Visto  il  decreto-legge  16 maggio 2008 che prevede l'attribuzione
delle  funzioni  dell'ex  Ministero  del  commercio internazionale al
Ministero dello sviluppo economico (MISE);
  Viste  le funzioni svolte dal Ministero dello sviluppo economico in
materia  di  sostegno  alla  politica  di  internazionalizzazione del
sistema  produttivo italiano, di gestione della politica promozionale
e del relativo coordinamento su base nazionale;
  Vista  la  legge  costituzionale  del  18 ottobre  2001,  n.  3, di
modifica   del  Titolo  V  della  Costituzione,  che  attribuisce  la
competenza  esclusiva  in  materia  fieristica  alle  regioni  e alle
province autonome;
  Visto  l'art. 4 del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, che
prevede  la  possibilita' per governo e regioni di concludere in sede
di   conferenza   Stato-regioni   accordi,   al  fine  di  coordinare
l'esercizio  delle  rispettive  competenze  e  svolgere  attivita' di
interesse comune;
  Premesso che l'Associazione esposizioni e fiere italiane (AEFI), il
Comitato fiere industria (CFI) e il Comitato fiere terziario (CFT) si
propongono  quale  strumento  di aggregazione e di rappresentanza del
sistema  fieristico  italiano  che  organizza  e promuove le maggiori
fiere internazionali che si svolgono in Italia;
  Viste  le «Linee di indirizzo per l'attivita' promozionale» emanate
dal Ministro dello sviluppo economico relative al periodo 2008-2010;
  Considerata   l'opportunita'   di   operare  nel  contesto  di  una
programmazione  congiunta  di  iniziative  promozionali in materia di
internazionalizzazione,  per rafforzare la strategia di Sistema-Paese
mediante  il  concorso  di  soggetti  pubblici  e privati e l'apporto
integrato di risorse;
  Vista  l'esigenza di favorire lo sviluppo di collaborazioni fra gli
enti  fieristici e gli organizzatori di manifestazioni fieristiche in
tema di promozione del settore sui mercati esteri;
  Considerato  il  compito  di  sviluppare,  agevolare e promuovere i
rapporti   economici   e   commerciali  italiani  con  l'estero,  con
particolare  attenzione  alle esigenze delle piccole e medie imprese,
dei  loro  consorzi  e raggruppamenti, svolto dall'Istituto nazionale
per il commercio estero (ICE);
  Visto l'accordo di settore per l'internazionalizzazione del sistema
fieristico  italiano (di seguito denominato «Accordo Fiere»), firmato
il  20 luglio  2004, che individua la possibilita' per i firmatari di
dare  contenuto  concreto  all'accordo  sottoscrivendo con ICE intese
operative  per  la  realizzazione  delle  singole azioni concordate e
l'attivazione delle relative risorse finanziarie;
                                Emana

la  seguente circolare, recante le modalita' di presentazione di idee
progettuali,   da   realizzare   nell'anno  2009,  volte  a  favorire
l'internazionalizzazione  del  sistema  fieristico italiano, a valere
sui  fondi  2008  del  Piano Promozionale ICE dedicati agli accordi e
alle   altre   intese   bilaterali,   per  un  importo  pari  a  euro
2.000.000,00.
1. Idee progettuali.
  Le  idee  progettuali,  da  illustrare  secondo  la  scheda tecnica
allegata,  devono fornire chiare indicazioni in merito agli obiettivi
perseguiti,  alle  azioni  promozionali  da  realizzare,  ai  settori
coinvolti,  alle  aree/paesi  di  destinazione prescelti (indicandone
anche le motivazioni) e al budget previsto.
2. Promotori.
  Le  idee  progettuali  possono  essere  promosse esclusivamente dai
seguenti soggetti, anche in collaborazione tra loro:
    regioni;
    AEFI, CFI e CFT;
    enti  fiera/societa'  fieristiche/soggetti  gestori di padiglioni
fieristici ed enti/societa' organizzatrici di manifestazioni, facenti
capo all'AEFI, al CFI e al CFT.
