Al presidente della regione Abruzzo
                                  Al    presidente    della   regione
                                  Basilicata
                                  Al    presidente    della   regione
                                  Calabria
                                  Al    presidente    della   regione
                                  Campania
                                  Al    presidente    della   regione
                                  Emilia-Romagna
                                  Al    presidente    della   regione
                                  Friuli-Venezia Giulia
                                  Al presidente della regione Lazio
                                  Al presidente della regione Liguria
                                  Al    presidente    della   regione
                                  Lombardia
                                  Al presidente della regione Marche
                                  Al presidente della regione Molise
                                  Al    presidente    della   regione
                                  Piemonte
                                  Al presidente della regione Puglia
                                  Al    presidente    della   regione
                                  Sardegna
                                  Al presidente della regione Sicilia
                                  Al presidente della regione Toscana
                                  Al presidente della regione Umbria
                                  Al  presidente  della regione Valle
                                  d'Aosta
                                  Al presidente della regione Veneto
                                  Al   presidente   della   provincia
                                  autonoma di Bolzano
                                  Al   presidente   della   provincia
                                  autonoma di Trento
                                  Al  Capo  di gabinetto del Ministro
                                  dell'interno
                                  Al  Capo  di gabinetto del Ministro
                                  della difesa
                                  Al  Capo  di gabinetto del Ministro
                                  dell'ambiente    e    tutela    del
                                  territorio e del mare
                                  Al  Capo  di gabinetto del Ministro
                                  delle politiche agricole alimentari
                                  e forestali
                                  Al  Capo  di gabinetto del Ministro
                                  delle    infrastrutture    e    dei
                                  trasporti
                                  Al  Capo  di gabinetto del Ministro
                                  per i rapporti con le regioni
                                  All'ANCI All'UNCEM All'UPI
                                  Al prefetto di Agrigento
                                  Al prefetto di Alessandria
                                  Al prefetto di Ancona
                                  Al prefetto di Arezzo
                                  Al prefetto di Ascoli Piceno
                                  Al prefetto di Asti
                                  Al prefetto di Avellino
                                  Al prefetto di Bari
                                  Al prefetto di Belluno
                                  Al prefetto di Benevento
                                  Al prefetto di Bergamo
                                  Al prefetto di Biella
                                  Al prefetto di Bologna
                                  Al prefetto di Brescia
                                  Al prefetto di Brindisi
                                  Al prefetto di Cagliari
                                  Al  Commissario  di  Governo per la
                                  provincia di Bolzano
                                  Al  Commissario  di  Governo per la
                                  provincia di Trento
                                  Al prefetto di Caltanissetta
                                  Al prefetto di Campobasso
                                  Al prefetto di Caserta
                                  Al prefetto di Catania
                                  Al prefetto di Catanzaro
                                  Al prefetto di Chieti
                                  Al  prefetto di Como Al prefetto di
                                  Cosenza
                                  Al prefetto di Cremona
                                  Al prefetto di Crotone
                                  Al prefetto di Cuneo
                                  Al prefetto di Enna
                                  Al prefetto di Ferrara
                                  Al prefetto di Firenze
                                  Al prefetto di Foggia
                                  Al prefetto di Forli-Cesena
                                  Al prefetto di Frosinone
                                  Al prefetto di Genova
                                  Al prefetto di Gorizia
                                  Al prefetto di Grosseto
                                  Al prefetto di Imperia
                                  Al prefetto di Isernia
                                  Al prefetto di L'Aquila
                                  Al prefetto di La Spezia
                                  Al prefetto di Latina
                                  Al prefetto di Lecce
