IL MINISTRO DELLA SALUTE

  Premesso che la promozione dell'allattamento materno e' considerata
da  tempo  una  priorita' di salute pubblica e che le piu' importanti
organizzazioni  internazionali,  come  l'OMS,  l'UNICEF,  le societa'
scientifiche  e le associazioni professionali, nonche' la letteratura
scientifica  internazionale  in  materia (BMJ, JAMA, ACTA pediatrica,
PEDIATRIC,  AJPH,  LANCET) esprimono unanime consenso sull'importanza
dell'allattamento  esclusivo  e  prolungato  al seno nella promozione
della salute con ricadute positive sul benessere fisico, psicologico,
sociale nonche' economico, per i singoli, a partire dalle madri e dai
bambini,  le  famiglie,  la  comunita'  e di conseguenza anche per il
sistema sanitario;
  Considerato che l'Organizzazione Mondiale della Sanita' ha adottato
nel  1981  il  «Codice  Internazionale  sulla Commercializzazione dei
sostituti   del   latte  materno»  la  cui  finalita'  e'  quella  di
contribuire  ad  assicurare  ai  lattanti  una  nutrizione  sicura  e
adeguata,  proteggendo  l'allattamento  al  seno  e  assicurando, nel
contempo,   l'utilizzazione   appropriata  dei  sostituti  del  latte
materno,  ove  necessari,  sulla  base  di  informazioni  adeguate  e
indipendenti,  attraverso  forme  corrette  di  commercializzazione e
distribuzione  di  tali  prodotti,  ribadendo  e  perfezionando  tali
indicazioni  con  le  successive  Risoluzioni dell'Assemblea Mondiale
della   Sanita',   in   particolare   le  n.  39.28-1986,  47.5-1994,
49.15-1996, 54.2-2001, 55.25-2002 e 58.32-2005;
  Visto  che  la  «Convenzione  sui  diritti  dell'infanzia»  del  20
novembre  1989,  ratificata  dallo Stato italiano con la legge n. 176
del  27  maggio 1991, riconosce specificamente il «diritto del minore
di   godere   del  miglior  stato  di  salute  possibile»,  prestando
particolare  attenzione  allo sviluppo delle cure sanitarie primarie,
garantendo  alle  madri adeguate cure prenatali e postatali e facendo
in  modo  che  tutti  i gruppi sociali, in particolare i genitori e i
minori,  ricevano  informazioni  sulla  salute e sulla nutrizione del
minore, sui vantaggi dell'allattamento al seno;
  Visto  che la dichiarazione congiunta OMS/UNICEF «L'allattamento al
seno:  protezione, incoraggiamento e sostegno. L'importanza del ruolo
dei  servizi  per  la maternita» - Ginevra 1989 - ha individuato come
strumento  efficace  una  serie  integrata  di azioni che comprendono
l'informazione  e  il  sostegno  alle mamme prima e dopo il parto, la
formazione  degli  operatori  sanitari,  la  riorganizzazione secondo
nuovi  standard  delle  attivita' dei punti nascita e del territorio,
azioni  che tra l'altro stanno alla base del Programma Internazionale
OMS/UNICEF   Ospedali  amici  dei  bambini  (Baby  Friendly  Hospital
Initiative);
  Visto  che  la  Dichiarazione  degli  Innocenti  sulla «Protezione,
Promozione  e  Sostegno  dell'allattamento  al  seno»,  promulgata  a
Firenze  il  1°  agosto  1990  e  sottoscritta  dal Governo italiano,
prevede   esplicitamente  l'istituzione  di  un  «Comitato  nazionale
multi-settoriale  per l'allattamento al seno» i cui membri provengano
dai  dipartimenti  governativi e dalle organizzazioni non governative
interessate  e dalle associazioni sanitarie professionali e la nomina
di  «un autorevole coordinatore nazionale per l'allattamento al seno»
oltre all'applicazione in ogni servizio ospedaliero di maternita' dei
«dieci  passi  per  allattare  al  seno con successo» contenuti nella
dichiarazione  congiunta OMS/UNICEF del 1989, l'attuazione del codice
internazionale  sulla  commercializzazione  dei  sostituti  del latte
materno  e  le  successive  risoluzioni dell'assemblea mondiale della
Sanita'   nella   loro   interezza,  l'emanazione  di  un'appropriata
legislazione  che  protegga il diritto all'allattamento al seno delle
donne lavoratrici e stabilisca misure per la sua applicazione;
  Considerato   che  la  Risoluzione  dell'assemblea  mondiale  della
