L'ASSESSORE PER I BENI
                       CULTURALI ED AMBIENTALI
                     E PER LA PUBBLICA ISTRUZIONE
  Visto lo statuto della regione;
  Visto il decreto del Presidente della Repubblica 30 agosto 1975, n.
637,  recante  norme  di  attuazione  dello  statuto  della   regione
siciliana  in  materia di tutela del paesaggio, di antichita' e belle
arti;
  Visto  il  testo  unico  delle leggi sull'ordinamento del Governo e
dell'Amministrazione della regione siciliana, approvato  con  decreto
del presidente della regione siciliana 28 febbraio 1979, n. 70;
  Visto  l'art.  31  del  decreto  del  Presidente della Repubblica 3
dicembre 1975, n. 805;
  Vista la legge regionale 1› agosto 1977, n. 80;
  Vista la legge regionale 7 novembre 1980, n. 116;
  Vista  la  legge  29  giugno  1939, n. 1497, sulla protezione delle
bellezze naturali e panoramiche;
  Visto  il  regolamento  di esecuzione della predetta legge n. 1497,
approvato con regio decreto 3 giugno 1940, n. 1357;
  Esaminato  il  verbale redatto nella seduta del 12 giugno 1986, con
il quale la commissione per  la  tutela  delle  bellezze  naturali  e
panoramiche   di   Palermo  ha  proposto  l'ampliamento  del  vincolo
paesaggistico  del  territorio  comunale  di  Isola  delle   Femmine,
deliberato  nella seduta del 2 maggio 1963, il cui nuovo perimetro e'
cosi' delimitato: "la zona da sottoporre a vincolo  ha  inizio  dalla
linea  di  confine  fra  i territori di Capaci e Isola delle Femmine,
estendendosi dal mare fino ad incontrare il versante N-O di 'Montagna
Raffo Rosso' e da qui lungo il confine con il territorio di Torretta;
prosegue quindi lungo la costa  nord-occidentale  comprendendo  anche
l'isolotto  sino  a raggiungere il punto della costa a confine con il
territorio di Capaci";
  Accertato  che i predetti verbali del 2 maggio 1963 e del 12 giugno
1986 sono stati pubblicati all'albo  pretorio  del  comune  di  Isola
delle Femmine e depositati nella segreteria del comune stesso, per il
periodo di tempo prescritto dalla legge n. 1497/1939;
  Esaminate  le  opposizioni  proposte,  nei termini di cui alla gia'
menzionata legge n. 1497, da:
   (Omissis);
  Rilevato   che   il   territorio   di  Isola  delle  Femmine,  sito
all'estremita' orientale del golfo di Carini  -  la'  dove  all'ampio
arco della spiaggia fa contrasto, verso est, la costa che si articola
in   un   suggestivo   susseguirsi   di    pittoresche    insenature,
caratterizzato  anche  dalla  presenza  delle  due  torri, quella "di
terra" di forma circolare, e quella di "fuori" di forma quadrangolare
sull'isolotto,  entrambe appartenenti all'antico complesso sistema di
avvistamento e di difesa e dalla  cortina  edilizia  prospiciente  il
lungomare  costituita  da  tipiche  costruzioni  di  pescatori  -  si
presenta nella zona  a  sud-ovest  del  paese  (zona  di  espansione)
aggredita  da  numerose  costruzioni composte da piano terra, primo e
secondo piano, con la presenza ancora di vaste  aree  non  edificate,
lungo la direzione del confine con il comune di Capaci;
  Rilevato  che  la  zona a nord - comprendente il pianoro denominato
"Torre", che  protende  verso  il  mare  aperto  in  direzione  della
rocciosa  Isola  di  Fuori  -  costituisce  la chiusura geografica e,
quindi, anche visuale del golfo di Carini, dando un  riferimento  ben
preciso  dell'immagine della costa, sia che la si guardi dal mare che
da terra, caratterizzata anche dalla "Torre in terra",  manufatto  di
interesse   storico-artistico;   tale  zona  presenta  una  tipologia
edilizia prevalentemente bifamiliare del tipo stagionale,  ad  una  o
piu' elevazioni;
  Considerato   che  il  versante  N-O  di  "Montagna  Raffo  Rosso",
massiccio  costiero  calcareo  con   imponenti   pareti   e   falesia
sub-verticali,  costituisce cornice naturale dei quadri paesaggistici
formati dalla fascia costiera e dal mare,  oltre  a  presentare  esso
stesso cospicui caratteri di bellezza naturale;
  Considerato  che  il  suddetto  versante,  composto da una serie di
dossoni, balze e pareti ripidissime, variamente incise  da  linee  di
compluvio   naturali,   e'   altamente  suggestivo  sia  per  la  sua
morfologia, sia per l'aspetto cromatico delle rocce che per l'effetto
dell'alterazione  meteorica  risultano  variegate con diversi toni di
grigio e di rosso e punteggiate qua  e  la'  di  verde  dalle  piante
rupestri;
  Considerato  che  alle sue falde una zona di deposizione detritica,
coperta  quasi  completamente  da   piante   arbustive,   erbacee   e
cespugliose,  presenta  un  piu'  dolce  pendio  che connette in modo
armonico le pareti rocciose sub-verticali alla pianura costiera;
  Rilevato che il notevole valore paesaggistico e naturalistico della