                                  Al prefetto di Lecco
                                  Al prefetto di Livorno
                                  Al prefetto di' Lodi
                                  Al prefetto di Lucca
                                  Al prefetto di Macerata
                                  Al prefetto di Mantova
                                  Al prefetto di Massa Carrara
                                  Al prefetto di Matera
                                  Al prefetto di Messina
                                  Al prefetto di Milano
                                  Al prefetto di Modena
                                  Al prefetto di Napoli
                                  Al prefetto di Novara
                                  Al prefetto di Nuoro
                                  Al prefetto di Oristano
                                  Al prefetto di Padova
                                  Al prefetto di Palermo
                                  Al prefetto di Parma
                                  Al prefetto di Pavia
                                  Al prefetto di Perugia
                                  Al prefetto di Pesaro Urbino
                                  Al prefetto di Pescara
                                  Al prefetto di Piacenza
                                  Al prefetto di Pisa
                                  Al prefetto di Pistoia
                                  Al prefetto di Pordenone
                                  Al prefetto di Potenza
                                  Al prefetto di Prato
                                  Al prefetto di Ragusa
                                  Al prefetto di Ravenna
                                  Al prefetto di Reggio Calabria
                                  Al prefetto di Reggio-Emilia
                                  Al prefetto di Rieti
                                  Al prefetto di Rimini
                                  Al prefetto di Roma
                                  Al prefetto di Rovigo
                                  Al prefetto di Salerno
                                  Al prefetto di Sassari
                                  Al prefetto di Savona
                                  Al prefetto di Siena
                                  Al prefetto di Siracusa
                                  Al prefetto di Sondrio
                                  Al prefetto di Taranto
                                  Al prefetto di Teramo
                                  Al prefetto di Terni
                                  Al prefetto di Torino
                                  Al prefetto di Trapani
                                  Al prefetto di Treviso
                                  Al prefetto di Trieste
                                  Al prefetto di Udine
                                  Al prefetto di Varese
                                  Al prefetto di Venezia
                                  Al prefetto di Verbano-Cusio-Ossola
                                  Al prefetto di Vercelli
                                  Al prefetto di Verona
                                  Al prefetto di Vibo Valentia
                                  Al prefetto di Vicenza
                                  Al prefetto di Viterbo

    L'alluvione  che ha drammaticamente colpito la Sardegna lo scorso
22  ottobre,  oltre  a  sottolineare  ancora  una volta la intrinseca
fragilita'   idrogeologica   del   nostro   Paese,  ha  ulteriormente
confermato  la  crescente  tendenza  verso  precipitazioni  intense e
localizzate   su   porzioni   relativamente  modeste  del  territorio
nazionale.  L'evento,  per  quanto  tempestivamente  previsto  e, per
quanto  possibile,  contrastato negli effetti, e' esempio evidente di
situazioni meteorologiche critiche che richiedono, sempre di piu', il
dispiegarsi di una azione forte e diffusa per l'organica gestione del
rischio idrogeologico alle diverse scale spaziali e temporali.
    A questi fenomeni si sovrappongono purtroppo quelli indotti dagli
scenari  a  scala  piu'  vasta e che, in generale, risultano comunque
preoccupanti  in  termini di effetti idrogeologici al suolo. Ne e' un
esempio  la  perturbazione  che,  gia'  dallo  scorso  martedi',  sta
interessando  gran  parte  delle  regioni  italiane,  e  che presenta
appunto  caratteri  di notevole estensione territoriale e continuita'
temporale  per  la quale il Capo Dipartimento della protezione civile
ha gia' emanato specifiche indicazioni operative.
    Mi  preme  ricordare  che  la  risposta tempestiva ed efficace di
protezione  civile  e'  oggi  incardinata sul Sistema di allertamento
nazionale  che  prevede  la pronta attivazione di azioni coordinate e
sussidiarie,  cosi'  come disciplinato dalla direttiva del Presidente
del  Consiglio dei Ministri del 27 febbraio 2004 «Indirizzi operativi
per   la   gestione   organizzativa   e  funzionale  del  sistema  di
allertamento  nazionale  e  regionale per il rischio idrogeologico ed
idraulico  ai  fini  di protezione civile», pubblicata nella Gazzetta
Ufficiale dell'11 marzo 2004. Tale Sistema, unitamente ad una attenta
attivita'  di  pianificazione di protezione civile ai diversi livelli
territoriali  e ad una pronta azione di intervento laddove gli eventi
dovessero  evolvere  verso  situazioni  di emergenza, ha consentito e
consente,   nella   maggioranza   dei  casi,  la  salvaguardia  delle
popolazioni  dalle  conseguenze  piu' gravi oltre che una consistente
limitazione dei danni.
