'articolo 1, comma 1›, della
predetta legge n. 657 del 1986;
   VISTO l'articolo 4 della legge 4 ottobre 1986, n. 657 e l'articolo
114 del D P.R. 28 gennaio 1988, n. 43, contenente disposizioni per la
determinazione  degli  ambiti  territoriali  delle concessioni per il
primo quinquennio di  applicazione  del  funzionamento  del  Servizio
Centrale della riscossione;
   CONSIDERATO  che  in  base  al  combinato  disposto  dell'art. 7 e
dell'art.  114 del D P.R. n. 43 del 1988 l'ambito  territoriale  deve
essere  determinato  di  norma  a  livello provinciale in modo da non
pregiudicare la possibilita' di  concreta  successiva  configurazione
definitiva  dell'assetto  voluto  dal  legislatore,  a  meno  che non
emergano elementi obbiettivi che giustifichino la scelta di un ambito
subprovinciale;
    VISTA  la  nota  n.  5356  del  25  febbraio  1989  con  la quale
l'Intendenza di Finanza di CATANZARO ha trasmesso i  dati,  richiesti
con la circolare n. 2 del 2 febbraio 1989, per l'individuazione degli
ambiti  territoriali  (numero  contribuenti;  numero  operazioni  per
versamenti  diretti e numero articoli iscritti a ruolo; ammontare dei
versamenti diretti e delle iscrizioni a ruolo);
   RILEVATO  che dai predetti dati, confrontati con le organizzazioni
di categoria sia a  livello  di  Amministrazione  che  a  livello  di
Commissione  consultiva,  e'  emerso  che  le  strutture  attualmente
operanti nell'ambito del capoluogo  di  provincia  danno  sufficienti
garanzie sia per l'attivazione concreta dal 1› gennaio 1990 del nuovo
servizio di riscossione, sia di rispetto dei criteri  di  efficienza,
economicita'  e  funzionalita'  che  il  legislatore  ha  posto  come
obbiettivo primario della riforma del sistema di riscossione stesso;
   RILEVATO,   altresi',   che  dai  medesimi  e'  risultato  che  la
popolazione  del  territorio  gestito  dal  soggetto   titolare   del
capoluogo  della  provincia  di  CATANZARO  e' inferiore a quella del
territorio residuo  della  provincia  stessa  per  cui  i  suindicati
criteri di efficienza, economicita' e funzionalita' rendono opportuna
la determinazione di un ambito subprovinciale;
   VISTO  il  conforme  parere  della Commissione consultiva prevista
dall'articolo 1, comma 1›, lettera h) della legge 657 del  1986,  che
qui si intende integralmente riportato;
                               DECRETA
per  la  provincia  di  CATANZARO  sono  determinati,  ai sensi degli
articoli 7 e 114 del D P.R.  28  gennaio  1988,  n.  43,  due  ambiti
territoriali,  da valere per il primo quinquennio di applicazione del
funzionamento   del   Servizio   Centrale   della   riscossione,    e
precisamente:
1) Ambito A: costituito dai seguenti n. 13 comuni: Albi, Amato,
   Catanzaro,   Cropani,   Crotone,   Fossato   Serralta,   Magisano,
   Marcellinara, Pentone, San Pietro Apostolo, Simeri Crichi, Soveria
   Simeri, Tiriolo.
2) Ambito B: costituito dai residui n. 144 comuni della provincia.
   Il  presente  decreto  sara'  pubblicato  sulla Gazzetta Ufficiale
della Repubblica Italiana anche ai fini del decorso  del  termine  di
due  mesi previsto dall'art. 123 co. 5 del D P.R. 28 gennaio 1988, n.
43, per la presentazione della domanda di  assunzione  da  parte  dei
concessionari  delle persone gia' titolari di esattorie delle imposte
dirette.
Roma, addi' 4 ottobre 1989
Il Ministro: FORMICA
(89A4507)