3. Partenariato.
  Le idee progettuali piu' meritevoli, selezionate in base ai criteri
indicati  nel  successivo  punto  7,  dovranno successivamente essere
strutturate ed articolate, in una logica di partenariato, con l'ICE -
Istituto  nazionale  per  il  commercio estero, al fine della stipula
della prevista intesa operativa e della loro realizzazione.
  L'intervento  finanziario  dell'ICE consistera' nella realizzazione
di  attivita'  promozionali  e  nella  prestazione di servizi. Non e'
prevista, in alcun caso, l'erogazione di risorse finanziarie.
  Alla programmazione e realizzazione delle idee progettuali potranno
partecipare anche altri soggetti in qualita' di partner, pubblici e/o
privati, interessati al sistema fieristico, ivi comprese le camere di
commercio  italiane  e  le  camere  di commercio italiane all'estero,
quali  erogatori  di assistenza e servizi complementari all'attivita'
dell'ICE.
  Le  idee  progettuali presentate da piu' soggetti dovranno indicare
un  promotore  principale,  che  assumera'  il  ruolo di responsabile
dell'intero  progetto  e dei costi previsti anche nel caso in cui uno
dei  co-attuatori dovesse ritirarsi nel corso della fase realizzativa
del progetto stesso.
  Resta  inteso  che,  in  caso  di ritiro dal progetto di uno o piu'
partner,  dovra' esserne data tempestiva comunicazione al Ministero e
all'ICE  che  valuteranno la sussistenza dei presupposti che ne hanno
determinato il co-finanziamento.
4. Obiettivi e tipologia delle idee progettuali.
  Le  idee progettuali, in linea con le finalita' indicate all'art. 1
dell'Accordo  fiere, saranno indirizzate, in coerenza con le Linee di
indirizzo   ministeriali  per  l'attivita'  promozionale  e,  tenendo
altresi'   conto  degli  interventi  sviluppati  nelle  altre  intese
sottoscritte  nel quadro degli Accordi di programma Ministero/Regioni
e degli Accordi di settore, al perseguimento dei seguenti obiettivi:
    promozione all'estero degli eventi fieristici italiani di livello
internazionale     ed    incremento    del    relativo    grado    di
internazionalizzazione,   sia   in   termini  di  espositori  che  di
visitatori;
    accrescimento  del  grado  di  internazionalizzazione  degli enti
fieristici  mediante  l'organizzazione  all'estero  di manifestazioni
fieristiche  a carattere internazionale che, in una logica di filiera
di servizi fieristici, siano piu' efficaci nel promuovere il segmento
settoriale di riferimento.
  L'eleggibilita'  delle  idee  progettuali  al  co-finanziamento  e'
subordinata al concomitante rispetto dei seguenti criteri:
    coerenza  con le finalita' dell'accordo e con le linee direttrici
dell'attivita'  promozionale  (rispondenza  alle  linee  di indirizzo
ministeriali  relativamente  ai  settori  ed ai Paesi prioritari, con
preferenza  per  i Paesi di nuovo e/o prossimo ingresso in ambito UE,
alle  Americhe,  ai  Paesi  del  bacino  del  Mediterraneo  ed al Sud
Africa);
    perseguimento degli obiettivi indicati nella presente circolare;
    esclusiva promozione di settori produttivi oggetto dell'attivita'
promozionale  dell'ICE (sono pertanto esclusi settori quali l'arte ed
il turismo);
    corrispondenza ad una o piu' delle seguenti tipologie:
      A. ideee   progettuali   riguardanti  la  promozione  di  fiere
italiane di livello internazionale, da sviluppare congiuntamente alla
valorizzazione  dei  territori  regionali  e  del  sistema produttivo
nazionale/regionale,  mediante  azioni coordinate di attrazione degli
operatori esteri alle fiere italiane;
      B. idee  progettuali  riguardanti sia «l'esportazione di eventi
di eccellenza» del sistema fieristico nazionale (preferibilmente alla
prima  edizione),  in linea con le strategie dei settori direttamente
collegati, sia «la promozione di marchi di eventi fieristici italiani
internazionali»  nell'ambito di importanti manifestazioni fieristiche
estere,  anche  mediante  specifiche  campagne  pubblicitarie,  stand
informativi, conferenze stampa, road show, ecc.