    Ritengo,  in  questo  senso,  opportuno sollecitare le regioni al
completamento  degli  adempimenti  previsti  dalla  stessa direttiva,
volgendo ormai al termine il periodo transitorio, cosi' da consentire
la  piena  realizzazione  del quadro operativo. E' difatti necessario
procedere  con  urgenza  all'attivazione di tutti i centri funzionali
previsti  e  alla  verifica  ed  al potenziamento dei sistemi e delle
tecnologie  di monitoraggio e sorveglianza fiduciari per le attivita'
di protezione civile.
    Il Dipartimento della protezione civile, le regioni e le province
autonome  vorranno  altresi'  garantire congiuntamente l'operativita'
del  sistema  di allertamento nazionale anche attraverso una adeguata
disponibilita' di personale ed il collegamento con le rispettive sale
operative,  indispensabile  per  assicurare la necessaria continuita'
tra  le  attivita'  di  previsione  e  prevenzione  e  le  azioni  di
emergenza.
    Nella  piena  convinzione  che  le  diverse  iniziative risultino
davvero  efficaci se condivise e applicate in un contesto di generale
coordinamento,  voglio  ricordare la positiva esperienza della scorsa
estate,   che  ha  visto  un  generale  recepimento  degli  indirizzi
operativi  per  fronteggiare il rischio di incendi boschivi contenuti
nell'atto  di indirizzo del Presidente del Consiglio dei Ministri del
5 giugno  2008  dove,  nel  richiamare e sollecitare il completamento
delle  azioni  previste  nelle  OPCM  3606 e 3624, veniva promosso il
concerto  di  azioni  che  hanno  portato  a  limitare generalmente e
sensibilmente  i danni rispetto alla situazione drammatica registrata
nell'anno precedente.
    Richiamando lo stesso percorso di collaborazione, invito pertanto
le  regioni  e le province autonome, le amministrazioni provinciali e
le  prefetture-uffici  territoriali  del  Governo,  ciascuna  per  le
proprie  competenze, a favorire il completamento della pianificazione
di emergenza a livello comunale o intercomunale.
    L'attivita'   di   pianificazione   di  protezione  civile  sara'
prioritariamente rivolta ai territori esposti a situazioni di rischio
elevato  e  molto  elevato  indicate dai Piani stralcio di bacino per
l'assetto  idrogeologico  (PAI)  messi  a  punto  dalle  autorita' di
bacino.  Si  tratta, pero', di un patrimonio di informazione che deve
essere  comunque sostenuto da una attivita' di aggiornamento senza la
quale perderebbe in breve tempo la propria efficacia, soprattutto per
quanto  attiene alle finalita' di protezione civile. Occorre altresi'
ricordare che gli stessi Piani, orientati alla gestione del rischio a
scala  di  bacino  e  su  orizzonti  temporali  di lungo periodo, non
consentono  il livello di dettaglio necessario alla pianificazione di
protezione  civile  che,  come  e' noto, si esplica spesso su scenari
fortemente concentrati nel tempo e nello spazio.
    La  gestione del rischio idrogeologico, seguendo anche la recente
direttiva  2007/60/CE  del  Parlamento  europeo  e  del Consiglio del
23 ottobre 2007, relativa alla valutazione e alla gestione dei rischi
di   alluvioni,   richiede  uno  spettro  composito  e  sinergico  di
interventi  strutturali  e  non strutturali. Il ruolo della azione di
protezione  civile,  in  questo  contesto,  e'  pilastro strategico e
ineludibile,  ancor  piu'  nelle  more  che  si  possa  realizzare il
complesso  ed oneroso quadro degli interventi di mitigazione previsti
nella  programmazione  di  competenza  delle  regioni e del Ministero
dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare.