"Montagna Raffo Rosso" e' determinato inoltre dalla presenza  di  una
rilevante  avifauna  -  in cui i rapaci rappresentati da speci rare o
scientificamente interessanti, come il falco pellegrino, l'aquila del
Bonelli,   la  poiana,  il  cheppio,  hanno  un  ruolo  predominante,
nidificando nelle falesie prevalentemente esposte  a  nord  -  e  che
inoltre  in  questo massiccio trova uno degli ultimi rifugi siciliani
di gracchio corallino, specie ormai rara e di particolare bellezza;
  Rilevato  che  la  presenza  di  questa  ornitofauna in determinati
periodi dell'anno e' particolarmente significativa dal punto di vista
paesaggistico,  costituendo  una  parte  integrante  assai espressiva
della  "bellezza  naturale"  in  oggetto:  cosi'  durante  le  parate
nuziali, nel periodo della cova, nel periodo in cui gli adulti recano
il cibo ai piccoli;
  Considerato  che  tale massiccio presenta inoltre delle grotte, che
ospitano rapaci notturni, chirotteri ed una entomofauna di  rilevante
interesse scientifico;
  Ritenuto che, nel merito delle opposizioni come sopra esposte, puo'
rilevarsi quanto segue:
   1)  e'  infondato  il timore - basato sulla considerazione che nel
territorio di Isola delle Femmine convive, accanto ad  una  vocazione
turistico-balneare,   una   vocazione   industriale,   destinata   ad
incrementarsi nel futuro insieme all'infittirsi delle  infrastrutture
previste  nel "programma speciale dell'area metropolitana di Palermo"
- che il vincolo possa essere di ostacolo  sia  all'espansione  delle
attuali  industrie  che  all'insediamento  di  nuove  o che non possa
essere rispettato dalle erigende opere pubbliche; infatti il  vincolo
di  cui  alla  legge  n.  1497/1939  non  prevede alcuna prescrizione
specifica se non quella derivante dall'art. 7 che stabilisce, per  le
costruzioni da realizzare nella zona sottoposta a tutela, il rilascio
dell'autorizzazione  da  parte  della  competente  soprintendenza,  e
pertanto,  la  sua estensione non e' stata certamente determinata dal
proposito di bloccare lo  sviluppo  industriale  ed  economico  della
zona,  ma  dalla  necessita'  di  regolare  la  costruzione  di nuovi
insediamenti, evitandone il caotico distribuirsi sul territorio;
   2)  del  pari  infondata  e' l'asserzione che la commissione, dopo
aver rilevato che la fascia costiera di Isola delle Femmine e'  stata
degradata   dall'indiscriminata   aggressione   al  paesaggio  dovuta
all'abusivismo edilizio, avrebbe semplicemente proposto  di  ampliare
il  gia' esistente vincolo; l'abusivismo infatti non ha modificato in
modo irreparabile la situazione dei luoghi: vaste aree non  edificate
si  presentano ancora lungo la direzione del confine con il comune di
Capaci e le costruzioni finora realizzate  presentano  nel  complesso
caratteristiche  abbastanza omogenee di abitazioni stagionali a una o
due elevazioni fuori terra;
   3)  il  principio  animatore  della  proposta della commissione e'
stato quello di vincolare non "settori"  di  territorio  isolati  fra
loro,  ma  tutta  la  fascia  costiera  che da Isola delle Femmine si
estende fino a  Carini,  che,  se  pur  degradata  in  alcuni  tratti
dell'abusivismo edilizio, presenta ancora caratteristiche di notevole
interesse paesaggistico;
   4)  con  l'opposizione del vincolo non si e' voluto contestare ne'
modificare le scelte in  sede  di  formazione  del  piano  regolatore
generale  del  comune  in ordine alla programmazione territoriale, ma
consentire alla soprintendenza  competente  di  intervenire  per  una
maggiore  qualificazione del territorio nel rispetto delle previsioni
dello stesso piano regolatore generale;
  Ritenuto, pertanto, che, nella specie, ricorrono evidenti motivi di
pubblico interesse, che suggeriscono la opportunita' di sottoporre  a
vincolo  paesaggistico il territorio comunale di Isola delle Femmine,
come sopra descritto, in conformita' della proposta  12  giugno  1986
della commissione provinciale per la tutela delle bellezze naturali e
panoramiche di Palermo,  modificativa  del  precedente  deliberato  2
maggio 1963 della stessa commissione;
                               Decreta:
                               Art. 1.
  Per  le motivazioni espresse in premessa, il territorio comunale di
Isola delle Femmine, descritto come sopra e delimitato in rosso nella
planimetria   allegata,  che  forma  parte  integrante  del  presente
decreto, e' dichiarato di notevole interesse pubblico, ai sensi e per
gli effetti dell'art. 1, numeri 3 e 4, della legge 29 giugno 1939, n.
1497 e dell'art. 9,  numeri  4  e  5,  del  relativo  regolamento  di
esecuzione, approvato con regio decreto 3 giugno 1940, n. 1357.