  Non  saranno  considerati  ammissibili  al co-finanziamento le idee
progettuali  gia'  co-finanziate  nell'ambito  di  altri strumenti di
sostegno gestiti dal Ministero o dall'ICE.
  Qualora  le domande approvate diano luogo ad investimenti durevoli,
il  Ministero  favorira'  la partecipazione della SIMEST S.p.A, della
FINEST S.p.A. e della SACE S.p.A. ai progetti stessi.
5. Avvio e durata dei progetti.
  Le   idee   progettuali   selezionate,  una  volta  strutturate  ed
articolate,  d'intesa  con  l'ICE,  in  concreti  progetti operativi,
potranno  avere  una  durata  massima di quindici mesi, a partire dal
1° gennaio 2009.
  Come  data  ufficiale di avvio di ciascun progetto si considerera',
salvo  diversa  comunicazione,  quella  della stipula dell'Intesa fra
promotore del progetto ed ICE.
  Ogni singolo progetto dovra' comunque essere avviato entro tre mesi
dalla   stipula   della  suddetta  intesa,  pena  l'annullamento  del
co-finanziamento.
  L'intesa  dovra',  in  ogni caso, essere stipulata entro il termine
massimo di quattro mesi dalla comunicazione ufficiale dell'ammissione
del  progetto  al  co-finanziamento  pubblico da parte del Ministero,
pena l'esclusione dal co-finanziamento.
6. Modalita' e termini di presentazione delle idee progettuali.
  Le  idee  progettuali  saranno  presentate  dal soggetto promotore,
debitamente firmate dal legale rappresentante, esclusivamente in base
al  modello  di scheda tecnica allegato alla presente circolare (all.
n.  1).  Alla  scheda tecnica, che dovra' indicare anche un budget di
massima dei costi programmati, dovra' essere inoltre acclusa:
    una  dichiarazione  attestante  l'impegno di partecipazione degli
eventuali  soggetti  partner  ed  il ruolo previsto (all. n. 2). Tale
dichiarazione  dovra'  portare  il  timbro  e  la firma leggibile dei
legali  rappresentanti  di  tutti  i soggetti partner coinvolti nella
realizzazione dei progetti.
  Le  domande  dovranno  essere  inviate per posta raccomandata o per
corriere  entro  e  non  oltre  il  31 luglio  2008,  in originale a:
Istituto  nazionale per il commercio estero - Dipartimento promozione
dell'internazionalizzazione  -  c.a. dott.ssa Serenella Marzoli - via
Liszt,  21  -  00144  Roma  e  in  copia conforme, a: Ministero dello
sviluppo  economico - D.G. per la promozione degli scambi/divisione I
- viale Boston, 25 - 00144 Roma.
  Per  l'inoltro via posta fa fede la data del timbro postale, mentre
per l'inoltro via corriere fa fede la data di consegna.
  Le  domande  spedite  successivamente  alla data indicata e/o in un
formato  diverso  da  quello  prescritto (allegati 1 e 2) non saranno
prese in considerazione.
  Una  copia  conforme della domanda, completa di tutti gli allegati,
dovra'  essere  trasmessa  anche  in  formato elettronico ai seguenti
indirizzi e-mail:
    dip.promozione@ice.it per l'ICE;
    promo1@mincomes.it per il Ministero.
7. Valutazione delle idee progettuali.
  La  valutazione  delle  idee  progettuali  e'  affidata  al  gruppo
tecnico,  previsto  all'art. 2 dell'Accordo fiere, operante presso il
Ministero  e composto da soggetti pubblici direttamente interessati e
da   esperti   individuati   dall'Associazione  esposizioni  e  fiere
italiane,   dal   Comitato  fiere  industria  e  dal  Comitato  fiere
terziario.