Sanita'  (WHA  55.25)  «La  strategia globale per l'alimentazione dei
neonati  e  dei  bambini»  del  18 maggio  2002,  sollecita gli Stati
Membri,  come  questione urgente, ad adottare ed attuare una politica
comprensiva dell'alimentazione dei neonati e dei bambini nel contesto
di politiche nazionali per la nutrizione, garantendo a tutte le madri
un  sostegno  qualificato  per iniziare e mantenere l'allattamento al
seno  in  maniera esclusiva per sei mesi e il suo proseguimento anche
dopo l'introduzione di alimentazione complementare fino a due anni ed
oltre, conformemente alle raccomandazioni dell'OMS e dell'UNICEF;
  Visto  che la Commissione Europea nel documento finale del progetto
«Promozione  dell'allattamento  al  seno  in  Europa»  (EU Project on
Promotion  of  Breastfeeding  in  Europe.  Protection,  promotion and
support  of breastfeeding in Europe: a blueprint for action. European
Commission,   Directorate   Public   Health   and   Risk  Assessment,
Luxembourg,  2004)  ha  indicato  tra  le  politiche  appropriate  ed
efficaci  per  la protezione, promozione e sostegno dell'allattamento
materno,  la  piena  applicazione della Dichiarazione degli Innocenti
del  1990,  compresa  l'istituzione  di specifici Comitati Nazionali,
gia' presenti in altri paesi della U.E.;
  Considerato    che    la   Dichiarazione   degli   Innocenti   2005
«L'Alimentazione  dei neonati e dei bambini», promulgata a Firenze il
22  novembre  2005,  ribadisce  gli obiettivi della dichiarazione del
1990  e  indica  come  obiettivi  addizionali  un articolato piano di
azione  che prevede tra l'altro l'assunzione di una politica generale
sull'alimentazione   dei   neonati  e  dei  bambini,  la  protezione,
promozione  e  sostegno  l'allattamento  al seno secondo gli standard
OMS,  l'introduzione  di  una alimentazione complementare tempestiva,
adeguata, sicura e appropriata, il sostegno in situazioni difficili e
il  rilancio  del Codice Internazionale sulla commercializzazione dei
sostituti del latte materno;
  Visto  che  la Commissione Europea ha emanato nel 2006 il documento
«Alimentazione   dei   lattanti  e  dei  bambini  fino  a  tre  anni:
raccomandazioni  standard per l'Unione europea» redatto attraverso il
progetto  EUNUTET  (European  Network  for  Public  Health Nutrition:
Networking,  Monitoring,  Intervention  and  Training)  che ribadisce
l'importanza  dell'allattamento  al  seno  come  «il modo naturale di
alimentare  il lattante ed il bambino» ricordando che «l'allattamento
al  seno  esclusivo  per  i primi sei mesi assicura una crescita, uno
sviluppo   ed   una   salute   ottimali»   e  che  «dopo  quest'eta',
l'allattamento  al  seno,  con  l'aggiunta  di alimenti complementari
appropriati,  continua  a contribuire alla crescita, allo sviluppo ed
alla salute del lattante e del bambino» raccomandando l'emanazione di
politiche  appropriate  e la formulazione di linee guida, richiamando
le     indicazioni    del    sopraccitato    documento    «Promozione
dell'allattamento al seno in Europa» del 2004;
  Tenuto conto che lo Stato Italiano con provvedimenti successivi nel
tempo, anche in attuazione di periodici aggiornamenti delle direttive
CEE sugli alimenti per lattanti e gli alimenti di proseguimento, e in
coerenza con le indicazioni dell'OMS in materia, ha riconosciuto come
prioritaria l'esigenza di promuovere l'allattamento al seno definendo
specifiche  disposizioni normative volte a tutelare tale pratica e ad
impedire  che attraverso qualunque forma di promozione commerciale la
mamma  possa  essere  dissuasa  dall'allattare  al  seno  il  proprio
bambino,  in  particolare attraverso il decreto ministeriale 6 aprile
1994,  n.  500,  e  successive  modifiche, la circolare del Ministero
della   salute  n.  16  del  24 ottobre  2000  «Promozione  e  tutela
dell'allattamento al seno»;
  Tenuto  conto  che  lo Stato italiano ha progressivamente aumentato
l'attenzione  alla  promozione  dell'allattamento materno nei piani e