    Non si puo' inoltre non richiamare la necessita' di un'adeguata e
vigile  azione  di  governo  urbanistico  del  territorio  laddove si
riscontrino   elementi   di   pericolosita'  idrogeologica.  Cio'  e'
particolarmente  importante  per  le aree urbane, ove tali componenti
vanno  ad  intersecarsi  con  una  forte  vulnerabilita'  del tessuto
territoriale  resa ancora piu' acuta dal ruolo sempre maggiore svolto
dalle  tecnologie  e  dai sistemi infrastrutturali e di comunicazione
nella nostra societa'. Resta comunque strategica la piena attivazione
dei  presidi  territoriali,  ineludibile  strumento  di vigilanza sul
territorio  e  di intervento tecnico, indispensabile per fronteggiare
le   situazioni   di   criticita'   ordinaria   conseguenti   a  fasi
temporalesche intense, ancor oggi di difficile prevedibilita'.
    In  tale contesto ritengo quanto mai urgente che ciascuna regione
e provincia autonoma, disponendo dei necessari elementi di conoscenza
relativi  ai  rischi  presenti  sul proprio territorio e alle diverse
realta'  strutturali  ed  organizzative  degli  enti  locali,  svolga
un'azione  di  indirizzo  e  di sostegno per i sindaci, aiutandoli ad
individuare  le  azioni prioritarie da porre in essere soprattutto in
situazioni di criticita' e di emergenza non previste, con l'obiettivo
primario di salvaguardare l'incolumita' dei propri concittadini. Tale
azione,  da realizzarsi nelle forme e nei modi piu' opportuni, potra'
avvalersi  del  contributo fattivo delle amministrazioni provinciali,
delle  strutture  operative  locali  e del volontariato di protezione
civile,  nonche' di una piu' generale azione di supporto da parte del
Dipartimento della protezione civile.
    Particolare attenzione dovra' essere dedicata alla necessita' che
i  sindaci,  nell'ambito  della  pianificazione di protezione civile,
operino per quanto possibile per individuare le maggiori criticita' e
gli  elementi  di specifica vulnerabilita' del proprio territorio. E'
altresi'  indispensabile  che dispongano delle adeguate modalita' per
una tempestiva ed efficace informazione alla popolazione, aspetto che
non  puo' prescindere dall'organizzazione di un corretto flusso delle
comunicazioni volto in particolare a raggiungere il livello comunale.
In  tal  senso ritengo di fondamentale importanza che le regioni e le
province  autonome  assicurino  l'operativita'  24  ore  su  24 delle
proprie   sale   operative  -  prevedendo,  tra  l'altro,  almeno  in
situazione  di  emergenza,  l'attivazione di postazioni dedicate alle
strutture   operative   presenti   sul   territorio   regionale  -  e
garantiscano   il  costante  collegamento  con  le  prefetture-uffici
territoriali  del  Governo  e  le sale operative provinciali, laddove
attivate,  nonche'  con  la  Sala  situazione Italia del Dipartimento
della   protezione   civile,   al   fine   del   continuo,  reciproco
trasferimento  di informazioni sull'evolversi della situazione, sulle
valutazioni  effettuate e sulle azioni intraprese. Soltanto in questo
modo sara' possibile garantire l'attivazione, tempestiva ed efficace,
di  un  eventuale  concorso  delle  strutture di protezione civile di
livello  sovracomunale,  che  richiedera', in ogni caso, una forma di
coordinamento  a  livello  provinciale,  opportunamente concordata in
fase  di  pianificazione,  tra  quanti  operano  per  fronteggiare la
situazione di emergenza.
    Nel  sottolineare nuovamente la necessita' che le raccomandazioni
qui  formulate  siano  effettivamente  interpretate  e  recepite come
necessari  adempimenti  di  protezione  civile  da  parte  di  quelle
strutture cui la stessa materia e' per legge delegata sul territorio,
si   confida   nella   piena   e  pronta  collaborazione  di  codeste
amministrazioni.
    Il  Dipartimento  della protezione civile assicurera' ogni dovuta
collaborazione  ed  assistenza,  nelle forme ritenute piu' opportune,
per garantire la compiuta attuazione di quanto contenuto nei presenti
indirizzi operativi.
      Roma, 27 ottobre 2008

                                                 Il Presidente
                                           del Consiglio dei Ministri
                                                   Berlusconi