  La  valutazione e' preceduta da una fase pre-istruttoria volta alla
verifica   dei  requisiti  formali  delle  domande  e  ad  una  prima
valutazione  di  merito delle idee progettuali affidata all'ICE ed al
Ministero che si basera' sui seguenti elementi:
    valutazione  di  efficacia  e  di  opportunita'  del  progetto in
termini  di  settore/Paese  e di ricadute per l'inserimento delle PMI
sui mercati esteri;
    congruita'  del budget rispetto alle finalita' perseguite ed alle
azioni previste;
    assenza  di  duplicazioni/sovrapposizioni  con  altre  iniziative
promozionali  ICE  (ivi  comprese quelle derivanti dall'attuazione di
altri  accordi  e  intese-bilaterali),  nonche'  con  altri  progetti
promozionali  beneficiari  di  altre  agevolazioni pubbliche inerenti
strumenti normativi gestiti dal Ministero.
  Sulla  base  degli  esiti della pre-istruttoria, il gruppo tecnico,
mediante   l'applicazione   dei  parametri  di  valutazione  e  delle
priorita' indicate nella tabella allegata (all. n. 3), effettuera' la
valutazione delle idee progettuali presentate e provvedera', entro il
31 ottobre 2008, a renderne pubblici gli esiti.
  Ciascuna  idea  progettuale  selezionata  per  il  co-finanziamento
dovra'  essere  successivamente  strutturata  e  articolata con l'ICE
(Piano operativo). Verra', quindi, stipulata la prescritta intesa che
indichera',  dettagliatamente,  le  azioni  progranimate,  i relativi
costi  ed  il  ruolo che ogni singolo sottoscrittore sara' chiamato a
svolgere  unitamente  all'imputazione,  pro  quota, delle spese. Tale
intesa   verra'   sottoposta   all'approvazione   del   Consiglio  di
amministrazione dell'Istituto.
  Detta  intesa  dovra'  essere stipulata entro il termine massimo di
quattro  mesi dalla comunicazione ufficiale dell'ammissione dell'idea
progettuale al co-finanziamento pubblico, da parte del Ministero.
  Il  mancato rispetto di detto termine portera' all'annullamento del
progetto approvato. In caso di impossibilita' a finanziare tutte idee
progettuali   ritenute   ammissibili   al  co-finanziamento  pubblico
MISE/ICE  per  carenza di fondi, le disponibilita' risultanti da tale
annullamento potranno essere utilizzate per il finanziamento di altre
idee   progettuali   utilmente   collocate  in  graduatoria,  purche'
sussistano ancora le condizioni per la loro realizzabilita'.
8. Priorita'.
  Beneficeranno  di  un  punteggio  aggiuntivo,  secondo  la  tabella
allegata (all. n. 3), le idee progettuali:
    a) di  rilevanza  regionale o interregionale, co-finanziati dalle
regioni interessate;
    b) presentati  congiuntamente  da  due  o piu' enti/organizzatori
fieristici,  non  appartenenti  allo  stesso gruppo, anche di regioni
diverse;
    c) che  si  propongono di promuovere congiuntamente' piu' settori
produttivi  affini  tra  loro  (per  affini  si intendono settori che
costituiscono una filiera produttiva e/o di servizi), e in ogni caso,
facenti capo a manifestazioni fieristiche diverse.
    d) ad  alto  contenuto innovativo (innovazione di prodotto e/o di
processo)  o  che  promuovono  settori  a nuova vocazione esportativa
rispetto alle aree geografiche di riferimento;
  Per  «innovazione  di  prodotto»  si intende il «cosa» fare, quindi
l'introduzione  di  elementi  di  innovazione  nel  «prodotto fiera»,
ovvero la creazione di un prodotto fiera totalmente innovativo.
  Per  «innovazione  di processo» si intende invece il «come» fare, e
quindi   l'innovazione  di  tutta  una  serie  di  elementi/fasi  che
caratterizzano  le  modalita' (il processo) di sviluppo del «prodotto
fiera», e che direttamente o indirettamente possono anche riflettersi
nella determinazione di un prodotto innovativo.
9. Finanziamenti.
  L'ammontare  dello  stanziamento  stabilito  per l'anno 2008 per la
copertura   finanziaria  dei  progetti  ammessi  al  co-finanziamento
pubblico MISE/ICE, e' pari a euro 2.000.000,00.
  Tale  stanziamento  gravera'  sui fondi 2008 del Piano promozionale
ICE dedicati agli accordi e alle altre intese bilaterali.