programmi sulla salute materno infantile in particolare attraverso il
decreto    ministeriale    24 aprile    2000    «Progetto   obiettivo
materno-infantile»,  (PSN  1998-2000) «Tutela dei diritti del bambino
in  ospedale  -  continuita' nelle relazioni affettive ed emotive del
bambino»,  il  decreto del Presidente della Repubblica 23 maggio 2003
«Approvazione  del Piano Sanitario Nazionale 2003-2005» che individua
tra   gli   obiettivi   strategici   per   la   salute   del  neonato
«l'ottimizzazione  del  numero  dei  punti  nascita, la promozione di
campagne  informative  rivolte  alle  gestanti  e alle puerpere sulle
norme  comportamentali  di  prevenzione  quali,  in  particolare,  la
promozione  dell'allattamento  al seno»; il Piano Sanitario Nazionale
2006-2008,  che prevede «il miglioramento dell'assistenza ostetrica e
pediatrico/neonatologica  nel periodo perinatale, anche nel quadro di
una    umanizzazione   dell'evento   nascita   che   deve   prevedere
l'allattamento materno precoce ed il «rooming-in» tenendo conto anche
degli   altri  standard  definiti  dall'OMS  e  dall'UNICEF  per  gli
«Ospedali  Amici  dei  Bambini»,  il  programma  «Guadagnare Salute -
Rendere  facili  le  scelte salutari» che indica come «l'allattamento
esclusivo  al  seno,  come  alimentazione  normale  dei neonati e dei
bambini fino ai sei mesi di eta' dovrebbe essere sostenuto, ampliando
le  iniziative che sono gia' in funzione in Italia, come gli Ospedali
Amici  dei  Bambini.  Assicurare  il  costante controllo del rispetto
delle   disposizioni   legislative   relative   alla   produzione   e
commercializzazione  dei sostituti del latte materno, con particolare
attenzione ai contenuti derivanti dal codice OMS»;
  Considerato  che  la  Commissione  Parlamentare  per  l'Infanzia ha
approvato  il 27 gennaio 2005 una risoluzione (7-0031-Allattamento al
Seno)  che  impegna il Governo tra l'altro «a difendere, promuovere e
sostenere   l'allattamento   materno;   a  stabilire  e  quantificare
obiettivi  nazionali  e  regionali  per  l'aumento della prevalenza e
della  durata  dell'allattamento al seno; ad includere tali obiettivi
nel  futuro  piano  d'azione  per  l'infanzia e nei relativi progetti
obiettivo sulla salute materno-infantile»;
  Considerato che in sede di Conferenza Stato-Regioni del 20 dicembre
2007  (Gazzetta  Ufficiale  n.  32  del  7  febbraio 2008) sono state
approvate   le   «Linee  di  indirizzo  nazionali  sulla  protezione,
promozione  e  sostegno  dell'allattamento al seno» che rappresentano
pertanto  il documento di riferimento per concretizzare gli obiettivi
indicati a livello internazionale e nazionale;
  Visto  che  nelle  suddette  «Linee  di indirizzo» si sottolinea la
necessita'  dell'istituzione  a cura del Ministero della salute di un
apposito «Comitato nazionale multisettoriale con funzioni di proposta
e  orientamento allo scopo di facilitare il buon funzionamento di una
rete nazionale di protezione, promozione e sostegno dell'allattamento
al seno»;
  Considerato    che    l'istituzione    del    «Comitato   nazionale
multisettoriale  per  l'allattamento  materno»  realizza  gli impegni
assunti con la sottoscrizione della dichiarazione degli innocenti del
1990  e  risponde  alle raccomandazioni dell'OMS, dell'UNICEF e della
Commissione Europea e della Commissione Parlamentare Infanzia;
  Ritenuto  opportuno pertanto procedere, in applicazione delle Linee
di   Indirizzo  citate,  alla  costituzione  del  Comitato  Nazionale
Multisettoriale per l'allattamento materno in esse previsto;
                              Decreta:

                               Art. 1.
                        Istituzione e durata

  1.  Per  le motivazioni di cui alle premesse e' istituito presso il
Ministero  della  salute  il  «Comitato nazionale multisettoriale per
l'allattamento materno», d'ora in poi denominato Comitato.
  2. Il Comitato di cui al comma 1 dura in carica tre anni dalla data
di insediamento ed e' rinnovabile.