  Il  costo  complessivo  dei progetti strutturati sara' suddiviso in
modo     tendenzialmente    paritetico    tra    ICE    e    soggetto
promotore/eventuali soggetti partner.
  L'ICE  assicurera',  pertanto, la copertura finanziaria fino al 50%
del valore complessivo di ciascun progetto, entro il tetto massimo di
Euro 200.000,00,   e   comunque   per   un   importo   non  superiore
all'intervento dei promotori, nel quale potra' essere calcolato anche
l'eventuale apporto di altri partner pubblici e/o privati.
  In base a quanto previsto dall'art. 3 dell'Accordo fiere, l'importo
derivante  dalla  somma  del  finanziamento  pubblico ICE e di quello
della  regione,  ove  presente, non potra' superare il 50% del valore
totale   del   progetto,   fatto   comunque   salvo   il   limite  di
Euro 200.000,00 riferito alla compartecipazione dell'ICE.
  In  caso  di  intervento  finanziario  di  altro  soggetto pubblico
ulteriore  rispetto  all'ICE  e alla regione, la quota complessiva di
finanziamento  pubblico  non potra' superare il 70% del valore totale
del progetto.
10. Budget delle idee progettuali.
  Il  promotore dovra' presentare, insieme alla domanda con cui viene
presentata  l'idea  progettuale,  una previsione di massima dei costi
complessivi  ipotizzati.  Potranno  essere  previste  anche  spese in
natura  (intese  come  valore  delle  risorse umane e strumentali del
promotore  e  dei partner) entro il limite massimo del 10% del totale
dei costi.
  La  componente  finanziaria  di  spettanza  dei  promotori  e degli
eventuali partner potra' comprendere anche l'apporto, sia finanziario
che  in  natura,  proveniente  da  soggetti  imprenditoriali  privati
italiani o stranieri, quali sponsor delle iniziative.
  Potra'  essere  prevista  una  quota di «spese generali» (telefono,
fax,  cancelleria) pari ad un massimo del 3% dell'importo complessivo
del  progetto,  da  ripartire  al  50%  tra ICE e promotore/eventuali
partner  del  progetto,  in sede di successiva intesa operativa, e da
rendicontare forfettariamente.
            Ripartizione voci di spesa in sede di stipula
                   dell'intesa operativa con l'ICE

  La  ripartizione  delle  attivita'  e delle voci di spesa fra ICE e
promotore/partner,   articolate  nell'ambito  dell'intesa  operativa,
terra'  conto  delle  specifiche conoscenze e competenze di ciascuno.
Verranno,  dunque,  enfatizzati  gli  apporti  che ciascuna parte del
progetto  e'  in grado di fornire, attribuendo ad ognuno i compiti di
propria  consolidata  esperienza,  al  fine  di  garantire un maggior
successo al progetto stesso.
  In  linea di principio, le voci di spesa finanziabili dall'ICE sono
quelle  che rientrano nell'ambito della competenza dell'Istituto e si
sostanziano  nella  realizzazione  di  attivita' promozionali e nella
prestazione di servizi, quali:
    comunicazione, promozione e pubblicita';
    traduzione e interpretariato;
    affitto sale (per convegni, seminari, conferenze);
    organizzazione workshop, incontri B2B;
    compenso relatori/docenti;
    attrezzature e materiali vari;
    viaggi ed ospitalita' operatori/giornalisti stranieri;
    spese generali (fino all'1,5%).
  Saranno,  in  linea di massima, a carico del promotore/partner voci
di spesa quali:
    acquisizione  dell'area  e  realizzazione  dell'allestimento  (da
calcolarsi al netto delle contribuzioni aziendali);
    compenso consulenti e personale interno promotore/partner;
    viaggi      all'estero,     ospitalita'     personale     interno
promotore/partner;
    spese generali (fino all'1,5%).
  Resta   inteso   che  l'eventuale  costo  a  carico  delle  aziende
partecipanti  alle  iniziative  incluse  nei  singoli progetti dovra'
essere concordato tra promotore principale e ICE.
11. Gestione, monitoraggio e rendicontazione dei progetti.
  Per la gestione dei progetti l'ICE utilizzera' le proprie strutture
tecnico-operative  ed  operera'  sulla  base  di  quanto previsto dal
proprio   Regolamento  di  amministrazione  e  contabilita'  e  dalle
disposizioni  di  cui  alla successiva intesa che l'Istituto firmera'
con  i  soggetti promotori delle singole iniziative. L'ICE, oltre che
avvalersi  per  le  azioni da realizzare all'estero dei propri uffici
locali,  con  i  quali  sara'  sempre  in  stretto  contatto,  potra'
avvalersi,  ove  necessario  e,  solo  se strumentali al progetto, di
organismi specializzati.
  L'ICE   provvedera'  ad  inviare  al  Ministero  copia  dell'intesa
operativa  stipulata con il promotore nonche' della relativa delibera
di approvazione del CdA.
  L'attuazione  dei  singoli  progetti dovra' avvenire entro i limiti
finanziari definiti nell'intesa.
  La  gestione  delle  risorse  finanziarie  allocate  per i progetti
potra' dare luogo ad oscillazioni e relative compensazioni nel limite
del  20%  delle  singole  voci  di  spesa,  che  i soggetti attuatori
potranno  decidere  disgiuntainente,  con  riferimento  alle  proprie
risorse.
  Eventuali  compensazioni  oltre  il  limite  del  20%  dei costi di
ciascuna   voce   di   spesa   saranno  concordate  fra  l'ICE  e  il
promotore/partner e successivamente comunicate al Ministero.
  Inoltre,  qualora  nel corso della realizzazione di un progetto, si
verifichi  la  necessita'  di  procedere  in modalita' non conforme a
quanto   ivi  previsto  (es.:  slittamento  nel  tempo  delle  azioni
programmate  per  cause  oggettive,  e/o  ritardi  giustificati nella
chiusura  contabile  del  progetto),  il  promotore principale dovra'
richiedere   specifica  autorizzazione  al  Ministero  ed  informare,
contestualmente  l'ICE.  Il Ministero effettuera', di volta in volta,
le sue valutazioni sulla base delle motivazioni fornite.
  L'apporto   di   modifiche   sostanziali   ad  un'idea  progettuale
precedentemente   accolta   che   incida   profondamente   sulla  sua
strutturazione,  sull'attribuzione  delle priorita' e sugli obiettivi
perseguiti, determinera' l'annullamento del finanziamento accordato.
  Al termine delle attivita' di progetto, ciascun promotore, d'intesa
con  l'ICE,  inviera'  al  Ministero  (DG  Promozione  Scambi - viale
Boston,  25  -  00144  Roma),  in  formato  cartaceo  ed  elettronico
(promol@mincomes.it),  una relazione finale, che evidenzi i risultati
finali   conseguiti   in  rapporto  agli  obiettivi  e  ai  parametri
precedentemente  fissati.  A tale relazione, da inviare entro novanta
giorni  dalla  conclusione  del  progetto,  dovra' essere allegato il
relativo rendiconto.
  Ai  fini  della  rendicontazione delle spese sostenute, i promotori
sono  tenuti  a presentare al Ministero la relativa documentazione di
spesa  (per le spese «vive» o di natura finanziaria mediante distinta
di   tutte   le  fatture,  organizzata  per  tipologia  di  attivita'
realizzata,  ed  indicazione  dei  termini  di  pagamento  e relativa
quietanza;   per   le   spese  in  natura  dovra'  essere  presentata
auto-certificazione analitica).
  Le  attivita'  contabili  devono essere chiuse entro sei mesi dalla
conclusione del progetto.
  Il  rispetto puntuale delle modalita', e dei tempi di presentazione
della  rotazione,  finale,  e  del  rendiconto contabile, riguardante
eventuali  progetti  ammessi  al co-finanziamento MISE/ICE negli anni
2005,  2006  e 2007, costituiranno elemento aggiuntivo di valutazione
per   l'ammissibilita'   delle   idee   progettuali   presentate   in
applicazione della presente circolare.
  Il  Ministero potra' effettuare verifiche puntuali a campione sulle
attivita' realizzate nonche' sulla rendicontazione presentata.
    Roma, 1° luglio 2008
                                                 Il Ministro: Scajola